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FOTOGALLERY
Gran Premio di San Marino 1994
Il XIV Gran Premio di San Marino, terza gara del campionato mondiale di Formula 1 1994, si è svolto il 1º maggio a Imola (Italia),
presso l'Autodromo Enzo e Dino Ferrari.
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Domenica 1° Maggio - Partenza, Gran Premio di San Marino 1994
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La
competizione è nota per essere stata uno degli eventi di Formula
1 con più incidenti dall'esito grave o mortale: nell'arco dei
tre giorni di gara vi persero infatti la vita i piloti Roland
Ratzenberger e Ayrton Senna, mentre Rubens Barrichello rimase
gravemente ferito, così come (pur con esito meno grave) alcuni
meccanici e vari spettatori, coinvolti passivamente in ulteriori
incidenti verificatisi durante la corsa. La
vittoria andò al tedesco Michael Schumacher (al 5° successo
in carriera) su Benetton, che precedette il ferrarista italiano Nicola
Larini e il finlandese della McLaren Mika Häkkinen.
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La Jordan 194 guidata da Rubens
Barrichello seriamente danneggiata dopo l'incidente accaduto al
brasiliano durante le prove libere del venerdì. |
Il secondo incidente avvenne durante le
prove ufficiali di sabato 30 aprile: attorno alle ore 15:00 la Simtek
del pilota austriaco Roland Ratzenberger |
Domenica 1° Maggio - La vettura di
Senna alla deriva nella via di fuga della curva Tamburello, pochi
istanti dopo lo schianto col muretto. |
Nel corso del settimo giro, alle ore 14:17,
la Williams del brasiliano approcciò normalmente la curva del
Tamburello ad una velocità di circa 310 km/h. In questo frangente il
piantone dello sterzo (modificato frettolosamente dai meccanici su istruzioni dello stesso Senna prima della partenza della gara)
cedette alle sollecitazioni e la vettura divenne ingovernabile. Senna,
accortosi di non riuscire a curvare e di stare andando dritto, frenò
bruscamente fino a ridurre la velocità a 211 km/h, ma la via di fuga era
troppo stretta: nel giro di 2 secondi la Wiliams impattò quasi
frontalmente contro il muretto. La grande energia cinetica fece
rimbalzare la macchina all'indietro verso la pista: essa toccò di
traverso la striscia d'erba che separava il tracciato dalla via di fuga e
ritornò verso l'esterno, per poi arrestarsi una cinquantina di metri
più avanti. Nella carambola una sospensione dell'auto si spezzò con
ancora attaccata la gomma e colpì Senna alla testa, provocandogli un
grave trauma cranico; inoltre il braccio scheggiato della sospensione
penetrò nel casco attraverso la visiera, ferendo gravemente il pilota
nel lobo frontale destro, poco sopra l'occhio.
Resasi conto dell'immobilità del pilota nel relitto della macchina
(salvo alcuni lievi spostamenti del capo probabilmente dovuti alle
lesioni a livello cerebrale), la direzione di gara espose la bandiera rossa e chiamò i soccorsi.
Nel giro di due minuti i medici guidati dal dottor Sid Watkins
intervennero presso la vettura. Le condizioni di Senna erano
palesemente gravissime: il pilota era esanime e la testa era mollemente
appoggiata al bordo laterale dell'abitacolo. I sanitari sfilarono il
casco al pilota tagliando la cinghia di ritenuta, constatando che il
brasiliano era in stato di gasping:
oltre alla ferita sopra l'occhio destro manifestava una fuoriuscita di
sangue dal naso e dalla bocca e non reagiva ad alcun tipo di
sollecitazione. Lo estrassero dalla vettura e lo stesero a terra per
rianimarlo: anzitutto si provvide a tenergli aperte le vie respiratorie
con la praticazione di una tracheotomia d'urgenza, a tamponare
l'emorragia e a trasfondergli del materiale ematico.
Watkins, appurata l'estrema gravità della situazione (a
posteriori dichiarò di aver avuto "la percezione che il suo spirito lo
stesse abbandonando in quell'istante") e a fronte dei tentativi
infruttuosi di rianimazione, chiese l'intervento dell'elisoccorso,
che in modo del tutto inedito per la storia della Formula 1 fu fatto
atterrare direttamente in pista, presso il sito dell'incidente.
In quei momenti concitati qualcuno autorizzò erroneamente il rientro in pista di Érik Comas,
che non era ripartito insieme agli altri all'uscita della safety car,
ma era rimasto fermo a lungo nei box per riparare l'alettone posteriore
rovinato da una toccata. Il francese della Larrousse,
ignaro della situazione, arrivò al Tamburello a discreta velocità,
evitando per poco di investire i mezzi di soccorso. Incredulo per la
situazione creatasi, egli uscì dalla vettura per sincerarsi dello stato
del collega ferito (che peraltro qualche tempo prima l'aveva a sua volta
soccorso a seguito di un incidente in gara). Quindi, prima che la
direzione di gara lo squalificasse per il grave pericolo causato, decise
sua sponte di ritirarsi dalla gara.
Alle ore 15:00 Senna
venne caricato a bordo dell'elicottero, che decollò dalla pista
alla volta dell'Ospedale Maggiore di Bologna: al seguito del pilota si
imbarcarono il dottor Watkins e il primo assistente Giovanni Gordini,
medico anestesista. Durante il volo gli fu trasfuso altro sangue, per
un totale di 4,5 litri.
Sgomberata la pista dal relitto della macchina (che a stretto giro venne posto sotto sequestro da parte delle Forze dell'Ordine,
insieme al casco indossato da Senna), nel giro di 37 minuti venne
ordinata la partenza, deliberando inoltre di stilare la classifica
finale mediante la somma dei tempi delle due tranche.
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Monaco 1969
1983 Gran Premio di Gran Bretagna - Ferrari 126C3 - Pole René
Arnoux 28 e Patrick Tambay
Gran Premio del Giappone 1990
Il Gran Premio del Giappone 1990
è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 21 ottobre 1990
al circuito di Suzuka. La gara è stata vinta da Nelson Piquet su
Benetton
e ha visto la conquista del secondo titolo mondiale piloti da parte di
Ayrton Senna, dopo che il brasiliano era stato coinvolto in un
controverso incidente con il rivale Alain Prost.
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Come previsto da Senna, Prost
parte bene dal lato pulito della pista, superando il brasiliano.
Arrivato alla prima curva, Senna mantiene la traiettoria interna,
incurante della presenza del francese; i due finiscono per toccarsi, con
la McLaren che tampona la Ferrari, spedendola nella via di fuga. La
manovra di Senna desterà grandissime polemiche, riaccendendo la rivalità
tra il brasiliano e Prost, ma la FIA, contrariamente a quanto fatto l'anno precedente
non sanzionerà nessuno dei due piloti, considerando l'accaduto come un
incidente di gara. Il ritiro di Prost dà a Senna la certezza matematica
della conquista del titolo iridato; la McLaren, nonostante il ritiro di
entrambi i piloti, conquista il Campionato Costruttori con una gara di
anticipo.
La gara vede invece la prima vittoria di Nelson Piquet dal Gran Premio d'Italia 1987 e la prima doppietta della Benetton; il brasiliano approfitta dei ritiri di Berger e Mansell per tagliare il traguardo in prima posizione davanti al connazionale Moreno e ad Aguri Suzuki, al primo podio in carriera nella gara di casa.
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Il Gran Premio di Gran Bretagna 1969, XXII RAC British Grand Prix ed è stato vinto da e sesta gara del campionato di Formula 1 del 1969,
si è svolto il 19 luglio sul circuito di SilverstoneJackie Stewart su Matra-Ford Cosworth.
La Toleman TG184 è una vettura da competizione realizzata dal team britannico Toleman nel 1984.
Questa monoposto é famosa per essere stata la vettura con cui ha esordito in Formula 1 il pilota brasiliano Ayrton Senna |
La vettura venne realizzata per sostituire la precedente TG183B e competere nel campionato del mondo di Formula 1 del 1984.
Progettata
da Rory Byrne e Pat Symonds, l'auto era dotata di un telaio monoscocca
in fibra di carbonio sostanzialmente uguale a quello della TG 183B. Le sospensioni, in configurazione pull-rod,
erano dotate di ammortizzatori con molle elicoidali in entrambe le
sezioni, mentre il propulsore equipaggiato era un Hart 415T gestito da
un cambio Hewland
a cinque marce manuale. Assai riviste rispetto alla vettura precedente
erano l'aerodinamica anteriore e la configurazione aerodinamica, con i
radiatori non più nella parte anteriore della vettura ma nelle fiancate.
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Monaco 1984 - Senna fermato solo dalla bandiera rossa
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Nel 1984 la Toleman cambiò entrambi i piloti: passato Warwick alla
Renault, la scuderia inglese ingaggiò l'ex campione di motociclismo
Johnny Cecotto e l'astro nascente Ayrton Senna.
Con una vettura ben realizzata ed un motore Hart che, pur
soffrendo per gli elevati consumi e la potenza limitata, era ora
affidabile, al Gran Premio di Monaco Senna ottenne il miglior risultato
della storia del team, conquistando il 2º posto in una gara
caratterizzata da un diluvio e con l'attribuzione di punteggi dimezzati a
causa dell'esiguo numero di giri effettuati. Ci furono anche degli
strascichi polemici perché la sospensione della gara fu decisa dal
direttore di corsa Jacky Ickx (pilota Porsche nel mondiale endurance)
quando Senna stava rimontando rapidamente sul leader della corsa Alain
Prost al volante della McLaren motorizzata proprio Porsche. Ad onor del
vero bisogna ricordare che dietro i due duellanti stava rimontando
Stefan Bellof, che dalla terza posizione, stava girando più velocemente
di entrambi. A fine stagione arrivò il 7º posto in classifica di
campionato del mondo, con 16 punti. Unico neo della stagione il grave
incidente subito da Cecotto a Brands Hatch con fratture alle gambe, che
pose fine alla esperienza in F.1 del pilota venezuelano, sostituito da
Stefan Johansson. Pierluigi Martini sostituì Senna per la sola gara di
Monza (senza qualificarsi), dopo che la Lotus aveva annunciato
l'ingaggio del brasiliano per la stagione successiva.
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Jim Clark in the Lotus 33 - Gran premio di Monaco 1966
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Dan Gurney spruzza lo champagne sul pubblico dopo la vittoria a Le Mans, 1967
Williams FW11B
La Williams FW11B fu la vettura da competizione utilizzata nel Campionato mondiale di Formula 1 1987 dalla Williams F1,
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La Williams FW11B, è stata la prima vettura di Formula 1 con motore
Honda, a vincere sia il campionato piloti che quello costruttori.
- campionati disputati: 1
- anno: 1987
- gran premi disputati: 16
- partenze: 16 (Nelson Piquet), 14 (Nigel Mansell), 1 (Riccardo Patrese)
- giri più veloci in gara: 7 (Record del 1987), 4 (Nelson Piquet), 3 (Nigel Mansell)
- pole position: 12 (record del 1987), 8 (Nigel Mansell), 4 (Nelson Piquet)
- vittorie: 9 (record del 1987), 6 (Nigel Mansell), 3 (Nelson Piquet)
- podi: 18 (record del 1987), 11 (Nelson Piquet), 7 (Nigel Mansell)
- piazzamenti a punti: 21 (record del 1987), 12 (Nelson Piquet), 9 (Nigel Mansell)
- punti: 137 (record del 1987), 73 (Nelson Piquet), 61 (Nigel Mansell) N.B.
Piquet ottenne 76 punti, ma il regolamento consentiva ai piloti di
sommare solo gli 11 risultati migliori, tuttavia per la classifica
costruttori venivano sommati tutti i punti effettivamente ottenuti dai
piloti.
- piazzamento in campionato: 1°
- titoli: campione del Mondo piloti e costruttori di Formula Uno 1987
- PILOTI
- Nigel Mansell - Regno Unito - n°5 . Nelson Piquet - Brasile - n°6 -Riccardo Patrese - Italia - seconda guida nel Gran Premio d'Australia, l'ultimo del 1987
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Il Gran Premio del Brasile 1976
è stata la prima prova della stagione 1976 del Campionato mondiale di
Formula 1. Si è corsa domenica 25 gennaio 1976 sul Circuito di
Interlagos. La gara è stata vinta dall'austriaco Niki Lauda su Ferrari;
per il vincitore si trattò dell'ottavo successo nel mondiale. Ha
preceduto sul traguardo il francese Patrick Depailler su Tyrrell-Ford
Cosworth e il britannico Tom Pryce su Shadow-Ford Cosworth.
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Ayrton Senna - McLaren - Gran Premio di Francia, Paul Ricard - 1989
Ronnie Peterson - March 711 Ford - Monaco - 1971
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Gran Premio del Belgio 1987
Il Gran Premio del Belgio 1987
è stato il 439º Gran Premio di Formula 1 della storia,
corso il 17 maggio 1987 sul tracciato di Spa-Francorchamps. Fu la terza
gara del Campionato mondiale di Formula 1 1987.
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Gli iscritti al Gran Premio tornarono ad essere 26, in quanto la Osella schierò la sola vettura di Alex Caffi.
Le qualifiche videro le due Williams
monopolizzare la prima fila, con Nigel Mansell in pole davanti al
compagno Piquet e ad Ayrton Senna, terzo ed a sua volta davanti alle
due Ferrari (con Berger ed Alboreto rispettivamente quarto e quinto).
Come
nel Gp precedente, in gara ci furono due partenze: alla prima Mansell
mantenne la pole mettendosi davanti a Senna, Piquet ed Alboreto; nelle
retrovie René Arnoux ed Andrea De Cesaris si toccarono
leggermente, mentre Thierry Boutsen urtò la Ferrari di Gerhard
Berger mandandola in testacoda. Un incidente più serio coinvolse
Philippe Streiff, che andò a sbattere violentemente contro il
muretto all'Eau Rouge. Poco dopo la vettura incidentata del francese fu
colpita dal sopraggiungente compagno di squadra Palmer. Entrambi
rimasero illesi ma le loro Tyrrell furono ridotte a rottami. La gara fu
sospesa e fu necessaria una ri-partenza.
Al secondo start Senna si mise davanti a Mansell, ma durante lo
stesso giro il britannico azzardò, sbagliandolo, un tentativo di
sorpasso nei confronti del brasiliano: i due si urtarono e Senna dovette
ritirarsi.in realtà, sembra, da quanto disse Mansell, che Ayrton ebbe
un'accelerazione più lenta come se avesse mancato una marcia; così Nigel
attaccò all esterno un sorpasso molto difficile in quel punto, ma
ayrton cercò di resistere, così, finirono entrambi fuori (a fine
mondiale questo episodio per la classifica di Nigel fu importante).
Mansell riprese la gara in ultima posizione, ma il danno creato dalla
collisione lo costrinse ad abbandonare la gara nel corso del 17º giro.
Mansell in seguito si recò al box della Lotus, dove volarono parole dure ed addirittura pugni.
Dopo il ritiro di Berger al terzo passaggio, la Ferrari perse anche Michele Alboreto
che, mentre si trovava al secondo posto, soffrì di una rottura
all'albero motore che lo costrinse all'abbandono; due giri dopo anche
Piquet, primo in quel momento, si ritirò a causa della rottura di un
tubo del turbo, e lasciò a Prost, seguito da Teo Fabi e dal compagno Stefan Johansson
la guida della gara. I pit-stop modificarono poco la situazione, e il
francese accumulò facilmente 25 secondi di vantaggio, dopo aver temuto
il peggio a causa di un consumo eccessivo di carburante, in realtà
inesistente e dovuto solo ad un indicatore difettoso.
Questa
fu la ventisettesima vittoria di Prost, che eguagliò il record
di Jackie Stewart. Per la McLaren si trattò di doppietta, grazie
al secondo posto di Stefan Johansson, ottenuto grazie al ritiro
(rottura motore) di Teo Fabi. Andrea De Cesaris portò la sua
Brabham sul podio dopo, dopo una lotta con Eddie Cheever, Satoru
Nakajima e René Arnoux, che gli arrivarono dietro in ordine
rispettivo.
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Regazzoni su Ferari 312 T2
al Gran Premio di Germania 1976. |
Regazzoni (a destra) in un'ultima intervista,
durante gli ultimi anni della sua vita. |
Il Gran Premio del Brasile 1974
è stata la seconda prova della stagione 1974 del Campionato mondiale di
Formula 1. Si è corsa domenica 27 gennaio 1974 sul Circuito di
Interlagos a San Paolo del Brasile.
La gara è stata vinta dal brasiliano Emerson Fittipaldi su McLaren-Ford
Cosworth; per il vincitore si trattò del decimo successo nel mondiale.
Ha preceduto sul traguardo lo svizzero Clay Regazzoni su Ferrari e il
belga Jacky Ickx su Lotus-Ford Cosworth
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Prima fila tutta con motori Ford DFV - Amon, Rindt e Stewart
1968 Watkins Glen
Il Gran Premio di Monaco 1975
è stata la quinta prova della stagione 1975 del Campionato
mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 11 maggio 1975 sul Circuito di Montecarlo.
La gara è stata vinta dall'austriaco Niki Lauda su Ferrari; per
il vincitore si trattò del terzo successo nel mondiale. Ha
preceduto sul traguardo i brasiliani Emerson Fittipaldi su McLaren-Ford
Cosworth e Carlos Pace su Brabham-Ford Cosworth.
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Alberto Ascari prova sotto lo sguardo attento di Enzo Ferrari il modello 375 all'autodromo di Modena
Jochen Rindt - Indianapolis, 1967.
Graham Hill - Gran Premio di Germania, Nurburgring 1968
Gran Premio d'Austria 1979
Il Gran Premio d'Austria 1979
è stata l'undicesima prova della stagione 1979 del Campionato
mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 12 agosto 1979 sull'Österreichring .
La gara è stata vinta dall'australiano Alan Jones su
Williams-FordCosworth; per il vincitore si trattò del terzo
successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo il canadese Gilles
Villeneuve su Ferrari e il francese Jacques Laffite su Ligier-Ford
Cosworth.
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Gilles Villeneuve scattò molto rapidamente
al via, tanto che alla prima curva era già in testa, davanti a
Alan Jones, Niki Lauda, René Arnoux, Clay Regazzoni, Didier
Pironi, Jacques Laffite e Jody Scheckter. Mario Andretti bruciò
la frizione e dovette dare l'addio alla corsa. Partì male
Jean-Pierre Jabouille che, da terzo al via, si trovò nono al
termine del primo giro.
Al quarto giro Alan Jones passò a condurre, superando Villeneuve alla Hella Licht Schikane.
Nelle retrovie si facevano avanti le due Renault:
Arnoux passò Lauda, mentre Jabouille, già al quarto giro,
era quarto, subito dietro al suo compagno di scuderia.Gilles Villeneuve
resistette per qualche tornata alla coppia di vetture francesi, ma
dovette cedere tra l'undicesimo e dodicesimo giro. Ancora un giro e
Jabouille fu capace di conquistare la seconda posizione. Dopo soli due
giri però, fu costretto al ritiro per un guasto alla frizione.
La classifica vedeva sempre al comando Jones, seguito da Arnoux, poi
Villeneuve, Scheckter, Regazzoni, Laffite e Piquet. Il brasiliano della
Brabham dette vita per tutta la prima parte della gara a un lungo
duello con il suo compagno di scuderia, Niki Lauda, fino a quando le
due vetture furono costrette al ritiro per la rottura del serbatoio
dell'olio.
A cinque giri dal termine René Arnoux
fu costretto ad una sosta ai box negli ultimi giri per un rabbocco di
carburante perdendo così il podio e rientrando in pista sesto.
All'ultimo giro, Jacques Laffite
passò Scheckter conquistando il terzo posto. Laffite attese l'ultimo
giro in quanto la sua vettura scontava dei problemi al limitatore di
giri.
Vinse così Alan Jones, per la seconda volta
consecutiva, la terza per una Williams. Il suo motore venne sottoposto
a controllo da parte della Federazione, presso le officine della
Cosworth, e venne trovato regolare.
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L'ultima
Ferrari iscritta privatamente a correre in un GP del campionato del
mondo di formula 1, è stata la Reg Parnell Racing 246 di
Giancarlo Baghetti
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Ayrton Senna, MLaren MP4/7A (3.5 Honda, V12). GP Spa-Francorchamps 1992.
Gran Premio di Francia 1987
Il Gran Premio di Francia 1987 è stato il 442º Gran
Premio di Formula 1 della storia, corso il 5 luglio 1987 al Circuito
Paul Ricard di Le Castellet.
Fu la sesta gara del Campionato Mondiale di Formula 1 1987. |
Nelson Piquet, Canon Williams FW 11B - Honda RA167E 1.5 V6. Paul Ricard 1987
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Per la prima volta dal
Gran Premio del Messico 1986, una monoposto non motorizzata Honda
conquistò la prima fila: Alain Prost su McLaren motorizzata TAG Porsche, infatti, si piazzò in seconda posizione dietro a Nigel Mansell, che conquistò con la Williams
la quinta pole position in sei gare. Alle loro spalle la seconda fila
fu occupata dalla Lotus di Ayrton Senna e dall'altra Williams di Nelson
Piquet. La natura veloce del circuito favoriva le monoposto
equipaggiate con il turbo: il miglior
piazzamento di una macchina non-turbo fu il 22º posto di Ivan
Capelli su March, a sei secondi dai tempi migliori e con una differenza
di 50 km di velocità di punta sul rettilineo.
Al via Mansell mantenne la leadership, seguito dal compagno di
squadra Piquet, dopo aver passato il connazionale Senna ed Alain Prost. Eddie Cheever
si ritirò già durante il primo giro, dopo aver accidentalmente fatto
esplodere l'estintore nel tentativo di modificare la spinta del turbo.
Poco dopo Andrea De Cesaris si scontrò con Stefan Johansson, e la McLaren
fu costretta ad una sosta ai box per sostituire l'ala anteriore; i
detriti dell'incidente causarono problemi a Mansell, che li investì
rischiando una foratura.
L'inglese, il compagno Piquet e Prost
cominciarono una lotta per la vittoria, separati da solo 2 secondi. Al
19º giro Piquet andò in testacoda e Prost lo passò prendendosi il
secondo posto. Al 30º giro il brasiliano rientrò per il cambio-gomme,
seguito pochi giri dopo dal connazionale Senna, che al momento occupava la quarta posizione. Nel frattempo, Thierry Boutsen
si ritirò per un problema elettrico. Prost e Mansell rientrarono per il
pit-stop insieme al 36º giro, lasciando la leadership a Piquet. Dopo lo
stop, Mansell si avvicinò rapidamente a Piquet, e al 46º giro, complice
un errore del brasiliano alla curva "Le Beausset", l'inglese si
riprese la prima posizione, che non cedette più fino a fine gara. Al 65º
giro Piquet fu costretto a fare un'altra sosta, a causa di un guasto al
motore, e ciò gli costò ulteriori 8 secondi e la seconda posizione a
favore di Prost. All'uscita dalla pit-lane Piquet riprese e passò
facilmente il francese (che era alle prese con un problema elettrico), e
si gettò all'inseguimento di Mansell.
I due compagni di
squadra erano divisi da 20 secondi, ma nei giri finali Piquet
cominciò a guadagnare circa 2 secondi a giro. A sette giri dalla
fine il brasiliano aveva ridotto il distacco a 13 secondi, maMansell
riuscì comunque a vincere agevolmente, con circa 7 secondi di
vantaggio sul compagno. Johansson lottò fino a raggiungere la
sesta posizione dopo due pit-stop in più dovuti alla rottura
dell'ala, ma fu costretto al ritiro a soli 6 giri dalla fine; fu
comunque classificato all'ottavo posto per aver coperto più del
90% della distanza di gara.
Il compagno
Alain Prost conquistò il gradino più basso del podio,
seguito da Senna su Lotus e Teo Fabi su Benetton. Philippe Streiff su
Tyrrell concluse in sesta posizione una gara notevole, conquistando
rispettivamente il suo primo punto in carriera nel Campionato mondiale
di Formula 1 e la prima posizione per il Jim Clark Trophy.
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Il Gran Premio del Messico 1987
è stato il 450º Gran Premio di Formula 1 della storia,
corso il 18 ottobre 1987 all'Autodromo Hermanos Rodríguez. Fu la
quattordicesima e terz'ultima gara del Campionato Mondiale di Formula 1 1987 vinta da Nigel Mansell.
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1967, Lotus 49 Cosworth - Maurice Philippe, Keith Duckworth, Graham Hill, Mike Costin and Colin Chapman.
Ayrton Senna, John Player Special Lotus 98T - Renault-Gordini 1.5 V6. GP
Paul Ricard 1986.
Giancarlo Gaghetti - Phil Hill Ferrari 156 Gran Premio Paesi bassi, Zandvoort
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Bruce McLaren Jarama, 1968.
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John Surtees Jarama, 1968.
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Il Gran Premio di Gran Bretagna 1960 sul
si è svolto domenica 16 luglio 1960 circuito di Silverstone. La
gara è stata vinta da Jack Brabham seguito dai due piloti della
Lotus John Surtees e Innes Ireland.
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Il Gran Premio degli Stati Uniti 1960
si è svolto domenica 20 novembre 1960 sul circuito di Riverside.
La gara è stata vinta da Stirling Moss su Lotus seguito dal
compagno di squadra Innes Ireland e da Bruce McLaren su Cooper. |
Gran Premio d'Argentina 1973
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Il Gran Premio d'Argentina 1973, X Gran Premio de la República Argentina
di Formula 1 e prima gara del campionato di Formula 1 del 1973, si
è disputato il 28 gennaio sul circuito di Buenos Aires ed
è stato vinto da Emerson Fittipaldi su Lotus-Ford Cosworth. |
Gran Premio d'Olanda 1983
Il Gran Premio d'Olanda 1983
è stata la dodicesima prova della stagione 1983 del Campionato mondiale
di Formula 1. Si è corsa domenica 28 agosto 1983 sul Circuito di
Zandvoort. La gara è stata vinta dal francese René Arnoux su Ferrari;
per il vincitore si trattò del settimo, e ultimo, successo nel mondiale.
Ha preceduto sul traguardo il connazionale Patrick Tambay, anch'egli su
Ferrari e il britannico John Watson su McLaren-Ford Cosworth. Per
Watson questo fu il ventesimo, e ultimo, podio in una gara del mondiale. |
La
gara vide l'esordio per la McLaren MP4/1E, motorizzata col propulsore
turbo TAG-Porsche, nato dalla collaborazione tra la società
lussemburghese e il costruttore tedesco, che rientrava in F1 dopo quasi
vent'anni (ultima apparizione proprio al Gran Premio d'Olanda 1964, con
Carel Godin de Beaufort alla guida di una vettura costruita dalla
Porsche stessa). Il motore proponeva una potenza misurata in 600 cv a
11.000 giri. La vettura, che possedeva degli iniettrori Bosch, ed era
stata ridisegnata nella parte posteriore, venne affidata, nell'unico
esemplare presente, a Niki Lauda.
La
Tyrrell decise di impiegare, per tutto il weekend, il nuovo modello
012, solo testato in Austria. Anche in questo caso il solo Michele
Alboreto ebbe a disposizione il nuovo modello.
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Tecnici Pirelli al Gran Premio di Monza nel 1950
Formula 1 nel tempo...
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Nigel Mansell (Ferrari V12, 641/2). Gran Premio di Spagna, Jerez, 1990.
Gran Premio di Svizzera 1952
Il Gran Premio di Svizzera 1952
è stata la prima gara valida per il Campionato mondiale di
Formula 1 1952. Disputata il 18 maggio 1952, la corsa venne vinta da
Piero Taruffi su Ferrari, seguito dal pilota di casa Rudi Fischer e dal francese Jean Behra su Gordini;
la Ferrari segnò così la prima vittoria
in un Gran Premio
di Svizzera in Formula 1.
All'appuntamento svizzero erano però
assenti i due principali contendenti del campionato precedente: il
campione in carica Juan Manuel Fangio, rimasto gravemente ferito in una
gara di Formula 2 a Monza, e Alberto Ascari, impegnato nella
preparazione della 500 miglia di Indianapolis.
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Il
primo Gran Premio della stagione 1952 è il Gp di Svizzera a
Bremgarten vicino Berna. Il pre-campionato aveva visto tentativi di
continuare con la precedente Formula 1, ma fu un flop perché
solo la Ferrari era davvero competitiva a causa del ritiro dell'Alfa
Romeo dalla corse. Alla fine si è deciso che il mondiale si
corre con le regole di Formula 2 e c'era una buona affluenza in
Svizzera.
La Ferrari ha 3 500
per Nino Farina, Piero Taruffi e André Simon, Alberto Ascari
è impegnato ad Indianapolis e Luigi Villoresi è fuori per
un grave incidente. Una macchina simile è guidata dalla Ecurie
Espadon per Rudolf Fischer e la Scuderia Rosier ha un'altra rossa per
Louis Rosier. C'era la possibilità che la Maserati portasse Juan-Manuel Fangio e José Froilán González con la nuova A6GCM ma non fu così. Gordini ha tre vetture per Jean Behra, Prince Bira e Robert Manzon e la HWM è sostenuta da George Abecassis, Peter Collins, Stirling Moss e Lance Macklin.
C'erano
due scuderie locali, con Hans Stuck per l'AFM e Toni Ulmen per la
Veritas-Meteor e un trio di motorizzate Bristol: Ken Wharton con la Frazer-Nash e due Cooper 20 per Eric Brandon e Alan Brown.
In prova Farina fa la pole con Taruffi e Manzon accanto a lui.
Dietro di loro Simon e Fischer con la terza fila capeggiata da Collins,
Behra ed Emanuel de Graffenried in una vecchia Maserati.
In gara Farina comandò la sua Ferrari fino a quando si ruppe.
Questo lasciò Taruffi comandare fino alla fine della corsa. Farina prese
la macchina di Simon ma si ruppe anche quella. Moss dopo una grande
gara fu costretto al ritiro lasciando Behra e Simon battagliare per il
secondo posto fino a quando Simon è stato richiamato. Alla fine sarà
Fischer a piazzarsi secondo davanti a Behra e Wharton.
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Il Gran Premio d'Italia 1996 è stata la quattordicesima prova del Campionato mondiale di Formula 1 1996. Svoltasi domenica 8 settembre 1996 all'Autodromo di Monza, la manifestazione sportiva, a detta degli organizzatori, contava la presenza di oltre centomila tifosi.La
gara è stata vinta da Michael Schumacher su Ferrari, dopo otto
anni dall'ultima vittoria del team di Maranello sul tracciato italiano,
seguito da Jean Alesi, Mika Häkkinen, Martin Brundle, Rubens
Barrichello e Pedro Diniz.
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Il Gran Premio d'Olanda 1953
fu la terza gara della stagione 1953 del Campionato mondiale di Formula
1, disputata il 7 giugno sul Circuito di Zandvoort. La manifestazione
vide la vittoria di Alberto Ascari su Ferrari, seguito dal compagno di
squadra Nino Farina e dalla Maserati co-pilotata da Felice Bonetto e
José Froilán González.
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Ayrton Senna (McLaren), Nigel Mansell (Williams) e Riccardo Patrese (Williams) - Gran Premio d'Italia, Monza - 1991
Ludovico Scarfiotti (Ferrari 312), Gran Premio d'Italia, Monza, 1966.
Castellotti al Gran Premio d'Argentina 1957
Gran Premio del Canada 1972
Il Gran Premio del Canada 1972, XII Labatt's 50 Grand Prix of Canada e undicesima gara del campionato di Formula 1 del 1972,
si
è svolto il 24 settembre sul Circuito di Mosport Park ed
è stato vinto da Jackie Stewart su Tyrrell-Ford Cosworth. |
- 21° vittoria per Jackie Stewart - 1°
e unica pole position per Peter Revson - Ultimo Gran Premio per Bill
Brack - 10° vittoria per la Tyrrell
- 1° pole position per la McLaren - 50° vittoria per il motore Ford Cosworth.
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Peter Collins alla guida di una Ferrari 335 Sport parla con Enzo Ferrari
Il Gran Premio del Giappone 1991 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 20 ottobre 1991 sul circuito di Suzuka.
La gara è stata vinta da Gerhard Berger su McLaren.
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Gran Premio d'Austria 1971
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Denny Hulme
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Il Gran Premio d'Austria 1971, IX Großer Preis von Österreich, e ottava gara del campionato di Formula 1 del 1971, si è svolto il 15 agosto sul circuito dell’Österreichring ed è stato vinto da Jo Siffert su BRM.
Al termine di questa gara Jackie Stewart, in virtù della
classifica, vince matematicamente il Campionato del Mondo Piloti.
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L'abitacolo ben
rifinito della Lotus 25 di Clark a Monaco 1963. Volante Mota-Lita
rivestito in pelle, cuscotto pieno di strumenti Smiths
tra cui il famoso tachimetro cronometrico e il cambio ZF a 5 rapporti.
Il Gran Premio d'Olanda 1963 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 23 giugno 1963 sul circuito di Zandvoort.
La gara fu vinta da Jim Clark, alla guida di una Lotus.
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Al via Clark prese il comando, inseguito da Graham Hill e McLaren;
dopo poche tornate il neozelandese fu però costretto al ritiro per la
rottura del cambio. Alle spalle di Clark, che conquistò rapidamente un
grande vantaggio, Brabham
superò Hill, mantenendo la seconda posizione fino al 55º passaggio,
quando uscì di pista a causa dell'acceleratore, bloccato dalla sabbia.
Tornò
quindi al secondo posto Hill, che fu però costretto a tornare ai
box, poche tornate più tardi, a causa di problemi di
surriscaldamento. La seconda posizione fu allora conquistata da
Surtees, ma al 63º giro il pilota della Ferrari commise un errore,
dovendo lasciar strada a Gurney. Clark condusse indisturbato fino alla
bandiera a scacchi, doppiando tutti i suoi rivali e tagliando il
traguardo davanti a Gurney, Surtees, Ireland, Ginther e Scarfiotti.
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Il Gran Premio del Canada 1970, X Canadian Grand Prix e undicesima gara del campionato di Formula 1 del 1970,
si è svolto il 20 settembre sul Circuito di Mont-Tremblant ed è stato vinto da Jacky Ickx su Ferrari.
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Allison - Gran Premio di Monaco 1960
De Cesaris impegnato a Silverstone, nel 1994.
Alberto Ascari - Monaco 1950
Dan Gurney (Eagle) e Bruce McLaren, Gran Premio di Francia , Le Mans-Bugatti, 1967.
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1992 Gran Premio del Sudafrica, Kyalami |
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Ayrton Senna. McLaren-Honda. Phoenix. 1990 |
1955 Test Hockenheimring - Fangio Mercedes Benz W196
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Osella-Ford FA1M189 di Piercarlo Ghinzani, Gran Premio d'Australia 1989, Adelaide |
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La Ligier JS17 di Laffite precede la Williams FW07 di Reutemann al Gran Premio d'Olanda 1981
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La Ligier JS17 fu una vettura di Formula 1 che fece il suo debutto al Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest 1981
guidata da Jacques Laffite e Jean-Pierre Jarier, entrambi costretti al
ritiro. Progettata da Gérard Decarouge e Michel Beaujon, veniva spinta
dal motore Matra
MS81 V12 3.0. Dotata di cambio Hewland FGB400 e ammortizzatori Koni fu
una della più competitive monoposto costruite dalla casa francese.
Corse in tutto 17 gran
premi nella versione originale tra il 1981 e il 1982. Ottenne due
vittorie (Gran Premio d'Austria e Gran Premio del Canada 1981), una
pole (Gran Premio di Spagna 1981)
e un giro più veloce (sempre in Austria). Ottenne un secondo posto e
tre terzi e altri due piazzamenti al sesto posto. Tutti questi risultati
vennero ottenuti da Jacques Laffite. Corse fino al Gran Premio del
Brasile 1982.
La versione B, in quattro gran premi, conquistò un secondo (Gran Premio del Belgio) e un terzo posto nel Gran Premio degli Stati Uniti-Est 1982) con Eddie Cheever nel 1982 e un sesto con Laffite, sempre nella corsa degli Stati Uniti-Est.
Conquistò in tutto 49 punti con una media di 1,166 punti a vettura a gran premio.
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Stefan Bellof / Ayrton Senna
McLaren-TAG MP4/1E - Silverstone |
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Ayrton Senna - Lotus - Spa-Francorchamps
Gran Premio del Belgio 1987 |
Jackie Stewart, J.Siffert, Graham Hill - Gran Premio del Messico 1968 - Autodromo Hermanos Rodríguez
Gran Premio del Portogallo 1988
Il Gran Premio del Portogallo 1988 fu una gara di Formula 1, disputatasi il 25 settembre 1988 sul Circuito di Estoril. Fu la tredicesima prova
del mondiale 1988 e vide la vittoria di Alain Prost su McLaren - Honda, seguito da Ivan Capelli e da Thierry Boutsen.
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Le qualifiche
furono dominate come di consueto dalla McLaren, anche se stavolta fu
Prost ad avere la meglio sul compagno di squadra Senna; terzo si
piazzò il sorprendente Capelli, alla guida di una March
particolarmente efficiente sul circuito portoghese. Berger fece segnare
il quarto tempo, davanti a Gugelmin sulla seconda March, Mansell,
Alboreto e Piquet.
Dopo
una prima procedura di partenza annullata per un incidente in mezzo al
gruppo, al via Senna scattò meglio del compagno di squadra,
superandolo alla prima curva e prendendo il comando. Prost reagì
immediatamente, affiancando il brasiliano sul rettilineo principale al
termine del primo passaggio e sopravanzandolo, nonostante questi
l'avesse stretto contro il muretto dei box, manovra aspramente
criticata dal francese a fine gara.
A
questo punto Prost prese il largo, mentre Senna dovette rallentare a
causa di un consumo eccessivo di carburante; il brasiliano fu
sorpassato da Capelli e Berger, cominciando poi un lungo duello con
Mansell, che si concluse quando l'inglese tamponò la McLaren del
rivale durante un doppiaggio. Senna fu costretto a tornare ai box,
perdendo ulteriore terreno. Prost controllò i rivali fino al
traguardo, vincendo davanti al sorprendente Capelli; terzo giunse
Boutsen, che chiuse davanti a Warwick, Alboreto (rimasto praticamente
senza benzina nelle ultime curve) e Senna.
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Ragazzoni su Ferrari 312 B2 al Gran Premio d'Italia 1972
Ayrton Senna - Williams - Interlagos Brazilian Grand Prix - 1994
Gran Premio del Messico 1963
Il Gran Premio del Messico 1963
è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 3 novembre 1963
sul circuito Magdalena Mixhuca di Città del Messico.
La gara fu vinta da Jim Clark, alla guida di una Lotus - Climax. |
Al
via Clark mantenne il comando, avviandosi a dominare la corsa; alle sue
spalle Gurney si inserì in seconda posizione, prima di dover
retrocedere per un problema meccanico a circa metà gara.
Passò quindi al secondo posto Brabham, che chiuse alle spalle di
Clark e davanti a Ginther, Graham Hill, Bonnier e Gurney.
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Chris Amon, STP March-Ford 701, 1970 - Gran Premio del Messico
Il Gran Premio degli Stati Uniti 1961
si è svolto domenica 8 ottobre 1961 sul circuito di Watkins
Glen. La gara è stata vinta da Innes Ireland su Lotus (prima ed
unica vittoria in carriera), seguito da Dan Gurney su Porsche e da Tony Brooks su Cooper.
Fu
una gara alla quale la Scuderia Ferrari decise di non prender parte, in
quanto ancora in lutto per la scomparsa di Wolfgang von Trips avvenuta
nel precedente gran premio.
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Team Minardi - Circuito di Imola, 1994 - .Michele Alboreto / Pierluigi Martini
Il Gran Premio del Messico 1967 fu una gara di Formula 1, disputatasi il 22 ottobre 1967 sull'Autodromo Hermanos Rodríguez.
Fu l'undicesima ed ultima prova del mondiale 1967 e vide la vittoria di
Jim Clark su Lotus-Ford, seguito da Jack Brabham e da Denny Hulme.
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Riccardo Patrese - Brabham - Gran Premio di Monaco 1986
Gran Premio del Brasile
Il Gran Premio del Brasile (Grande Prêmio do Brasil
(l'anno precedente, nel 1972, si svolse un Gran Premio di F1 non valido
per il mondiale, vinto da ) è una gara automobilistica valida
per il campionato del mondo di Formula 1 che si svolge a partire dal
1973 Carlos Reutemann).
È stata spesso posta come una delle prime o ultime gare della stagione per sfruttare l'estate australe. |
Dopo
le prime edizioni sul circuito di Interlagos alla periferia di San
Paolo, la corsa si è spostata per quasi tutti gli anni'80 sul
circuito di Jacarepaguá vicino a Rio de Janeiro per poi
ritornare a Interlagos, recentemente ridisegnato. Nel 2004 la corsa
è stata spostata da aprile a ottobre per evitare il rischio di
pioggia torrenziale che ha segnato nell'ultima edizione, mentre per il
2006 si pensò a uno slittamento a novembre, per facilitare un
calendario del campionato sempre più denso di gare.
Il
25 settembre 2005 per la prima volta un titolo mondiale piloti è
stato assegnato matematicamente durante il Gran Premio del Brasile, con
la vittoria di Fernando Alonso su Renault, giunto terzo nella gara
vinta da Juan Pablo Montoya.
Stessa
situazione accade l'anno dopo, con Alonso che difende il vantaggio
accumulato su Michael Schumacher e bissa il titolo, mentre la gara
è vinta da Felipe Massa.
Il
21 ottobre 2007 per la terza volta il titolo mondiale piloti è
stato assegnato ad Intelagos. Kimi Räikkönen su Ferrari vince
la gara e grazie al secondo posto del compagno Felipe Massa, al terzo
posto di Fernando Alonso su McLaren-Mercedes e soprattutto al settimo
posto di Lewis Hamilton sempre su McLaren-Mercedes riesce a recuperare
i 7 punti di distacco da quest'ultimo, conquistando il titolo iridato
con 1 solo punto di scarto dalla coppia McLaren-Mercedes.
A novembre 2008,
altra gara decisiva. Gli ultimi giri sono rocamboleschi: verso la fine
della gara cade una forte pioggia e tutte le auto tranne le Toyota
cambiano gomme. A 3 giri dalla fine Sebastian Vettel si porta al quarto
posto, favorendo indirettamente Massa, che vincendo e sperando che
Hamilton non arrivi almeno quinto può aggiudicarsi il Mondiale,
ma a 3 curve dalla fine della stagione il britannico sorpassa Timo
Glock, che non aveva cambiato gomme, e strappa il titolo al brasiliano.
Anche nel 2009 venne assegnato il titolo piloti, a Jenson Button,
mentre nel 2010 venne assegnato quello costruttori, alla Red Bull
Racing.
Il Gran Premio del Brasile è stato anche presente nei calendari Formula Libre dal 1928 fino alla metà degli anni '50, e si è svolto nel circuito di Interlagos.
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Farina su Ferrari 500 f2 alla variante Stanguellini durante il Gran Premio del 1952
1991 - Senna prova la Ferrari
Piers Courage • BRM - Jack Brabham • Brabham - Repco • Monaco 1968.
Jacques Laffite ~ 1976 Stati Uniti
Il Gran Premio d'Italia 1983
è stata la tredicesima prova della stagione 1983 del Campionato
mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 11 settembre 1983 sul
Circuito di Monza.
La gara è stata vinta dal brasiliano Nelson Piquet su
Brabham-BMW; per il vincitore si trattò del nono successo nel
mondiale. Ha preceduto sul traguardo il francese René Arnoux su
Ferrari e lo statunitense Eddie Cheever su Renault.
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Enzo Ferrari e Eugenio Catellotti al Gran Premio d’Italia, Monza, 2 Settembre 1956.
Ronnie Peterson, Lotus 72E, Gran Premio di Francia , Digione, 1974.
Gran Premio di Pescara 1957
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Giorgio Scarlatti - Maserati 250F - Circuito di Pescara, - 1957
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Il XXV Circuito di Pescara, anche detto Gran Premio di Pescara 1957, fu
la settima gara della stagione 1957Campionato mondiale di Formula 1,
disputata il 18 agosto sul Circuito di Pescara.
La manifestazione vide la vittoria di Stirling Moss su Vanwall, seguito dalle Maserati di Juan Manuel Fangio ed Harry Schell.
L'evento si svolse eccezionalmente a causa della improvvisa cancellazione dei Gran premi di Belgio e dei Paesi Bassi. Il tracciato di Pescara
era rinomato al tempo come uno dei percorsi per gare automobilistiche
più ostici e pericolosi, ma era famoso perché dal 1924 vi si svolgeva la
Coppa Acerbo:
pertanto gli organizzatori del campionato poterono confidare sulla
scelta di un circuito ampiamente già collaudato e prestigioso.
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Tuttavia,
gli organizzatori dovettero superare varie difficoltà e la gara
risultò mutilata di alcune partecipazioni importanti. L'ANAS,
infatti, fu piuttosto restia a concedere il proprio nulla osta circa
l'idoneità del circuito stradale, per il pericolo che gli
spettatori avrebbero corso, anche tenuto conto della tragedia di
Guidizzolo, avvenuta solo 3 mesi prima. Inoltre, Enzo Ferrari aveva
deciso di disertare le gare in Italia, in aperta polemica con la
magistratura che aveva aperto un'inchiesta sulle responsabilità
della Ferrari, proprio nell'incidente occorso a De Portago.
Scongiurato
di desistere dalla decisione e anche subendo vari e pesanti attacchi di
parte giornalistica e politica, il "Drake" rimase a lungo irremovibile:
sportivamente concesse ai suoi piloti di partecipare con vetture di
altre Case, ma le monoposto della Scuderia Ferrari non si sarebbero
dovute muovere da Maranello. Solo in extremis concesse una vettura a
Luigi Musso a condizione che venisse iscritta "privatamente" dal
pilota.
Il circuito cittadino di Pescara,
che misurava oltre 25 km (25,579 km), è ancor oggi il
tracciato più lungo dove si sia mai disputata una gara di
Formula 1.
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Jim Clark a bordo della sua Lotus 38. Il
pilota di Sua Maestà è l’unico pilota ad aver vinto nello stesso anno
(1965)
il mondiale di Formula 1 e la 500 Miglia di Indianapolis.
Formula 1 nel tempo...
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Gerhard Berger, Ferrari F187, Gran Premio del Giappone, Suzuka.
Graham Hill e Jochen Rindt sulla griglia di partenza del Montjuic nel 1969.
(Insolito casco blu scuro di Hill e il verde scuro di Rindt)
Gran Premio di San Marino 1983
Il Gran Premio di San Marino 1983 è
stata la quarta prova della stagione 1983 del Campionato mondiale di
Formula 1. Si è corsa domenica 1º maggio 1983 sul Circuito
Dino Ferrari di Imola. La gara è stata vinta dal francese
Patrick Tambay su Ferrari; per il vincitore si trattò del
secondo, e ultimo, successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo i
connazionali Alain Prost su Renault e René Arnoux, anch'egli su
Ferrari.
Ad oggi esso rappresenta anche l'ultima volta in cui una stessa
nazione ha monopolizzato i tre posti sul podio di un gran premio valido
per il campionato mondiale di Formula 1.
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Sulla
griglia di partenza Nelson Piquet rimase fermo e, dopo che furono
sfilati tutti gli altri piloti, poté prendere la gara, con un
minuto di ritardo, grazie all'aiuto dei commissari. In testa si
portarono i due piloti della Ferrari, con René Arnoux davanti a
Patrick Tambay, che aveva passato Riccardo Patrese. Quarto era Alain
Prost, che precedeva Andrea De Cesaris, Manfred Winkelhock e Elio De
Angelis.
Patrick Tambay, sulla Ferrari 27, si aggiudicò il Gran Premio di San Marino.
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Al
terzo giro Patrese si portò al secondo posto, mentre più
dietro, Mauro Baldi si pose al sesto posto, seguito nella rimonta da
Keke Rosberg, settimo. Patrese completò la rincorsa, ponendosi
al comando, al giro 5, grazie anche ai problemi di gomme di Arnoux.
Nello stesso giro Rosberg passò Baldi, entrando in zona
punti.Arnoux effettuò la sua sosta al giro 21, scendendo al
quinto posto, mentre l'altro ferrarista attese il giro 32, mantenendo
la piazza d'onore grazie al rapido intervento dei meccanici della sua
scuderia.
Al giro 33
anche Patrese effettuò il cambio gomme, ma perse oltre
ventitré secondi, contro i 15 impiegati da Tambay. Il pilota
della Brabham cedette così la prima posizione. Arnoux, nel
frattempo, era risalito al terzo posto.
Nel corso della gara fu imponente la ricorsa di Piquet che, dopo essere
transitato ultimo al primo giro, riuscì a scalare la classifica,
ponendosi al quinto posto al giro 31. Il brasiliano fu poi costretto al
ritiro per il cedimento del propulsore della sua vettura al giro 41.
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Quattro
giri dopo anche Andrea De Cesaris, quinto, fu costretto ad abbandonare
il gran premio per un guasto allo spinterogeno. Rientrò
così in zona punti Keke Rosberg, seguito da John Watson.
Al
giro 55 Patrese si avvicinò a Patrick Tambay (che scontava anche
problemi al motore), riuscendo a strappargli la prima posizione: poco
dopo però, arrivato alla Variante Alta,
uscì di pista. Tambay tornò in vetta della classifica,
che mantenne fino alla barriera scacchi. Nell'approcciarsi allo stesso
punto René Arnoux andò in testacoda, consentendo ad Alain
Prost di ottenere il secondo posto. Mauro Baldi, mentre era sesto, a
due giri dalla fine, abbandonò la gara per la rottura del motore
della sua Alfa Romeo.
All'avvicinarsi
al traguardo Tambay sfiorò con la vettura una bandiera canadese
disegnata sulla pista quale omaggio a Gilles Villeneuve, il pilota
canadese perito l'anno precedente durante le prove del Gran Premio del
Belgio, proprio alla guida della Ferrari numero 27.
Michele Alboreto e Niki Lauda si ritirarono dal gran premio nei primi giri.
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Vittorio Brambilla - March - Nurburgring, Gran Premio di Germania - 1975
Niki Lauda - McLaren MP4/2B - Ayrton Senna ~ Lotus 97T - Gran Premio d'Olanda 1985, Circuito Zandvoort
Phil Hill (a sinistra) con Jackie Stewart al Gran Premio degli USA 1991
1966 Indianapolis 500 - Graham Hill Lola T90, Joe Leonard e Jim Clark Lotus 38
Il Gran Premio d'Italia 1976
è stata la tredicesima prova della stagione 1976 del Campionato
mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 12 settembre 1976 sul
Circuito di Monza.
La gara è stata vinta dallo svedese Ronnie Peterson su
March-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò dell'ottavo
successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo lo svizzero Clay
Regazzoni su Ferrari e il francese Jacques Laffite su Ligier-Matra. Per
la March si trattò del terzo, e ultimo, successo nel mondiale di
F1.
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Jim Clark Lotus 48 FV, Montjuic, Barcellona 1968
Gran Premio d'Austria 1972
Il Gran Premio d'Austria 1972, X Großer Preis von Österreich, e nona gara del campionato di Formula 1 del 1972, si è svolto il 13 agosto sul circuito del Österreichring ed è stato vinto da Emerson Fittipaldi su Lotus-Ford Cosworth.
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Partecipanti
La Tyrrell schiera come una nuova 005 per Stewart e una 002 per Cevert.
La BRM schiera quattro P160C per Beltoise, Ganley, Wisell e Gethin, ma Wisell non corre.
La Ferrari iscrive due 312B2 per Ickx e Regazzoni, mentre non corre Andretti.
La March schiera due 721G per Peterson e Lauda.
La Lotus schiera due 72D per Fittipaldi e Walker.
La McLaren iscrive due M19C per Hulme e Revson.
La Matra schiera sia la nuova MS120D che la vecchia MS120C per Amon, che sceglie la MS120D.
La
Surtees schiera quattro vetture ufficiali per Hailwood, Schenken, De
Adamich e lo stesso John Surtees. Surtees si iscrive
sulla vecchia TS9 ma non corre; gli altri tre hanno le TS9B.
La Brabham schiera due BT37 per Hill e Reutemann e una BT34 per Wilson Fittipaldi
La Tecno iscrive una PA123/3 per Nanni Galli.
La Eifelland March schiera una E21 per Stommelen.
Torna la Connew PC1 di François Migault che finalmente riesce a prendere il via alla gara.
Si iscrivono anche due team privati:
La Williams schiera una March 711 privata per Pace e una March 721 per Pescarolo. Pescarolo fa un incidente durante le prove
e non può prendere il via.
La squadra Clarke-Mordaunt-Guthrie per la quale corre Beuttler schiera una March 721G.
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Gran Premio d'Italia - Monza - 1992
Il Gran Premio del Brasile 1992 è
stato un Gran Premio di Formula 1 disputato domenica 5 aprile 1992 sul
Circuito di Interlagos, alla periferia di San Paolo.
La gara è stata vinta da Nigel Mansell su
Williams seguito dal compagno di squadra Riccardo Patrese e da Michael
Schumacher su Benetton.
Il Gran Premio venne seguito in diretta mondiale da oltre quarantadue milioni di telespettatori.
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Michael Schumacher / Jean Alesi / Gran Premio del Brasile 1992.
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Il Gran Premio di Germania 1961
si è svolto domenica 6 agosto 1961 al Nürburgring. La gara
è stata vinta da Stirling Moss su Lotus seguito dai due piloti
della Ferrari Wolfgang von Trips e Phil Hill.
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Il Gran Premio di Francia
si è svolto domenica 2 luglio 1961 sul circuito di Reims. La
gara è stata vinta da Giancarlo Baghetti su Ferrari, alla sua
prima vittoria in Formula 1. |
Il Gran Premio del Sudafrica 1993 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 14 marzo 1993 sul Circuito di Kyalami.
La gara è stata vinta da Alain Prost su Williams.
Ayrton Senna, McLaren Ford e Michael Schumacher, Benetton Ford, Gran Premio del Sudafrica 1993.
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René Arnoux, Scuderia Ferrari 126C4 Monaco 1984
Enzo Ferrari e Mike Hawthorn al Gran Premio d’Italia, Monza, 7 Settembre 1958.
Ronnie Peterson - Lotus - Gran Premio di Svezia 1978
I tifosi della Ferrari nel diluvio del Mugello
Felipe Massa alle Finali Mondiali Ferrari:
al Mugello saluta i suoi tifosi e la Scuderia
7 - 10 novembre 2013
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Gran Premio del Messico 1969
Il Gran Premio del Messico 1969, VIII Gran Premio de Mexico e undicesima e ultima gara del campionato di Formula 1 del 1969,
si è svolto il 19 ottobre sul Circuito Magdalena Mixucha di Città del Messico ed è stato vinto da Denny Hulme su McLaren-Ford Cosworth.
Il giro più veloce è stato segnato da Jacky Ickx.
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- 5° vittoria per Denny Hulme - 50º Gran Premio per Jackie Stewart - 4° vittoria per la McLaren
- 26° vittoria per il motore Ford Cosworth
- 25° pole position per il motore Ford Cosworth - 50° podio per
il motote Ford Cosworth
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Clay Regazzoni su BRM a Kyalami Sudafrica nel 1973 quando viene salvato dall'auto
in fiamme grazie all'intervento eroico di Mike Hailwood e Jacky Ickx.
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Autografi a Brands Hatch 1976
Jackie Stewart's Matra MS10
Il Gran Premio di Spagna 1969,
XV Gran Premio de España di Formula 1 e seconda gara del
campionato di Formula 1 del 1969, si è disputato il 4 maggio sul
Circuito del Montjuïc ed è stato vinto da Jackie Stewart su
Matra-Ford Cosworth.
La gara sarà caratterizzata da un proliferare di alettoni sempre
più grandi sulle vetture. Il cedimento dei supporti dell'alettone
posteriore sulle due Lotus di Hill e Rindt nello stesso punto porterà la
Commissione sportiva internazionale a intervenire con un repentino
cambio di regolamento a partire dalla seconda giornata di prove del
successivo Gran Premio di Monaco.
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Bruce McLaren Motor Racing, McLaren M2B - Ford 406 3.0 V8
Il Gran Premio di Monaco 1966 fu una gara di Formula 1, disputatasi il 22 maggio 1966 sul Circuito di Montecarlo. Fu la prima prova del mondiale 1966 e vide la vittoria di Jackie Stewart su BRM, seguito da Lorenzo Bandini e da Graham Hill.
Le vetture con Motore BRM e Climax utilizzavano ancora i motori
V8 della stagione precedente con cilindrata elevata da 1,5 litri a 2
litri o addirittura, come nel caso di Hulme, il vetusto 4 cilindri 2500 anni cinquanta.
Bandini invece si schierò, a differenza di Surtees,
con la Ferrari 246 con motore V6 2400 cm³.
In questa gara esordì anche la McLaren, un nuovo team guidato dal suo fondatore Bruce McLaren.
L'esordio fu sfortunato a causa dei problemi di sviluppo di un motore
Ford tipo 406 di derivazione di serie, già sviluppato per Indianapolis
con cilindrata ridotta a 2995 cm³ dai 4200 originari. Il progetto si
rivelò fallimentare sia per la potenza (meno di 300 CV) sia per
l'affidabilità.
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Gran Premio del Belgio 1969 - Spa Francorchamps
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Il Gran Premio di Francia 1965 fu la quarta gara della stagione 1965 del Campionato mondiale di Formula 1,
disputata il 27 giugno sul Circuito di Clermont-Ferrand.
La corsa vide la vittoria di Jim Clark su Lotus-Climax, seguito da Jackie Stewart su BRM e da John Surtees su Ferrari.
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J. Stewart, Matra MS80 - Ford Cosworth. Grand Prix of Monaco, 1969.
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Il
tortuoso circuito magiaro, privo dei lunghi rettilinei che favorivano i
motori turbo, consentì ai piloti alla guida di vetture
equipaggiate con motori aspirati di mettersi in luce. La McLaren si
dimostrò comunque superiore ai rivali, con Senna che
conquistò l'ottava pole position stagionale; alle spalle del
brasiliano si qualificarono Mansell, Boutsen, Capelli, Nannini e
Patrese, mentre il leader del campionato, Prost, fece segnare solo il
settimo tempo. In difficoltà Ferrari e Lotus, relegate a centro
classifica, mentre si mise in luce Caffi, capace di portare al decimo
posto la sua Dallara della Scuderia Italia.
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Il Gran Premio del Giappone 1988
fu una gara di Formula 1, disputatasi il 30 ottobre 1988 sul Circuito
di Suzuka. Fu la quindicesima prova del mondiale 1988 e vide la
vittoria di Ayrton Senna su McLaren - Honda,
seguito da Alain Prost e da Thierry Boutsen. Grazie a questa vittoria
il pilota brasiliano conquistò il primo titolo mondiale della
sua carriera.
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Schumacher - Monaco 1992
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La Maserati 250F è una monoposto di Formula 1, usata tra il 1954 ed il 1960.
Debuttò
al Gran Premio d'Argentina 1954 vincendo la gara con Juan Manuel
Fangio, che fece suo anche il Gran Premio del Belgio a fine giugno,
prima di passare alla scuderia Mercedes. I punti ottenuti con le due
squadre permisero al pilota italo-argentino di conquistare il Titolo
Mondiale Piloti. Nello stesso anno Stirling Moss guidò una Maserati
250F per tutto l'arco della stagione.
La stagione seguente,
nonostante il passaggio di Moss alla Mercedes e dei progettisti
Vittorio Bellentani e Alberto Massimino alla Ferrari, la 250F ebbe
nuovi importanti sviluppi con il cambio a 5 marce ed un nuovo sistema
di iniezione.
Nel 1956 Stirling Moss
vinse i Gran Premi di Monaco e d'Italia pilotando una 250F privata.
Durante la stagione si sperimentò una versione "carenata" ispirata alle
Mercedes-Benz W196 "Tipo Monza" e si misero a punto versioni dell'auto
per la categoria Formula 2. L'anno successivo Fangio colse quattro successi compreso l'epico GP di Germania e si laurò campione del mondo per la quinta volta.
Il Campionato Mondiale Costruttori fu introdotto solamente nel
1958, anno nel quale la 250F si dimostrava già superata. Nonostante ciò
fu ancora l'auto preferita dai piloti privati, e fu usata fino al Gran Premio degli Stati Uniti 1960 con Bob Drake.
La vettura era azionata da un propulsore 6 cilindri in linea
inizialmente sviluppato da Gioachino Colombo e successivamente
potenziato con l'ausilio di Vittorio Bellentani. Aveva una distribuzione
bialbero con due valvole per cilindro e lubrificazione a carter secco.
Gli alberi a camme sono messi in rotazione da una cascata di ingranaggi
posizionata anteriormente. Le valvole inclinate di 77°, comandate
tramite eccentrici dotati di bilancieri a dito, sono richiamate da molle
a elica. La valvola di aspirazione è da 42 mm e quella di scarico da 38
mm. Le canne dei cilindri sono umide nella sezione superiore e secche
in quella inferiore. L'albero a gomiti è in acciaio nitrurato e poggia
su sette supporti. Due magneti provvedono ad inviare corrente ad alta
tensione a due candele per cilindro.
Motore ; 6cilindri - Cilindrata: 2493 cc - Potenza 240 CV a 7200 giri/min. - Velocità 290Km/h
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Il Gran Premio del Giappone 1996 su
si è svolto domenica 13 ottobre 1996 sul Circuito di Suzuka. La
gara è stata vinta da Damon HillWilliams - Renault seguito da
Michael Schumacher e da Mika Häkkinen. Il pilota inglese diventa
campione del mondo 1996, ventotto anni dopo la vittoria di suo padre
Graham Hill
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Stirling Moss Spa, 1961.
Juan Manuel Fangio, Maserati, Gran Premio di Germania 1957
Il Gran Premio d'Olanda 1958 fu la terza gara della stagione 1958 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata sul Circuito di Zandvoort.
La corsa vide la vittoria di Stirling Moss su Vanwall, seguito dalle BRM di Harry Schell e Jean Behra.
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Mauro Forghieri e Enzo Ferrari
Il Gran Premio di Monaco 2001 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 27 maggio 2001 sul Circuito di Monaco.
La gara fu vinta da Michael Schumacher su Ferrari, davanti al
compagno di squadra Rubens Barrichello e a Eddie Irvine su Jaguar.
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Gilles Villeneuve (Monaco 1979)
Gran Premio del Brasile 1990
Il Gran Premio del Brasile 1990 è stata una gara di Formula 1 disputata il 25 marzo 1990 sull'appena ristrutturato
Autodromo José Carlos Pace.
La corsa è stata vinta da Alain Prost su Ferrari. In questa gara segna l'esordio per Gianni Morbidelli.
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Alla
prima curva si verifica una collisione tra Alesi, Nannini e Andrea De
Cesaris; quest'ultimo è costretto al ritiro, mentre Nannini deve
tornare ai box per sostituire il musetto. All'ottavo giro, Boutsen
supera Berger, portandosi in seconda posizione; nove tornate più
tardi, il pilota austriaco viene sopravanzato anche da Prost. Al
27º passaggio Mansell effettua una sosta ai box per sostituire le
gomme; torna in pista nono. Il pit stop di Boutsen, al 30º giro,
è disastroso: a causa di freni poco efficienti e di un insidioso
avvallamento nella corsia dei box, il pilota della Williams non riesce
ad arrestare la propria vettura, andando a sbattere contro le gomme
impilate nel garage. Questo incidente causa la rottura del musetto, che
deve essere sostituito, ed il pilota belga torna in pista solo in
undicesima posizione.
In testa alla corsa, Prost comincia a mettere pressione a Senna,
portandosi, nel corso del 35º passaggio, a circa dieci secondi di
distacco dal rivale; alle spalle dei due si trovano Patrese, Berger e Piquet. Quando Senna si trova a doppiare Nakajima,
i due vengono a contatto e il pilota della McLaren deve tornare ai box
per sostituire il musetto; tornato in pista, il brasiliano tenta di
rimontare, ma l'efficienza della vettura è ridotta dopo l'incidente. Al
66º giro, Patrese si ritira per un problema meccanico.
Prost
conquista la sua quarantesima vittoria in carriera, la prima per la
Ferrari, davanti a Berger e Senna. Mansell termina quarto davanti a
Boutsen e Piquet, che conquista l'ultimo punto disponibile superando
Alesi - in crisi di gomme dopo aver tentato una gara senza pit stop -
nel corso dell'ultimo giro.
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Il Gran Premio di Germania 1961 si è svolto domenica 6 agosto 1961 al Nürburgring.
La gara è stata vinta da Stirling Moss su Lotus seguito dai due piloti
della Ferrari Wolfgang von Trips e Phil Hill.
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Ayrton Senna testa la Penske-Chevrolet PC21 IndyCar.
Arizona, USA, Dicembre 1992.
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Damon Hill / Ayrton Senna (Williams-Renault).
Test pre-stagione1994. |
Il Gran Premio di Monaco 1965 fu la seconda gara della stagione 1965 del Campionato mondiale di Formula 1,
disputata il 30 maggio sul Circuito di Montecarlo.
La corsa vide la vittoria di Graham Hill su BRM, seguito da Lorenzo Bandini su Ferrari e Jackie Stewart su BRM.
Al 79º giro il pilota australiano Paul Hawkins uscì di
pista alla chicane finendo nelle acque nel porto. Fortunatamente ne
uscì illeso.
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Circuito di Pau
Il circuito di Pau è un tracciato lungo 2,76 km ricavato dalle strette strade della cittadina pirenaica di Pau, in Francia.
Vi si svolge da decenni il Grand Prix de Pau, riservato dal 1999 al 2006 alle vetture di Formula 3 e dal 2007
valevole per il Campionato del mondo turismo (WTCC).
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Pau 1966
Storia
Una Formula 3 sul circuito
La prima gara si tenne a Pau nel 1901 e fu la prima in assoluto ad essere chiamata "Grand Prix
Successivamente si dovette attendere il 1933 per vedere di nuovo
sfrecciare le auto in città lungo un tracciato di 2,65 km solo
leggermente diverso da quello che fu tracciato nel 1935 e ancora oggi
usato, poiché dopo il tornante le Lycée, i concorrenti raggiungevano la
curva Foch percorrendo Allée Anna de Noailles invece di Allée Alfred
de Musset.
Nell'ottobre del 2002 è stato annunciato l'allungamento del
circuito per poter ospitare gare di categoria superiore, portando la
lunghezza a 3,23 km. L'idea alla base del progetto prevedeva di svoltare
su avenue de Barèges all'altezza della chicane e, percorrendo
place Gambetta e rue de Bizanos, ritornare verso avenue Gaston
Lacoste ma alla fine il progetto non è mai stato realizzato.
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Formula 1 nel tempo...
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John Surtees, Gran Premio di Spagna, Montjuíc 1969
Il Gran Premio di Spagna 1971, XVII Gran Premio de España
di Formula 1 e seconda gara del campionato di Formula 1 del 1971, si
è disputato il 18 aprile sul Circuito del Montjuïc ed
è stato vinto da Jackie Stewart su Tyrrell-Ford Cosworth.
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John Surtees, Gran Premio d'Olanda, Zandvoort - 1961
1954 Silverstone (Roy Salvadori) Maserati 250F
Fangio - Mercedes AMGF1 - Gran Premio del Belgio 1955
Mauro Forghiero e Niki Lauda
Pedro Rodriguez BRM P153 Gran Premio del Belgio - Spa-Francorchamps
Jim Clark vince il Gran Premio del Belgio 1963
Ayrton Senna (Williams-Renault V10, FW16), Paul Ricard Test, Francia, 1994
Gran Premio del Belgio 1968
Il Gran Premio del Belgio 1968 fu una gara di Formula 1,
disputatasi il 9 giugno 1968 sul Circuito di Spa-Francorchamps. Fu la
quarta prova del mondiale 1968 e vide la vittoria di Bruce McLaren su
McLaren-Ford, seguito da Pedro Rodríguez e da Jacky Ickx. Questa
fu la prima vittoria che il team di Woking ottenne in Formula 1 e il
primo GP in cui venne utilizzato un alettone in gara, portato dalla
Ferrari di Chris Amon.
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Quando mancano pochi chilometri alla conclusione del GP Jackie Stewart
ha un vantaggio di circa mezzo minuto su Bruce McLaren, ma all'inizio
dell'ultimo giro rimane senza benzina ed è costretto a rientrare ai box
per rifornire: durante la sosta delle noie tecniche gli impediscono di
ripartire ed alla fine viene classificato solamente 4°. La vittoria
arride quindi a McLaren; completano il podio Pedro Rodríguez e Jacky
Ickx, che in questa maniera rocambolesca agguanta il suo primo
piazzamento tra i primi tre.
- 4ª e ultima vittoria per Bruce McLaren - 1° podio per Jacky Ickx - 10º giro più veloce per John Surtees
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Lauda e Regazzoni
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Gran Premio d'Italia
1960 |
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Il Gran Premio d'Italia 1960 si è svolto domenica 4 settembre 1960 a Monza.
La stagione 1960 era stata frustrante per la Ferrari di Formula
1. Correndo con la obsoleta Dino 246, una vettura dotata di motore
anteriore, opposta alla tendenza progettuale che voleva oramai vetture
dotate di motore posteriore, che avevano mostrato maggiore
competitività, la Ferrari aveva ottenuto, fino ad allora, solo risultati
deludenti. A causa del boicottaggio della gara da parte delle scuderie
britanniche, il campionato era già stato deciso in favore di Jack Brabham
e la Ferrari non aveva ottenuto nessuna vittoria. Vedendo l'occasione
di poterla ottenere qui a Monza, gli organizzatori italiani decisero di
elevare ulteriormente l'unico vantaggio della Ferrari, la velocità in
rettilineo, decidendo di riutilizzare la pista combinata al circuito
ovale, detta anello di alta velocità e dotato di curve inclinate,
rendendo così ancora più veloce il circuito di Monza.
Citando la fragilità delle loro vetture e dei pericoli dovuti
all'anello ad alta velocità, i principali team ufficiali britannici
dell'epoca, Lotus, BRM e Cooper, decisero di boicottare l'evento, che
comportò la necessità di iscrivere alla corsa vetture di partecipanti
privati e auto di Formula 2.
La gara fu una corsa a fila indiana fra le Ferrari, con Ginther
che condusse dall'inizio e alla fine fu superato da Phil Hill. I due,
con il compagno di squadra Willy Mairesse, ottennero così un risultato
storico di 1º-2º-3º posto per la Ferrari. Il boicottaggio dei teams
inglesi permise anche alla Scuderia Castellotti di segnare i suoi unici
punti validi per il campionato del mondo con Giulio Cabianca grazie al
quarto posto ottenuto con la sua Cooper T51, arrivata a due giri dietro
Phil Hill e davanti alla quarta auto della Scuderia Ferrari, condotta da
Wolfgang von Trips.
Fu la prima vittoria per un pilota statunitense in un Gran Premio
da quando fu istituito il campionato di Formula Uno nel 1950, e
l'ultima di una vettura a motore anteriore in Formula Uno.
Nessuno dei piloti al via aveva ottenuto in precedenza una
vittoria in Formula 1; si tratta dell'unico Gran Premio nella storia di
questo sport in cui è avvenuto ciò, se si esclude il primo in assoluto,
il Gran Premio di Gran Bretagna 1950, e la 500 Miglia di Indianapolis 1950.
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Ayrton Senna Lotus 98T - Gran Premio di Ungheria 1986
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750 Sport "Champion" '1953 MilleMiglia
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Jochen Rindt Nurburgring, 1967
Il Gran Premio di Germania 1967
fu una gara di Formula 1, disputatasi il 6 agosto 1967 sul
Nürburgring. Fu la settima prova del mondiale 1967 e vide la
vittoria di Denny Hulme su Brabham-Repco, seguito da Jack Brabham e da Chris Amon.
Per
la prima volta dopo 50 Gran Premi, nessun pilota di nazionalità
britannica finisce a podio; l'ultima volta era accaduto alGran Premio di Francia 1962.
I piloti di Formula 1 e di Formula 2
hanno corso insieme. Quelli di Formula 2 sono evidenziati dallo sfondo
giallo. Questi ultimi partono dal fondo dello schieramento
indipendentemente dal tempo fatto segnare in prova; per questo Jacky Ickx,
autore della terza miglior prestazione assoluta, è costretto a partire
dalla 18ª posizione, dietro ai piloti di vetture di Formula 1.
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Monza 1967, Graham e Bette Hill.
Gran Premio d'Australia 1987
Il Gran Premio d'Australia 1987 è stato il 452º Gran Premio di Formula 1 della storia, corso il 15 novembre 1987 sul circuito cittadino di Adelaide.
Fu la gara conclusiva del Campionato mondiale di Formula 1 1987.
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Alla partenza Piquet ebbe lo scatto migliore, ma Berger si riprese la
leadership già al primo giro e si avviò a dominare anche questa gara.
Alessandro Nannini su Minardi si ritirò quasi subito, andando a sbattere
contro un muretto. Dietro all'austriaco cominciò una battaglia per il
podio fra Piquet, Prost, Alboreto
e Senna. Dopo aver effettuato il suo pit-stop, il campione del mondo si
ritirò a causa di un malfunzionamento ai freni, lasciando agli altri
tre la lotta per la seconda posizione.
Senna
alla fine ebbe il predominio su Alboreto e Prost, tenuti stretti dagli
inseguitori. Philippe Alliot in particolare tentò più
volte un sorpasso. A causa di un guasto ai freni, Prost andò a
sbattere contro le barriere e si ritirò al 53º giro. Senna
tentò disperatamente di spingere al massimo per riprendere
Berger, ma il ferrarista riuscì ad amministrare il suo vantaggio
ed andò a vincere il suo terzo Gran Premio in carriera, secondo
consecutivo, facendo segnare anche il giro veloce che, aggiunto alla
pole position, risultarono in un hat-trick; inoltre, grazie proprio a
Berger, la Ferrari vinse per la prima volta un Gran Premio d'Australia
valevole nelle annualità della Formula 1.
Senna
alla fine concluse secondo ma più tardi venne squalificato per
irregolarità tecniche sulla sua Lotus. Al secondo posto concluse
quindi a tavolino Michele Alboreto, a completare una doppietta Ferrari:
ciò non accadeva dal Gran Premio del Canada 1985. Sul gradino
più basso del podio finì Thierry Boutsen su Benetton, davanti a Jonathan Palmer (Tyrrell), Yannick Dalmas (Larrousse) e Roberto Moreno (che conquistò il primo punto per l'AGS).
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Il Gran Premio del Portogallo 1958 fu la nona gara della stagione 1958 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 24 agosto sul Circuito Boavista.
La corsa vide la vittoria di Stirling Moss su Vanwall, seguito da Mike Hawthorn su Ferrari e Stuart Lewis-Evans su Vanwall.
Stirling Moss su Vanwall vince il Gran Premio sul circuito portoghese.
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Ayrton Senna - Gran Premio di Spagna 1990 |
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Ayrton Senna - McLaren-Honda MP4/5B - GP Belgio 1990 |
Jackie Stewart -1968
Il Gran Premio di Francia 1952 si è svolto sul Circuito di Rouen-Les Essarts il 6 luglio 1952,
e ha visto la vittoria di Alberto Ascari davanti a Nino Farina e Piero Taruffi, tutti su Ferrari.
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Trulli e il compagno di squadra Glock in duello al Gran Premio d'Italia 2009.
Il Gran Premio d'Italia 1959 fu l'ottava gara della stagione 1959 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 13 settembre all'Autodromo Nazionale di Monza. La corsa vide la vittoria di Stirling Moss su Cooper-Climax, seguito da Phil Hill su Ferrari e Jack Brabham su Cooper-Climax.
Con il primo e terzo posto in gara la Cooper-Climax si laureò
Campione del Mondo Costruttori con un Gran Premio d'anticipo sul termine
della stagione.
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Gran Premio d'Austria 1997
Il Gran Premio d'Austria 1997
fu il quattordicesimo appuntamento della stagione di Formula 1 1997.
Disputatosi il 21 settembre sull'A1-Ring, ha visto la vittoria di
Jacques Villeneuve su Williams, seguito da David Coulthard e da
Heinz-Harald Frentzen.
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Eddie Irvine (Ferrari) / Jean Alesi (Benetton-Renault) - Gran Premio d'Austra 1997 |
A causa di un problema
durante il giro di formazione, Berger è costretto a prendere il
via dall'ultima posizione. Alla partenza scatta molto bene
Häkkinen, che conquista la prima posizione; Jacques Villeneuve,
parte malissimo e viene superato da Trulli e Rubens Barrichello. Il
pilota abruzzese conquista la testa della corsa già nel corso
del primo passaggio, quando Häkkinen deve ritirarsi a causa
dell'ennesima rottura del motore Mercedes che dimostra ancora una volta
i limiti tecnici del propulsore del costruttore tedesco. Il pilota
della Prost è seguito da Barrichello, Villeneuve, Magnussen,
Frentzen, Michael Schumacher, Coulthard, Hill e Ralf Schumacher.
Mentre Trulli aumenta il vantaggio girando più veloce di tutti, Irvine
arriva lungo e viene passato da Alesi e Fisichella. Al 17º giro Trulli
guida con 6"3 di vantaggio su Barrichello e Villeneuve, segue Magnussen a
16" poi un gruppetto di cinque piloti molto vicini tra loro. Dopo vari
tentativi, al 24º giro Villeneuve conquista la seconda piazza su
Barrichello.
Liberatosi del brasiliano il pilota della Williams si mette a caccia di
Trulli stabilendo il giro più veloce; nel frattempo Irvine, sempre più
in crisi, viene passato da Diniz e Morbidelli.
Cominciano i rifornimenti: i primi a fermarsi sono i due piloti
della Stewart. Al 38º giro Irvine cerca di ripassare Alesi; la manovra
pare riuscire, ma il pilota francese chiude la traiettoria e i due
vengono a contatto, dovendosi poi ritirare. Arrivando nel luogo
dell'impatto, Michael Schumacher non vede le bandiere gialle ed infila
Frentzen. La manovra viene punita con uno stop & go ed il tedesco,
che era riuscito a recuperare diverse posizioni, si dovrà nuovamente
fermare. Al 40º passaggio Villeneuve, dopo aver effettuato il proprio
rifornimento, torna in pista al comando davanti a Trulli, Fisichella
(partito per un solo pit stop), Michael Schumacher, Barrichello,
Magnussen, Coulthard, Frentzen e Ralf Schumacher. Mentre rifornisce
anche Fisichella, Schumacher sconta la sua penalità, ripartendo al nono
posto. Le Stewart usurano troppo le gomme e si devono fermare nuovamente
ai box. Coulthard, che è nettamente più veloce dei battistrada, è ormai
in scia a Trulli.
Nel corso della 57ª tornata, sulla Prost di Nakano
cede il motore; circa 40 secondi dopo, anche Trulli è costretto al
ritiro con il propulsore in fumo. Anche il motore Ford della Stewart di
Magnussen cede quasi in contemporanea. Villeneuve continua a condurre
davanti a Coulthard, Frentzen e Fisichella; più indietro comincia un
aspro duello fra Ralf Schumacher, Hill, Barrichello e Michael Schumacher
per le posizioni dalla quinta in poi. Al 66º giro, cercando di
resistere a Schumacher, Barrichello esce di strada, ritirandosi; il
ferrarista conquista poi l'ultimo punto disponibile superando Hill nel
corso dell'ultimo giro. Villeneuve ottiene la sua sesta vittoria
stagionale davanti a Coulthard, Frentzen, Fisichella, Ralf e Michael
Schumacher; il pilota canadese riapre la lotta per il Titolo Mondiale,
portandosi a solo un punto di distacco dal tedesco della Ferrari. Nel
Campionato Costruttori, invece, la Williams sale in prima posizione, con
ben dodici punti di vantaggio sulla Ferrari.
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La Lotus 16 è una monoposto con la quale la scuderia inglese Lotus ha preso parte al campionato del mondo di Formula 1.
Progettata
da Colin Chapman e motorizzata Coventry Climax, come il precedente tipo
12 fu creata per correre sia in Formula 1 che in Formula 2.
Debuttò al Gran Premio di Francia 1958 con Graham Hill
e venne utilizzata anche nelle due stagioni seguenti dalla squadra
ufficiale Lotus e da piloti privati. Il miglior risultato conseguito in
gara fu il quarto posto di Innes Ireland al Gran Premio d'Olanda 1959.
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Il Gran Premio d'Austria 1977
è stata la dodicesima prova della stagione 1977 del Campionato
mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 14 agosto 1977 sull'Österreichring. La gara è stata vinta dall'australiano Alan Jones, su Shadow-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del primo successo in carriera. Per la Shadow
la vittoria fu l'unica nella storia del mondiale. Jones ha preceduto
sul traguardo l'austriaco Niki Lauda su Ferrari e il tedesco
Hans-Joachim Stuck su Brabham-Alfa Romeo.
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Phil Hill, Ferrari, 1961 Gran Premio di Gran Bretagna, Aintree.
Ferrari 156 F1
Monza - “Sharknose” Team Ferrari |
Un'interessante immagine di una 156 F1 nuda. Su questo esemplare
è montato il 6 cilindri a V di 65°.
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Giancarlo Baghetti a bordo della Ferrari 156 F1
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Phil Hill conquista la vittoria al Gran Premio d'Italia 1961
e si aggiudica il titolo mondiale piloti. |
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La Ferrari 156 F1
è stata la monoposto con cui la Scuderia Ferrari ha gareggiato
in Formula 1 nel 1961 e nel 1962. Nonostante due prototipi
del 1960 (246 P e 156 F2), la 156 F1 è comunemente indicata come la prima Ferrari a motore posteriore.
Progettata da Carlo Chiti con la collaborazione di Mauro Forghieri, era
equipaggiata sia con un Dino V6 che con un 6 cilindri a V di
120°.
Con Phil Hill ha vinto il campionato piloti e costruttori nel 1961.
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Jim Clark nel 1963 diventa campione del mondo per la prima volta.
Il Gran Premio d'Austria 1977
è stata la dodicesima prova della stagione 1977 del Campionato
mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 14 agosto 1977 sull'Österreichring. La gara è stata vinta dall'australiano Alan Jones, su Shadow-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del primo successo in carriera. Per la Shadow
la vittoria fu l'unica nella storia del mondiale. Jones ha preceduto
sul traguardo l'austriaco Niki Lauda su Ferrari e il tedesco
Hans-Joachim Stuck su Brabham-Alfa Romeo.
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Ferrari 158 F1
La Ferrari 158 è stata la monoposto con cui la Scuderia Ferrari ha
corso nel Campionato mondiale di Formula 1 tra il 1964 e il 1965.
Con il pilota britannico John Surtees vinse il campionato del 1964 piloti e costruttori.
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Il difficile biennio 1962-1963 fu un argomento sufficiente per convincere la Ferrari
a mettere da parte il motore Dino V6 e cimentarsi in una vettura
completamente nuova. La scuderia di Maranello però non si
limitò a progettare ex novo un solo motore, ma si mise all'opera
sia su un V8 a 90° che su un 12 cilindri a 180°; poi, sulla
base dei risultati ottenuti, si sarebbe dovuta operare una scelta
definitiva su quale motore utilizzare. La decisione di progettare non
uno, ma ben due motori completamente nuovi, fu alquanto coraggiosa in
quanto la scuderia di Maranello ben sapeva che avrebbe potuto
utilizzare questi motori per due stagioni soltanto in quanto, a partire
dal 1966, la cilindrata in F1 sarebbe stata portata a 3 litri per
regolamento.
Entrambi i motori rappresentavano una
scelta alquanto inedita. Infatti il V8 su una Ferrari di Formula 1 lo
si era visto solo sulla801 ma non era nient'altro che il V8 Lancia che equipaggiava la D50
leggermente modificato. Anche il 12 cilindri a 180° era una scelta
singolare in quanto non lo si era mai visto su un'auto da corsa prima
di allora se si fa eccezione per un paio di prototipiAlfa Romeo e Cisitalia
. Quest'ultimo motore servì comunque da base per tutte le
Ferrari F1 che seguirono, almeno fino all'avvento dei motori turbo.
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Dettaglio posteriore Ferrari 158 F1
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Per la progettazione della 158 F1, la
Ferrari prese la rivoluzionaria Lotus "25" come modello. Ne
replicò infatti la struttura monoscocca a traliccio in tubi d'acciaio, su cui vennero rivettati
dei pannelli d'alluminio da entrambi i lati che aumentavano la
rigidità complessiva della vettura contenendone allo stesso
tempo il peso. La collocazione dei serbatoi lateralmente e davanti al
posto guida permise di ridurre la sezione frontale, solo 1 cm
in più della Lotus, e migliorare la ripartizione dei pesi
così come le sospensioni montate all'interno della scocca e i
freni posteriori collocati all'uscita del differenziale.
Altra innovazione furono icerchioni da 15" a cinque razze in lega di magnesio.
Il motore
aveva anche funzione portante e nella sua prima versione (1963) era
alimentato da 4 carburatori Weber per una cilindrata totale di 1487 cm³. La potenza era di 190 CV a 10 700
giri/min. Nel 1964, per aumentare il regime di rotazione, venne
diminuita la corsa e aumentato l'alesaggio per una cilindrata totale di
1489 cm³
e l'adozione della nuova iniezione diretta, fornita dalla Bosch e
progettata da Michael May, portò la potenza a 210 CV a 11 000 giri/min.
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Brands Hatch - 1960
Ghinzani impegnato con la Toleman al Gran Premio d'Europa 1985
Il Gran Premio di Gran Bretagna 1958
fu la settima gara della stagione 1958 del Campionato mondiale di
Formula 1, disputata il 19 luglio sul Circuito di Silverstone.
La corsa vide la vittoria di Peter Collins su Ferrari, seguito dal compagno di scuderia Mike Hawthorn
e dalla Cooper di Roy Salvadori.
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Formula 1 nel tempo...
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J.Ickx, E.Fittipaldi, R.Peterson - (Gran Premio di Gran Bretagna 1971) Silverstone
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Il pilota Phil Hill si ritira durante il Gran Premio d'Olanda (22 giugno 1963)
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La ATS Tipo 100 è stata la prima e
unica monoposto di Formula 1 prodotta dalla Automobili Turismo e Sport,
schierata nel corso della stagione 1963.
I piloti erano l'ex campione del mondo Phil Hill e l'italiano Giancarlo
Baghetti. Nel corso dell'annata, la vettura si dimostrò poco competitiva e
affidabile e nessuno dei due piloti riuscì a conquistare punti iridati.
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Jody Scheckter e James Hunt al Gran Premio di Argentina 1975.
Niki Lauda pole 1974 - Gran Premio di Gran Bretagna - Brands_Hatch
Gran Premio di Gran Bretagna 1995
Il Gran Premio di Gran Bretagna 1995
fu una gara di Formula 1, disputatasi il 16 luglio 1995 sul Circuito di
Silverstone. Fu la ottava prova del mondiale 1995 e vide la prima
vittoria in carriera di Johnny Herbert su Benetton-Renault, seguito da
Jean Alesi e da David Coulthard.
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Collisione di Damon Hill con Michael Schumacher - 1995, Silverstone.
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Al semaforo verde scatta bene Hill che mantiene la prima posizione,
mentre Schumacher viene superato da Alesi, partito splendidamente dalla
6ª posizione. Il tedesco deve attendere le prime soste ai box per
sbarazzarsi del ferrarista, che perde una posizione anche nei confronti
del secondo pilota Benetton, Herbert. Nella girandola dei pit stop,
Schumacher si ritrova in testa, con Hill molto vicino, oltre che più
veloce. Al 45º giro il britannico è ormai alle calcagna del tedesco: i
due arrivano alla discesa della Bridge, per poi entrare nel Complex.
Hill, allora, prova un difficilissimo attacco alla Priory, agganciando
il rivale e facendo finire entrambi nella via di fuga. I due contendenti
sono costretti ad abbandonare il GP (il disastroso contatto sarà
considerato una normale fase di corsa dalla direzione gara) ed in testa
si ritrova Herbert, che mantiene il sangue freddo negli ultimi giri e va
a trionfare per la prima volta in carriera, davanti alla Ferrari di
Alesi e alla Williams di Coulthard.
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Gran Premio di Francia 1981 - Vittoria di Alain Prost a Digione
Il Gran Premio di Monaco 1991 è stata la quarta prova del Campionato mondiale di Formula 1 1991. Organizzato dall'Automobile Club de Monaco, la gara si svolse il 12 maggio sul circuito cittadino di Montecarlo.
Fin
dal venerdì Ayrton Senna si impose come il pilota più
veloce del circus, riuscendo anche a marcare il nuovo record del
tracciato durante le qualifiche. In gara ottenne, poi, un facile
successo, precedendo Nigel Mansell su Williams e Jean Alesi su Ferrari.
A punti giunsero anche il pilota della Benetton Roberto Moreno, Alain Prost ed Emanuele Pirro, quest'ultimo alla guida di una delle vetture della Scuderia Italia.
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1950 - Start GP Germania , Nürburgring
Il Gran Premio di Monaco 1968 fu una gara di Formula 1, disputatasi il 26 maggio 1968 sul Circuito di Montecarlo.
Fu la terza prova del mondiale 1968 e vide la vittoria di Graham Hill
su Lotus-Ford, seguito da Richard Attwood e da Lucien Bianchi, per
quest'ultimo unico podio in carriera.
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Il Gran Premio degli Stati Uniti-Est è stato il 441º Gran Premio di Formula 1 della storia, corso il 21 giugno 1987 sul circuito cittadino di Detroit, Michigan, negli Stati Uniti. Fu la quinta gara del Campionato Mondiale di Formula 1 1987 vinta da Ayrton Senna.
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Mike Hawthorn Spa, 1958
Il Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1984
è stata la nona prova della stagione 1984 del Campionato
mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 8 luglio 1984 sul
Circuito di Dallas. La gara è stata vinta dal finlandese Keke
Rosberg su Williams-Honda;
per il vincitore si trattò del terzo successo nel mondiale. Ha
preceduto sul traguardo il francese René Arnoux su Ferrari e
l'italiano Elio De Angelis su Lotus-Renault.
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Il Gran Premio di Gran Bretagna 1964 fu la quinta gara della stagione 1964 del Campionato mondiale di Formula 1,
disputata l'11 luglio sul Circuito di Brands Hatch.
La corsa vide la vittoria di Jim Clark su Lotus-Climax, seguito da Graham Hill su BRM e da John Surtees su Ferrari.
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Gran Premio di Gran Bretagna 1999
Il Gran Premio di Gran Bretagna 1999 è stato un Gran
Premio di Formula 1 disputato l'11 luglio 1999 sul Circuito di
Silverstone. La gara è stata vinta da David Coulthard su
McLaren; secondo e terzo sono giunti rispettivamente Irvine e Ralf
Schumacher.
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Al
via Häkkinen mantiene la prima posizione, mentre al suo fianco
Michael Schumacher parte male e viene sopravanzato sia da Coulthard che
da Irvine. Sullo schieramento rimangono ferme le vetture di Villeneuve
e Zanardi; la direzione gara decide di interrompere la gara con la
bandiera rossa, ma nel frattempo i piloti di testa arrivano alla curva
Stowe. Schumacher affianca il suo compagno di squadra, tentando di
superarlo all'interno; sulla sua vettura si verifica però un
problema all'impianto frenante, causato da una vite di spurgo del
circuito idraulico allentata, e il tedesco va a sbattere violentemente
contro le barriere, con la sua Ferrari che si infila quasi
perpendicolarmente alle gomme di protezione. Schumacher riporta la
frattura di tibia e perone della gamba destra; il tedesco perde
così la possibilità di lottare con Häkkinen per il
titolo mondiale.
La
procedura di partenza viene ripetuta; dopo il secondo via,
Häkkinen conduce davanti a Irvine, Coulthard e Frentzen. La gara
procede piuttosto linearmente fino al 24º passaggio, quando
Häkkinen effettua il proprio pit stop: ripartito dai box, il
finlandese avverte delle reazioni irregolari della sua vettura,
fermandosi nuovamente dopo un giro. I meccanici della McLaren
controllano la monoposto, senza trovare anomalie; tornato in pista,
Häkkinen fa segnare il giro più veloce, ma nel corso del
29º passaggio la ruota posteriore sinistra della sua vettura si
stacca improvvisamente. Il finlandese riesce a tornare ai box, ma dopo
aver effettuato qualche tornata di prova si ferma definitivamente.
Restano quindi a lottare per la vittoria Irvine e Coulthard; il pilota
della Ferrari, rallentato nel suo rifornimento da un problema con il
bocchettone della benzina, viene superato dallo scozzese, non riuscendo
poi a insidiarlo fino al traguardo. Coulthard conquista la prima
vittoria stagionale, davanti a Irvine, Ralf Schumacher e Frentzen,
autori di un duello a distanza per il terzo gradino del podio; chiudono
la zona punti Hill e Diniz.
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Michael Schumacher - Benetton B193B - 1993 GP Germania
Gran Premio del Belgio 1961 - Gendebien Ferrari 156, segue le Ferrari di Phil Hill, Von Trips e Richie Ginther
Mike Hailwood - McLaren-Ford M23 - Patrick Depailler - Tyrell-Ford 006 - GP Francia 1974
Gran Premio del Messico 1991
Il Gran Premio del Messico 1991
è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 16 giugno 1991
sull'Autodromo Hermanos Rodríguez di Città del Messico.
La gara è stata vinta da Riccardo Patrese su Williams.
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Riccardo Patrese (Williams-Renault) in Pole. GP Messico , Autodromo Hermanos Rodriguez, 1991.
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Durante la sessione di qualifiche del venerdì Senna ha un violento incidente nella veloce ultima curva, la Peraltada, uscendone illeso. Patrese conquista la seconda pole position consecutiva davanti al compagno di squadra Mansell, Senna, Alesi, Berger, Piquet, Prost, Modena, Moreno e al sorprendente Grouillard, decimo dopo non essere mai riuscito a prequalificarsi nelle prime cinque gare della stagione.
Al
via Patrese scatta male, scivolando in quarta posizione alle spalle di
Mansell, Alesi e Senna, il quale si sbarazza immediatamente del
francese della Ferrari. Nel frattempo la gara di Berger termina al
quinto giro per la rottura del motore; Martini scivola sull'olio perso
dalla vettura dell'austriaco, uscendo di pista e ritirandosi anch'egli.
Dopo aver sopravanzato Alesi, Patrese completa la sua rimonta
superando anche Senna alla prima curva ed infilando anche il suo
compagno di squadra Mansell al 15º passaggio; l'inglese perde
immediatamente terreno perché rallentato da problemi di
surriscaldamento. Una tornata più tardi Prost è costretto al ritiro per
problemi all'alternatore, mentre l'altro ferrarista Alesi si ritira al
42º passaggio per problemi alla frizione.
Patrese
continua a condurre la gara fino alla fine, mantenendo un ritmo
inavvicinabile per tutti e tagliando il traguardo davanti a Mansell,
Senna, De Cesaris, Moreno (rallentato da un pit stop problematico) e
Bernard, ultimo dei piloti a punti. De Cesaris, che aveva tagliato il
traguardo spingendo la vettura, poiché rimasto senza benzina a
pochi metri, viene squalificato, ma sarà successivamente
reinserito in classifica. Per la Williams è la prima doppietta
dal Gran Premio del Canada 1989.
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Il Gran Premio di Spagna 1972, XVIII Gran Premio de España di Formula 1 e terza gara
del campionato di Formula 1 del 1972, si è disputato il 1º maggio sul circuito di Jarama
ed è stato vinto da Emerson Fittipaldi su Lotus-Ford Cosworth.
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Ronnie Peterson su Lotus 72E, durante il Gran Premio di Monaco 1974
Michael Schumacher (Ferrari). Gran Premio di Francia, Magny-Cours, 1996
Jacky Ickx scappato dal fuoco con una caviglia rotta
Il Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1976
è stata la quindicesima prova della stagione 1976 del Campionato
mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 10 ottobre 1976 sul
Circuito di Watkins Glen. La gara è stata vinta dal britannico
James Hunt su McLaren-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò
del settimo successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo il
sudafricano Jody Scheckter su Tyrrell-Ford Cosworth e l'austriaco Niki
Lauda su Ferrari. Grazie a questo risultato la Scuderia Ferrari si
aggiudicò matematicamente per la quarta volta, la seconda
consecutiva, la Coppa Costruttori.
Gli
organizzatori del gran premio vennero premiati dalla FOM col Race
Promoters' Trophy per il 1976, quale gara meglio organizzata nella
stagione.
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Jack Brabham sulla Cooper T53 (in primo piano),
campione del mondo per il secondo anno consecutivo nelle rispettive classifiche.
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Nino Farina, Alfa Romeo, Gran Premio d'Italia Monza 1951
Gran Premio di Siracusa
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Giancarlo Baghetti, Ferrari Dino 156 - Gran Premio di Siracusa 1961
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Gran Premio di Siracusa
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Il Gran Premio di Siracusa
è stata una tradizionale corsa automobilistica riservata a
vetture di Formula 1 che si è corsa tra gli anni cinquanta e
sessanta sul Circuito di Siracusa. Non era valida quale prova del
mondiale.
Tradizionalmente tenuta in primavera, ha costituito per molti anni la prima gara stagionale in Europa per le Formula 1.
L'ultima edizione ebbe due vincitori ex aequo, caso unico nelle
gare di Formula 1. La cosa fu possibile, da un lato, per via della
limitata precisione del cronometraggio a mano (entro il decimo di
secondo) e della mancanza del fotofinish e dall'altro per un preciso accordo tra i due piloti deciso dalla Scuderia Ferrari,
che intendeva ricompensare Parkes per il grande lavoro di collaudo che
svolgeva e allo stesso tempo non poteva non avere un vincitore italiano
dopo la recente scomparsa di Lorenzo Bandini al Gran Premio di Monaco.
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Formula 1 nel tempo...
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Gran Premio d'Italia 1991
Ayrton Senna (Marlboro McLaren-Honda V12, MP4/6). Michael Schumacher (Camel Benetton-Ford V8, B191).
Jack Brabham - Brabham-Climax BT11 - Gran Premio di Monaco 1965
Andrea de Cesaris - Guy Ligier - Gran Premio d'Austria 1985
IL giovane Demon Hill sogna che un giorno sarà campione del mondo come suo padre.
Il Gran Premio del Sudafrica 1978
è stata la terza prova della stagione 1978 del Campionato
mondiale di Formula 1. Si è corsa sabato 4 marzo 1978 sul
Circuito di Kyalami. La gara è stata vinta dallo svedese Ronnie
Peterson, su Lotus-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del
nono successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo il francese
Patrick Depailler su Tyrrell-Ford Cosworth e il britannico John Watson
su Brabham-Alfa Romeo. La gara fu il trecentesimo gran premio valido
come prova del campionato mondiale di Formula 1.
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Jonathan Palmer - Zakspeed 861 - Gran Premio di Monaco 1986
Gilles Villeneuve , Riccardo Patrese (Gran Premio del Belgio 1979), Zolder
Michael Schumacher (Ferrari V10, F310/2). Spa-Francorchamps, 1996.
Nigel Mansell ~ Ferrari 640 ~1989 - GP Belgio, Spa
Il Gran Premio del Belgio 1968 fu una gara di Formula 1, disputatasi il 9 giugno 1968 sul Circuito di Spa-Francorchamps. Fu la quarta prova del mondiale 1968 e vide la vittoria di Bruce McLaren su McLaren-Ford, seguito da Pedro Rodríguez e da Jacky Ickx. Questa fu la prima vittoria che il team di Woking ottenne in Formula 1 e il primo gp in cui venne utilizzato un alettone in gara, portato dalla Ferrari di Chris Amon.
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Nelson Piquet - Brabham BT52 - Paul Richard - Gran Premio di Francia, 1983
Gran Premio del Belgio 1968
Il Gran Premio del Belgio 1968 fu una gara di Formula 1,
disputatasi il 9 giugno 1968 sul Circuito di Spa-Francorchamps. Fu la
quarta prova del mondiale 1968 e vide la vittoria di Bruce McLaren su
McLaren-Ford, seguito da Pedro Rodríguez e da Jacky Ickx. Questa
fu la prima vittoria che il team di Woking ottenne in Formula 1 e il
primo GP in cui venne utilizzato un alettone in gara, portato dalla
Ferrari di Chris Amon.
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Quando mancano pochi chilometri alla conclusione del GP Jackie Stewart
ha un vantaggio di circa mezzo minuto su Bruce McLaren, ma all'inizio
dell'ultimo giro rimane senza benzina ed è costretto a rientrare ai box
per rifornire: durante la sosta delle noie tecniche gli impediscono di
ripartire ed alla fine viene classificato solamente 4°. La vittoria
arride quindi a McLaren; completano il podio Pedro Rodríguez e Jacky
Ickx, che in questa maniera rocambolesca agguanta il suo primo
piazzamento tra i primi tre.
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James Hunt - Hesketh 308B - Monza, 1975.
Gran Premio di Germania 1985
Il Gran Premio di Germania 1985
è stata la nona prova del Campionato mondiale di Formula 1 1985.
La gara, disputata il 4 agosto 1985 in condizioni di cielo coperto, ha
visto la quinta e ultima vittoria in carriera di Michele Alboreto, che
consolidò il suo primo posto in classifica piloti, seguito da
Alain Prost e da Jacques Laffite. Completarono la zona punti Thierry
Boutsen, Niki Lauda e Nigel Mansell.
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Durante
il fine settimana, venne ufficializzato il passaggio di Piercarlo
Ghinzani alla Toleman a partire dal Gran Premio d'Austria. Ghinzani,
che aveva iniziato la stagione con l'Osella, era stato sostituito da
Huub Rothengatter, in grado di apportare un budget sufficiente per
terminare la stagione.[2]
Pochi giorni dopo il licenziamento, svolse dei test a Zandvoort con la
squadra inglese, ottenendo tempi molto simili a quelli di Teo Fabi e
venendo messo sotto contratto fino a fine stagione.
Per la gara tedesca, la Renault schierò una terza vettura, guidata da François Hesnault.
Sulla monoposto del pilota francese era stata installata una telecamera
per riprendere le fasi di prova e di gara direttamente dalla pista.[4]
In tale occasione si derogò al numero massimo di vetture ammesse alla
fase di gara, consentendo a tutti i 27 partecipanti di gareggiare la
domenica, quando il limite era di 26 monoposto.
Il
fine settimana venne inoltre caratterizzato dalla dura presa di
posizione della Ferrari contro il cambio di regolamenti, voluto dal
presidente della FISA Jean-Marie Balestre per le stagioni successive.
La Brabham portò per la gara in Germania
ìdiverse novità tecniche al fine di migliorare
le prestazioni della BT54.
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Il fine
settimana tedesco non portò
importanti novità tecniche per quanto riguardava lo sviluppo
delle monoposto. LaBrabham fu l'unica squadra a introdurre diverse
innovazioni sulle proprie vetture, apportando modifiche alla linea
della BT54: venne infatti montato un nuovo cofano motore, con lo scopo
di migliorare l'aerodinamica, e un nuovo alettone posteriore, simile a
quello utilizzato dalla Williams.
La McLaren
apportò invece sostanziali modifiche all'impianto frenante e a quello
di raffreddamento, che si erano dimostrato poco efficace nelle gare
precedenti.
Le altre squadre si limitarono ad introdurre alcune migliorie
tecniche volte a incrementare l'efficienza aerodinamica delle vetture: è
il caso di squadre come Arrows,
Ligier e Ferrari. Sulle monoposto di Lotus e Renault venne invece
montata un'apposita apparecchiatura per monitorare i consumi di
carburante.
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La sessione di qualifica del venerdì vide prevalere l'italiano Teo Fabi, che con il tempo di 1:17.429 portò la sua Toleman in vetta alla classifica dei tempi, risultando più veloce di oltre un secondo del ferrarista Johansson.
Il pilota milanese riuscì a sfruttare al meglio le gomme Pirelli, che ben si adattarono alle basse temperature della pista.
Johansson, dal canto suo, ottenne la seconda posizione solo nei minuti
finali della sessione dopo aver modificato l'assetto della propria
monoposto.
Terzo fu Prost, che a causa di problemi di affidabilità avuti dalla sua McLaren durante la mattinata, perse gran parte delle qualifiche a cercare la corretta regolazione della vettura.
Il francese precedeva Rosberg e Senna. Deludenti invece le prestazioni di Nelson Piquet, che non andò oltre il sesto posto a causa di un problema con l'acceleratore, e di Alboreto, solo ottavo, che pagò una strategia affrettata nell'utilizzo degli pneumatici da
qualifica. Chiudevano i primi dieci Patrese e Mansell. |
Stefan Johansson ottenne in Germania il suo miglior
risultato in qualifica, piazzando la sua Ferrari
al secondo posto
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Al via, Fabi scattò lentamente dalla pole position,
venendo sfilato da varie vetture. Già durante il giro di ricognizione
l'italiano aveva lamentato alcuni problemi al motore, che ne avrebbero
poi influenzato l'intera prestazione.
Al contrario, Senna fu autore di un'ottima partenza e prese
momentaneamente la testa della corsa, seguito da Rosberg e Michele
Alboreto. L'italiano della Ferrari ebbe però un contatto con il
compagno di squadra Johansson, che danneggiò lo pneumatico
posteriore destro e dovette rientrare ai box, vedendo la sua corsa
già compromessa.
Dopo poche curve, Rosberg prese la testa della gara seguito da Senna,
Alboreto, De Angelis, Prost e Piquet. Nelle retrovie, invece, De
Cesaris veniva costretto al ritiro dopo essere stato toccato da Jacques
Laffite.
Keke Rosberg, protagonista delle prime fasi della gara,
guida la sua Williams durante il Gran Premio di Germania.
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Nei primi giri Rosberg e Senna staccarono leggermente il resto del
gruppo, costruendosi un vantaggio di circa tre secondi sugli
inseguitori.Il finlandese, però, a causa di un'errata scelta di gomme cominciò a
soffrire di un'usura maggiore rispetto agli avversari sugli pneumatici
posteriori e al sedicesimo giro venne sopravanzato da Senna.[
In questo momento della corsa, il duo di testa era riuscito a portare
sui sette secondi il vantaggio nei confronti del terzetto di piloti
formato da Alboreto, De Angelis e Prost, che erano in lotta e molto
vicini tra loro.
Le posizioni di testa rimasero pressoché inalterate fino al 27º giro,
quando Senna venne costretto al ritiro, imitato alcuni giri più tardi
anche dal compagno di squadra De Angelis. Rosberg, nuovamente in testa,
era però in difficoltà nella gestione degli pneumatici e perse
progressivamente il proprio vantaggio nei confronti dei piloti che lo
seguivano. Nel corso del 44º passaggio, sia Alboreto, con una manovra
rischiosa, sia Prost superarono il rivale della Williams e presero la
testa del comando, costruendo immediatamente un buon vantaggio. Rosberg
decise quindi di cambiare gli pneumatici, ma venne comunque costretto al
ritiro pochi giri più tardi.
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La lotta tra i due alfieri di Ferrari e McLaren si risolse al 58º
giro, quando Prost andò in testacoda, probabilmente a causa di una resa
dei freni ormai non più ottimale,
e si ritrovo a circa venti secondi da Alboreto, che controllò la gara
fino al termine. Terzo giunse il francese Laffite, protagonista di un
lungo duello con Mansell
e al suo secondo podio consecutivo. L'inglese della Williams, con
l'impianto frenante ormai compromesso, negli ultimi giri cedette anche a
Boutsen e Lauda, concludendo sesto e chiudendo la zona punti.
Alboreto conquistò quindi la sua quinta e ultima vittoria in
carriera, rafforzando la sua leadership in campionato e riportando a
cinque le lunghezze di vantaggio su Prost. Nel campionato costruttori la
Ferrari guadagnò invece un punto sulla McLaren.
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Il Gran Premio d'Olanda 1985
è stata l'undicesima prova del Campionato mondiale di Formula 1
1985. Ha visto l'ultima vittoria in carriera di Niki Lauda, seguito dal
compagno di squadra Alain Prost, che riuscì a superare Alboreto
(giunto quarto) in classifica piloti, e da Ayrton Senna.
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Il Gran Premio di Germania 1962 si è svolto domenica 5 agosto 1962 al Nürburgring.
La gara è stata vinta da Graham Hill su BRM, seguito da John Surtees su Lola e da Dan Gurney su Porsche.
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John Surtees - Ferrari - GP Monaco - 1963
Nelson Piquet, Lotus 100T- Honda, - GP Monaco, 1988.
Jean Alesi - Ferrari - Monza - Gran Premio d'Italia 1994
Gran Premio d'Ungheria 1993
Il Gran Premio d'Ungheria 1993 su
è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 15 agosto 1993
sullo Hungaroring di Budapest. La gara è stata vinta da Damon
HillWilliams; per il pilota inglese si è trattato della prima
vittoria in carriera. Il francese Alain Prost ha fatto segnare il giro
migliore in qualifica per la trentesima volta in carriera, mentre
l'italiano Riccardo Patrese è salito per l'ultima volta su un
podio di Formula 1.
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Prost conquista la sua decima pole position stagionale, precedendo il compagno di squadra Hill, Schumacher, Senna, Patrese e Berger; completano la top ten il sorprendente Martini, settimo con la Minardi, Alesi, Warwick e Suzuki.
Al via del giro di ricognizione la vettura di Prost
rimane ferma sulla griglia e il francese è costretto a partire
dall'ultima posizione. Alla partenza Schumacher nel tentativo di passare
Hill va troppo all'esterno e viene superato da Senna, Berger e dal
compagno di squadra Patrese. Hill quindi prende il comando della corsa davanti a Senna, Berger, Patrese, Schumacher e Alesi.
L'inglese conquista subito un grande vantaggio sugli inseguitori,
mentre Schumacher, tentando di recuperare, compie invece un testacoda al
quarto giro che lo fa andare fuori pista e riparte decimo. Nel corso
della diciottesima tornata Senna, ancora secondo, si ritira per un
problema all'acceleratore; Schumacher, autore di una grande rimonta, si
ritrova secondo dopo aver passato il compagno di squadra al 19º giro, ma
si ritirerà 6 tornate più tardi a causa di un guasto al motore. Prost
nel frattempo, che aveva rimontato fino alla quarta posizione, al 21º
giro deve tornare ai box per sostituire l'alettone posteriore,
rientrando in pista con sette giri di ritardo. Hill comanda in
solitario, Patrese amministra la seconda piazza, mentre Berger conquista
il podio superando Warwick, Brundle e Martini che rimangono a lottare
per il quarto posto; alla fine l'italiano esce di pista, mentre gli
altri due concludono nell'ordine. Hill conquista così la prima vittoria
in carriera davanti a Patrese, Berger, Warwick, Brundle e Wendlinger;
per Patrese si tratta dell'ultimo podio in carriera, mentre per Warwick è
l'ultimo arrivo in zona punti.
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Jean-Pierre Beltoise, Gran Premio di Monaco 1968
Il Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1982
è stata la terza prova della stagione 1982 del Campionato
mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 4 aprile 1982 sul
Circuito di Long Beach. La gara è stata vinta dall'austriaco
Niki Lauda su McLaren-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò
del diciottesimo successo nel mondiale, il primo dal suo rientro nelle
competizioni. Ha preceduto sul traguardo il finlandese Keke Rosberg su
Williams-Ford Cosworth e l'italiano Riccardo Patrese su Brabham-Ford
Cosworth.
Gilles Villeneuve, su Ferrari, giunto terzo, venne squalificato per un'irregolarità tecnica della sua monoposto
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1967 Oulton Park JohnSurtees - Honda RA 273
Nelson Piquet su Williams-Honda FW11 V6Turbo - 1986 Gran Premio d'Austria circuito di Osterreichring.
Dopo
un inizio balbettante del campionato 1977 dovuto alla scarsa
affidabilità della nuova vettura e che con ben 7 ritiri
relegarono Andretti al 3º posto dietro a Niki Lauda e Jody
Scheckter nonostante 4 vittorie ed altrettanti piazzamenti, la macchina
dimostrò comunque un potenziale enorme in vista della stagione
successiva. L'anno successivo, il 1978, la vettura non deluse le
aspettative: disputò le prime 5 gare ottenendo 2 vittorie, un
secondo posto ed altri piazzamenti nelle mani di Mario Andretti e
Ronnie Peterson, prima di venire sostituita nella seconda parte della
stagione dalla versione successiva, la Lotus 79.
Appunto la Lotus 79, evoluzione della wing car originale, divenne la
miglior rappresentante di queste monoposto sfruttando al meglio
l'effetto suolo con un nuovo fondo e una carenatura molto più
“pulita", oltre che ad un abbassamento complessivo dell'altezza
vettura che la resero sostanzialmente imbattibile nel prosieguo
dell'annata 1978, nella quale il Team Lotus dominò il mondiale
con Mario Andretti e con il compianto Ronnie Peterson che morì
l'11 settembre 1978 proprio su una Lotus 78 a seguito delle ferite
riportate in un incidente in partenza nella gara svolta a Monza il
giorno prima.
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Jackie Stewart, Matra MS7, - Gran Premio di Spagna 1967.
Gran Premio d'Italia Monza 1957
Il Gran Premio di Svezia 1973, IX Hitachi Sveriges Grand Prix
di Formula 1 e settima gara del campionato di Formula 1 del 1973, si
è svolto il 17 giugno sul circuito di Anderstorp ed è
stato vinto da Denny Hulme su McLaren-Ford Cosworth.
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Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1988
Il Gran Premio degli Stati Uniti 1988
fu una gara di Formula 1, disputatasi il 19 giugno 1988 sul Circuito di
Detroit. Fu la sesta prova del mondiale 1988 e vide la vittoria di
Ayrton Senna su McLaren - Honda, seguito da Alain Prost e da Thierry Boutsen. |
Gran Premio deglii Stati Uniti d'America 1988 - Circuito di Detroit
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La Minardi sostituì Adrián Campos con Pierluigi Martini, già pilota della scuderia faentina tre anni prima.
Senna
si impose nettamente sugli avversari, conquistando la pole position con
quasi un secondo di vantaggio sul più vicino degli inseguitori,
Berger. Prost, compagno di squadra del brasiliano, ottenne invece solo
il quarto posto, alle spalle anche del secondo pilota della Ferrari
Alboreto; seguivano poi Boutsen, Mansell, Nannini e Piquet. Durante la
sessione di sabato Ivan Capelli ebbe un brutto incidente, che gli
causò una frattura ad un piede, impedendogli di partecipare alla
gara.
Al
via Senna mantenne il comando della corsa, davanti a Berger, Alboreto e
Prost; il pilota francese superò rapidamente i piloti della
Ferrari, portandosi in seconda posizione al sesto giro, ma non fu mai
in grado di minacciare seriamente il compagno di squadra, che condusse
indisturbato fino al traguardo. Nella lotta per la terza posizione ebbe
la meglio Boutsen, dopo che il pilota della Benetton aveva messo fuori
gara Berger tamponandolo e causandogli una foratura.
Anche Nannini e Alboreto vennero a contatto; il pilota senese si
dovette ritirare poco più tardi per problemi ai freni, mentre Alboreto,
ripresa la gara nelle retrovie, si produsse in una discreta rimonta
prima di uscire di scena definitivamente per un'altra uscita di pista.
Salirono così in classifica i due piloti della Williams, che furono però
traditi entrambi dalle proprie monoposto. L'alto numero di ritiri
permise a scuderie di secondo piano di ottenere buoni piazzamenti: De Cesaris e Martini, quarto e sesto al traguardo, conquistarono i primi punti nella storia di Rial e Minardi, che così evitarono le prequalifiche nella seconda parte del campionato, mentre Palmer giunse quinto per la Tyrrell.
Da segnalare che il team di Faenza, per evitare di perdere quella
posizione di vitale importanza per il suo futuro, durante la corsa
decise di non sostituire le gomme sulla vettura di Martini[ che, nel corso dell'ultimo giro, si tolse anche lo sfizio di sdoppiarsi di un giro dal leader della corsa, Ayrton Senna.
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Ronnie Peterson (SWE) (John Player Team Lotus), Lotus 72E - Gran Premio di Svezia 1975
Il Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1978
è stata la quindicesima prova della stagione 1978 del Campionato
mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 1º ottobre 1978
sul Circuito di Watkins Glen. La gara è stata vinta
dall'argentino Carlos Reutemann su Ferrari; per il vincitore si
trattò del nono successo nel mondiale. Ha preceduto sul
traguardo l'australiano Alan Jones su Williams-Ford Cosworth e il
sudafricano Jody Scheckter su Wolf-Ford Cosworth.
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Formula 1 nel tempo...
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