La Targa Florio è stata voluta, creata, finanziata e organizzata da Vincenzo Florio, un palermitano
di ricca famiglia, affascinato dal nuovo mezzo di locomozione e già
noto nell'ambiente per aver partecipato ad alcune competizioni di inizio
secolo e per aver istituito, nel 1905, la Coppa Florio (una corsa automobilistica in quel di Brescia).
La Fiat 28-40 HP di Felice Nazzaro taglia vittoriosa il traguardo dell'edizione 1907
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KM. 446,469
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GRANDE CIRCUITO in 8h. 17' 36" 53,833 kmh. 3 giri - iscr. 55 part. 46 class. 30
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La gara si è disputata 61 volte, praticamente senza soluzione di
continuità (se si eccettuano gli anni delle due guerre mondiali), dal
1906 al 1977. Una volta soltanto la gara è stata trasformata da prova
velocistica in prova di "regolarità", precisamente nel 1957, quando il
recente incidente
che segnò la morte della Mille Miglia mise gli organizzatori della
Targa di fronte alla scelta di sopprimere la gara oppure trasformarla in
una passeggiata o poco più. Gli organizzatori - Vincenzo Florio in
testa - optarono per dare comunque continuità alla corsa.
Teatro della corsa sono
sempre state le strade siciliane e in particolare quelle strette e
tortuose che percorrono la catena montuosa delle Madonie: solo in poche
occasioni la corsa è stata abbinata al Giro di Sicilia e si
è svolta lungo il periplo dell'isola mentre nel quadriennio
1937-1940 è emigrata al Parco della Favorita a Palermo, mai
dunque abbandonando la terra della Trinacria.
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1 - BUGATTI TYPE 35 B (#56) - ALBERT DIVO
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KM.540,000
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CIRCUITO MADONIE in 7h. 20' 56" 73,478 km/h. 5 giri - part.36 classificati 14
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La Targa Florio entrò subito nella leggenda per le enormi
difficoltà insite nella durezza del tracciato al punto che, specialmente
nei primi anni, anche il solo riuscire a completare la corsa
significava compiere un'impresa titanica.
Naturalmente anche le case costruttrici
che sono scese in campo con successo nel corso degli anni hanno sempre
messo in risalto le prestazioni ottenute dalle autovetture di propria
costruzione, pubblicizzandole senza risparmio.
Anche la Targa Florio ha dovuto però fare i conti con incidenti,
morti e feriti tra il pubblico e tra i piloti: si ricorda in particolare
la morte del conte Giulio Masetti, avvenuta a seguito di un'uscita di strada della sua Delage
nel corso del 1º giro dell'edizione del 25 aprile 1926; per chi crede
nella cabala dei numeri, la Targa Florio era giunta all'edizione numero
17 e la vettura del Masetti era contrassegnata dal numero 13. Poco dopo
questo grave incidente, tale numero non sarà più assegnato alle vetture
in corsa, né in Italia né all'estero (unica eccezione la Lotus di Pastor
Maldonado in Formula 1, la vettura numero 13 appunto).
La Maserati A6GCS/53 di Luigi Musso al via della vittoriosa edizione 1953
Ma la Targa Florio era comunque una gara abbastanza sicura:
Vincenzo Florio soleva ripetere che la sua era "la gara più lenta del
mondo" e per questo era anche sicura. Dopo l'incidente di Masetti si
arrivò, per contare un altro pilota deceduto in gara, al 1971, quando il
triestino Fulvio Tandoi perse la vita a causa di una uscita di strada.
La sua Alpine Renault finì la sua corsa contro un albero, urtandolo
proprio dal lato del guidatore.
Nel 1955, e negli anni che vanno dal 1958 al 1973, la Targa Florio è
stata tra le gare titolate ai fini dei Campionati Internazionali o
Mondiali riservati alle vetture Sport o Gran Turismo, assumendo quindi
un'importanza davvero rilevante, testimoniata dalla discesa in campo di
nomi altisonanti, sia di piloti che di case costruttrici.
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Un sorpasso tra la Lancia Stratos di Gérard Larrousse e la Lola T284 di Pino Pica durante l'edizione 1974
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1 - OSELLA PA 4 BMW 2,0 (#8) - "AMPHICAR" EUGENIO RENNA
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KM. 576,000
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PICCOLO CIRCUITO in 5h. 48' 46" 99,090 kmh. 8 giri - part. 66 class. 53
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La gara ebbe ancora tre edizioni non troppo entusiasmanti poi,
nel 1977, analogamente a quanto accaduto per la Mille Miglia vent'anni
prima, anche nel caso della prova siciliana la fine venne determinata da
un grave incidente coinvolgente gli spettatori: domenica 15 maggio
1977, giorno in cui si correva la 61/esima edizione, la Osella-BMW pilotata in quel momento da Gabriele Ciuti, uscì di strada in un tratto di misto-veloce che seguiva il rettilineo di Buonfornello,
travolgendo gli spettatori e provocando due morti e tre feriti gravi
(tra cui lo stesso pilota): la gara venne sospesa e la classifica
stilata in base ai passaggi al termine del 4º giro (degli 8 previsti in
origine).
A quel punto, la vera Targa Florio esaurì il suo ciclo: a
partire dal 1978 la gara veniva trasformata in Rally e denominata Rally
Targa Florio, mantenendo la numerazione; nel maggio 2016 si è
corso infatti il 100° Rally Targa Florio.
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Circuito: Grande circuito
delle Madonie
(km 148,823 × 3 giri =
km 446,469)
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1° TARGA FLORIO
6 maggio 1906
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1906. Si comincia con un
cineoperatorecon la sua "portatile",
guardato a vista dai carabinieri.
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DONNE AI BOX
L'ITALA
n. 3 di Cagno e del suo meccanico Antonio Moriondo, 130mm di corsa per
150 di alesaggio e 1300 kg. di peso, dominatrice della 1^ Targa
Florio. Il piemontese, autore anche del giro più veloce in 2h. 50' 10",
giunto sul traguardo, per un brusco colpo di freni, ruppe il giunto
cardanico della sua ITALA!
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Quando nel 1905 Vincenzo Florio espose al suo amico Henry Desgrange,
direttore del quotidiano parigino « L'Auto », l'idea di organizzare una
corsa automobilistica in Sicilia, l'audacia di tale progetto rasentava
quella dei personaggi di Verne che in quei giorni erano estremamente in
voga. Vincenzo Florio però, appartenente ad una famiglia che ospitava
nelle sue ville palermitane da Guglielmo II di Germania all'attrice
Sarah Bernardt, non conosceva ostacoli. Era l'erede, al contempo
dinamico e blasé, di una favolosa ricchezza formatasi con un commercio
d'avanguardia, ma aveva forse la vaga intuizione che il vento sarebbe
presto cambiato e bisognava lasciare qualcosa di immortale che non fosse
la sua flotta o le sue industrie. La scelta del circuito, non lontano
da Palermo e libero da passaggi a livello, fu opera del suo amico Conte
d'Isnello. Si trattava del cosiddetto «grande circuito» (Km. 146,901)
che faceva capo al rettifilo di Bonfornello (anziché al bivio Cerda) e
traversava anche le due Petralie, Geraci, Castelbuono e Isnello. Il 5
Maggio 1906, alla partenza il più applaudito era Vincenzo Lancia su
FIAT; erano assenti però sette delle macchine francesi ottenute con
l'interessamento de « L'Auto », a causa di uno sciopero che ne aveva
impedito l'imbarco a Marsiglia ed a Genova. |
. Il lotto di dieci
concorrenti fu infine dominato da Alessandro Cagno su Itala che percorse
i tre giri del circuito, le cui strade erano state «annaffiate» con una
soluzione bituminosa perché non si alzasse la polvere, alla media di
Km. 46,800. Al secondo posto giunse, dopo circa mezz'ora, l'altra Itala
di Graziani che precedeva invece di pochi secondi la BERLIET di Bablot.
Classifica:
- 1º Alessandro Cagno - Itala 35/40 HP (7964 cm³) - 9h 32' 22" - km/h 46,802
- 2º Ettore Graziani - Itala 35/40 HP (7964 cm³) - 10h 05' 32" 1/5 - km/h 44,238
- 3º Paul Bablot - Berliet 24/40 HP (6333 cm³) - 10h 20' 05" 1/5 - km/h 43,200
Giro più veloce: Alessandro Cagno - Itala 35/40 HP (7964 cm³) - 2h 50' 10" - km/h 52,474
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2° TARGA FLORIO
21 aprile 1907
Circuito: Grande circuito delle Madonie (km 148,823 × 3 giri = km 446,469)
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Piove. Vince Felice NAZZARO, frusciano nel fango della
pista le lunghissime gonne delle dame che escono a festeggiarlo. Uno
dei favoriti, l'Inglese OLSEN, è affidato alle cure di un oftalmico,
minaccia la congiuntivite.
OLSEN era partito senza occhiali, e alla fine
del primo giro, per liberarlo dal mascherone di fango, gli avevano
tirato in faccia un secchio d'acqua. |
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L'esultanza del meccanico di GARCET su CLÉMENT BAYARD da conferma della durezza della gara ! |
NAUDIN il vincitore, il giorno dopo, nella CORSA DELLE VETTURETTE (monocilindriche) su SIZAIRE & NAUDIN. |
Classifica:
- 1º Felice Nazzaro - Fiat 28/40 HP (7363 cm³) - 8h 17' 36" 2/5 - km/h 53,833 (nuova media record sulla distanza)
- 2º Vincenzo Lancia - Fiat 28/40 HP (7363 cm³) - 8h 29' 29" 2/5 - km/h 52,578
- 3º Maurice Fabry - Itala 35/45 HP (7433 cm³) - 8h 32' 47" 3/5 - km/h 52,239
Giro più veloce: Vincenzo Lancia - Fiat 28/40 HP (7363 cm³) - 2h 43' 08" 3/5 - km/h 54,733 (nuovo record sul giro)
Con l'eco strepitosa suscitata dalla prima edizione della Targa Florio e
50.000 lire di premio per il vincitore, i partenti sono ben 44 ed un
esodo senza precedenti fa affluire decine di migliaia di persone da
tutta la Sicilia sui margini del circuito. Vincenzo Florio aveva fatto
costruire dalle FF SS un binario speciale che portava gli spettatori
dalla stazioncina di Bonfornello a quella improvvisata presso le
tribune. Una rete telegrafica speciale univa tutti i punti cruciali del
percorso e trasmetteva le posizioni ai vari « passaggi ». Nella giornata
precedente alle gare, la pioggia aveva reso impraticabile il terreno
davanti ai box: Florio fece costruire durante la notte, una perfetta
piattaforma di legno che risultò velocissima e funzionale per tutta la
gara. Quell'anno fu un vero trionfo per la FIAT. Vinse Felice NAZZARO
davanti a Vincenzo Lancia, anche lui su FIAT, con dodici minuti di
vantaggio alla media di Km. 54,086, correndo con precisione incredibile i
primi due giri in 2 h 44' e l'altro in 2 h 49'. Al terzo posto giunse
l'Itala di Fabry : le macchine straniere ancora una volta erano spazzate
via e ciò costituiva il guanto di una sfida che avrebbe fatto sempre
tremare i tornanti delle Madonie.
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3° TARGA FLORIO
18 maggio 1908
Circuito: Grande circuito delle Madonie (km 148,823 × 3 giri = km 446,469)
Vince ad una media di quasi 60 all'ora
VINCENZO TRUCCO su ISOTTA FRASCHINI. Emozionatissimi,gli inviati
speciali del Continente corrono agli otto trasmettitori telegrafici che
Vincenzo FLORIO ha impiantato sotto la tribuna. Trucco, il cognome del
vincitore si presta ai giochi di parole. Se fossero profeti, i
giornalisti si occuperebbero piuttosto del meccanico che ha corso
accanto al vincitore: si chiama Alfieri Maserati. Profetico è invece il
corridore SIZAIRE, che era stato in testa fino all'ultimo giro, nella
corsa delle vetturette. Piangendo dalla rabbia dice: "un giorno, li
toglieranno tutti!", le ruote della sua macchina si erano schiantate
contro un paracarro
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Un passaggio in velocità davanti le tribune
della ISOTTA FRASCHINI di Ferdinando Minoia.
Alla terza Targa Florio l'intervento del pubblico fu ancora più
massiccio e questa volta la giornata fu radiosa. Da un punto di vista
agonistico e sportivo questa Targa risultò più emozionante delle due che
l'avevano preceduta. La lotta per la prima posizione fra NAZZARO,
Lancia e Trucco ebbe fasi alterne ed emozionanti. Al primo giro NAZZARO
batté il record di Wagner, poi Lancia batté il record sui due giri ed
alla fine prevalse Trucco che con la sua Isotta Fraschini stabilì una
media di Km. 59,940 sull'intero percorso che rimase imbattuto nei tre
anni successivi in cui la Targa continuò ad essere disputata sul grande
circuito. Il Barone Cammarata per evitare che il pubblico distruggesse
anche quell'anno parte del suo raccolto di grano, aveva inondato la
parte dei suoi campi che costeggiava la strada : macchine, carrozze e
carretti degli spettatori rimasero impantanate, ma nessuno desistette
dall'assieparsi nei posti più belli da cui si potevano osservare meglio
le lotte di quei bolidi lanciati a velocità che nemmeno i treni potevano
raggiungere.
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La FIAT 28/40 HP di Felice NAZZARO poi ritiratosi
per la rottura di un perno allo sterzo.
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In contrada Pistavecchia di Campofelice, lungo il rettilineo di
Buonfornello era posto il punto scelto per la partenza e l'arrivo della
gara, ospitava oltre alla tribuna della Commissione di gara, i
cronometristi, un telegrafo, un palchetto stampa e il quadro dei tempi.
Presenti anche delle tribune riservate riparate da tende, un ufficio di
totalizzatore e un ristorante attrezzato. Almeno 20.000 spettatori erano
giunti per assistere alla gara.
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Classifica:
- 1º Vincenzo Trucco - Isotta-Fraschini
50 HP (7964 cm³) - 7h 49' 26" 3/5 - km/h 57,063 (nuova media record
sulla distanza; resterà la migliore prestazione sulla distanza su questo
circuito)
- 2º Vincenzo Lancia - Fiat Mod. NB.4/130.8/50 HP (7433 cm³) - 8h 02' 41" 2/5 - km/h 55,497
- 3º Ernesto Ceirano - SPA 28/40 HP (7785 cm³) - 8h 09' 13" 1/5 - km/h 54,756
Giro più veloce: Felice Nazzaro - Fiat
Mod. NB.4/130.8/50 HP (7433 cm³) - 2h 33' 03" - km/h 58,342 (nuovo
record; resterà la migliore prestazione sul giro per questo circuito)
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4° TARGA FLORIO
2 maggio 1909
Nell'anno del terremoto di Messina pochi iscritti alla
c.d. "Targa dei siciliani" ridotta ad un solo giro
del Grande Circuito.
Vince il Barone Francesco CIUPPA su SPA.
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Il traguardo viene spostato dal rettilineo di
Buonfornello alla stazione ferroviaria di Cerda, sia per impedire che la
folla si riversasse sui campi di proprietà del Barone Cammarata, sia
per i numerosi inconvenienti che provocava la sospensione del traffico
in un punto di obbligato passaggio per Palermo.
Buona la prestazsu FIAT ad un solo minuto dal vincitione del Cav. Vincenzo Florio ore, ritardo dovuto ad una sosta non prevista per soddisfare... un'esigenza fisica!
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Eccolo in un passaggio in velocità, con foto ritoccata, diciamo per esigenze pubblicitarie (scritta SPA).
Circuito: Grande circuito delle Madonie (km 148,823 × 1 giro = km 148,823)
Classifica:
- 1º Francesco Ciuppa - SPA 28/40 HP speciale (7785 cm³) - 2h 43 min 19" 1/5 - km/h 54,674
- 2º Vincenzo Florio - Fiat - 2h 44 min 19" 1/5 - km/h 54,341
- 3º Guido Airoldi - Lancia Beta-15/20HP - 2 h 55 min 25 s - km/h 50,903
Giro più veloce: Francesco Ciuppa - SPA
28/40 HP speciale (7785 cm³) - 2h 43 min 19" 1/5 - km/h
54,674
(da notare che la corsa si è disputata su un solo giro).
La quarta edizione della Targa risentì della crisi serpeggiante
quell'anno nello sport automobilistico. In Vincenzo Florio era ormai
radicato però quel grande sentimento della continuità della
manifestazione che lo avrebbe accompagnato per sempre e sarebbe stato di
eredità per gli organizzatori palermitani. Le signore dai grandi
cappelli bianchi, avvolte in lunghi veli che ne esaltavano le forme
giunoniche, dovettero trepidare quell'anno per i loro mariti ed i loro
fratelli : alla gara parteciparono quasi tutti concorrenti palermitani.
Vinse il barone Francesco Ciuppa su una delle prime vetture Lancia che
percorse l'unico giro alla media oraria di Km. 54,780 con un minuto
esatto di vantaggio sul concorrente Vincenzo Florio su Fiat; terzo fu
Guido AIROLDI, anche lui come il vincitore, intimo amico di Florio;
quarto l'inglese OLSEN, una caratteristica figura di sportivo che in
quel tempo dirigeva a Palermo gli stabilimenti della Ceramica Florio.
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5° TARGA FLORIO
15 maggio 1910
GRANDE CIRCUITO in 6h. 20' 47" 46,899 kmh. 2 giri - part. 5 classificati 2
La LION-PEUGEOT di GIUPPONE alla partenza.
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Alla quinta Targa parteciparono solo cinque equipaggi. Alla gara venne
abbinata perō la Coppa Florio per vetturette alla quale si
iscrissero tre Peugeot pilotate dall'italiano GIUPPONE e dai francesi
Boillot e GOUX.
La Peugeot si oppose a che le tre macchine
partecipassero anche alla Targa. Sulla distanza dei due giri vinse
infine Cariolato su Franco alla media di 46,78 Kmh davanti a DE
PROSPERIS su Sigma. Boillot vinse invece la Prima Coppa Florio per
vetturette. |
Il vincitore Tullio Cariolato su FRANCO, conclude i due giri a pių di un'ora da BOILLOT.
2º L. De Prosperis - Sigma 8/11 HP (1593 cm³) - 8h 02 min 39,1 s/5 - km/h 37,001
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6° TARGA FLORIO
14 maggio 1911
Grande circuito Madonie / km 148,823 × 3 giri / km 446,469) |
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Il vincitore ERNESTO CEIRANO su SCAT.
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In occasione della sesta edizione della corsa, Florio decise di spostare
le tribune da Bonfornello al bivio di Cerda; la decisione, per motivi
logistici, era destinata, come tutti sanno, a rimanere definitiva. La
gara, dopo le due grigie parentesi, riprese subito quota ed interesse.
Sedici macchine si disputarono i rilevanti premi messi in palio dalla
Michelin e dalla Continental. Fra esse spiccavano i nomi nuovi della
Mercedes e dell'Alfa accanto alla Lancia, alla Seat, alle francesi
CLÉMENT, De Dion, BERLIET ed alla famosa Ford T che montava un cambio a
pedale. Vinse Ernesto Ceirano con una vettura della casa torinese Scat e
lasciò un grande ricordo di sé per il suo stile perfetto ed il colorito
fortemente bruno della sua pelle che gli forniva un « piglio »
particolarmente aggressivo. La media di Kmh 46,870 era però inferiore a
quella di Trucco. Seconda fu la Lancia di Mario Cortese e terza la
Mercedes di SOLDATENKOFF. Il miglior tempo sul giro fu dell'Alfa di
Fraschini che portava accanto come meccanico Giuseppe Campari.
1º Ernesto Ceirano - SCAT 22/32 HP
(4398 cm³) - 9h 32 min 22,2 s/5 - km/h 46,801
- 2º Mario Cortese - Lancia - 9h 58 min 20,2 s/5 - km/h 44,770
- 3º Basilio Soldatenkoff - Mercedes-Benz - 10h 23 min 23,2 s/5 - km/h 42,971
Giro più veloce: Mario Cortese - Lancia - 2h 55 min 43,1 s/5 - km/h 50,815
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7° TARGA FLORIO - 1° GIRO DI SICILIA
25/26 maggio 1912
GIRO DI SICILIA in 24h. 37' 19" 41,444 kmh. - part. 26 class. 15
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Nuovo percorso per la Targa un intero giro di Sicilia
in unica tappa da Palermo verso Messina, Catania, Agrigento, Trapani e
nuovamente Palermo. A Catania, arriva primo un ciclista. E' Ceirano, che
rimasto in "panne"per la rottura del differenziale s'è fatto prestare
una bicicletta. A Trapani, Snipe, apprende d'essere in testa, con
ottanta minuti di vantaggio sugli inseguitori. Dice: «Venti minuti
possono bastare». E va a riposarsi
un'oretta in albergo., prima di riprendere la sua corsa vittoriosa
1º Cyril Snipe / Pedrini - SCAT 25/35 HP (4712 cm³) - 24h37'19"1/5 - km/h 42,644
- 2º Agostino Garetto/Ernesto Guglielminetti - Lancia - 25h07'38"3/5 - km/h 41,787
- 3º Giuseppe Giordano/ Ascone - Fiat - 25h41'04"3/5 - km/h 40,880
La Targa del 1912 cambia percorso. Il momento infatti non era favorevole
alla partecipazione ufficiale delle case ed il grande circuito delle
Madonie non pareva più dare il mordente di un tempo ai gentlemen, Florio
intuì che bisognava dar loro una nuova formula. La gara si disputò sul
giro di Sicilia su circuito aperto. La storia agonistica della gara
potrebbe cominciare come un capitolo dei Promessi Sposi : si racconta
che il principe di Condé abbia dormito profondamente prima della
battaglia di Rocroy; ebbene l'inglese Snipe, che correva su una Seat in
coppia con l'italiano PEDRINI, avendo appreso di avere un'ora di
vantaggio sul secondo oltre agli 80 minuti dello svantaggio con cui era
partito, non volle sentir ragioni e corse al più vicino albergo per
dormire. Si trovava a Trapani, ultimo controllo prima dell'arrivo a
Palermo nell'atrio del Palazzo VILLAROSA. Il compagno PEDRINI era
costernato : dopo un'ora di sonno, visto che non tutto effettivamente
era perduto, riuscì a buttar giù dal letto il flemmatico inglese che
montò nuovamente in macchina e giunse a Palermo ancora in tempo per
conservare mezz'ora di scarto sui secondi classificati Garetto -
Guglielminetti su Lancia.
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1913- 8° TARGA FLORIO - 2° GIRO DI SICILIA
11/12 maggio 1913 - KM. 979,000
GIRO DI SICILIA in 19h. 18' 40" 50,695 kmh. in 2 tappe - part. 33 classificati 12
- 1º Felice Nazzaro - Nazzaro 4 cilindri (4398 cm³) - 19h18'40"3/5 - km/h 54,372
- 2º Gigi Marsaglia - Aquila Italiana - 20h43'49"1/5 - km/h 50,650
- 3º Alberto Marani[*] - De Vecchi 25/35 HP (5702 cm³) - 21h44'03"1/5 - km/h 48,310
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La
SCAT di ERNESTO CEIRANO arranca nelle difficili "strade" siciliane, si
fermerà nella prima tappa fra Patti e Barcellona.
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Prestigiosa partecipazione di EUGENIO BERIA D'ARGENTINE su AQUILA ITALIANA.
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La OVERLAND di LUIGI LOPEZ |
Nel secondo giro di Sicilia la Targa ritrova come
vincitore Felice NAZZARO ora anche costruttore. Due le tappe da Palermo
ad Agrigento con una breve sosta e da Agrigento a Palermo.
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Il nome di Felice NAZZARO, giudicato un caposcuola dell'automobilismo
mondiale, attirò quell'anno ben trentasei equipaggi alla partenza dal
palazzo VILLAROSA. Di questi, solo sedici sarebbero tornati l'indomani
per l'arrivo. La media fu altissima : nella prima tappa che si
concludeva ad Agrigento, il giovane MARSAGLIA accumulò, supplendo con la
spericolatezza alla minor classe, circa mezz'ora di vantaggio su
NAZZARO che correva su una macchina da lui stesso costruita. Nella
seconda tappa però, Felice NAZZARO recuperò tutto lo svantaggio e vinse
alla media eccellente di 54,360 Km. h. MARSAGLIA, morto pochi anni dopo
in un incidente aereo, giunse sulla sua Aquila Italiana con un'ora di
svantaggio a causa di una panne negli ultimi chilometri, ma inflisse
altrettanto distacco a Gloria su De Vecchi che precedette Berra su De
Dion. In quell'anno Vincenzo Florio fonda l'Automobil Club Siciliano.
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9° TARGA FLORIO - 3° GIRO DI SICILIA
24/25 maggio 1914/ km 1050,000 in due tappe
Terzo Giro di Sicilia e bis dell'accoppiata SCAT - CEIRANO già vincitori
della 6^ Targa Florio ad una incredibile media oraria.
Ottimo terzo posto per la FIAT di Lopez.
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- 1º Ernesto Ceirano - SCAT
22/32 HP (4398 cm³) - 16h51'31"3/5 - km/h 62,282 (nuovo record per il
Giro di Sicilia;
- resterà la migliore prestazione sulla distanza, sul
percorso di 1050 km)
- 2º Alberto Marani[*] - De Vecchi 25/35 HP (5702 cm³) - 18h41'54"4/5 - km/h 56,154 - 3º Luigi Lopez - Fiat - 19h45'26" - km/h 53,145
Nell'ultima edizione della corsa anteriore alla Grande Guerra, la Targa
continua a disputarsi sul giro dell'isola. La prima tappa si conclude
però a Siracusa. Ernesto Ceirano su SCAT riesce a bissare il successo
ottenuto sulle Madonie e vinse con la media mai raggiunta e
assolutamente eccezionale di Km. h 62,280. Ad oltre due ore giungeva il
secondo classificato Gloria con la fida De Vecchi. Ormai la corsa
toccava o aveva toccato quasi tutti i più importanti centri della
Sicilia e, oltre a contribuire ad una certa emancipazione delle masse di
spettatori accorsi lungo il circuito ed informati dalla stampa,
dimostrava praticamente quanto bene avrebbero arrecato le comunicazioni
stradali agli scambi dell'isola.
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- 1915: Corsa non indetta a causa della prima guerra mondiale
- 1916: Corsa non indetta a causa della prima guerra mondiale
- 1917: Corsa non indetta a causa della prima guerra mondiale
- 1918: Corsa non indetta a causa della prima guerra mondiale
10° TARGA FLORIO
23 novembre 1919
Medio circuito Madonie / km 108,000 × 4 giri / km 432,000 |
ù
Prima Targa Florio del dopoguerra sul nuovo circuito di 108 km. Vittoria tutta francese Andrè Boillot sulla Peugeot L
25 chiamata la "Belle Hèlène"che taglierà il traguardo, causa incidente
, a marcia indietro per poi, sotto minaccia di squalifica, ripetere
l'arrivo nella maniera "tradizionale".
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Un ottimo terzo posto per la DIATTO di DOMENICO GAMBONI
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1º André Boillot -
Peugeot L25 (2474 cm³) - 7h51'01"4/5 - km/h 55,028
- 2º Antonio Moriondo - Itala 35 HP avalve (5195 cm³) - 8h21'46" - km/h 51,657
- 3º Domenico Gamboni - Diatto 4.DC/20/25 HP (2724 cm³) - 8h33'28"2/5 - km/h 50,479
Giro più veloce: André
Boillot - Peugeot L25 (2474 cm³) - 1h54'26"2/5 - km/h 56,623
Chi credesse nel 1919 che, a pochi mesi dalla conclusione della Grande
Guerra, nessuno avrebbe pensato a correre in automobile, si sbagliava.
In Sicilia infatti Vincenzo Florio riuscì a mettere insieme la prima
corsa automobilistica europea della ripresa. Riuscì ad ottenere
addirittura l'adesione dei costruttori italiani, francesi ed inglesi
risolvendo i problemi d'ordine tecnico e finanziario che essi gli
sottoponevano. Fu una grande prova di fede e Florio fu ricompensato per
aver avuto rappresentati in quella corsa i più grossi nomi
dell'automobilismo degli anni seguenti: gli anni dell'epopea. Le
macchine erano le verdi Sunbeam, le azzurre Peugeot, le rosse Alfa,
Itala e Lancia; Enzo Ferrari partecipò come pilota su una CMN
(Costruzioni Meccaniche Nazionali); erano al via Campari, MASETTI ed
Antonio Ascari. Il percorso era di nuovo quello delle Madonie, ma
escludeva parte di quello abbandonato dopo il 1911 e venne denominato «
Piccolo Circuito » essendo lungo 108 chilometri contro i 148 del
precedente. Vinse Andrè Boillot, fratello di Louis, con una Peugeot, 55
Kmh in una giornata di pioggia, concludendo in modo più che movimentato:
essendo sbandato paurosamente, mettendo a repentaglio la vita di alcuni
spettatori, aveva tagliato il traguardo, distante qualche decina di
metri, a marcia indietro senza ottenere però l'omologazione; fu così che
il francese, con la gomma, che aveva causato l'incidente, ormai fuori
uso, tornò tempestivamente indietro e tagliò nuovamente il traguardo nel
modo rimasto « tradizionale » per tutta la storia dell'automobilismo.
Boillot venne tolto infine dalla vettura privo di sensi. Ferrari ed
Ascari si erano ritirati dopo pochi giri per noie meccaniche ed al posto
d'onore si piazzò Moriondo (Itala) davanti a GAMBONI (Diatto) e MASETTI
(Fiat).
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11° TARGA FLORIO
24 ottobre 1920
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1 - NAZZARO GP (4) - GUIDO MEREGALLI
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KM. 432,000
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CIRCUITO MADONIE in 8h. 27' 23" 51,084 kmh. 4 giri - part. 16 classificati 7
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L'ALFA ROMEO di GIUSEPPE CAMPARI
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La precedente edizione si era svolta in novembre, ma anche quell'anno
(era il 20 ottobre) il tempo non fu clemente e la strada, trasformata in
un mare di fango, costituė un banco di prova ancora pių arduo per i 19
concorrenti. Fra i pochi che riuscirono a superare le avversitā
atmosferiche, prevalse Guido Meregalli che disponeva di una Nazzaro; la
media superō di poco i 57 Kmh. A sette minuti dal vincitore si piazzō
Enzo Ferrari con un'Alfa. Quell'anno al bivio di Cerda vennero costruite
le prime tribune in muratura e gli spettatori vennero protetti da una
doppia fila di eliche di idrovolante in legno concesse dalla Aeronautica
Ducrot di Mondello la quale, a guerra finita, non le avrebbe pių
utilizzate. Nonostante gli sforzi e le idee originali di Florio, il
giornalista milanese Lando Ferretti scrisse sulla Gazzetta che era
assurdo disputare una gara su quelle strade e criticō l'organizzazione
senza mezzi termini essendo rimasto impressionato dal percorso sconvolto
dalla bufera. Vincenzo Florio si difese prontamente spiegando che
Ferretti non aveva penetrato lo spirito pionieristico che la Targa
avrebbe dovuto conservare sempre e che ne rappresentava la
caratteristica. Ferretti capė e ne nacque una calda amicizia.
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12° TARGA FLORIO
29 maggio 1921
Medio circuito Madonie / km 108,000 × 4 giri / km 432,000
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Il Conte Giulio Masetti su FIAT 4500 al traguardo della 12^ Targa Florio.
Corre
Enzo Ferrari su un'Alfa, corrono sulle Alfa anche Campari e SIVOCCI, su
una Fiat Bordino, ma la folla ha occhi soltanto per il toscano Masetti,
il "leone delle Madonie". E' l'unico -dicono- che possa dare la
"birra" ai tedeschi. Vincerà, ancora una volta, la Mercedes? Siamo nel
primo dopoguerra, i ricordi patriottici infuocano perfino lo sport. Se
arriva primo SAILER, su Mercedes, è Caporetto, se giunge primo Masetti
su Fiat è il Piave. Già, nel box della Mercedes dirigenti, tecnici e
meccanici hanno pronte le bottiglie di champagne... Masetti ! Il bolide rosso verrà festeggiato a Barbera.
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La MERCEDES di CARLO FERRARIO
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L' Alfa Romeo 40-60 hp di Giuseppe Campari
con il meccanico Fugazza terzi assoluti. |
- 1º Giulio Masetti - Fiat S57.14B (4492 cm³) - 7h25'05"2/5 - km/h 58,235 (nuova media record sulla distanza)
- 2º Max Sailer - Mercedes 28/95 PS (7274 cm³) - 7h27'16"1/5 - km/h 57,951
- 3º Giuseppe Campari - Alfa Romeo 40/60 HP (6082 cm³) - 7h30'04"3/5 - km/h 57,590
Giro più veloce: Max Sailer -
Mercedes 28/95 PS (7274 cm³) - 1h47'06" - km/h 60,504 (nuovo
record sul giro)
La Targa torna in primavera e si apre un nuovo periodo aureo per la
storia della corsa. Pur registrandosi l'assenza delle case francesi ed
inglesi, il testimone dell'industria straniera è raccolto dalle
preparatissime Mercedes che avevano dominato in campo europeo.
All'ultimo giro le Fiat ufficiali della casa, pilotate dai valorosi
MINOIA, Bordino e Wagner, sono tagliate fuori dalla lotta; a contrastare
il passo alla Mercedes di SAILER rimane solo il conte fiorentino Giulio
MASETTI a bordo di una vecchia Fiat personale ideata nel lontano '12 e
costruita nel '13, con quattro cilindri in linea e 4500 cc. di
cilindrata; era una macchina che le Mercedes consideravano battuta in
partenza. SAILER arriva ed ai box tedeschi preparano le coppe e lo
Champagne per brindare; hanno ancora tre minuti di attesa per stappare.
La scena si ripeterà a lungo sui tornanti delle Madonie. Alla sommità
della curva più lontana svetta un puntino, è una macchina rossa, le
colline soleggiate ed ammantate dal grano cangiante cominciano a sentire
il rombo calibrato del motore, è Giulio MASETTI, ha vinto lui alla
media di 58,236 Kmh con 2' 11" di vantaggio su SAILER. Terzo fu Campari
davanti a SIVOCCI e Ferrari tutti su Alfa Romeo.
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13° TARGA FLORIO
2 aprile 1922
KM.482,000 - CIRCUITO MADONIE in 6h. 50' 50" 63,090 kmh. 4 giri - part. 42 class. 25
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Nuovamente vittorioso il Conte fiorentino Giulio Masetti "il Leone delle Madonie" su una Mercedes G.P. 14
non ufficiale in una Targa Florio "internazionale" che vedeva la presenza di Alfa Romeo, Fiat,
STEYR, BALLOT, AUSTRO-DAIMLER.
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L' ALFA ROMEO 40/60 di GIUSEPPE CAMPARI |
Lo scenario della 13° Targa Florio |
- 1º Giulio
Masetti - Mercedes Mod. Grand Prix 1914 (4456 cm³) -
6h50'50"2/5 - km/h 63,090 (nuova media record sulla distanza)
- 2º Jules Goux - Ballot 2LS (1995 cm³) - 6h52'37"3/5 - km/h 62,817
- 3º Giulio Foresti - Ballot 2LS (1995 cm³) - 7h04'58"1/5 - km/h 60,992
Giro più
veloce: Giulio Masetti - Mercedes Mod. Grand Prix 1914
(4456 cm³) - 1h37'37"4/5 - km/h 66,373 (nuovo record sul
giro)
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I preparativi per la « Florio » in campo internazionale raggiungono un
vero acme. Tutte le case e tutti i corridori sono presi dalla febbre
della partecipazione e della vittoria. La Mercedes, l'Austro Daimler, la
STEYR, la BALLOT, l'Alfa Romeo, la Fiat, la Itala, la Ceirano,
parteciparono con mezza dozzina di macchine per ognuna, pilotate dagli
uomini che potevano dare il massimo affidamento : SAILER, WERNER,
Neubauer, GOUX, Ascari, Ferrari, Biagio Nazzaro, Giaccone, Moriondo,
Ceirano. La Mercedes ufficiale, che si era preparata per cancellare lo
smacco dell'anno precedente, venne di nuovo sconfitta; soprattutto le
due auto pilotate dagli anziani LAUTENSCHLAGER e Lutzen non andavano
affatto. Biagio Nazzaro ribaltava spettacolarmente ed i giornalisti
francesi trasmettevano la notizia della sua morte (che purtroppo sarebbe
venuta al G. P. di Francia vinto da suo zio Felice) ma lui usciva
incolume.
Il vincitore era per la seconda volta Giulio Masetti,
giunto da quindici giorni nel porto di Termini col suo panfilo, il quale
pilotava una Mercedes G. P. personale. La corsa era stata entusiasmante
almeno quanto quella dell'anno prima : la media era stata di Kmh
63,091; l'avversario di Masetti, GOUX su BALLOT, dopo aver ceduto al
primo giro allorché il fiorentino aveva battuto il record del circuito
(108 Km. in 1 ora 37' 37", inferiore di 10' a quello stabilito l'anno
prima da SAILER) transitò primo al secondo ed al terzo giro, ma andò poi
fuori strada quando gli segnalarono l'incalzare di Masetti. Al terzo
posto Foresti su un'altra BALLOT e poi Ascari su Alfa Romeo e Giaccone
su Fiat. |
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14° TARGA FLORIO
15 aprile 1923
ALFA ROMEO RLTF (13) - UGO SIVOCCI
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Km 432,000 - CIRCUITO MADONIE in 7h. 18' 00"2 59,177 kmh. 4 giri - part. 17 class. 9
1923. Sivocci, Campari ed Ascari.
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ALFA ROMEO RLTF di UGO SIVOCCI conquista il 1° posto
La corsa ripete alla vigilia gli stessi temi dell'anno precedente. Il
vincitore morale della corsa fu certo Antonio Ascari che ripeté con meno
fortuna un'esperienza quasi uguale a quella di Boillot nel 1919. Giunto
al bivio di Cerda (a poche centinaia di metri dal traguardo) la
macchina gli si bloccò; fu vano l'affannarsi assieme al meccanico, la
macchina non partiva. Ecco però accorrere i meccanici dai box dell'Alfa,
la vettura riparte e taglia il traguardo con quattro uomini sopra; i
giudici fanno segno che non ammetteranno un simile arrivo : Ascari monta
in macchina, vi caccia su per il bavero,, non trovando il meccanico, il
solito spettatore curioso, torna a marcia indietro al bivio, riparte e
taglia per la seconda volta. Era troppo tardi; SIVOCCI, su un'altra
Alfa, aveva recuperato nel frattempo tutto lo svantaggio e vinceva.
Terzo era il veterano della Targa MINOIA sull'austriaca STEYR, quarto
Masetti su Alfa Romeo; ritirati per noie meccaniche Campari, Ferrari e
Maserati.
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15° TARGA FLORIO - 7° COPPA FLORIO
27 aprile 1924
Medio circuito Madonie / km 108,000 × 4 giri / km 432,000)
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La Mercedes del vincitore Christian WERNER.
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Il francese DUBONNET su HISPANO SUIZA titolare
dell'omonima casa di aperitivi, famosi in tutto il mondo,
veniva alla
Targa Florio seguito da un lungo stuolo
di amici e belle ragazze
francesi. |
L'ingegner PORSCHE, allora progettista della MERCEDES,
accanto a NEUBAUER allora
uno dei piloti della casa tedesca, in seguito
il futuro direttore sportivo. |
- 1º Christian Werner-Mercedes 2000 "Tipo Indy" (1986 cm³) - 6h32'37"2/5 - km/h 66,017 (nuova media record sulla distanza)
- 2º Giulio Masetti- Alfa Romeo RLS 3600 (3620 cm³) - 6h41'04"1/5 - km/h 64,627
- 3º Pietro Bordino - Fiat 501 SS speciale/compressore 1500 - 6h46'34" - km/h 63,753
Giro più veloce: Christian Werner-Mercedes 2000 "Tipo Indy" (1986 cm³) - 1h34'59"4/5 - km/h 68,212 (nuovo record sul giro)
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La Mercedes, dopo i due insuccessi clamorosi degli anni '21 e '22, non
aveva certo disarmato. Nessuno del resto si aspettava un simile
comportamento dai risoluti Teutonici i quali avevano considerato come un
successo strettamente personale quello di Masetti sulla Mercedes G. P.
di sua proprietà e non lo avevano sfruttato ai fini pubblicitari.
Addirittura nel mese di novembre (la corsa si sarebbe svolta in aprile)
giunsero a Palermo con un prototipo verniciato in rosso, l'ingegnere
Porsche ed i piloti SAILER e WERNER assieme ad un gruppo di meccanici.
Nessuno dubitò più che in Germania stessero facendo l'impossibile per
mettere a punto delle macchine « nate » per vincere la quindicesima
Targa Florio. Si racconta che alla vigilia della competizione l'ingegner
Porsche ed i piloti abbiano giurato ai loro dirigenti che avrebbero
vinto. Fuor dalla lettera del giuramento, ciò significava che, alla luce
delle esperienze già fatte e delle prove eseguite, era stato previsto
ogni minimo particolare perché la vittoria non sfuggisse. Anche l'Alfa
si era ben preparata ed aveva dato una vettura a Masetti : dai Box
l'ingegner Porsche della Mercedes, Jano dell'Alfa, Luciani e Rossi della
Fiat, furono attivissimi per assistere e consigliare i corridori.
Quell'anno più che mai nulla si dovette al caso e vinsero naturalmente i
più preparati. WERNER su Mercedes, alla media di Km. h 66,017,
precedette l'Alfa di Masetti e la Fiat di Bordino; dopo si piazzarono i
Francesi e le altre vetture Mercedes.
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16° TARGA FLORIO - 8° COPPA FLORIO
3 maggio 1925
1 - BUGATTI TYPE 35 (8) - BARTOLOMEO "MEO" COSTANTINI
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KM. 540,000 - CIRCUITO MADONIE in 7h. 32' 27" 71,609 kmh. 5 giri - part. 15 classificati 8
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La nuova moda del 1925 che si nota alle tribune della Targa Florio è
ispirata dal charleston, il ballo giunto dagli Stati Uniti, e da motivi
orientali arabi osservati nella vicina Libia dove i nostri soldati
stanno consolidando l'occupazione.
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L' ALFA ROMEO RLTF di GUIDO GINALDI
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E' incredibile come nel giro di un anno la Targa si sia potuta
trasformare tanto. Giā nel 1924, a causa di un incendio scoppiato l'anno
prima mentre Florio si trovava al Salone di Parigi, le tribune erano
state costruite per ordine del Ģ Cavalieruzzo ģ interamente in muratura.
Nel 1925 Vincenzo Florio promise ai suoi amici francesi che per il 5
Maggio, giorno della Targa, il percorso sarebbe stato interamente
ricoperto di un manto di asfalto. Ottenne la partecipazione ex novo
della Bugatti ed un'adesione massiccia della Peugeot. La Bugatti era
stata progettata e costruita da un ingegnere milanese da cui prendeva il
nome, ma veniva fabbricata in Francia. Poiché la Mercedes non credette
di avere un mezzo adatto al nuovo genere di percorso, la Fiat cominciō
in quel tempo ad abbandonare le competizioni e l'Alfa Romeo era alle
prese con le affermazioni delle P 2 da G. P., la vittoria alla Targa
divenne una questione privata delle azzurre macchine francesi. La
Bugatti era venuta un mese prima con il suo asso Meo COSTANTINI e gli
spagnoli Pierre e Fernand de Vizcaya a provare con due Ģ muletti ģ, ma
la Peugeot era una veterana e non si era preparata con minor impegno.
All'inizio del terzo giro vi erano ben tre Peugeot in testa mentre Meo
COSTANTINI seguiva a tre minuti. Un facile gioco di squadra avrebbe
certo consentito la vittoria alla Peugeot e nessuno ne dubitava. Ma
DAUVERGNE urtō contro un muretto e cappottō incendiando la macchina; il
compagno di squadra Wagner, che seguiva con l'altra Peugeot, non esitō a
soccorrere l'amico ustionato e ferito; l'anziano Rigai, che pilotava
un'altra Peugeot, sbagliō strada all'uscita di Cerda e finė contro un
ponticello; Meo COSTANTINI restō solo a combattere contro Boillot. Al
passaggio dell'ultimo giro la Bugatti dell'italiano transitō con una
cinquantina di secondi di vantaggio; non era un margine eccezionale, ma
COSTANTINI compė il giro pių veloce e giunse con 10' di vantaggio
concludendo la gara alla media di Kmh 71,609. La Bugatti aveva vinto per
la prima volta con una punta di fortuna. La vittoria le avrebbe arriso
ancora per quattro anni in base ad autentici meriti di preparazione. |
17° TARGA FLORIO - 9° COPPA FLORIO
25 aprile 1926
Medio circuito Madonie / km 108,000 × 5 giri / km 540,000)
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Il vincitore BARTOLOMEO COSTANTINI per tutti "MEO"
su BUGATTI TYPE 35T vince la 17° Targa Florio.
1926. Il Duca d'Aosta con Vincenzo Florio.
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Con la potentssima vettura n.13 DELAGE G.P perdeva la vita il Conte Giulio Masetti, l'asso
fiorentino già vincitore nel 1921 e nel 1922. La sua morte rimarrà un
mistero. Le altre tre DELAGE presenti di Thomas, Divo e Benoist furono
ritirate in segno di lutto.
- 1º Meo Costantini - Bugatti 35 / 2300 (2292 cm³) - 7h20'45" - km/h 73,511 (nuova media record sulla distanza)
- 2º Ferdinando Minoia - Bugatti 35 / 2300 (2292 cm³) - 7h30'49" - km/h 71,869
- 3º Jules Goux - Bugatti 35 / 2300 (2292 cm³) - 7h35'56"2/5 - km/h 71,061
Giro più veloce: Meo Costantini - Bugatti 35 / 2300 (2292 cm³) 1h26'00" - km/h 75,348 (nuovo record sul giro)
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La Targa Florio del 1926, addobbata quanto mai con festoni di arance
cartasie e con il proverbiale gusto del Cavaliere, fece registrare un
netto rinnovamento tecnico nelle macchine partecipanti. La Bugatti
schierò le Gran PRIX 230 con le ruote fuse in alluminio in monoblocco
con il tamburo frenante in modo che il surriscaldamento si disperdesse
in tutto il cerchione; Alfieri Maserati esordì con una 8 cilindri da lui
costruita e vinse nella sua categoria; la Peugeot aveva perfezionato le
sue robuste vetture pilotate dagli esperti Boillot e Wagner. Esordì
infine con macchine ufficiali la DELAGE con quattro Grand PRIX dodici
cilindri ad alimentazione forzata. Una di esse era pilotata dal conte
Giulio Masetti. Subito apparve che si trattava di un mezzo troppo
potente per il percorso e aveva destato grande scalpore per essere la
prima monoposto vista alla Targa. Oltre all'handicap dell'eccessiva
potenza, le DELAGE non tenevano bene la strada. La morte di Giulio
Masetti, avvenuta ad una doppia curva, certo difficile, ma che l'asso
fiorentino conosceva molto bene, rimarrà un mistero. Fatto sta che
Masetti era deciso, nonostante il mezzo inadatto, a vincere la sua terza
Targa : « o vinco o muoio » disse col sorriso sulle labbra all'ultimo
rifornimento. Da parte della Bugatti qualcuno aveva anche detto : «
apres moi la DELAGE », modificando la francese di Luigi XV. Sotto
Caltavuturo venne il fatale appuntamento con la morte. Le tre DELAGE
ancora in gara si ritirarono in segno di lutto. La corsa fu vinta ancora
da COSTANTINI su Bugatti alla media sbalorditiva di Kmh 76,507, davanti
al compagno MINOIA. |
18° TARGA FLORIO
24 aprile 1927
Medio circuito Madonie / km 108,000 × 5 giri / km 540,000)
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La BUGATTI TYPE 35 C di EMILIO MATERASSI vince la 18^ Targa Florio |
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Ecco la giuria di signore per il concorso di eleganza femminile indetto
da Florio, presieduto da donna Lucia, moglie di Vincenzo. |
- 1º Emilio Materassi - Bugatti 35 C (1991 cm³) - 7h35'55"2/5 - km/h 71,064
- 2º Caberto Conelli - Bugatti 37 A (1496 cm³) - 7h39'06" - km/h 70,572
- 3º Alfieri Maserati - Maserati 26 B (1981 cm³) - 8h01'36" - km/h 67,275
Giro più veloce: Emilio Materassi - Bugatti 35 C
(1991 cm³) - 1h25'48" - km/h 75,524 (nuovo record sul giro)
Il toscano Emilio Materassi
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Continua
la marcia delle famose Bugatti 2000 con compressore. Meo COSTANTINI
torna soltanto come direttore sportivo della casa e la vittoria va a
Materassi con la media di Kmh 71,05. Terzo dopo Conelli, è
Alfieri Maserati su Maserati nonostante la sfortuna sua e dei compagni
di scuderia. A tutti par chiaro che la nuova casa, essendo già
la più grande competitrice della Bugatti, è destinata a
grandi successi. La Coppa Florio per vetturette è vinta da
Borzacchini davanti a Fagioli; ambedue correvano sulle SALMSON 1100.
Vincenzo Florio, nominato presidente della commissione sportiva
dell'Automobil Club d'Italia, ne trasferisce sede a Palermo. A
riconoscimento dei successi ottenuti, Florio invia ad Ettore Bugatti un
carrettino siciliano con il suo bravo asinello bardato. Il carrettino e
l'asinello verranno esposti nello Stand Bugatti del successivo salone
di Parigi. |
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19^ TARGA FLORIO - 11^ COPPA FLORIO
6 maggio 1928
Medio circuito Madonie / km 108,000 × 5 giri / km 540,000)
In una Targa dominata da ritiri la vittoria va ad Albert Divo su Bugatti.
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L 'Alfa Romeo sentì finalmente che era tempo di preparare la riscossa ed
affidò la 1500 con compressore ideata da Vittorio Jano al grande
Campari. Questi però fu secondo a causa anche del gran numero di gomme
che fu costretto a cambiare. Alla corsa partecipò, su una Bugatti
privata, anche Tazio Nuvolari che fu però costretto al ritiro. Al
secondo dei cinque giri era in testa la boema madame JUNEK che da due
mesi si preparava accanitamente con la sua Bugatti: si pensi che aveva
percorso i 108 chilometri del circuito anche a piedi ed aveva segnato
con tratti colorati, decifrabili da lei sola, le curve più difficili. Il
pubblico, che ben la conosceva, andò in delirio, ma agli ultimi giri la
stanchezza e il surmenage cui si era sottoposta nei giorni precedenti
costrinsero la campionessa di Praga a rallentare e giungere solo al
quinto posto. Vinse Divo, sempre su Bugatti, il quale diede prova di
grande regolarità operando un lento ma sicuro crescendo negli ultimi due
giri. |
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Fra i tanti ritirati anche Tazio Nuvolari su una
Bugatti privata al secondo giro che vediamo affannarsi inutilmente, è
partito un pistone |
- 1º Albert Divo - Bugatti 35 B (2261 cm³) - 7h20'56"3/5 - km/h 73,478
- 2º Giuseppe Campari - Alfa Romeo 6C 1500 MMS (1487 cm³)- 7h22'33"3/5 - km/h 73.210
- 3º Caberto Conelli - Bugatti 37 A (1496 cm³) - 7h22'50" - km/h 73,165
Giro più veloce: Louis Chiron - Bugatti 35 C
(1991 cm³) - 1h26'29" - km/h 74,927
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DIVO nei pressi di Caltavuturo. |
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Partiranno in 36 ma solo 14 riusciranno a vedere il traguardo. |
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20° TARGA FLORIO - 12° COPPA FLORIO
5 maggio 1929
Medio circuito Madonie / km 108,000 × 5 giri / km 540,000
Nuovamente dominatori della Targa Florio Albert Divo e la sua Bugatti,
bissano il successo ottenuto l'anno prima.
La potente ALFA ROMEO 6C di ACHILLE VARZI che pagherà l'inesperienza sul circuito ritirandosi.
1º Albert Divo - Bugatti 35 C (1991 cm³) - 7h15'41" - km/h 74,365 (nuova media record sulla distanza)
2º Ferdinando Minoia - Bugatti 35 C (1991 cm³) - 7h17'43"4/5 - km/h 74,018
3º Gastone Brilli Peri - Alfa Romeo 6c 1750 Super Sport (1752 cm³) - 7h23'52" - km/h 72,994
Giro più veloce: Ferdinando Minoia - Bugatti 35 C
(1991 cm³) - 1h25'17" - km/h 75,982 (nuovo record sul giro)
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La BUGATTI di ALBERT DIVO corre verso la vittoria immersa in un bellissimo paesaggio siciliano.
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21^ TARGA FLORIO
4 maggio 1930
La "vecchia" P2 ALFA ROMEO riveduta e corretta
si aggiudica la 21° TARGA FLORIO con ACHILLE VARZI
che stabilisce anche
il GIRO più veloce.
Km 540,000 - CIRCUITO MADONIE in 6h. 55' 16" 78,019 Kmh. 5 giri - part. 17 classificati 12
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ITALO BALBO non volle mancare alla Targa Florio del
1930 eccolo in buona compagnia con (si intravede) da sinistra Castagneto
uno dei fondatori della Mille Miglia, e da destra Gianferrari dell'Alfa
Romeo, Franco Mazzotti e Nino Sofia direttore dell'ORA giornale edito a
Palermo...
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1930. Vincenzo insieme al fratello Ignazio Florio.
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Donna Franca Florio e due amiche in posa davanti l’Alfa vittoriosa. |
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La Targa del 1930 rimase indimenticabile per i tifosi italiani che
assistettero alla competizione. Il direttore sportivo Vittorio Jano
decise di adattare al percorso delle Madonie due delle famose Ģ P 2 ģ.
La modifica principale fu piuttosto semplice : furono private le vetture
di parte della carrozzeria nella coda che venne poi appesantita dalle
indispensabili ruote di scorta che mancavano nei Gran PRIX. Nel primo
giro Varzi fu addirittura spettacoloso portando la due litri alla media
record di 79,665; Campari e Nuvolari sulle Alfa 1750 non gli erano da
meno e lo seguivano al secondo e terzo posto precedendo a loro volta di
una decina di secondi Chiron su Bugatti.Lo stile di Varzi č perfetto e
lascerā un lungo ricordo negli spettatori: la sua grande maestria al
volante di quella macchina leggendaria fa passare inosservata la
prestazione di Chiron che giā al secondo giro si incunea alle spalle
della rossa Ģ P 2 ģ. Seguono Nuvolari, Campari, Divo, Conelli e
Borzacchini. Nessuna variazione fa registrare il terzo giro mentre al
quarto va fuori strada Divo. Gli altri due corridori della Bugatti
Conelli e Williams cedono un po' per stanchezza e rimane il solo Chiron a
difendere il prestigio della Bugatti contro l'indiavolato Varzi.
All'ultimo giro, dopo la discesa di Polizzi, Chiron ha uno sbandamento
su tutte e quattro le ruote che sono assolutamente lisce; si ferma per
cambiarle e decide di lasciare a terra il suo giovane meccanico ridotto
uno straccio per la paura : cosė alleggerito, si lancia verso il
traguardo a colpi di seconda con il motore ad oltre 5000 giri. |
Varzi
intanto aveva subito anche lui un incidente : dopo aver cambiato il
treno di gomme, la scorta gli era balzata via perforando il serbatoio
della benzina che cominciava a colare. Al primo rifornimento prese al
volo un bidone e fece si che il meccanico rifornisse il carburante in
marcia; in breve, a causa di una scintilla dello scappamento, una gran
fiammata divampō alle spalle del pilota; Varzi decise di non fermarsi e,
fattosi da una parte scansō le fiamme ed aspettō che il meccanico lo
spegnesse a colpi di cuscino, aiutato dal vento. Al traguardo Varzi capė
dall'urlo della folla (Chiron era giā arrivato) che il cronometro gli
aveva dato ragione : aveva vinto lui, Achille Varzi su Alfa Romeo P 2,
con i capelli bruciati dalle fiamme. |
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22° TARGA FLORIO
10 maggio 1931
Ritorno della Targa sul grande circuito e grande
affermazione di Tazio Nuvolari su Alfa Romeo che supera
al quarto ed
ultimo giro un Varzi su Bugatti in difficoltà.
KM. 584,000
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GRANDE CIRCUITO in 9h. 00' 27" 64,834 kmh. 4 giri - part. 13 class. 6
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A causa di una grande frana che inghiottė 18 chilometri di strada,
Vincenzo Florio, con le soluzioni coraggiose di sempre, riportō la targa
sul grande circuito. Le case esitarono e la Bugatti affidō una sola
macchina (una duemila con alberi a cammes in testa), proprio ad Achille
Varzi che le aveva interrotto quella supremazia che durava da cinque
anni. I giri da compiere erano quattro; al terzo Varzi, che conduceva,
migliorō di oltre un'ora il record stabilito da Trucco su Isotta
Fraschini nel 1908. La Bugatti cedette perō alla distanza e, nell'ultimo
giro, venne superata dall'Alfa di Tazio Nuvolari che, come guida, non
era stato certo inferiore al suo rivale. La media fu di Kmh 64,834. Al
secondo posto riuscė a piazzarsi Borzacchini mentre Varzi precedette
Campari.
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23° TARGA FLORIO
8 maggio 1932
Piccolo circuito Madonie / km 72,000 × 8 giri / km 576,000
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Ancora
un nuovo circuito per la Targa che consentirà medie elevatissime
per i concorrenti ed ancora una vittoria per il grande
Tazio Nuvolari su Alfa Romeo, autore di una media oraria rimasta insuperata per ben ventuno anni. |
1932. Italo Balbo è ospite d'onore della 22 Targa Florio, eccolo in foto-ricordo
con Tazio NUVOLARI, il vincitore.
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1932 Per i giornalisti spagnoli il vero protagonista è il Cavaliere.! |
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Sosta al box dell' ALFA ROMEO 8C di ANTONIO BRIVIO che
al 4° giro abbandona e sale sulla macchina
di GHERSI portandola al 4°
posto assoluto.
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Poca fortuna per la MB di Biondetti un ibrido Maserati - Bugatti, ritiro al 4^ giro. |
- 1º Tazio Nuvolari - Alfa Romeo 8c 2300 Monza (2336 cm³) - 7h15'50"3/5 - km/h 79,294
- 2º Mario Umberto Borzacchini - Alfa Romeo 8c 2300 Monza (2336 cm³) - 7h21'29"4/5 - km/h 78,279
- 3º Louis Chiron/Achille Varzi[*] - Bugatti 51 (2261 cm³) - 7h35'20"3/5 - km/h 75,898
[*] Al termine del 5º giro, Louis Chiron, sofferente per una
ustione ad un piede, cede la guida della sua Bugatti al compagno di
squadra Varzi, che in precedenza era stato costretto al ritiro.
Giro più veloce: Tazio Nuvolari - Alfa Romeo 8c 2300 Monza (2336 cm³) - 52'56"3/5 - km/h 81,596
Dopo la parentesi sul grande circuito, Florio, data la nuova condizione
delle strade, poté studiare un nuovo percorso di 72 chilometri che fu
chiamato piccolo circuito e diede la nomina di « medio » a quello usato
nel dopoguerra. Il volto della Targa ne risultò profondamente mutato :
la media fu elevatissima per il minor numero di curve e salite; i
passaggi dei corridori si susseguirono così ancor più velocemente di
quanto non implicasse la brevità del percorso.
Nuvolari già al primo
giro otteneva la media di Kmh 81,432; al secondo quella record,
leggermente superiore, di Kmh 81,672. Dopo gli otto giri della corsa,
Nuvolari era ancora in testa ed aveva dato da solo uno spettacolo di
ardimento senza bisogno di un competitore che lo spronasse per puro
desiderio di velocità. La media complessiva era infatti di oltre 72 Km.
h. Secondo giungeva comunque Borzacchini (a 6 minuti) il quale, come è
evidente dal distacco non eccezionale, aveva dato prova di classe e
regolarità concludendo in crescendo. Terzo Chiron, sostituito agli
ultimi giri da Varzi che si era ritirato con la sua Bugatti per noie
meccaniche.
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24° TARGA FLORIO
28 maggio 1933.
A sorpresa si impone l'ALFA ROMEO 8C del MARCHESE
ANTONIO "TONINO" BRIVIO
KM. 504,000 - PICCOLO CIRCUITO in 6h. 35' 06" 76,536 kmh. 7 giri - part. 14 classificati 5
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Le invidie suscitate dai successi della Targa e particolari situazioni
politiche fecero ś che Florio venne accusato di difetti ed addirittura
di cedimenti e venne estromesso. Elementi profittatori si mossero alla
conquista della preziosa organizzazione ed il Cavaliere si ritiṛ
dignitosamente e con un dolore intenso nel cuore. Assenti Nuvolari,
Varzi, Chiron e Fagioli, l'attenzione era concentrata sul duello fra
Bivio e Borzacchini ambedue su Alfa Romeo. Vinse il marchese BRIVIO alla
media di Kmh 76,536 mentre Borzacchini fu costretto al ritiro.
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25° TARGA FLORIO
20 maggio 1934
Vince l' ALFA ROMEO B/P3 di ACHILLE VARZI
KM 432,000 - PICCOLO CIRCUITO in 6h. 14' 26" 69,222 kmh. 6 giri - part. 12 classificati 8
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1934. Il federale di Palermo Li Gotti,
attorniato da gerarchi minori, osserva interessato gli impianti di
FLORIOPOLI. Il regime è molto interessato alle corse automobilistiche
organizzerà una Coppa del Littorio molto vistosa ma di scarso interesse
tecnico.
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L'assenza di Vincenzo Florio dall'organizzazione non giova certo al
successo della Targa. Quell'anno l'interesse degli spettatori fu tenuto
vivo soltanto dalla vittoriosa presenza di Varzi che era allora
all'apice della carriera. Varzi, dopo essere transitato secondo ai primi
due giri, assunse il comando della corsa e lo mantenne fino all'ultimo :
il coraggio di Ghersi, che sotto la pioggia sferzante aveva preceduto
il campione all'inizio della corsa, venne frustrato da una spettacolare
sbandata che lo scaraventō fuori strada. La media fu solo di 67 Km. h;
ai posti d'onore si piazzarono Barbieri e Magistri, ambedue su Alfa
Romeo come, del resto, il vincitore.
Sul quotidiano locale la cronaca del grave incidenti del
Cavaliere Giovanni Alloatti, lo sfortunato pilota torinese morirā venti
giorni dopo una lunga e triste agonia per le gravi ferite riportate..
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27° TARGA FLORIO
20 dicembre 1936
KM 144,00 - PICCOLO CIRCUITO in 2h. 08' 47" 67,087 kmh. 2 giri - part. 11 classificati 9
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Targa organizzata in extremis dal R.A.C.I. di Palermo
dietro pressione della stampa in una piovosa domenica di dicembre e con
sole vetture da turismo, si impone Costantino Magistri su Lancia Augusta
ad una media non disprezzabile.
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1 |
LANCIA AUGUSTA (6) - COSTANTINO MAGISTRI
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2
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LANCIA AUGUSTA (14) - SALVATORE DI PIETRO
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3
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LANCIA AUGUSTA (8) - "GLADIO"
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All'arrivo la LANCIA AUGUSTA di OSCAR ANSALDI |
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La LANCIA AUGUSTA di "GLADIO" |
Le difficoltà finanziarie e l'impossibilità di risolvere i problemi di
natura tecnica attinenti alla partecipazione delle case portarono alla
decisione di sospendere l'organizzazione della Targa Florio. Pressati
dalla stampa che vi aveva un certo interesse ed anche dagli innamorati
della grande corsa, gli organizzatori del R.A.C.I. di Palermo decisero
in extremis di disputare il 20 dicembre una Targa su due giri con
partecipazione limitata a vetture da turismo. Costantino Magistri sotto
la pioggia portò alla vittoria la sua Lancia Augusta alla media non
disprezzabile di Kmh 67,087. Macchine dello stesso modello, pilotate da
Di Pietro e Gladio si piazzarono ai posti d'onore. |
28° TARGA FLORIO
23 maggio 1937
1 - MASERATI 6CM (16) - FRANCESCO SEVERI
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KM. 315,600 - CIRCUITO FAVORITA in 2h55'49" 107,703 kmh. 60 giri - part. 13 class. 5
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Non è facile sostituire Vincenzo
Florio se ne accorgono gli organizzatori del R.A.C.I. che non riuscendo
ad allestire una Targa degna del suo nome ripiegano per una gara da
disputarsi su un circuito di 5,260 km. all'interno del Parco della
Favorita di Palermo.
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L'imponenza dell'organizzazione della Targa Florio aveva finito per
soffocare l'impegno degli organizzatori che si erano sostituiti al Ģ
vecchio leone ģ che in quel momento sarebbe stato l'unico, con le sue
pubbliche relazioni e la sua signorile capacitā di persuasione, che
avrebbe potuto mettere assieme una corsa degna delle tradizioni. Gli
organizzatori videro invece di fronte a sé una sola alternativa :
rinnovarsi o perire. Fu cosė che, dalle gloriose strade delle Madonie,
la Targa si trasferė nel circuito della Favorita. Aggiungendo una nuova
curva fra il viale Ercole ed il Diana, inserita con due raccordi la
pista ciclistica attigua al parco, si ottenne un circuito di Km. 5,260.
La gara si disputō su 60 giri ed erano alla partenza 18 concorrenti fra
cui Villoresi e Rocco su Maserati 1500. I due assi si ritirarono, ma le
Maserati si piazzarono ai primi quattro posti con Severi (media km/h
107,704), Lurani, Bianco e Belmondo. Quinta fu la Fiat 110 di SCIANDRA. |
29° TARGA FLORIO
22 maggio 1938
Palermo, circuito all'interno del Parco della
Favorita / km 5,720 × 30 giri / km 171,600
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La MASERATI 6CM di GIOVANNI ROCCO vince la 29^ Targa Florio,
approfittando del duello tra Villoresi e MARAZZA, che ...
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Spettacolare passaggio dei bolidi
impegnati nella 29^ Targa Florio sul veloce tracciato
ricavato nel Parco
della Favorita di Palermo.
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- 1º Giovanni Rocco - Maserati
6 CM monoposto (1493 cm³) - 1h30'04"3/5 - km/h 114,302 (poiché il
circuito utilizzato in questa occasione, di km 5,720, sarà
successivamente modificato, la prestazione di Giovanni Rocco rimarrà
imbattuta)
- 2º Raphael Béthenod de Las Casas[*] - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 1h32'15" - km/h 111,609
[*] Il pilota corre sotto lo pseudonimo di "Raph"
- 3º Luigi Villoresi - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 1h34'09"2/5 - km/h 109,349
Giro più veloce: Aldo Marazza - Maserati
6 CM monoposto (1493 cm³) - 2'52" - km/h 119,720 (poiché il circuito
utilizzato in questa occasione, di km 5,720, sarà successivamente
modificato, la prestazione di Aldo Marazza rimarrà imbattuta)
La Maserati, incoraggiata dal successo dell'anno prima, tornò in massa
alla Targa della Favorita. A pochi giri dalla partenza un incidente mise
fuori gara due dei favoriti : Lurani e Bianco. Si trattò di uno
spettacolare incidente a cinque senza conseguenze per i piloti che fece
rimanere al comando Villoresi e MARAZZA seguiti da Rocco. Le due
macchine di testa furono però protagoniste di un altro incidente al 24°
giro proprio all'imbocco della grande pista ciclistica. Il solo
Villoresi poté riprendere la corsa, ma giunse terzo : via libera invece
per il napoletano Rocco che precedette Ralph.
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30° TARGA FLORIO
14 maggio 1939
Palermo, circuito all'interno del Parco della Favorita / km 5,700 × 40 giri / km 228,000
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Un gerarca fascista dà il via alla 30° Targa Florio. |
Febbrile lavoro ai box, manca poco
alla partenza. |
Anche quell'anno fu uno show delle Maserati : le quattordici vetture
partecipanti appartenevano infatti tutte alla casa Modenese del
Tridente. Si registrò l'esordio di Pietro Taruffi e Franco Cortese, due
eroi di tante Targhe successive.
La vittoria non poteva però sfuggire
al più esperto Gigi Villoresi ed apparve sicura con il ritiro di
Cortese. Piero Taruffi dal canto suo non si lasciò sfuggire la seconda
piazza e mostrò già allora le doti che ne avrebbero fatto un asso famoso
col nome di « Volpe d'Argento », per i suoi capelli precocemente
bianchi. Villoresi compì i quaranta giri alla eccezionale media di
136,445 Kmh ed il giro più veloce a quella di 141,808 Kmh. |
- 1º Luigi Villoresi - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 1h40'15"2/5 - km/h 136,449
- 2º Piero Taruffi - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 1h42'05"4/5 - km/h 133,990
- 3º Guido Franco Barbieri - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 1h45'56"2/5 - km/h 129,129
Giro più veloce: Luigi Villoresi - Maserati
6 CM monoposto (1493 cm³) - 2'24"3/5 - km/h 141,908
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31° TARGA FLORIO
23 maggio 1940
Palermo, circuito all'interno del Parco della
Favorita / km 5,700 × 40 giri / km 228,000
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... nuova vittoria di "Gigi" Villoresi su Maserati ... |
Bella veduta dei box in primo piano le vetture di
Cortese (24), PLATE' (20) Alberto Ascari (28) Romano (14) Barbieri (38)
e
del vincitore Villoresi (26
1º Luigi Villoresi - Maserati
4 CL monoposto (1491 cm³) - 1h36'08"3/5 - km/h 142,287 (nuova media
record sulla distanza; resterà la migliore prestazione sulla distanza,
sul circuito all'interno del Parco della Favorita di km 5,700)
2º Franco Cortese - Maserati 4 CL monoposto (1491 cm³) - 1h37'23"3/5
km/h 140,461
3º Giovanni Rocco - Maserati 4 CL monoposto (1491 cm³) - 1h37'40"
km/h 140,068
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Partenza della 31^ Targa Florio
Ad appena venti giorni dall'entrata italiana in guerra, la Targa della
Favorita continuava a costituire un vero carosello delle Maserati, ma
lanciava altri nomi di grandi piloti. Quell'anno fu l'esordio di
Alberto Ascari, che non mancò di suscitare entusiasmo e far rivivere in
molti il ricordo del padre, ma dovette cedere alla fine del 12° giro per
avarie al motore. Alla fine dei quaranta giri risultò pienamente
rispettato il pronostico. Gigi Villoresi non solo vinse, ma portò la
media record della gara 142Ì288 Kmh e quella sul giro a 147,201 Km. h.
Secondo fu Cortese ad appena 1' 15" che condusse una brillante rimonta e
precedette Rocco,
Franco Cortese in posa davanti alla sua Maserati 4 CL
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Giro più veloce: Luigi Villoresi - Maserati
4 CL monoposto (1491 cm³) - 2'19"2/5 - km/h 147,202 (nuovo record sul
giro; resterà la migliore prestazione sul giro per il circuito
all'interno del Parco della Favorita di km 5,700)
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- 1941: Corsa non indetta a causa della seconda guerra mondiale
- 1942: Corsa non indetta a causa della seconda guerra mondiale
- 1943: Corsa non indetta a causa della seconda guerra mondiale
- 1944: Corsa non indetta a causa della seconda guerra mondiale
- 1945: Corsa non indetta a causa della seconda guerra mondiale
- 1946: Corsa non disputata
- 1947: Corsa non disputata
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32° TARGA FLORIO - 8° GIRO DI SICILIA
4 aprile 1948
km 1080,000 non frazionati
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Terminata la Guerra il Giro di Sicilia si riprende la
Targa Florio che vede
la prima vittoria della Ferrari (166s 2000 cc) con
la coppia italo -russa
Clemente Biondetti - Igor Troubetzkoy (Principe
Igor). |
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A soli 16 minuti un grande Taruffi con una CISITALIA di appena 1100 cc |
- 1º Clemente Biondetti/Igor Troubetzkoy - Ferrari 166 S spyder Allemano (1995 cm³) - 12h10'00" - km/h 88,767
- 2º Piero Taruffi/Domenico Rabbia - Cisitalia 202 coupé - (1089 cm³) - 12h26'14"2/5 - km/h 86,835
- 3º Adolfo Macchieraldo/Antonio Savio - Cisitalia 202 coupé (1089 cm³) - 12h30'51"2/5 - km/h 86,301
La seconda Guerra Mondiale, oltre a risolversi in una sconfitta, aveva
lasciato tali ferite materiali e morali nel popolo italiano che non era
pensabile una ripesa fulminea della corsa simile a quella del 1919.
L'estromissione di Vincenzo Florio faceva si, del resto, che non ci
fosse un uomo di pari valore e di pari amore per la Targa, che pensasse a
farla rinascere. Lo stato delle tribune di FLORIOPOLI era per di più
assolutamente apocalittico. Nel 1941 il terreno era stato venduto ad un'
agricoltore con la clausola assurda che gli impianti, che in esso si
trovavano, non sarebbero stati usati per una corsa automobilistica senza
il permesso del Reale Automobile Circolo d'Italia. Il proprietario non
aveva certo esitato ad adattarli a pascolo ed a stalla. La clausola, che
prevedeva severe sanzioni, era evidentemente frutto di una piccineria
da cortile ed era stata resa esecutiva dagli eventi bellici e dai
reparti di diverse nazionalità che bivaccarono nelle tribune. La «Torre »
era stata fatta saltare con una carica di esplosivo. Nel '47, col
sorgere dell'Autonomia Regionale e l'interessamento appassionato di
Raimondo Lanza e Stefano La Motta, divenne nuovamente possibile
l'organizzazione della corsa. Vincenzo Florio ebbe un commovente
riconoscimento dei suoi meriti e gli venne restituito il posto che solo a
lui spettava. Venne così lanciato, sotto la bandiera della Targa,
l'ottavo Giro di Sicilia. Gli 86 concorrenti partono da via Emerico
Amari nella notte del 3 al 4 Aprile, per effettuare la loro rombante
cavalcata lungo le coste dell'isola in senso antiorario. A Trapani è in
ottima posizione la Lancia Aprilia dello spericolato Bracco che fa
coppia con il giovane Umberto Maglioli, biellese come lui. Ad Agrigento
si delineano bene i primattori della corsa : Villoresi, Biondetti,
Taruffi ed Alberto Ascari. Vince infine la coppia Biondetti Troubezkoi
su Ferrari alla media di 88,866 Km. h davanti a Taruffi su CISITALIA.
Bracco e Maglioli vincono la categoria Turismo fino a 1500cc.percorrendo
i 1080 Km. alla media di 79,234.
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33^ TARGA FLORIO - 9^ GIRO DI SICILIA
20 marzo 1949
km 1080,000
non frazionati
La Ferrari 166 SC con Biondetti/Benedetti domina un piovoso Giro Di Sicilia.
km 1080,000
non frazionati
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L'organizzatore, Raimondo Lanza di Trabia, nipote di
Vincenzo Florio
con l'On. Restivo, Presidente della Regione Sicilia e
Tazio Nuvolari. |
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Palermo, 1949. 33° Targa Florio. Il
Principe Raimondo Lanza di Trabìa, il Presidente della Regione Sicilia
Franco Restivo,
Giovanni Canestrini, il barone Stefano La Motta |
- 1º Clemente Biondetti/Aldo Benedetti - Ferrari 166 MM (1995 cm³)- 13h15'09"3/5 - km/h 81,493
- 2º Franco Rol/Vincenzo Richiero - Alfa Romeo 6C2500 speciale competizione coupé (2443 cm³) - 13h17'58"1/5 - km/h 81,206
- 3º Giovanni Rocco/Placido Prete - AMP 2500 spyder (2443 cm³) - 13h33'10" - km/h 79,688
Si forma a Palermo la CSAS (Commissione Sportiva Automobilistica
Siciliana), un vero strumento di potenziamento e disciplina
dell'automobilismo siciliano. La presidenza viene offerta a Florio, ma
questi declina l'incarico designando il giovane e dinamico nipote
Raimondo Lanza di Trabia. La CSAS riesce ad ottenere una migliore
sistemazione della sede stradale contribuendo così, oltre che a far
tornare il nome della Sicilia sulle cronache, a migliorare le arterie
più importanti, dopo i danni della guerra. Alla partenza è presente
Alessandro Cagno, il vincitore della prima Targa nel lontano 1906.
Partirono oltre 150 concorrenti fra i quali anche il grande Nuvolari,
suscitatore di tanti entusiasmi nelle sue grandi vittorie. In condizioni
atmosferiche proibitive, Biondetti vinse per la seconda volta
prevalendo in un serrato duello con Roll e portò la sua Ferrari alla
media di 81,494 Kmh.
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34° TARGA FLORIO - 10° GIRO DI SICILIA
1/2 aprile 1950
10º Giro di Sicilia / km 1080,000 non frazionati
1 - ALFA ROMEO 6 C 2500 COMPETIZIONE (#500) - MARIO BORNIGIA / FRANCO BORNIGIA
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KM. 1080,000 - GIRO DI SICILIA in 12h. 26' 33" 86,799 km/h. - part. 184 class. 88
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Fu una delle edizioni più combattute del Giro e della Targa. La stessa
severità del percorso e la pioggia non avrebbero giustificato il ritiro
di tanti concorrenti fra cui parte dello squadrone di dieci Ferrari
tutte pilotate da uomini di sicuro valore. Era presente tutto
l'automobilismo italiano del dopoguerra e pareva che proprio quell'anno
fosse uscito del tutto dalla grande crisi bellica. Alberto Ascari, a
quanto pare non voleva in quell'occasione contentarsi della vittoria :
si pensi che sotto la pioggia copri il percorso Palermo -Trapani -
Agrigento - Siracusa - Messina alla media di 100 Kmh. Alla fine qualcosa
cedette nel mezzo meccanico ed il campione fu costretto a capitolare.
Intanto alle sue spalle la selezione era stata durissima e non aveva
risparmiato Bracco e Cortese; Roll era nei guai con la sua Alfa
sperimentale che non teneva la strada. Infine veniva fuori Bornigia, con
la sua Alfa Romeo 2500 e vinceva alla media di 86 Kmh davanti a
Bernabei - Pacini e La Motta - Alterio su Ferrari 2000 ambedue. L'Alfa
Romeo, dopo il 1935, scriveva nuovamente il suo nome nell'Albo d'oro
della Targa Florio. |
Torna alla vittoria l’Alfa Romeo, a 22 anni di distanza (1928), grazie a due piloti romani, i fratelli Bornigia.
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Nuvolari, coi capelli grigi, è già entrato nella
leggenda. I siciliani lo toccano e dicono "Gesummaria!". Ma i fari della
macchina, poco deferenti, gli vanno "in corto" a pochi chilometri da
Partinico. La notte è buia. Nuvolari è costretto ad accodarsi a un'altra
macchina. A Menfi, decide di ritirarsi.
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- 1º Mario Bornigia/Franco Bornigia - Alfa Romeo 6c2500 speciale competizione coupé (2443 cm³) - 12h26'33" - km/h 86,799
- 2º Inico Bernabei/Tullio Pacini - Ferrari 166 MM spyder Touring (1995 cm³) - 12h38'01" - km/h 85,486
- 3º Stefano La Motta/Gino Alterio - Ferrari 166 S coupé Allemano (1995 cm³) - 12h53'05" - km/h 83,820
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35° TARGA FLORIO
9 settembre 1951
Piccolo circuito Madonie / km 72,000 × 8 giri / km 576,000)
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A furor di popolo si ritorna sul "vecchio circuito"
della Targa grazie all'opera del Cav. Florio, vince una vettura inglese
la FRAZER Nash two-litre con al volante l'italiano Franco Cortese. Da
notare la media rimasta inferiore a quella tenuta da Nuvolari nel
lontano 1932. |
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La FERRARI 212 di GIOVANNI BRACCO (autore del giro più veloce) e FRANCO CORNACCHIA
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Piccolo circuito Madonie / km 72,000 × 8 giri / km 576,000) |
La MASERATI A6 GCS di BERNABEI / PACINI completa il podio della 35^ Targa Florio.
- 1º Franco Cortese - Frazer Nash Le Mans, spyder (1971 cm³) - 7h31'04"4/5 - km/h 76,616
- 2º Franco Cornacchia/Giovanni Bracco[*] - Ferrari 212 Export (2562 cm³) - 7h34'10"1/5 - km/h 76,094
[*] Al termine del 4º giro, Franco Cornacchia cede la guida della
sua Ferrari 212 a Giovanni Bracco (il quale era stato costretto
all'abbandono al termine del 2º giro con la sua Ferrari 340)
- 3º Inico Bernabei/Tullio Pacini - Maserati A6GCS spyder (1979 cm³) - 8h12'23"3/5 - km/h 70,187
Giro più
veloce: Giovanni Bracco - Ferrari 212 Export (2562 cm³) -
52'24"2/5 - km/h 82,432 (nuovo record sul giro)
L'eccezionale
successo della Targa precedente, che era per di più il sintomo
del risveglio dell'automobilismo sportivo, fece tornare effettivamente
sulla breccia il vecchio « Cavaliere » ed esasperò
in lui il desiderio di vedere nuovamente la corsa sul circuito delle
Madonie. Solo Florio poteva riuscire, con la sua intima risoluzione che
non conosceva ostacoli, a superare le nuove difficoltà
organizzative e vi riuscì. Tutto fu ripristinato come per
incanto : dalle biancheggianti tribune, ai box, alla direzione corsa,
al sistema di partenza; ed il gusto di Florio poté sbizzarrirsi
ancora nell'adornare il tutto con gli indimenticabili festoni di agrumi
e di alloro. La commozione del pubblico e la festa dei paesi fu
inenarrabile. La competizione in quest'atmosfera poteva sembrare un
particolare, ma pensò subito Bracco, su Ferrari 4100, a
riportare alla realtà con il suo stile prepotente. Si pensi
comunque che Bracco, alla media di Kmh 81,709 fu l'unico a migliorare
la prestazione fornita sul giro da Tazio Nuvolari su Alfa che nel 1932
aveva girato anche lui ad oltre 81 di media. Bracco, dopo il terzo
giro, fu costretto a ritirare la sua macchina che aveva troppa potenza
e poca tenuta per il tormentato percorso delle Madonie. Passò in
testa Franco Cortese su FRAZER Nash, ma Bracco non si diede per vinto e
montò sulla Ferrari 2600 di Cornacchia al quarto degli otto
giri, con 13'56" di svantaggio. Il pubblico notò subito lungo il
circuito gli eccezionali «derapages» da cui non era schivo
lo stile di Bracco il quale riuscì a migliorare di 28" il record
stabilito nel primo giro. All'ultimo passaggio però la sua
vettura aveva ancora uno svantaggio di oltre 5' su Cortese che
riuscì quindi a portare alla vittoria la FRAZER Nash, l'unica
delle verdi inglesi che abbia vinto, se pur ad opera di un italiano, la
Targa Florio. La media complessiva di 76,613 Kmh rimase inferiore a
quella di oltre 79 tenuta da Nuvolari nel 1932.
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36° TARGA FLORIO
29 giugno 1952
1 - LANCIA AURELIA B20 COMPETIZIONE (#34) - FELICE BONETTO
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KM. 576,000 - PICCOLO CIRCUITO in 7h. 11' 52" 80,024 kmh. 8 giri - part. 47 class. 15
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Una Targa sottotono per la mancata partecipazione di
grandi Case e di assi del volante, giudicata severamente dallo stesso
Vincenzo Florio un insuccesso, che vede la vittoria di Felice Bonetto su
una Lancia Aurelia B20 dopo un susseguirsi di colpi di scena tra cui
l'arrivo a spinta del vincitore rimasto senza benzina.
- 1952 (29 giugno / XXXVI edizione / Piccolo circuito Madonie / km 72,000 × 8 giri / km 576,000)
- 1º Felice
Bonetto - Lancia Aurelia B20 speciale coupé 2000
(1991 cm³) - 7h11'52" - km/h 80,024 (nuova media record sulla
distanza)
- 2º Luigi Valenzano - Lancia Aurelia B20 speciale coupé 2000 (1991 cm³) - 7h14'32"1/5 - km/h 79,532
- 3º Enrico Anselmi - Lancia Aurelia B20 speciale coupé 2000 (1991 cm³) - 7h24'00"2/5 - km/h 77,836
Giro più veloce: Giulio Cabianca - Osca MT4 1350 (1342 cm³) - 51'17"2/5 - km/h 84,226
(nuovo record sul giro)
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La Targa del 1951 era stata quella della rinascita, questa che seguė
venne definita dalla stampa quella della riconsacrazione. Pareva,
dissero i giornali, che Florio lo avesse intuito ed avesse vissuto in
quei giorni una seconda giovinezza. La gara, in armonia con la
tradizione, fu infatti un susseguirsi di colpi di scena e rimase
indecisa fino all'ultimo secondo. Il vincitore Bonetto giunse al
traguardo spingendo con tutte le energie la sua Lancia Aurelia a forza
di braccia : egli era stato da sette ore al volante sicuro della
vittoria, ma proprio all'ottavo giro si era accorto di aver esaurito il
carburante ed aveva cominciato a procedere al risparmio spegnendo
addirittura il motore nelle discese e perdendo cosė tempo prezioso;
proprio a Bonfornello perō il motore cominciō a Ģ tossire ģ e Bonetto
capė che ormai era agli sgoccioli. Fortunatamente intravide una macchine
rossa; era la Osca 1500 di Cabianca il quale, dopo aver avuto la
soddisfazione di eguagliare il record di Nuvolari sul giro (51-'17"2
alla media di 84,226 Kmh), aveva rotto il semiasse in un incidente.
Bonetto riuscė a cavar fuori dalla tanica dell'Osca poco pių di un litro
di benzina che difficilmente gli sarebbe bastata per coprire i
rimanenti 7 Km.; negli ultimi metri gli era stato necessario sostituirsi
al motore. Alle spalle di Bonetto che, con la media di 80,025 Kmh
migliorō il record di Nuvolari, si piazzarono altre due Lancia Aurelia
guidate da Valenzano ed Anselmi. |
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37° TARGA FLORIO
14 maggio 1953
1 - LANCIA D20 3000 (76) - UMBERTO MAGLIOLI
2 - MASERATI A6 GCS/53 (98) - EMILIO GILETTI
3 - MASERATI A6 GCS/53 (66) - SERGIO MANTOVANI / J.M. FANGIO
KM. 576,000 - PICCOLO CIRCUITO in 7h. 08' 35" 80,635 kmh. 8 giri - part. 43 class. 21
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Grande battaglia per la 37^ edizione della Targa
Florio: Maserati, Lancia, Ferrari e piloti come Fangio, Musso, Taruffi,
Bonetto, Maglioli, Bracco, Castellotti, CABIANCA, Palmieri, Valenzano,
BORNIGIA, Anselmi in lotta fra di loro. Vince con il record della gara
Umberto Maglioli su Lancia D20 3 litri.
Il dispiegamento di forze delle case partecipanti fu degno delle
migliori edizioni : Fangio e Musso corsero con le Maserati 2000;
Taruffi, Bonetto, Maglioli e Bracco con le Lancia 3000; Castellotti,
CABIANCA e Palmieri su Ferrari 2000; Valenzano, BORNIGIA ed Anselmi
disponevano di vetture Lancia 2500. La battaglia naturalmente fu subito
violenta, ma il fondo stradale viscido per la pioggia non consent́ ai
primi giri tempi eccezionali. Cị si verific̣ invece non appena il sole
ebbe asciugato il percorso e Taruffi al settimo giro miglioṛ il record
di CABIANCA alla media di 87,067 Kmh. La fase conclusiva riserṿ una di
quelle sorprese cui la Targa ha abituato i suoi appassionati : Taruffi
anḍ fuori strada alla doppia curva che era stata fatale a MASETTI nel
1926. Umberto Maglioli, che lo aveva sempre tallonato, pasṣ al comando,
anche lui con una Lancia, seguito dalle Maserati di Giletti e di
Fangio. La media di Maglioli (Kmh 80,630) costituiva ancora una volta il
record sull'intero percorso.
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38° TARGA FLORIO
20 maggio 1954
1 - LANCIA D 24 (76) - PIERO TARUFFI
2 - MASERATI A6 GCS/53 (60) - LUIGI MUSSO
3 - LANCIA AURELIA B20/2500 (80) - ROBERTO PIOD
KM. 576,000 - PICCOLO CIRCUITO in 6h. 24' 18" 89,929 kmh. 8 giri - part. 36 class. 17
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La FERRARI 225 S di CLEMENTE BIONDETTI
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Nell' atteso duello Taruffi -
Musso prevale la "Volpe d'Argento" Piero Taruffi, qui nel concitato
arrivo, su Lancia 3000 alla media record di 89,930 e un chilometro
lanciato calcolato sul rettilineo di Bonfornello percorso a 253,521 kmh.
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Il grande duello, giā previsto alla vigilia, vide di fronte la potente
Lancia 3300 e la pių agile Maserati 2000. Piero Taruffi, la giā famosa Ģ
Volpe d'argento ģ e Luigi Musso, l'astro nascente dell'automobilismo
italiano, che erano alla guida delle due macchine, umanizzarono il
duello. A Taruffi perō la vittoria non poteva pių sfuggire e prevalse
lui, alla media record di 89,630 Kmh che costituiva un incremento di
velocitā alquanto notevole nella storia del circuito delle Madonie.
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Una Targa valida come prova del
Campionato Mondiale Marche dominata dalle Mercedes SLR di Moss/Collins
(poi vincitori), Fangio / KLING e TITTERINGTON / Fitch quest'ultimi
superati dalla Ferrari di Castellotti / MANZON che pur essendo arrivati a
10' dai vincitori furono osannati dalla folla.
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La FERRARI 857 S di EUGENIO CASTELLOTTI e ROBERT MANZON nulla puō contro lo strapotere MERCEDES |
Con mezzo secolo esatto di vita, la Targa era senz'altro la corsa pių
antica del mondo ed a Vincenzo Florio non sfuggė la possibilitā di farla
inserire del Campionato Mondiale Marche. Fu ancora una volta lui, il Ģ
Cavaliere ģ a sostenere, a Roma presso la CSAI ed a Parigi presso la
CSI, che la sua Targa meritasse pių d'ogn'altra corsa, soprattutto in
occasione del cinquantenario, quell'inclusione. Nell'attesa non
mancarono la ansietā e le amarezze, ma vennero superate. Florio ebbe
finalmente la grande notizia mentre si trovava in crociera nell'America
del Nord ed accettō naturalmente con entusiasmo la data del 16 ottobre.
Di ritorno il transatlantico Conte Biancamano fece sosta a Barcellona
dove si disputava il Gran Premio di Spagna: Vincenzo Florio fu accolto
festosamente dagli esponenti della Ferrari, della Maserati, della Lancia
e della Mercedes (che in quegli anni era tornata gloriosamente alle
competizioni) i quali erano giā a conoscenza della definitiva decisione
della CSI. Florio intuė in quel momento che la Mercedes, se stuzzicata,
non si sarebbe sottratta al miraggio della Targa, la corsa che tanto la
aveva impegnata trent'anni prima. Due telegrammi, uno al direttore
generale Koenecke e l'altro al direttore sportivo Neubauer, come ebbero a
dire gli stessi protagonisti, furono decisivi perché la bilancia
pendesse per la partecipazione. Fu un'edizione indimenticabile: le
Mercedes SLR diedero una dimostrazione di efficienza tecnica
imprevedibile. Stirling Moss portō il mezzo meccanico a prestazioni che
alla vigilia sarebbero state considerate fantascientifiche. Corse il
giro pių veloce alla media di 100,187 Kmh e copri l'intero percorso (13
giri) in coppia con il connazionale Peter Collins a 96,290 Kmh. Alle sue
spalle si piazzō la coppia Fangio Kling sempre su Mercedes. Eugenio
Castellotti che riuscė a superare in coppia con MANZON, a bordo della
Ferrari 3000, la terza Mercedes (Titterington-Fichte) ed a giungere a
soli 10' dai vincitori, venne portato addirittura in trionfo; e fu certo
l'unico terzo classificato ed aver tributato questo onore nella storia
della Targa Florio. |
40° TARGA FLORIO
10 giugno 1956
Km.720,000 - PICCOLO CIRCUITO in 7h. 54' 52" 90,970 kmh. 10 giri - part. 50 class. 34
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Nuova MISS nel 1956 con un imbarazzato e ancora sporco UMBERTO MAGLIOLI
L'edizione del '56 fu certo meno eclatante della precedente, ma non
priva dei tradizionali colpi di scena. Eugenio Castellotti fu costretto
al ritiro per noie alla sua Ferrari Ģ 3500 4 cil. ģ; Piero Taruffi su
Maserati 3300 fu sfortunato come nel '53 e bucō uno dei serbatoi cedendo
il passo ancora una volta a Maglioli che pilotava la prima Porsche
della Targa Florio. La bianca 1500 tedesca vinse alla media di 90,970
Kmh.
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Prima vittoria di una Porsche alla Targa Florio è la
bianca
RS 1500 di Umberto Maglioli vincente per la seconda volta
dopo
l'edizione del 1953.
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La malconcia , a seguito di un uscita di strada,
FERRARI di OLIVIER GENDEBIEN che in coppia
con HANS HERRMANN riuscirā a
conquistare
il 3° posto nell'assoluto. |
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1957 - Corsa non disputata (solo gara di regolarità)
42° Targa Florio 11/5/1958 - Piccolo
circuito Madonie
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Percorso |
Km.72 |
Iscritti |
63 |
Giri |
14 |
Partenti |
38 |
Km.
gara |
Km. 1008 |
Classificati |
15 |
Media
oraria |
Km. 94,801 |
Giro veloce |
S.Moss, 42'17.5" = 102.147 km/h (4° giro) |
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Olivier Gendebien, qui vincitore dell'edizione 1958 su Ferrari 250 Testa Rossa
- 1º Fabio Colonna - Fiat 600 berlina (633 cm³) - Penalità 1,4
- 2º Piero Taruffi - Lancia Appia Prima serie berlina (1089 cm³) - Penalità 2,2
- 3º Mario Costantini - Lancia Appia Seconda serie coupé Zagato (1089 cm³) - Penalità 2,4
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Dopo la grigia parentesi dell'anno precedente, la Targa Florio tornň
nuovamente in gran festa come terza prova del Campionato Mondiale
Marche. Fu quella l'ultima strepitosa vittoria del Ť Cavalieruzzo ť che
tutti ormai amavano. A pochi mesi da quella targa, dopo aver preparato
al Salone di Parigi come ai bei tempi l'edizione successiva, Florio si
sarebbe spento in terra di Francia lasciando la sua grande corsa ancora
lanciata sulla cresta dell'onda. Moss, Von Trips, Collins, Musso, Behra,
Cabianca, GENDEBIEN, Hill, HAWTHORN : questi i nomi che le case
lanciarono sulle strade delle Madonie. Stirling Moss, detentore di tutti
i record con la Mercedes, migliorň al terzo giro, sull'inglese ASTON
Martin, il limite del circuito correndo alla media di 102,147 Kmh. Per
un attimo si pensň che dovesse essere la seconda auto verde vincitrice
della Targa dopo la FRAZER Nash di Cortese, ma proprio il mezzo
meccanico tradě l'irruenza del grande Stirling. La vittoria tornň invece
finalmente in mani italiane ad opera della Ferrari di Luigi Musso che
corse in coppia con GENDEBIEN e fu invano insidiato dagli attacchi
scatenati della Porsche di Behra. La media complessiva di Kmh 94,101 non
migliorava quella della Mercedes, ma era un sintomo della ripresa della
Ferrari alla vetta dell'agone internazionale. |
43° TARGA FLORIO
24 maggio 1959
KM 1008,000 - PICCOLO CIRCUITO in 11h. 02' 21" 91,309 kmh. 14 giri - part. 51 class. 21
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Le Porsche dominarono le Ferrari la vittoria andò all'equipaggio BARTH /SEIDEL su Porsche 718 RSK 1500. |
- 1º Edgar Barth/Wolfgang Seidel - Porsche 718 RSK 1500 spyder (1498 cm³) - 11h02'21"4/5 - km/h 91,309
- 2º Herbert Linge/Eberhard Mahle/Paul Ernest Strahle[*] - Porsche 550 RS 1500 spyder (1498 cm³) - 11h22'20"4/5 - km/h 88,635
[*] Alcune fonti indicano al :2º posto l'equipaggio Linge/Scagliarini
- 3º Frits Huschke Von Hanstein/Antonio Pucci - Porsche 356 A Carrera Gran Turismo 1600 coupé (1587 cm³) - 11h31'44"2/5 - km/h 87,431
Giro più veloce: Joakim Bonnier - Porsche 718 RSK
1700 spyder (1680 cm³) - 43'11"3/5 - km/h 100,015
Dopo la sconfitta, la Porsche si produsse in uno show senza precedenti.
Le Ferrari 4000, in cui speravano i tifosi italiani, denunciarono presto
un difetto comune a molte macchine scese bellicosamente alla Targa :
l'eccessiva potenza. Quella affidata a Jean Behra, dopo un avvio
incerto, fu vista procedere verso i box per il ritiro. Nella seconda
metà della corsa le Porsche rimasero sole al comando ed il loro « en
plein » venne interrotto soltanto dal quinto posto della Maserati 200 di
Boffa. Nella fase conclusiva fu costretta al ritiro anche la Porsche di
Joakim Bonnier e la vittoria andò alla coppia BARTH - SEIDEL alla media
di 91,310 Kmh. Al secondo posto giunsero LINGE e Scagliarini, al terzo
il palermitano Pucci e Von HANSTEIN che precedettero l'ultima Porsche
ufficiale, quella di STRAHLE - Hale. |
44° TARGA FLORIO
8 maggio 1960
La PORSCHE RS/60 dello svedese BONNIER in coppia con il tedesco HANS HERRMANN
si aggiudica la 44° edizione della Targa Florio.
KM.720,000
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PICCOLO CIRCUITO in 7h. 33' 08" 95,334 kmh. 10 giri - part. 69 class. 28
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La grande prova della Porsche stimolava la Ferrari a prepararsi meglio
per cogliere immediatamente la rivincita. Gią nelle prove perņ una
paurosa uscita di strada di ALLISON privava il Cavallino rampante della
sua pił quotata 12 cilindri. Alla partenza rimanevano comunque tre
Ferrari ufficiali della categoria Sport. Quella dei fratelli Rodriguez e
quella di Phil Hill e Von Trips, che avrebbero dovuto attaccare, «
bocciavano » gią al primo giro e passavano con un ritardo incolmabile;
vani erano i disperati tentativi di Von Trips per riportarsi in prima
posizione. Infine si decideva di continuare la gara di conserva per
mantenere un posto d'onore. Nella lotta per la vittoria, accanto alla
Porsche di Bonnier, si inseriva invece un altro equipaggio interamente
italiano : quello formato da Maglioli e Vaccarella sulla sorprendente
Maserati 2900 che gią si era messa in luce a Buenos Aires ed a Sebring.
Al quinto giro Maglioli superava Hermann, compagno di Bonnier, alla
media di oltre 94 Kmh; al sesto cedeva la guida al palermitano
Vaccarella che non tradiva il suo pubblico : tutti lo guardavano col
fiato un po' sospeso, non pareva possibile; |
Ninni completava il sesto
giro aumentando leggermente il vantaggio su Hermann; al settimo la sua
Maserati, la numero 200, compiva il giro pił veloce e transitava con 3'
12" di vantaggio.
All'ottavo giro Maglioli lo attendeva per completare
brillantemente la corsa, ma Vaccarella non arrivava: un sasso gli aveva
bucato la tanca della benzina. Era la fine del suo primo sogno alla
Targa. Vinceva cosģ la coppia Bonnier - Hermann davanti alla Ferrari di
Von Trips - Hill.
- 1º Joakim Bonnier/Hans Herrmann - Porsche 718 RS60 1700 spyder (1680 cm³) - 7h33'08"2/5 - km/h 95,335
- 2º Wolfgang Von Trips/Phil Hill - Ferrari Dino 246 S spyder (2710 cm³) - 7h39'11" - km/h 94,080
- 3º Olivier Gendebien/Hans Herrmann - Porsche 718 RS60 1700 spyder (1680 cm³) - 7h41'46" - km/h 93,553
Giro più veloce: Joakim Bonnier - Porsche 718 RS60
1700 spyder (1680 cm³) - 42'26" - km/h 101,806
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45° TARGA FLORIO
30 aprile 1961
KM 720 - PICCOLO CIRCUITO in 6h. 57' 39" 103,434 kmh. 10 giri - part. 54 class. 19
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Stirling Moss in dolce compagnia di una bionda
Shirlee Adams, siamo nel 1961. |
Wolfgang Von Trips e Olivier Gendebien portano alla
vittoria la nuova Ferrari 246 Sport con motore posteriore,
filosofia
alla quale Ferrari si era, controvoglia, adeguato per contrastare le
vittorie Porsche
nel Campionato Mondiale Marche Sport.
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Gli errori macroscopici dell'anno precedente furono provvidenziali per
la Ferrari che apprestō delle vetture dal telaio pių corto e raccolto e
con il motore posteriore di 2400 cc. La nuova Ferrari 246 Sport,
pilotata dalla coppia Von Trips GENDEBIEN, non solo prevalse sullo
squadrone della Porsche, ma ottenne una media di 103,433 Kmh, che era
finalmente superiore ai 96,290 Kmh della Mercedes di Moss - Collins.
Stirling Moss, al volante di una Porsche, cercō anche quell'anno fino
all'ultimo di contrastare il passo della Ferrari, ma all'ultimo giro,
quando era ormai battuto, fu vittima della rottura di un semiasse. Ai
posti d'onore si piazzarono Bonnier - Gurney ed Hermann - BARTH tutti su
Porsche. |
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Il numeroso pubblico lungo il percorso
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47° TARGA FLORIO
5 maggio 1963
KM. 720,000 - PICCOLO CIRCUITO in 6h. 55' 45" 103,908 kmh. 10 giri - part. 55 class. 28
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Per soli 11 secondi la PORSCHE RS 2000 di BONNIER /
ABATE si aggiudica la 47^ Targa Florio, una uscita di strada di Mairesse
provoca lo sganciamento del cofano posteriore della sua Ferrari che
viene trascinato con gran fragore e scintille fino al traguardo. |
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Il duello PORSCHE - FERRARI, qui la 196/SP 2,0 di SCARFIOTTI / BANDINI / MAIRESSE
trovò
quest'ultima in difficoltà, uno dei suoi piloti , Vaccarella, non aveva
potuto partecipare; per un investimento stradale, il prefetto di
Pescara gli aveva sequestrato la patente. |
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Ottimo 4° posto assoluto per la FERRARI 250 GTO di
GIANNI BULGARI e MAURIZIO GRANA, nella foto impegnato nel sorpasso
dell'ABARTH SIMCA 1300 di Venturi / Zeccoli. |
Il confronto Porsche si concluse nel '63 a favore della casa germanica
per un banale incidente. A metà gara erano stati eliminati i prototipi
della Ferrari e la casa del cavallino rampante puntava tutto sulla sport
2 litri sulla quale si alternavano Bandini, Scarfiotti e Mairesse. La
Porsche prototipo di Bonnier - Abate era la più immediata inseguitrice.
All'ultimo giro la Ferrari pilotata da Mairesse aveva un margine che le
avrebbe consentito la vittoria, ma un fuori strada senza conseguenze le
faceva perdere tutto il vantaggio. Era troppo tardi per una rimonta e
Bonnier non si lasciava sfuggire la vittoria alla media record di
103,433. La Ferrari era seconda per soli 11". Terza era la Porsche GT di
BARTH - LINGE.
Phil Hill - Ferrari Dino 268SP / Olivier Gendebien Targa Florio 1962
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48° TARGA FLORIO
26 aprile 1964
Arrivano le "svedesi"...
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KM. 720,000
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PICCOLO CIRCUITO in 7h. 10' 53" 100,256 kmh. 10 giri - part. 64 clasS. 32
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Phil Hill / Bob Bondurant, Shelby Cobra - Ford 4,7, Targa Florio 1964
La Porsche 904 GTS del palermitano Antonio Pucci e dell'inglese Colin Davis
all'arrivo della 48^ Targa Florio, proprio quest'ultima esce vittoriosa
dopo che i prototipi Porsche di Bonnier (ritirato) e Maglioli in grave
ritardo avevano dato forfait. Il Barone Antonio Pucci è il terzo pilota
siciliano, dopo Ciuppa e Magistri, che iscrive il suo nome nell'albo
della gara.
Targa Florio 1964
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Assente la Ferrari, la nota agonistica della vigilia era, almeno in
linea ipotetica, il duello fra la Porsche, gloriosa veterana della
Targa, e la Ford che, col modello Cobra, tornava addirittura per la
prima volta alle corse. Le grosse e pesanti Cobra mostrarono subito di
non essere affatto tagliate per il singolare percorso della Targa. A
metà gara le Porsche erano ormai sicure della vittoria sebbene nel corso
del secondo giro il prototipo di Bonnier fosse stato costretto al
ritiro e quello di Maglioli procedesse in forte ritardo per una avaria
meccanica. A darsi battaglia per la vittoria erano rimaste le due Gran
Turismo di Pucci-Colin Davis e di Balzarini - LINGE. Uscì vittorioso il
primo equipaggio formato dall'inglese Colin Davis e dal palermitano
Antonio Pucci, il primo pilota locale che uscisse vittorioso dalla
grande corsa siciliana in cinquant''anni di storia. Escludiamo
naturalmente l'edizione del 1909 nella quale i concorrenti erano quasi
tutti palermitani e vinse il barone Francesco Ciuppa davanti allo stesso
Vincenzo Florio. La media del vincitore fu di Km. h 100,256. Al secondo
posto di piazzò la Porsche di Balzarini - LINGE ed al terzo la
sorprendente Alfa Romeo TZ dei siciliani Todaro e BUSSINELLO.'che
precedette tutte le altre vetture di cilindrata maggiore. Solo la Cobra
dell'esperto Gurney riusciva a concludere la corsa dell'ottavo posto |
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49° TARGA FLORIO
9 maggio 1965
KM.720,000
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PICCOLO CIRCUITO in 7h. 01' 12" 102,562 kmh. 10 giri - ISCRITTI part. 59 class. 31
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Bonnier -
Hill Porsche 904 / Vaccarella - Bandini Ferrari
P2 Targa Florio 1965 |
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Bionde o brune oramai assistono, attente e diligenti, alla gara.
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Ancora un palermitano sul podio della Targa Florio è
"Ninni" Vaccarella in coppia con Lorenzo Bandini su Ferrari 275 P2
colgono un successo
meritato che era sfuggito al siciliano nel 1960.
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FIAT ABARTH 1600 OT
HANS HERRMANN / LEO CELLA |
Girolamo Capra / Maurizio Pinchetti ALFA ROMEO Giulia TZ1/1,6
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Collesano. Bel lavoro che riproduce la FERRARI 275 P2
di NINO VACCARELLA
e LORENZO BANDINI nella vittoriosa Targa Florio del
1965. |
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Ferrari 250 GTO
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Si erano attesi cinquant'anni perché un palermitano vincesse la Targa ed
ecco, a distanza di una sola edizione un altro palermitano, Ninni
Vaccarella coglieva quella vittoria che già gli era sfuggita per mera
sfortuna nel 1960. Vaccarella, che correva in coppia con Lorenzo
Bandini, portava alla vittoria la famosa Ferrari P 2 : un equipaggio
interamente italiano interrompeva l'egemonia della Porsche. La media era
di 102,56 Km. h. Al secondo posto si piazzava la Porsche 8 cilindri di
Davis - Mitter, poi quelle di Maglioli - LINGE, Bonnier - G. Hill, Pucci
- Klass e l'Abarth 1600 di Hermann - Cella.
Vaccarella al secondo giro stabilì anche il nuovo record dei 72 chilometri coprendoli in 39'21".
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50° TARGA FLORIO
8 maggio 1966
KM 720,000 - PICCOLO CIRCUITO in 7h. 16' 32" 98,961 kmh. 10 giri - ISCRITTI part. 70 claSs. 43 (V.NAZ.)
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Targa Florio 1966 - La Ferrari arriva a Cerda, con la Dino 206 e una 330 P3 Spyder
Alfa Romeo TZ2 - Alpine A108 Targa Florio 1966
Targa Florio 1966 - Ferrari 330 P3
Jack Epstein/ Paul Hawkins Ferrari 250 LM/3,3
Passaggio nel centro di Collesano Ferrari 330 P3 - Bandini e Vaccarella
Al sesto giro incidente per la Ferrari P3 di
Vaccarella/Bandini con quest'ultimo al volante, la vittoria va così alla
Porsche Carrera 6 della Scuderia svizzera Filipinetti condotta dal
francese Willy Mairesse e dall'elvetico Herbert Muller
La Ferrari partecipň con una sola P 3. Fino all'ultimo Vaccarella e
Bandini diedero l'impressione di poter ripetere l'exploit del '65
superando la resistenza delle numerose Porsche in gara; ma, proprio a
due giri dalla fine i tifosi non videro arrivare l'attesa macchina rossa
alla quale avrebbero voluto tributare il sesto trionfo. Lorenzo
Bandini, che si trovava al volante, era finito in una scarpata, mentre
cercava di sorpassare la GTO del palermitano Marsala. Vinceva così la
Porsche Carrera della Scuderia Filippinetti condotta da Mairesse -
Muller alla media di Km. h 98,961.
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51° TARGA FLORIO
14 maggio 1967
KM. 720,000
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PICCOLO CIRC. in 6h. 37' 01" 108,811 kmh. 10 giri - ISCRITTI part. 62 class. 17 (VAL. int.)
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Fuori per incidente la Ferrari P4 di Vaccarella / SCARFIOTTI, giornata storta anche per
le nuove Alfa Romeo 33/2000 la vittoria va alla Porsche 907/2200 di Hawkins/Stommelen.
Chaparral 2F Phil Hill/Hap Sharp Targa Florio 1967
Nino Vaccarella - Targa Florio 1967 - Ferrari 330 P4
Fu un'edizione triste, qualche giorno prima se ne era andato per sempre
Lorenzo Bandini a causa delle ferite riportate nel rogo di Montecarlo.
Lo sfrenato regolamento del campionato mondiale mette a confronto sport e
prototipi di tutti i tipi concretizzando le sfide più impensabili.
Cosi' potevano partecipare le piccole e potentissime Alfa Romeo di 2000
cc., un nugolo di Porsche 910, la poderosa P4 di Vaccarella - Scarfiotti
, una Ferrari P3 privata della scuderia Elvetica Filippinetti , e a
fianco una CHAPARRAL di 7000 cc. Vaccarella al via andava subito al
comando staccando dopo il primo giro di oltre un minuto le Porsche di
Mitter, quella di SIFFERT e la Ferrari P3 di Muller. Ma la sfortuna si
abbatte ancora sulla Ferrari e Vaccarella che all'ingresso di Collesano
urtava il marciapiedi deformando i cerchi, è costretto al ritiro prima
del secondo giro. Attardati Mitter e SIFFERT su Porsche, Muller su
Ferrari P3 si porta al comando precedendo De Adamich con l'Alfa 33, più
indietro nell'ordine transitavano Cella - Biscardi, Maglioli e Stommelen
con le Porsche. Al quinto giro il regolarissimo Stommelen si portava in
testa grazie anche al rallentamento della Ferrari guidata da Muller non
troppo veloce, e non venne più ripreso. Vincono Stommelen - Hawkins in
6h 37'01" alla media di 108,811 km/h, secondi Cella - Biscardi su
Porsche, terza un'altra Porsche con la coppia Neerpash- Elford.
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52° TARGA FLORIO
5 maggio 1968
KM 720,000 - PICCOLO CIRCUITO In 6h. 28' 47" 111,111 KMH. 10 giri - ISCRITTI part. 66 class. 54
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Targa Florio 1968 - Vincitori : Vic Elford (GB) / Umberto Maglioli (I)
su Porsche 907 - Sponsor: PORSCHE / SCHELL |
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L'ALFA ROMEO 33/2 2,0 di "NANNI" GIOVANNI GALLI / IGNAZIO GIUNTI |
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PORSCHE 907-8 - VIC ELFORD GIRO VELOCE / UMBERTO MAGLIOLI
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Alfa Romeo T33 - Targa Florio 1968
Il
regolamento internazionale cambiò radicalmente, le vetture sport
dovevano essere prodotte in almeno 50 esemplari con un tetto di
cilindrata di 5000 cc., mentre per i prototipi la cilindrata massima era
fissata a 3000cc. In considerazione a questi cambiamenti Ferrari e
CHAPARRAL si ritirarono dal mondiale compreso ovviamente anche dalla
Targa Florio valevole come noto quale prova mondiale. La Porsche
allineava una nutrita schiera di 907/2200 8 cil. affidate a specialisti
quali Mitter - Scarfiotti, Elford - Maglioli, SIFFERT - Stommelen,
Harmann - Nerdasch. L'Alfa affidava le sue chances a tre 33 di 2000 cc.
Per Baghetti - Biscardi, Galli - Giunti, Casoni - Bianchi, e la 33 di
2500 cc. era assegnata a Vaccarella - Schutz. Al via subito battaglia, a
contendersi il primato furono subito Scarfiotti e Vaccarella, poi
salito il tedesco Schutz sulla macchina di Vaccarella la musica cambiò,
la guida irruenta del tedesco, mise fuori uso la rossa Alfa andando a
sbattere dopo pochi minuti dall'inizio del suo turno. Intanto anche le
Porsche accusavano problemi ritirandosi. In testa restava un'altra Alfa
33, quella di Galli - Giunti inseguita da un'altra Alfa 33 di Casoni -
Bianchi e dalla Porsche di Elford - Maglioli attardata da una foratura.
Elford che aveva personalmente cambiato la gomma, riprese la guida come
un forsennato raggiungendo le Alfa di testa inanellando giri veloci su
giri veloci che lo portarono a raggiungere e superare prima Casoni e
quindi Giunti che nulla poterono fare per contenere lo scatenato Elford.
Vincitori della gara Elford - Maglioli in 6h 28' 49" alla media di
111,111 km/h suo anche il giro più veloce e nuovo primato in 36'02"
migliorandolo di oltre un minuto. Secondi classificati Giunti - Galli su
Alfa a meno di tre minuti, terzi Casoni - Bianchi sempre su Alfa. |
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53° TARGA FLORIO
4 maggio 1969
KM. 720,000 - PICCOLO CIRCUITO in 6h. 07' 45" 117,469 kmh. 10 giri - ISCRITTI part. 79 class. 52
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Targa Florio 1969 - Lola T70 di Müller e Bonnier
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Si annuncia un festival Porsche, lo stesso Ferdinand Porsche in persona
era giunto in Sicilia per assistere alla corsa, allineava ben 6 modelli
908 3000 cc. e se non bastasse anche 3 esemplari 907.
I piloti erano i
migliori del parco Porsche distribuiti in accoppiate agguerritissime:
Mitter - Schutz, Larrousse - Lins, Redman - ATTWOOD , Elford - Maglioli
per citarne alcuni. Niente Ferrari al via, solo qualche Alfa romeo, una
2000cc. per Galli - Giunti , e una 2500 cc. per Vaccarella - De Adamich.
Fu un dominio Porsche con la coppia Mitter - Schutz, primi al traguardo
in 6h 07' 45" alla media di 117,649 km/h, secondi Elford - Maglioli con
il giro record in 35'08" terzi HERRMANN - Stommelen. |
1 - PORSCHE 908/02 spyder) - GERHARD MITTER / UDO SCHUTZ
PICCOLO CIRCUITO in 6h. 07' 45" 117,469 kmh. 10 giri - ISCRITTI part. 79 class. 52
2 - PORSCHE 908/02 - VIC ELFORD GIRO VELOCE / UMBERTO MAGLIOLI
3 - PORSCHE 908/02 (#274) - HANS HERRMANN / ROLF STOMMELEN
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54° TARGA FLORIO
3 maggio 1970
KM.792,000
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PICCOLO CIRCUITO in 6h 35'30" 120,151 kmh 11 giri - ISCR. part.78 class. 49
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Porsche 908/03, Brian
Redman / Jo Siffert (Targa Florio, 1970) |
La Ferrari 512S semi-ufficiale n.6 di Ninni Vaccarella
"il preside volante" e del compianto Ignazio Giunti
conclude al 3°
posto assoluto dopo essere stata in testa al 6° giro.
Biglietto augurale del 1970 del Circolo Filatelico Di Termini Imerese
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1 - GULF-PORSCHE 908/03 spyder - "JO" JOSEPH SIFFERT / BRIAN REDMAN
2 - GULF-PORSCHE 908-3 - PEDRO RODRIGUEZ / LEO KINNUNEN GIRO VELOCE
3 - FERRARI 512 S (#6) - NINO VACCARELLA / IGNAZIO GIUNTI
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La Targa tocca il culmine della valenza sportiva, se oggi si pensa allo
schieramento di partenza di quella gara valevole per il Mondiale Sport
vengono ancora i brividi. Non si può trovare nelle edizioni passate e
successive una analoga ricchezza di nomi e marche. Tre case impegnate
nel Campionato del Mondo scendono in forze senza lesinare uomini e mezzi
eccezion fatta per la Ferrari che impegna solo una 512 S potente e
velocissima ma inadatta alle tortuosità siciliane affidandola a
Vaccarella - Giunti. L' Alfa Romeo schiera le 33 ufficiali, la Porsche
schiera un nugolo di auto tra cui le nuovissime 908/3.
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Le prove avevano
annunciato una gara da leggenda, i tempi fatti segnare in prova
frantumavano tutti i record precedenti con ben 18 piloti pretendenti
alla vittoria. Il primo equipaggio a partire fu quello di Muller -
Parkes con la Ferrari 512 S della scuderia Filipinetti, quindici secondi
dopo è la volta di Vaccarella con la Ferrari n°6 poi via via tutti gli
altri.
Al primo giro passa primo LARROUSSE, mentre escono subito di
scena Elford su Porsche e Maglioli con l'Alfa. Dopo due giri di corsa è
ancora in testa LARROUSSE con la Porsche 908/2, seguito da KINNUNEN,
mentre Vaccarella è solo settimo con una Ferrari difficile da domare. |
Nino Vaccarella / Ignazio Giunti Ferrari 512S - Targa Florio 1970
Nino Vaccarella, Ferrari 512 come una Rockstar. Targa Florio, 1970
Al
sesto giro Vaccarella subentrato alla guida a Giunti, in palla come non
mai passa al comando della corsa ma il cinque litri Ferrari beve come
una spugna, i due piloti italiani si devono fermare ogni due giri per il
pieno
Le prove avevano
annunciato una gara da leggenda, i tempi fatti segnare in prova
frantumavano tutti i record precedenti con ben 18 piloti pretendenti
alla vittoria. Il primo equipaggio a partire fu quello di Muller -
Parkes con la Ferrari 512 S della scuderia Filipinetti, quindici secondi
dopo è la volta di Vaccarella con la Ferrari n°6 poi via via tutti gli
altri. Al primo giro passa primo LARROUSSE, mentre escono subito di
scena Elford su Porsche e Maglioli con l'Alfa. Dopo due giri di corsa è
ancora in testa LARROUSSE con la Porsche 908/2, seguito da KINNUNEN,
mentre Vaccarella è solo settimo con una Ferrari difficile da domare. Al
sesto giro Vaccarella subentrato alla guida a Giunti, in palla come non
mai passa al comando della corsa ma il cinque litri Ferrari beve come
una spugna, i due piloti italiani si devono fermare ogni due giri per il
pieno. L'ottavo giro Vaccarella si ferma per l'ennesimo pieno di
benzina, cedendo il volante al compagno Giunti e purtroppo anche il
comando della corsa alla regolare coppia SIFFERT - REDMAN che non lo
lasceranno più. La 54° Targa Florio viene vinta dalla coppia SIFFERT -
REDMAN su Porsche in 6h 35'30" alla media di 120,151 km/h, secondi la
coppia Rodriguez - KINNUNEN anch'essi su Porsche, terzi gli sconsolati
Vaccarella - Giunti su Ferrari a meno di 4 minuti dal primo. |
55° TARGA FLORIO
16 maggio 1971
Km 720,000 - PICCOLO CIRCUITO in 6h.35'46" 120,069 kmh. 11 giri - ISCRITTI part. 74 class. 41
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Arriva la "minigonna"....
Targa Florio 1971 - Nino Vaccarella / Toine Hezemans - Alfa Romeo 33/3
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Nino Vaccarella, qui vincitore dell'edizione 1971 su Alfa Romeo 33/3
Ci sono tutti i protagonisti del Mondiale Marche, tutti i piů forti
piloti di vetture Sport Prototipo in circolazione, mancano solo ICKX e
Ragazzoni piloti ufficiali della nuovissima 312 P Ferrari che a
disertato la Targa. Anche senza la Ferrari la Targa di quest'anno non
perde il suo fascino assegnatole dalla titanica sfida tra Porsche e
Alfa. Tre Alfa 33/3 di 440 cv. affidate a Vaccarella - HEZEMANS, De
Adamich - Van LENNEP e Kinnunen - STOMMELEN. La Porsche risponde con tre
vetture le 908/3 di 360 cv., affidate a Siffert - Redman, Rodriguez -
Muller, e a Elford - LARROUSSE. Sono le 9,15 parte la 55° Targa Florio,
per le Alfa partono subito le tre prime guide: Vaccarella, De Adamich,
Stommelen, la Porsche risponde con Larrousse, Rodriguez, Redman. Dopo
una decina di minuti il primo colpo di scena, a Redman si rompe lo
sterzo e finisce fuori strada, la sua Porsche si incendia, per il pilota
qualche ustione non grave. Poco prima appena fuori Cerda si era
ritirato Stommelen e la sua Alfa per rottura del cambio, stessa sorte
per Rodriguez, che sbatte sul marciapiede danneggiando irreparabilmente
la sua Porsche. Il primo giro si conclude con Larrousse in testa con 4
secondi su Vaccarella, ma Vaccarella inanella un secondo e terzo giro da
favola e balza al comando della corsa. Al cambio dei piloti sale sulla
Porsche Elford che vola come un pazzo e passa HEZEMANS subentrato a
Vaccarella al quinto giro, mentre al sesto realizza uno strepitoso 33'45
tra i giri migliori di tutti i tempi. Il compagno di Elford risale in
macchina con un cospicuo vantaggio su Vaccarella subentrato a HEZEMANS,
che perde perň durante il settimo giro a causa di una foratura che lo
costringerŕ al ritiro. Le Alfa cosě non hanno piů rivali, č una lotta in
famiglia con l'Alfa n°5 di Vaccarella che taglia il traguardo per prima
e vince in 6h 35'43" alla media di 120,055 km/h, secondi De Adamich -
Van Lennep sempre su Alfa a poco piů di un minuto, terzi Bonnier -
Atwoodh su Lola.
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56° Targa Florio 1972
5 maggio 1968
KM. 792,000
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PICCOLO CIRCUITO in 6h. 27' 48" 122,537 kmh. 11 giri - ISCRITTI part. 76 class. 38
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Un angolo emblematico nell'incredibile Targa Florio 1972 - Lola T290
1972 Targa Florio - Nani Galli - Alfa Romeo T33-TT-3 - Arturo Merzario - Ferrari 312 PB
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Il regolamento internazionale cambiò radicalmente, le vetture sport
dovevano essere prodotte in almeno 50 esemplari con un tetto di
cilindrata di 5000 cc., mentre per i prototipi la cilindrata massima era
fissata a 3000cc. In considerazione a questi cambiamenti Ferrari e
CHAPARRAL si ritirarono dal mondiale compreso ovviamente anche dalla
Targa Florio valevole come noto quale prova mondiale. La Porsche
allineava una nutrita schiera di 907/2200 8 cil. affidate a specialisti
quali Mitter - Scarfiotti, Elford - Maglioli, SIFFERT - Stommelen,
Harmann - Nerdasch. L'Alfa affidava le sue chances a tre 33 di 2000 cc.
Per Baghetti - Biscardi, Galli - Giunti, Casoni - Bianchi, e la 33 di
2500 cc. era assegnata a Vaccarella - Schutz. Al via subito battaglia, a
contendersi il primato furono subito Scarfiotti e Vaccarella, poi
salito il tedesco Schutz sulla macchina di Vaccarella la musica cambiò,
la guida irruenta del tedesco, mise fuori uso la rossa Alfa andando a
sbattere dopo pochi minuti dall'inizio del suo turno. Intanto anche le
Porsche accusavano problemi ritirandosi.
Targa Florio, 1972. Vic Elford - Gijs Van Lennep´s Alfa Romeo 33TT3
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Targa Florio 1972 - Porrsche 911
Ferrari 312 PB Merzario / Munari 1972 . L'incredibile Targa Florio.
In testa restava un'altra Alfa
33, quella di Galli - Giunti inseguita da un'altra Alfa 33 di Casoni -
Bianchi e dalla Porsche di Elford - Maglioli attardata da una foratura.
Elford che aveva personalmente cambiato la gomma, riprese la guida come
un forsennato raggiungendo le Alfa di testa inanellando giri veloci su
giri veloci che lo portarono a raggiungere e superare prima Casoni e
quindi Giunti che nulla poterono fare per contenere lo scatenato Elford.
Vincitori della gara Elford - Maglioli in 6h 28' 49" alla media di
111,111 km/h suo anche il giro più veloce e nuovo primato in 36'02"
migliorandolo di oltre un minuto. Secondi classificati Giunti - Galli su
Alfa a meno di tre minuti, terzi Casoni - Bianchi sempre su Alfa.
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13 maggio 1973 |
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KM.792,000
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PICCOLO CIRCUITO in 6h. 54' 19" 114,690 kmh. 11 giri - ISCRITTI TEMPI PROVE part.76 claSs. 42
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JACKY ICKX / BRIAN REDMAN FERRARI 312 P/3,0
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Ickx- Ferrari 312 PB
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1973 Targa Florio - Ferrari 312 PB - Merzario/Vaccarella |
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1973-Targa Florio-Jackie Ickx |
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3 - PORSCHE CARRERA RSR 3000 - LEO KINNUNEN / CLAUDE HALDI
7h12'42"5/10 - km/h 109,819
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2 - LANCIA STRATOS - SANDRO MUNARI / JEAN CLAUDE ANDRUET
7h00'30"5/10 - km/h 113,006
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1 - PORSCHE 911 CARRERA RSR (#8) - HERBERT MULLER / GIJS VAN LENNEP
6h54'19"9/10 - km/h 114,690 |
Alle 9,15 il via, Arturo Merzario con la Ferrari 312 P č il primo a
partire, seguito dopo un minuto da Stommelen con un'Alfa Romeo 33 TT12
seguito sempre dopo un minuto dall'altra Ferrari 312 di Ickx. La
battaglia inizia subito ma le cose si mettono subito male per Merzario
che alla fine del primo giro rientra ai box per sostituire una gomma
forata che gli farā perdere parecchie posizioni, per poi ripartire come
un razzo in ottava posizione all'inseguimento di Stommelen che nel
frattempo si era portato al comando e del compagno di squadra Ickx. Ma
giā al secondo giro con una guida aggressiva č giā terzo dietro a
Stommelen e Ickx, ma la sfortuna per Merzario č in agguato, a metā del
terzo giro la rottura di un semiasse lo costringe al ritiro appiedando
cosė anche il compagno Vaccarella. Stessa sorte per Ickx che sempre al
terzo giro perde il controllo della sua Ferrari finendo in un fossato,
le due Ferrari venute in Sicilia con ambizioni di vittoria e per fare
punti preziosi per il mondiale sono entrambi fuori gara. L' Alfa di
Stommelen intanto viaggia sempre in testa senza problemi, e all'inizio
del quarto giro Stommelen passa il volante al compagno De Adamich, che
ha appena il tempo di cominciare a riflettere quando, al km 42 una
incomprensione con una Fulvia HF mette incredibilmente fuori strada De
Adamich e la sua Alfa rovinandola irrimediabilmente contro un paracarro.
In meno di cinque giri, scompaiono cosė tutti i principali
protagonisti, ad approfittare della situazione c'č un nutrito gruppo di
Porsche con le Martini Carrera RSR, e solo la esordiente Lancia Stratos
di Munari - ANDRUET riesce ha rovinare il trionfo Porsche piazzandosi
seconda. Muller e Van Lennep su Porche vincono con pieno merito questa
57° Targa Florio in 6h54'19 alla media di 114'691 km/h, secondi appunto
Munari - ANDRUET su Lancia Stratos a poco meno di 6 minuti, terzi
Kinnunen - Haldi su Porsche. Giā giorni prima della gara circolava voce
che questa sarebbe stata l'ultima Targa il Mondiale, infatti la
commissione sportiva internazionale fu irremovibile, non concedendo pių
per l'anno successivo la validitā per il Mondiale Marche. Troppa gente,
difficilmente controllabile ai margini della strada, troppo pericoloso
il circuito senza adeguate protezioni per i sempre pių potenti
Prototipi. Sarebbe stato anacronistico continuare a correre in quelle
condizioni in quelle strade di rischio per piloti e spettatori. Dopo
l'edizione del 1973 si svolsero altre corse sul piccolo circuito delle
Madonne, dando vita ad edizioni sotto tono, corredate dalla sola
validitā nazionale, anche se confinate in massima parte a una
partecipazione regionale, in attesa della costruzione di un circuito pių
moderno tanto decantato ma mai realizzato.
1974 (9 giugno / LVIII edizione / Piccolo circuito Madonie / km 72,000 × 7 giri / km 504,000)
La
Lancia Stratos HF 2.4 V6 di Gérard Larrousse e Amilcare
Ballestrieri, impegnata sul piccolo circuito delle Madonie
nella
vittoriosa edizione 1974.
Dopo
l'edizione 1973, contrassegnata da una numerosa serie di incidenti
abbastanza gravi che dimostrava come l'ormai anacronistico circuito
delle Madonie poco si confacesse a ospitare competizioni per vetture
molto potenti,
la Targa Florio veniva esclusa dal circuito delle grandi
prove internazionali.
1974
- 1º
Gérard Larrousse/Amilcare Ballestrieri - Lancia Stratos
coupé (2418 cm³)- 4h35'02"6/10 - km/h 109,946
- 2º Raffaele Restivo/Alfonso Merendino[*] - Porsche Carrera 911 RSR coupé (2993 cm³) - 4h37'57"6/10 - km/h 108,792
[*] Il pilota Alfonso Merendino correva sotto lo pseudonimo di "Apache"
- 3º Giovanni Boeris/Achille Soria - Abarth-Osella PA2 2000 spyder (1981 cm³) - 4h40'17"8/10 - km/h 107,885
Giro più veloce: Giorgio Pianta - Lola-Ford Cosworth T284 3000 spyder - 37'36"2/10 - km/h 114,883
1975
- 1975 (20 luglio / LIX edizione / Piccolo circuito Madonie / km 72,000 × 8 giri / km 576,000)
- 1º Nino Vaccarella/Arturo Merzario - Alfa Romeo 33TT12 spyder (2995 cm³) - 4h59'18"7/10 - km/h 115,464
- 2º Armando Floridia/Eugenio Renna[*] - Chevron-Ford Cosworth B26 2000 spyder - 5h18'47"4/10 - km/h 108,409
[*] Il pilota Eugenio Renna correva sotto lo pseudonimo di "Amphicar"
- 3º Raffaele Restivo/Alfonso Merendino[*] - Porsche Carrera 911 RSR coupé (2993 cm³) - 5h21'08"1/10 - km/h 107,618
[*] Il pilota Alfonso Merendino correva sotto lo pseudonimo di "Apache"
Giro più veloce: Nino Vaccarella - Alfa Romeo 33TT12 spyder (2995 cm³) - 35'44" - km/h 120,895
1976
- 1976 (16 maggio / LX edizione / Piccolo circuito Madonie / km 72,000 × 8 giri / km 576,000)
- 1º Armando Floridia/Eugenio Renna[*] - Osella-Bmw PA4 2000 spyder - 5h48'46"4/10 - km/h 99,090
[*]Il pilota Eugenio Renna correva sotto lo pseudonimo di "Amphicar"
- 2º Carlo Facetti/Gianfranco Ricci - Lancia Stratos coupé (2418 cm³)- 5h50'23"9/10 - km/h 98,630
- 3º Franco Bernabei/Alfonso Merendino[*] - Porsche Carrera RSR 3000 coupé (2993 cm³) - 6h00'57" - km/h 95,747
[*] Il pilota Alfonso Merendino correva sotto lo pseudonimo di "Apache"
Giro più veloce: Eugenio Renna - Osella-Bmw PA4 2000 spyder - 37'24"6/10 - km/h 115,477
1977
- 1977
(15 maggio / XLI - ed ultima - edizione / Piccolo circuito Madonie / km
72,000 × 8 giri / km 576,000 / La corsa è stata fermata al 4º giro a
seguito di un gravissimo incidente, quindi la distanza è stata ridotta a
km 288,000)
- 1º Raffaele Restivo/Alfonso Merendino[*] - Chevron-Bmw B36 2000 spyder - 2h41'17" - km/h 107,140
[*] Il pilota Alfonso Merendino correva sotto lo pseudonimo di "Apache"
- 2º Pasquale Anastasio/Marco De Bartoli - Osella-DFV PA4 1300 spyder - 2h42'50"4/10 - km/h 106,116
- 3º Giorgio Pianta/Giorgio Schon - Osella-Bmw PA5 2000 spyder - 2h42'56"1/10 - km/h 106,054
Giro più veloce: Eugenio Renna[*] - Osella-Bmw PA5 2000 spyder - 37'06" - km/h 116,442
[*] Il pilota Eugenio Renna correva sotto lo pseudonimo di "Amphicar"
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Targa Florio: inaugurato a Collesano un pannello celebativo
E’ stato inaugurato a Collesano un mosaico celebrativo
che racconta un momento della Targa Florio 1955, con
l’interpretazione
artistica, curata da Joe Manganello, del passaggio nel centro
abitato del ridente paese madonita della Mercedes 300 SLR
di
Stirling Moss e Peter Collins, vincitori della 39^ edizione della mitica corsa
siciliana.
Fortunate coincidenze hanno permesso di registraree la presenza della vettura
protagonista dell’impresa, intervenuta al meeting
“Mercedes Benz & Friends
2012″, che ha portato 60 vetture d’epoca della casa di Stoccarda sotto il museo
della Targa Florio. L’inaugurazione del pannello è avvenuta con l’intervento dei
manager del Mercedes Benz Classic
e dei piloti Hans Herrmann, Dieter Glemser e
Marcel Tiemann.
Una gara unica al mondo …
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A
fare gli onori casa ci hanno pensato il sindaco Giovanni Meli e
Giacinto Gargano. Fra i prestigiosi ospiti il mitico Nino Vaccarella,
la cui fama non conosce confini. All’appello anche Ignazio
Capuano, Nino Gagliano, Nino Colombo, Salvo Manuli, Enzo Manzo,
Antonino Catanzaro, Salvatore Requirez, Giuseppe Pitrone, Giuseppe
Valenza, Antonino Venturella, Giuseppe Giaconia di Migaido,
Daniele
Spataro, Carmelo Solazzo e Ciccio di Cefalù, celebre calzolaio
dei piloti. A donna Costanza Afan De Rivera,
figlia di Giulia Florio e
nipote di Vincenzo Florio, il compito di rappresentare la famiglia di
chi ideò il geniale evento motoristico isolano.
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