HOME

 Formula 1 nel Tempo.....


Circuiti Storici

Link: MONZA Link; MONACO Link: NURBURGRING Link: SPA-FRANCORCHAMPS Link: SILVERSONE





Link: Pagina precedente








Campioni del Mondo Anni 90

Ayrton Senna -  Nigel Mansell - Alain  Prost  - Michael Schumacher  
Damon Hill - Jacques Villeneuve - Mika Hakkinen



Tributo Ayrton Senna
1990 - McLaren MP4/5B
SENNA Ayrton
- 1990 -

AGOSTO
L'iraq invade il vicino stato Kuwait

NOVEMBRE
Dopo undici anni di premiership Margaret Thatcher si ritira; JOhn Major è il nuovo primo ministro britannico


Flag  Brasile (San Paolo)

Sito ufficiale tribute.jpg (11020 byte)


Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 21 Mar 1960

Dal - al :

1984 - 1994

Morto : 01 Mag 1994

Presenze :

162
Anni : 34 01 10

G.P. iniziati

161
Vittorie : 41

Podio :

39
Pole - Positions : 65 Prima fila : 87
Giri veloci : 19 Mondiali : 1988 - 1990 - 1991
1990 - Senna fa il bis!

Il mondiale 1990 si apre con "l'invasione" dei giapponesi. Infatti, oltre al motore Honda e ai motori Yamaha, i giapponesi comprano intere scuderie come nel caso dell'Arrows, della March e della Brabham.
I regolamenti vengono modificati ulteriormente rivolgendo sempre maggior attenzione alla sicurezza dei piloti: le monoposto si presentano così con abitacoli più larghi e telaio più resistenti, i crash-test per le scocche diventano, praticamente, obbligatori.
Tra McLaren e Ferrari c'è stato uno scambio di piloti, a Maranello giunge Prost in sostituzione a Berger, che approda a sua volta alla McLaren accanto ad Ayrton. La Benetton, assume come d.t. Flavio Briatore che cambia radicalmente la politica del team: ingaggia Nelson Piquet, e al brasiliano offre un contratto da capogiro....ma il salario del pilota varierà notevolmente a seconda della prestazione mantenuta in gara. Il primo G.P. della stagione si corre a Phoenix (G.P. degli Stati Uniti), Berger ottiene la pole ma in gara è costretto al ritiro al nono giro, dopo aver urtato un muretto; in pista a mettersi in rilievo è un altro francese: Jean Alesì che con la Tyrrell domina la gara per i primi 34 giri finchè non viene superato dallo straordinario Senna che si aggiudica la gara; il giovane francese si deve, così, "accontenare" del secondo posto. Le due Ferrari partite rispettivamente dal 7° e 17° posto si ritireranno.
Il secondo G.P. è quello del Brasile che però, diversamente dalle precedenti stagioni, si disputa a San Paolo sul circuito di Interlogos. Senna in casa conquista subito la pole, ma mentre è al comando della gara incappa in un incidente con l'ormai doppiato Nakajima; il brasiliano,comunque, riesce a proseguire la gara e giunge terzo, alle spalle Berger e Prost. Quest'ultimo si aggiudica così la prima vittoria in "rosso".


Il carrozzone della F1 torna in Europa per il G.P. di San Marino, nel periodo di sosta un grande movimento ha riguardato tecnici e progettisti: in Ferrari arrivano, direttamente dalla McLaren Nichols e Gordon Murray mentre la casa inglese assegna a Neil Oatley il ruolo di progettista. A metà stagione la Williams, ingaggia un certo...Adrian Neway.
A Montecarlo: Senna partito dalla pole domina la gara, alle sue spalle si piazzerà, un sempre più determinato, Jean Alesì, con la Tyrrell. In Canada, il brasiliano mette a segno un altro capolavoro arrivando secondo alle spalle di Berger, ma l'austriaco verrà penalizzato di 1 minuto a causa di una partenza anticipata, inizialmente inosservata, la vittoria sarà quindi attribuita a Senna davanti a Piquet e Mansell.
Dopo le due vittorie di Senna è la volta di Prost che domina il G.P. del Messico davanti al suo compagno di squadra Mansell. Il francese si ripete, quindici giorni dopo nel G.P. di Francia, e ancora... esalta tutti, trionfando in di Inghilterra. Con la vittoria di Silverstone, Prost si porta al comando della classifica mondiale piloti, sopravanzando Senna.

In Germania è di nuovo Senna a partire in pole e a dominare la gara con la sua McLaren-Honda, alle sue spalle giungeranno,
 nell'ordine: Nannini, Berger e Prost.
In Ungheria, la Williams-Renault torna a vincere con Boutsen che si aggiudica pole e vittoria, mentre Senna giunge secondo.



 Il campione brasiliano firma un'altra doppietta in Belgio dove ottiene pole e vittoria davanti a Prost e Berger, e, quindici giorni dopo, a Monza dove ottiene nuovamente pole e vittoria, ancora davanti e Prost e Berger.
Le monoposto raggiungono in questa stagione un soddisfacente grado di sicurezza, ne è la prova l'incidente incorso a Monza ai danni Warwick che con la sua Lotus, si ribalta all'uscita della Parabolica e successivamente striscia sull'asfalto, con la monoposto capovolta, per circa 300 metri... il pilota esce completamente incolume dall'abitacolo, ansi sembra che la sua maggiore preoccupazione, subito dopo lo schianto, sia quella di correre verso i box e risalire sulla vettura di riserva. Prima della gara del Portogallo, la Ferrari riesce ad ingaggiare l'astro nascente, Jean Alesì che affiancherà nella prossima stagione, Alain Prost. In Portogallo, è Mansell, privo di alcun contratto per la stagione'91 ad ottenere pole e vittoria; il ferrarista in partenza, comunque, chiude nettamente la strada al compagno di squadra, questo incauto gesto, tra l'altro, favorisce notevolmente Senna che riesce facilmente a seguire l'inglese e piazzarsi alle sue spalle.
A Jerez si corre il G.P. di Spagna ed è ormai il consueto Senna a dominare le prove, ma in gara entrambe le McLaren si ritirano lasciando strada libera per una meravigliosa doppietta Ferrari con Prost che precede Mansell. Prima della gara a Suzuka, la F1 perde un altro grande talento.... si tratta di Alessandro Nannini che, in un incidente con il suo elicottero, perde l'avambraccio; i medici riescono dopo un accurato intervento a ricomporre l'articolazione... ma per Nannini risalire su una F1... sarà da adesso in poi un impresa impossibile.



Suzuka 1990


A Suzuka, Senna e Prost sono appaiati in prima fila, in partenza il brasiliano scatta meglio del francese ma alla prima curva si verifica un contatto tra i due che finiscono nella sabbia, il ritiro è inevitabile per entrambi.... Senna è, cosi, campione del mondo. L'incidente da luogo ad una moltitudine di polemiche; molti, tra cui lo stesso Prost, sostengono che Senna abbia, in un certo qual modo, "cercato" il contatto per impedire al pilota ferrari di conquistare un GP che avrebbe potuto cambiare radicalmente le sorti del mondiale.



Tributo Ayrton Senna
1991 - McLaren MP4/6
SENNA Ayrton
- 1991 -

FEBBRAIO
Una coalizione guidata dagli Stati Uniti sconfigge l'Iraq nella guerra del Golfo, ponendo fine all'invasione del Kuwait

AGOSTO
Milhail Gorbaciov si dimette da primo segretario del partito comunista
 dell'Unione Sovietica


Flag  Brasile (San Paolo)


tribute.jpg (11020 byte)

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 21 Mar 1960

Dal - al :

1984 - 1994

Morto : 01 Mag 1994

Presenze :

162
Anni : 34 01 10

G.P. iniziati

161
Vittorie : 41

Podio :

39
Pole - Positions : 65 Prima fila : 87
Giri veloci : 19 Mondiali : 1988 - 1990 - 1991
1991 - ....è ancora Senna

Il 1991 è l'anno di radicali cambiamenti: la federazione incrementa di un punto il punteggio assegnato al vincitore di un GP; inoltre è bandito il, cosiddetto "sistema degli scarti" ovvero tutti i punti conquistati da un pilota saranno validi in classifica.
In casa Ferrari approda Alesì, mentre Mansell viene ceduto alla Williams-Renault; la Honda che fornisce il 12 cilindri alla McLaren, motorizza, seppur con motori di 10 cilindri, anche la Tyrrell, mentre la Ferrari concede l'uso dei suoi motori alla Minardi.
È l'anno, inoltre, in cui debuttano sulla scena della F1, due piloti che segneranno la formula uno moderna: Mika Hakkinen con la Lotus e Michael Schumacher su Jordan. Il mondiale inizia a Phoenix, dove Alesì ottiene subito la pole ma in gara il francese scivola indietro ed è Senna ad aggiudicarsi la gara precedendo Prost.
 


Quindici giorni dopo si corre in Brasile: Senna,per la prima volta nella sua carriera, si aggiudica il G.P. di casa;
Ayrton dimostra ancora una volta le sue straordinarie capacità di guida..... riesce a concludere in prima posizione pur avendo
 guidato gli ultimi sette giri con un unica marcia: la sesta.




San Marino 1991


Ad Imola, le due Ferrari escono subito di scena: Prost si impantana sul prato durante il giro di ricognizione non riuscendo più a rientrare; Alesì finisce, invece, nella ghiaia al terzo giro, mentre tentava un sorpasso. La gara procede con Senna che conquista la terza vittoria davanti al suo compagno di squadra Berger. Terzo arriverà Lehto con la Dollara della Scuderia Italia, quarto arriverà Martini con la Minardi-Ferrari. Mika Hakkinen ottiene quì i suoi primi punti in F1 cogliendo il quinto posto.
A Montecarlo Senna completa il suo poker ottenendo la quarta pole e la quarta vittoria consecutiva; alle spalle dell'asso brasiliano si piazzanno, nell'ordine, Mansell con la Williams e Alesì con la Ferrai. In casa Ferrari le divergenze tra Prost e il direttore sportivo Cesare Piorio provocheranno l'allontanamento di quest'ultimo. In Canada, Mansell è al comando della gara, quando a meno di un giro dalla fine il cambio della sua Williams lo obbliga ad un brusco rallentamento; sul gradino più alto del podio salirà, duque, Piquet con la Benetton.


In Messico, Patrese dopo aver ottenuto la pole vince la gara
Al via Patrese scatta male, scivolando in quarta posizione alle spalle di Mansell, Alesi e Senna, il quale si sbarazza immediatamente del francese della Ferrari. 
Nel frattempo la gara di Berger termina al quinto giro per la rottura del motore;
Martini scivola sull'olio perso dalla vettura dell'austriaco, uscendo di pista e ritirandosi anch'egli. Dopo aver sopravanzato Alesi, Patrese completa la sua rimonta superando anche Senna alla prima curva ed infilando anche il suo compagno di squadra Mansell al 15º passaggio; l'inglese perde immediatamente terreno perché rallentato da problemi di surriscaldamento. Una tornata più tardi Prost è costretto al ritiro per problemi all'alternatore, mentre l'altro ferrarista Alesi si ritira al 42º passaggio per problemi alla frizione. Patrese continua a condurre la gara fino alla fine, mantenendo un ritmo inavvicinabile per tutti e tagliando il traguardo davanti a Mansell, Senna.


Il 7 luglio è in programma il G.P. di Francia che per la prima volta si correrà sul circuito di MagnyCours. Patrese ottiene la pole, ma è Prost a guidare la gara per 44 giri, quando Mansell riesce a beffare il francese con un sorpasso da "manuale"; l'inglese sale, così sul gradino più alto del podio. In Inghilterra è ancora Mansell trionfare, dopo la pole ottiene anche la vittoria della gara.
A Hockenheim, Mansell si concede un più che meritato tris: In germania, infatti, il pilota Williams si impone egregiamente sia in prova che in gara, alle sue spalle si piazzano Patrese e Alesì. Alla vigilia del G.P. di Ungheria, Mansell ha ridotto il gap dalla leadership a soli 8 lunghezze, ma è lo stesso Senna, pilota di testa in classifica, a riallungare le distanze aggiudicandosi la pole e la vittoria del G.P.
Quindici giorni dopo si corre in Belgio, qui debutta a soli 22 anni un certo....pilota tedesco... tale Michael Schumacher; Michael è chiamato in Jordan per sostituire Bertrand Gachot finito in carcere a seguito di una lite con un tassista londinese.
Senna sul circuito belga ottiene l'ennesimo successo, mentre il giovane Schumacher dopo il sorprendente settimo posto in griglia è costretto al ritiro, per problemi tecnici, dopo soli tre giri. A Monza il duello Mansell-Senna vede l'inglese davanti all'asso brasiliano.
In Portogallo, Riccardo Patrese conquista la vittoria davanti a Senna, mentre Mansell è sanzionato con la squalifica poichè dopo esser entrato ai box per sostituire le gomme, resta su tre ruote per un cattivo bloccaggio di un dado, i meccanici completano, così, l'operazione davanti al box di un altro team. A Barcellona Mansell conquista la vittoria portandosi a 16 lunghezze da Senna quando ormai mancano solo due gare.
Il 20 ottobre si corre il G.P. del Giappone: dopo nove giri Mansell esce fuori pista lasciando così via libera a Senna per il suo secondo titolo mondiale; il brasiliano, da grande gentlemen, dopo aver condotto la gara, cede la vittoria al suo compagno di squadra Berger; i punti guadagnati dal secondo piazzamento sono comunque sufficienti al brasiliano per diventare, per la seconda volta, campione del mondo.
Prima di disputare il G.P. d'Australia, la Ferrari licenzia in tronco Alain Prost, a causa delle continue lamentele e critiche rivolte dal francese alla casa di Maranello, al suo posto correrà Gianni Morbidelli.
Nel giorno dell'ultima gara della stagione, piove a dirotto, ma i commissari decidono di far iniziare comunque la gara, Senna, incredibile sul bagnato, conduce la gara fino al 14° giro, quando i commissari di gara rendendosi conto dell'eccesivo rischio che grava sulla competizione decidono di interrompere la gara assegnando punti dimezzati. Così Senna ottiene 5 punti anzichè 10 e Morbidelli che occupa la sesta posizione ottiene il suo primo mezzo punto in F1.
Nel frattempo, uno scossone tocca i vertici della FIA, Balestre cede l'incarico di presidente a Max Mosley che vince le elezioni con 43 voti a favore contro i 29 dell'ex-presideente.
 



BBC F1 Nigel Mansell 1992 Tribute
1992 - Williams FW14B
MANSELL Nigel
- 1992 -

APRILE
Il presidente della repubblica italiana Cossiga rassegna le dimissioni, gli succede Oscar Luigi Scalfaro

NOVEMBRE
 Il candidato democratico Bill Clinton viene eletto presidente degli USA


Flag   Gran Bretagna (Upton-on-Severn)

Photo Zoom

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 08 Ago 1953

Dal - al :

1980 - 1995

   

G.P. iniziati

187
Vittorie : 31

Podio :

59
Pole - Positions : 32 Prima fila : 56
Giri veloci : 30 Mondiali : 1992
1992 - E' l'ora di Mansell

La stagione 1992 vede l'assenza di due grandi campioni, si tratta di Prost che si è concesso un anno sabbatico dopo il licenziamento dalla Ferrari e di Piquet che ha lasciato definitivamente le corse.
Una curiosità nelle prime gare di questa stagione è la presenza, come pilota della Brabham, di Giovanna Amati la seconda donna mai salita su una F1, comunque l'intraprendente Giovanna non parteciperà a nessuna corsa poiché non riuscirà a qualificarsi dopo tre gare sarà sostituita da un figlio d'arte: Demon Hill, figlio del pluricampione Graham..
Il mondiale inizia il 1 marzo in Sudafrica è subito dominio Williams-Renault: Mansell dopo la pole vince la gara davanti al suo compagno di squadra Patrese e Senna al volante si una McLaren-Honda sempre più in crisi.
Nel secondo G.P. stagionale, in Messico, sono ancora le Williams a dominare con Mansell che ottiene la pole seguito dal compagno di squadra Patrese, risultato che viene confermato anche in gara: Mansell primo e Patrese secondo; terzo arriverà Schumacher ingaggiato, nel frattempo, dalla Benetton, una scuderia in netta ascensione. In questa gara si metterà in evidenza anche Mika Hakkinen che con la sua Lotus recupererà 9 posizioni concludendo la gara in sesta posizione.
In Brasile, la Williams e Mansell continuano a vincere mentre Senna con la nuova McLaren MP4/7 è costretto al ritiro al 18° giro per un problema elettrico. Al ritorno in Europa la situazione non cambia con Mansell che vince sia in Spagna che a San Marino, giunge secondo, invece, a Montecarlo, pur avendo dominato la gara fino a quando mancavano 8 giri alla bandiera a scacchi: dopo esser rientrato ai box per cambiare le gomme, poiché la posteriore sinistra era forata, Mansell viene sopravanzato da Senna e quando l'inglese tenta di superarlo per riprendersi la prima posizione, il brasiliano si difende egregiamente vincendo, così, per la quinta volta nella sua carriera il G.P. di Montecarlo.
In Canada, il duello Mansell-Senna porta entrambi fuori gioco, lasciando via libera a Berger che approfittando dell'accaduto passa al comando vincendo davanti a Schumacher e Alesì, quest'ultimo porta finalmente qualche punto alla Ferrari in profonda crisi.
In Francia, Patrese era al comando della gara quando per ordini di scuderia deve lasciar strada al suo compagno di squadra cedendogli, così, la sua sesta vittoria stagionale. Mansell ottiene altre tre vittorie consecutive: dopo la vittoria in Francia, l'inglese soprannominato il "Leone", per la sua tenacia e aggressività, vince anche in Inghilterra e in Germania.



Gran Premio di Gran Bretagna 1992

Al via Patrese prova ad insidiare Mansell, ma il pilota inglese respinge l'attacco del compagno di squadra, mantenendo il comando: non lo cederà più per tutta la gara. Alle spalle dei due piloti della Williams si piazza Brundle, che duella per la terza posizione con Senna, mentre Schumacher e Berger si contendono il quinto posto: alla fine entrambe le lotte sono vinte dai piloti della Benetton, con Senna costretto al ritiro per problemi al cambio e Berger rallentato da guai al motore. Mansell conduce indisturbato tutta la gara,
 vincendo davanti a Patrese, Brundle, Schumacher, Berger e Häkkinen.

Il 16 agosto si disputa il G.P. d'Ungheria. Patrese parte in pole ma in gara la sfortuna continua a perseguitarlo, il pilota italiano deve, così, lasciare la prima posizione a Senna, mentre Mansell costretto ad una rimonta forsennata, a causa di una foratura, negli ultimi giri passa dal sesto al secondo posto, si aggiudica, così, i 6 punti necessari per poter conquistare il suo primo titolo mondiale.
Dopo 11 gare il Leone è campione del mondo, forte anche della evidente superiorità tecnica della sua monoposto.A Spa, nel G.P. del Belgio a salire sul gradino più alto del podio, per la prima volta è il sorprendente Michael Schumacher. n Italia ad aggiudicarsi la vittoria è Senna, che porta la McLaren sul gradino più alto dopo 6 gare; dietro di lui giungeranno Brundle e Schumacher. Nel giorno del G.P. d'Italia, Mansell annuncia il suo ritiro, a fine stagione dalla F1. In Portogallo è nuovamente il neo-campione del mondo a vincere, mentre, fuori dalla scena, Prost annuncia il suo rientro in F1 nella stagione 1993 al volante della Williams. In Giappone a salire sul gradino più alto del podio è Riccardo Patrese, la sua Williams si aggiudica così anche il campionato del mondo costruttori.



Alain Prost at Barcelona 1993
1993 - Williams FW15
PROST Alain
- 1993 -

FEBBRAIO
A New York, almeno sette persone muoiono per lo scoppio di una bomba nei sotterranei di World Trade Center

APRILE
Carlo Azeglio Ciampi, ex governatore della Banca d'Italia forma
 il nuovo governo del paese


Flag  Francia (Saint Chamond) 1993 - Il poker di Prost..



Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 24 Feb 1955

Dal - al :

1980 - 1993

   

G.P. iniziati

199
Vittorie : 51

Podio :

106
Pole - Positions : 33 Prima fila : 86
Giri veloci : 41 Mondiali : 1985-1986-1989-1993


Il 1993 inizia privo di campione del mondo, infatti, Mansell come preannunciato a fine della precedente stagione 1992 si è ritirato, ma in casa
 Williams giunge un altro campione: Alain Prost, al quale sarà assegnato il numero due mentre il suo compagno di squadra avrà lo zero, infatti per regolamento il numero 1 spetta soltanto alla monoposto del campione del mondo in carica, che nel caso specifico è, ormai, ritirato.
Accanto a Prost, in Williams ci sarà Demon Hill, figlio del grande Graham Hill. La stagione inizia già con un episodio clamoroso, infatti la Williams non avendo presentato le domande entro i termini prescritti dal regolamento è fuori dal mondiale. Il nodo della questione riguarda gli aiuti ai piloti: (abs, cambi automatici, ecc.) la federazione vorrebbe vietarne l'utilizzo ma Frank Williams si oppone strenuamente (il suo team ha impiegato molte risorse in questo campo). In una riunione a Londra, si mette definitivamente fine al diverbio, decidendo di imporre le nuove limitazioni solo a partire della prossima stagione.
Si parte con il G.P. del Sudafrica, la Williams riprende da dove aveva lasciato: Prost ottiene pole e vittoria davanti a Senna e Blundell.
In Brasile, Senna vince davanti al suo pubblico, complice anche un intensa pioggia, che rende il brasiliano praticamente irraggiungibile.... pur avvalendosi di una monoposto tecnicamente di gran lunga inferiore alla Williams. Prost finisce, invece, fuori pista mentre Damon Hill, con l'altra Williams, arriva secondo precedendo Schumacher al volante della Benetton.
Senna si ripete a Donington. In prova Prost ottiene la pole ma in gara è ancora la pioggia a consentire ad Ayrton di mettere a punto la sua seconda vittoria stagionale: Il brasiliano già al primo giro ha superato quattro avversari in un colpo solo portandosi, così, in testa sia della corsa che del campionato mondiale.


Autodromo Enzo e Dino Ferrari


Gran Premio di San Marino 1993

Prima della gara sul circuito romagnolo cade un acquazzone; smette di piovere prima della partenza, ma la pista rimane bagnata. Al via Hill e Senna superano Prost, che scivola in terza posizione davanti a Schumacher e Berger. I primi a ritirarsi sono Blundell e Patrese, entrambi per incidente. Al settimo giro la Williams Renault di Alain Prost ha la meglio sulla McLaren Ford di Ayrton Senna, conquistando la seconda posizione; poco dopo i piloti di testa rientrano ai box per montare gomme da asciutto, operazione nella quale Hill perde parecchio tempo, pur mantenendo la testa della corsa davanti a Senna e al compagno di squadra.

Prost conquista poi la testa della corsa con un doppio sorpasso alla Tosa ai danni di Senna e Hill, il quale è superato anche dal brasiliano; l'inglese si ritira poi al 21º giro, quando esce di pista per problemi ai freni. Dodici tornate più tardi anche Andretti, risalito in quinta posizione, ha lo stesso problema, mentre al 40º passaggio Alesi, quinto grazie al ritiro dell'americano, deve abbandonare per problemi alla frizione.

Tre giri dopo anche Senna è costretto al ritiro per problemi idraulici, lasciando la seconda piazza a Schumacher, mentre Wendlinger si ritira a tredici giri dalla fine per problemi al motore; Alain Prost con la Williams Renault vince quindi davanti alla Benetton Ford di Michael Schumacher, Brundle (che porta la Ligier al secondo podio stagionale), Lehto (classificatosi quarto nonostante la rottura del motore a due giri dalla fine), Alliot e Barbazza, sesto per la seconda volta consecutiva con la Minardi Ford. Per la prima e unica volta nella storia della Formula 1, un pilota della Minardi va a punti in due Gran Premi consecutivi.



A San Marino è Prost a vincere : il francese ottiene prima la pole e poi vince la gara..... Stessa cosa, accade, nel G.P. di Spagna, dove Prost ottiene la pole e in gara dopo una rimonta, causata da una stentata partenza, vince la gara davanti a Senna e Schumacher.
Con questa vittoria Prost sopravanza di due lunghezze Senna nella classifica mondiale.
A Montecarlo, Prost si esibisce ancora in una brutta partenza infatti il francese anticipa di qulache secondo il semaforo verde, ovvia sarà la sanzione che lo costringerà ad uno "stop and go" ai box. Mentre sta per ripartire, la sosta si prolunga a causa dello spegnimento del propulsore. Il francese è così costretto ad una dura rimonta: uscito dai box alla 22° posizione, riuscirà a recuperare fino alla quarta posizione. A vincere la gara sarà, però, ancora Senna che ottiene il suo sesto successo sul circuito di monaghesco, migliorando così, il precedente record di Graham Hill; alle sue spalle giungeranno Damon Hill e Alesì.

Inizia con il GP del Canada una serie di quattro vittorie consecutive per Prost:A Montreal il francese ottiene pole e poi vince la gara, mentre Senna è costretto al ritiro; in Francia la pole va a Damon Hill, ma Prost, non ci sta ad arrivare secondo in casa, e si aggiudica la gara davanti al suo compagno di squadra.... Senna, con il suo quarto posto, resta fuori dal podio.
A Silverstone è Damon Hill a dominare la gara finchè quando mancano 18 giri al termine della gara, cede il suo propulsore, lasciando, così, via libera all'altra Williams: quella di Prost. In Germania si ripete il copione già visto in Inghilterra; Damon Hill domina la gara, ma a due giri dal traguardo scoppia il pneumatico posteriore sinistro ed è costretto cedere la posizione a Prost. Il momento di gloria per Damon Hill è, comunque, dietro l'angolo: In Ungheria, Damon Hill vince una gara dominata dall'inizio alla fine davanti a Patrese e Berger.
La gara successiva si corre in Belgio, Damon ottiene altri 10 punti: a Spa, brivido, durante le prove del venerdi, infatti Alessandro Zanardi rischia la vita uscendo fuori pista a 260 km/h.

Damon Hill vince la sua terza gara stagionale a Monza, precedendo sul traguardo la Ferrari di Alesì.
Il 26 settembre si corre il G.P. del Portogallo ed in gara si mette in evidenza Michael Schumacher che si aggiudica la gara al volante di una Benetton, in netta ripresa, alle sue spalle giunge Prost: il francese ottiene, così, i sei punti necessari per aggiudicarsi per la quarta volta il titolo di campione del mondo.


Il Gran Premio del Portogallo 1993 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 26 settembre 1993 sul Circuito di Estoril.
 La gara è stata vinta da Michael Schumacher su Benetton; grazie al suo secondo posto,
Alain Prost conquista la certezza matematica del suo quarto titolo mondiale

Al giro di formazione la vettura di Hill non si avvia; il pilota inglese è costretto a schierarsi in ultima posizione. Al via Alesi azzarda una traiettoria esterna e prende il comando, seguito da Häkkinen, Senna, Prost (superato in partenza anche dal duo McLaren oltre che dal ferrarista), Schumacher e Berger. Senna sorpassa Häkkinen a metà del primo giro e si mette all'inseguimento di Alesi, ma al 19º giro si ritira con il motore rotto, dicendo addio alla seconda piazza; al 20º giro Alesi e Häkkinen vanno a cambiare le gomme, Schumacher invece si ferma più tardi, e sbuca davanti al duo dopo la sosta.

I piloti Williams invece sono gli ultimi a tornare ai box, con Hill in grande rimonta; Prost invece non riesce a rientrare davanti a Schumacher. Al termine della serie di pit stop Schumacher passa al comando davanti a Prost, Alesi, Häkkinen e Hill. Al 33º giro Häkkinen, in scia ad Alesi, si ritira per un incidente e tre tornate dopo toccherà a Berger, autore di una pericolosa carambola lungo il rettifilo. Schumacher, Prost e Hill non si fermeranno più ai box, e il tedesco manterrà il comando fino alla fine nonostante gli attacchi di Prost, a cui basta il secondo posto per conquistare matematicamente il quarto titolo mondiale. Hill conclude terzo sopravanzando Alesi grazie alla seconda sosta ai box per cambiare le gomme del francese della Ferrari; la zona punti è chiusa da Wendlinger e Brundle. Per Schumacher è la prima e unica vittoria stagionale e la seconda in carriera.


Le ultime due gare vanno a Senna, che vince imponendosi davanti al nuovo campione del mondo. Prima del G.P. del Portogallo,
Prost annuncia il suo ritiro definitivo dalle corse, a fine stagione; la Williams, corre subito ai ripari ingaggiando, così, il miglior pilota
attualmente in circolazione: Ayrton Senna nella stagione 1994 sarà al volante della Williams.




1994 - Benetton B194
SCHUMACHER Michael
- 1994 -

LUGLIO
Il calciatore colombiano Escobar viene ucciso mentre rientra a casa dopo che un suo autogol aveva provocato
 l'eliminazione della sua squadra nella fase finale del Mondiale


Flag  Germania (Hürth-Hermülheim)

 Benetton

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 03 Gen 1969

Dal - al :

1991 - 2012

   

G.P. iniziati

308
Vittorie : 91

Podio :

64
Pole - Positions 68 Prima fila : 111
Giri veloci : 77 Mondiali : 1994 - 1995 - 2000 - 2001 - 2002 - 2003 - 2004 
1994 - L'inizio di Schumacher....la fine di Senna

Il 1994 si apre con le, preannunciate, modifiche ai regolamenti atte a ridurre l'uso l'elettronica, inoltre viene consentito alle squadre il rifornire le monoposto durante la gara. Per quanto riguarda il mercato dei piloti: Senna passa alla Williams-Renault, mentre alla McLaren viene assegnato ad Hakkinen, già collaudatore della team, il ruolo di prima guida, accanto all'esperto Brundle.
Il mondiale inizia con il G.P. del Brasile: Senna fa segnare la sua prima pole stagionale, in gara il brasiliano domina per 21 giri dopo, Michael Schumacher riesce a sopravanzare il pilota Williams avvantaggiato dall'ottima strategia di rifornimenti messa a punto dal team. Nella seconda gara, sul circuito di Aida, il brasiliano ottiene nuovamente la pole ma alla prima curva finisce in una testa-coda con Hakkinen e Larini. A vincere è ancora Schumacher che riesce ad imporsi egregiamente al comando della gara giungo alle sue spalle Berger, con la sua Ferrari e Barrichello con la Jordan.



Schumacher Imola 1994


Il 1° maggio si corre ad Imola.... sta per avere inizio il week-end più tragico di tutta la storia F1: Venerdì, Barrichello esce di pista a 220 km/h alla variante bassa, l'incidente è di una terribile spettacolarità, la monoposto di Rubens si impenna e ricade pesantemente al suolo... tutti temono il peggio ma, miracolosamente, il pilota Jordan esce quasi incolume dalla sua monoposto, viene infatti diagnosticata a Rubens solo una lieve contusione ad un braccio. Il sabato, la sorte è meno clemente.......Roland Ratzenberger, giovanissimo pilota austriaco, perde l'ala anteriore, precedentemente danneggiata da una uscita di pista, la sua monoposto sta viaggiando a 300 Km/h, l'impatto è di una violenza inaudita, per il giovane Roland, non c'è nulla da fare; alla curva Villeneuve, si spegne in modo così irriverente la sua promettente carriera.
Domenica un incidente al via tra la Lotus di Lamy e la Benetton di Lehto, scaglia tra la folla pezzi di carbonio ed anche due gomme, il bilancio sarà tuttavia accettabile "solo" un centinaio di feriti.

Alle ore 14:17...... accade l'rreparbile: Senna conduce la gara al volante della sua Williams, alla curva del Tamburello per motivi, non ancora del tutto chiarirti, la sua monoposto non sterza, la vettura di Senna continua a procedere diritto, il brasiliano tenta una disperata frena.... ma a causa della brevissima via di fuga presente in quel punto l'impatto è inevitabile.... la monoposto si schianta contro il muro esterno, la violenza dell'urto provoca una sorta di "rimbalzo", la Williams si ferma a bordo pista.
Il casco giallo di Ayrton si muove...... tutti credono che il campione esca da un momento all'altro dall'abitacolo, di ciò che resta, della vettura.... ma nulla. I soccorritori si avvicinano al brasiliano... solo allora si comincia a comprendere la gravità della situazione, una sospensione danneggiata nell'impatto è riuscita a penetrare nel casco del pilota, ovunque c'è sangue, Senna sembra essere ancora vivo, o almeno, il suo cuore batte ancora.... i medici lo estraggono dalla vettura, Ayrotn deve essere subito portato ad un efficiente pronto soccorso.
Alle ore 18:40 dall'ospedale di Bologna giunge l'esposto ufficiale: Ayrton Senna è deceduto
Il brasiliano perde, così, la sua gara più importante, il mondo intero si ferma.... è morto un uomo è nata una leggenda.
Ayrton umanamente era una persona speciale, nonostante la fama ed il denaro era rimasto il ragazzo di sempre, semplice, disponibile ed eccezionalmente generoso. Tutti, tutti si chiedono il perchè??? Senna era il miglior pilota del mondo, cosa non ha funzionato, perchè la sua monoposto non è riuscita a sterzare, perchè proprio a lui??? il mondo della F1 è paralizzato, un maledetto week-end ha rimesso tutto in discussione, i piloti sono sufficientemente sicuri??

La morte di Senna è stato certamente uno degli episodi più tristi che la F1 ricordi, ma allo stesso tempo è stato necessario per far cambiare, sostanzialmente, il modo di concepire la sicurezza. Forse il prezzo da pagare per salvare altre vite era quello di perdere l'uomo più speciale che sia mai salito su una monoposto. Vorrei solo rammentare un ultimo particolare...... che seppur trapelato a distanza di anni dall'evento mi ha colpito particolarmente: nella monoposto di Senna è stata trovata una bandiera austriaca, il brasiliano infatti una volta salito sul podio avrebbe voluto esporla in ricordo del compagno Roland Ratzenberger deceduto, neanchè ventiquttr'ore prima.......
Per onor di cronaca la gara si concluderà con la vittoria di Schumacher.


A Montecarlo, durante le prove del giovedì, si sfiora nuovamente la tragedia, Windlinger, con la sua Sauber, finisce a 270 km/h contro le protezioni alla chicane del porto, il giovane austriaco dopo qualche giorno in coma, si ristabilira ma sceglierà di non salire mai su una F1.
Il giorno successivo i piloti si ritrovano per dare vita e vigore al loro sindacato il Gpda che negli ultimi tempi stava assumendo in ruolo in secondo piano.
In gara a dominare sarà Schumacher , il tedesco ottera la sua quarta vittoria stagionale davanti a Brundle e Berger.


Nella pausa precedente al G.P. di Spagna i piloti si riuniscono nuovamente per affrontare l'argomento "sicurezza" a questo proposito verranno prese delle importanti decisioni che necessarie per rallentare le monoposto ed aumentarne la stabilità.
A Barcellona, Schumacher otterra la pole, ma è Damon Hill a vincere la gara davanti al tedesco e a Blundell. In Canada, Schumacher torna a vincere davanti allo stesso Hill. In Francia, la Williams affianca a Hill un grande del passato Nigel Mansell, che ottiene il secondo posto proprio alle spalle del compagno di squadra. In Inghilterra, Damon Hill gioca in casa ed ottiene prima la pole, poi la vittoria della gara davanti a Schumacher ed Alesì. In Germania, è una Ferrari a salire sul gradino più alto del podio: Berger ottiene la pole e in gara resta in testa dal primo all'ultimo giro. È un G.P. movimentato: al via una carambola mette fuori gioco dieci vetture, il direttore di gara fa entrare la Safety Car, al 15° giro durante un pit-stop, la Benetton di Verstappen va a fuoco, cinque meccanici si feriscono leggermente, mentre il pilota si salverà grazie agli estintori interni ed alla prontezza degli addetti. Dietro a Berger saliranno sul podio Panis e Bernard con le due Ligier-Renault.
A Budapest, nel G.P. d'Ungheria, è ancora il sempre più solo Schumacher a dominare.
In Belgio, Barrichello, abile a sfruttare le condizioni atmosferiche, ottiene la pole con la sua Jordan, ma in gara è Alesì a guidare la corsa; ma al terzo giro, quando il francese gestiva un discreto gap nei confronti dei diretti inseguitori, il suo motore Ferrari cede, ad approfittarne è ancora Schumacher che si aggiudica la vittoria seguito da a Damon Hill. Subito dopo la gara, però, il pilota tedesco sarà squalificato: Nelle verifiche tecniche, infatti, è stata trovata una irregolarità nel pattino di legno fissato sotto il fondo piatto: è più sottile di circa 2 mm rispetto ai limiti fissati dal regolamento. I dieci punti della vittoria saranno quindi assegnati Damon Hill, giunto secondo..

Nel G.P. d'Italia, Alesì ottiene la pole con la sua Ferrari ma in gara durante il pit-stop, il cambio tradisce il ferrarista la vittoria andrà così a Hill suo diretto inseguitore. Il pilota inglese si ripete nel successivo G.P. quello del Portogallo, gli ultimi punti conquistati da Damon porteranno il pilota Williams ad una sola lunghezza dalla testa della classifica mondiale occupata da Schumacher.

Il G.P. d'Europa si corre a Jerez, ed è Schumacher ad ottenere pole e vittoria davanti a Hill e Hakkinen. In Giappone, Hill domina la gara, il G.P. si disputa sotto una pioggia incessante e Damon vince davanti al Schumacher e ad Alesì. Si giunge così all'ultima gara della stagione, gara decisiva per l'assegnazione del titolo mondiale. L'ultima gara in programma è ad Adelaide: Mansell ottiene la pole ma in gara è Schumacher ad andare in testa seguito a ruota da Hill, tra i due inizia un duello che si concluderà al 36° giro, quando Schumacher uscito male da una curva sbatterà contro il muretto esterno Hill, che lo seguiva da molto vicino non riesce ad evitarlo, l'impatto mette fuori gioco il tedesco, mentre Hill tenta di proseguire, ma giunto ai box, i meccanici rendendosi conto della precarietà della sospensione accidentata obbligano il pilota inglese al ritiro.
Il tedesco della Benetton si aggiudica così il mondiale e diventa il primo campione del mondo tedesco.
E' indubbio che se Senna non fosse incorso in quel terribile incidente Schumacher avrebbe dovuto gestire una situazione, certamente più complessa, di quella reale.
 



1995 - Benetton B195
SCHUMACHER Michael
- 1995 -

GENNAIO
Dopo essere stato espulso durante una partita il giocatore francese del Manchsetr United Eric Cantona,
viene sanzionato in modo esemplare per aver colpito uno 
spettatore con un calcio

FlagGermania (Hürth-Hermülheim)

Benetton

 

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 03 Gen 1969

Dal - al :

1991 - 2012

   

G.P. iniziati

308
Vittorie : 91

Podio :

64
Pole - Positions 68 Prima fila : 111
Giri veloci : 77 Mondiali : 1994 - 1995 - 2000 - 2001 - 2002 - 2003 - 2004 
1995 - Schumacher concede il bis

Nel 1995, la F1 è più sicura sopratutto grazie al "sacrificio" di Senna, il regolamento prevede,infatti, propulsori meno spinti e alimentati da benzine commerciali; abitacoli più resistenti, infatti questi devono superare crash-test di gran lunga più severi e monoposto più pesanti.
Il mondiale inizia con la gara del Brasile: La vittoria andrà a Schumacher davanti a Coulthard e Berger, ma dopo qualche ora la federazione squalificherà sia Schumacher che Coulthard poiché la benzina utlizzata dalle loro monoposto non è stata trovato conforme ai nuovi regolamenti.
La vittoria passerà quindi a Berger; dopo qualche mese, in appello, verrà, comunque, ristabilito l'ordine di arrivo con Schumacher primo, Coulthard secondo e Berger terzo; ma l'assoluzione non sarà completa, infatti verranno assegnati i punti solo ai piloti, per i team la squalifica resta confermata.

Il 9 aprile si corre in Argentina e David Coulthard ottiene la sua prima pole; in gara Alesì fa sognare i ferraristi per sette giri guidando la corsa ma alla fine giungerà secondo dietro Hill e davanti al consueto Schumacher.
Il G.P. successivo si corre a Imola, il tracciato ha subito radicali modifiche a seguito dell'incidente di Senna; Schumacher ottiene la pole mentre al suo fianco si piazzerà il ferrarista, Berger. In gara Berger occupa la prima posizione, ma durante il pit-stop si spegne il motore della sua Ferrari, i secondi persi consentono sia ad Hill che ad Alesì di sopravanzare il pilota austriaco. Sarà Hill a tagliare per primo il traguardo, conquistarà così la leadership della classifica mondiale piloti.
Schumacher, dopo appena quindici giorni, sopravanza nuovamente il pilota Williams, imponendosi sia nel G.P. di Spagna che in quello di Montecarlo L'11 giugno è la volta del G.P. del Canada e sul gradino più alto del podio tornerà a salire una ferrarista , si tratta di Jean Alesì che a dodici giri dalla fine approfitta, di un problema tecnico accorso alla monoposto di Schumacher, per portarsi al comando e vincere il suo primo ed unico G.P. al volante di una "rossa", finalmente un successo dopo tanti svaniti. In Francia, si torna alla routine, a vincere è ancora Schumacher davanti a Hill e Coulthard. Nel G.P. d'Inghilterra, a vincere è l'altro pilota Benetton Johnny Herbert, l'inglese si impone dopo che Schumacher, leader sino a quel momento, esce di pista nel tentativo di proteggersi da un sorpasso di Hill .
In Germania, Hill ottiene la pole, ma sbaglia ed esce fuori pista al primo giro; Schumacher ha così via libera per l'ennesimo trionfo, seguono Coulthard e Berger..

In Ungheria la vittoria è di Hill, davanti a Coulthard, terzo posto per Berger.
Prima del G.P. del Belgio, i vari team sono in fermento, tentano di accaparrarsi i migliori piloti per la stagione successiva, a fare il "colpaccio" è la Ferrari che lascia Alesì e Berger e ingaggia il miglior pilota in circolazione, con un lucroso contratto Micheal Schumacher approderà alla prossima stagione, in Ferrari. Come seconda guida il team si assicura i servizi di Irvine. In casa Williams, invece, si attende un giovanissimo pilota che sta, letteralmente, dominando il campionato cart negli Stati Uniti, si tratta di Jacques Villeneuve, figlio di quel Gill che fece tanto impazzire i ferraristi, negli anni ottanta.




In Belgio, le due Ferrari si piazzano in prima fila, ma in gara a causa delle variabili condizioni atmosferiche, Schumacher partito dal 16° posto, è protagonista di un'entusiasmante rimonta che permetterà al tedesco di tagliare per primo la bandiera a scacchi. Durante la gara si sfiora l'ennesimo dramma: ai box la Jordan di Irvine prende fuoco: i soccorritori sono rapidissimi, il tutto si risolverà, fortunatamente, senza alcuna consegueza.
In Italia, a Monza, è Coulthard a partire dalla pole ma esce già nel giro di ricognizione; al comando passa Schumacher, ma il tedesco è tallonato dall'altro pilota Williams: Hill, l'inglese avvicina Micheal ma non è nelle condizioni di tentare il sorpasso, al 24° giro Damon, tenta, ancora, di sopravanzare il leader della gara, ma il goffo sorpasso si trasforma in un brusco tamponamento, entrambi sono costretti al ritiro. Al comando passano le due Ferrari, tutti confidano in una "nostalgica" doppietta rossa, ma prima Berger e poi Alesì, a causa del grippaggio di un cuscinetto, escono di scena lasciando la vittoria a Herbert; seguito da Hakkinen e Frentzen.
In Portogallo è la Williams "sbagliata" a imporsi, infatti, è Coulthard ad aggiudicarsi la prima gara della sua carriera, vincendo davanti a Schumacher e Hill. Nel G.P. d'Europa, dopo il ritiro di Damon Hill, si accende un entusiasmante duello tra Schumacher ed Alesì, lo scontro tra i due rappresenta, per i ferraristi, lo scontro tra due differenti realtà, il passato "rosso" di Jean di fronte al futuro "rosso" di Schumacher.... a spuntarla sarà il tedesco....


Nel G.P. del Pacifico, Coulthard parte nuovamente dalla pole e vi rimane per buona parte della gara finchè Schumacher, dopo aver superato egregiamente Hill e Alesì, raggiunge lo scozzese gli strappa il comando della gara.
Con due GP di anticipo sulla fine della stagione Micheal Schumacher si aggiudica, per la seconda volta, al volante della sorprendente Benetton il titolo di campione del mondo. Il circus identifica in questo giovane pilota, il degno erede del grande Senna.


Nel G.P. del Pacifico, Coulthard parte nuovamente dalla pole e vi rimane per buona parte della gara finchè Schumacher, dopo aver superato egregiamente Hill e Alesì, raggiunge lo scozzese gli strappa il comando della gara. Con due GP di anticipo sulla fine della stagione Micheal Schumacher si aggiudica, per la seconda volta, al volante della sorprendente Benetton il titolo di campione del mondo. Il circus identifica in questo giovane pilota, il degno erede del grande Senna. In Giappone, Schumacher mette a punto un'altra vittoria davanti a Hakkinen ed Herbert, con i 14 punti conquistati sul circuito di Suzuka la Benetton si aggiudica il campionato costruttori.
L'ultimo G.P. della stagione, si corre in Australia ad Adelaide: Durante le prove del venerdì, Hakkinen, il finlandese targato Mclaren, si schianta contro i muretti che circondano il circuito, la causa dell'incidente è da imputare ad un afflosciamento improvviso del pneumatico posteriore sinistro. L'impatto è violento, il pilota perde i sensi all'interno dell'abitacolo, i soccorsi sono fulminei, Mika viene ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Royal Hospital, le sue condizioni sono gravi, il finlandese è in coma... il mondo della F1 si ferma nuovamente, nessuno ha dimenticato quel primo maggio di un anno fa..... Dopo tre giorni, trascorsi in bilico tra la vita e la morte Mika... ce la fa!! il finlandese dopo 72 ore di incoscienza torna a riaprire gli occhi, Mika ha ancora molto da fare........ La gara, per la cronaca, verra dominata da Hill.

CURIOSITA' - Monaco e Ungheria 1995: due incidenti assolutamente anomali videro protagonista, tra Montecarlo e l'Hungaroring, Takachiho Inoue. Sulle strade cittadine del principato, sabato tra le due sessioni di prove libere la Safety Car guidata dall'ex rallista Jean Ragnotti tamponò la Footwork del giapponese che era al traino. Il pilota, singolarmente, era all'interno della monoposto e aveva le cinture di sicurezza già slacciate. Per sua fortuna aveva ancora il casco, perchè venne sbalzato fuori fuori dalla monoposto e perse i sensi. I medici non gli consentirono di partecipare alle qualificazioni. Bastava e avanzava come pilota-Paperino eppure meno di tre mesi più tardi, in Ungheria, Inoue dopo un innocuo ritiro per rottura del motore, accostò a bordo pista e corse a munirsi di un estintore per spegnere il principio d'incendio sulla sua macchina: fu investito in pieno, sia pure a bassa velocità, dalla macchina dei commissari intervenuti per spostare la Footwork. Nessun danno al pilota giapponese. E le immagini di quell'incidente ancora circolano in Internet (video che noi abbiamo sulla sezione apposita).

- Monaco e Ungheria 1995: due incidenti assolutamente anomali videro protagonista, tra Montecarlo e l'Hungaroring, Takachiho Inoue. Sulle strade cittadine del principato, sabato tra le due sessioni di prove libere la Safety Car guidata dall'ex rallista Jean Ragnotti tamponò la Footwork del giapponese che era al traino. Il pilota, singolarmente, era all'interno della monoposto e aveva le cinture di sicurezza già slacciate. Per sua fortuna aveva ancora il casco, perchè venne sbalzato fuori fuori dalla monoposto e perse i sensi. I medici non gli consentirono di partecipare alle qualificazioni. Bastava e avanzava come pilota-Paperino eppure meno di tre mesi più tardi, in Ungheria, Inoue dopo un innocuo ritiro per rottura del motore, accostò a bordo pista e corse a munirsi di un estintore per spegnere il principio d'incendio sulla sua macchina: fu investito in pieno, sia pure a bassa velocità, dalla macchina dei commissari intervenuti per spostare la Footwork. Nessun danno al pilota giapponese. E le immagini di quell'incidente ancora circolano in Internet (video che noi abbiamo sulla sezione apposita).




Damon Hill tribute
1996 - Williams FW18
HILL Damon
- 1996 -

APRILE
In Italia la coalizione di centro-sinistra vince le elezioni. Romano Prodi
 forma il nuovo governo


Flag   Gran Bretagna (Londra)

Casco Auto

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 17 Set 1960

Dal - al :

1992 - 1999

   

Presenze :

122
Vittorie : 22

Podio :

42
Pole - Positions : 20 Prima fila : 47
Giri veloci : 19 Mondiali : 1996

1996 - Dopo Graham ora tocca a Demon!
Figlio d'arte, anche suo padre Graham Hill è stato Campione del Mondo di Formula 1.
 Dopo aver iniziato la sua carriera nel motociclismo, vincendo anche un'importante gara a Brands Hatch nel 1983, Demon Hill passò poi all'automobilismo, facendo una lunga gavetta nelle formule minori e debuttando in Formula 1 a trentuno anni, nel 1992.


La stagione 1996 si apre con la gara in Australia che non si disputa più ad Adelaide, dove l'anno prima Hakkinen aveva rischiato la vita, ma a Melbourne ed è subito Jacque Villeneuve, ad ottenere la pole alla sua prima gara in F1. Il canadese può persino vincere infatti domina la gara fino al 53° giro, a cinque giri dal temine, quando una perdita d'olio lo costringe a rallentare e a cedere la posizione al suo compagno di squadra che si aggiudicherà la gara. Dietro la coppia Williams salirà sul podio il neo ferrarista Eddie Irvine.
La seconda gara della stagione è in programma in Brasile; qui le condizioni meteorologiche variabili favoriscono l'ex-ferrarista Alesi che giunge secondo con la sua Benetton alle spalle di Hill, l'inglese sale ancora sul gradino più alto del podio "favorito" da da un errore del suo compagno di squadra, incappato in un fuori pista quanto era al comando della gara. Schumacher giungerà terzo ma il divario tecnico che separa la sua "goffa" ferrari dalla velocissima Williams, targata Newey, è praticamente abissale!! Hill completa il tris di vittorie giungendo primo in Argentina, precedendo Villeneuve e Alesi. Nel G.P. d'Europa, che si corre al Nurburgring, Damon ottiene la pole ma è autore di una pessima partenza che lo retrocede di qualche posizione, a tutto vantaggio del suo compagno di scuderia che vola verso la testa della gara. Il canadese si piazza al comando della gara e vi rimarrà sino alla bandiera a scacchi ottenendo, così, la sua prima vittoria in F1.... Jacques è sorprendente, veloce e preciso, pur non avendo uno stile di guida simile a quello del padre, impressiona molto per la sua tenacia e determinazione.
Ad Imola in pole c'è Schumacher, questa volta, con la Ferrari il tedesco sbaglia però la partenza e ne approfitta subito Coulthard che si porta al comando della corsa finchè, tradito dal cambio, è costretto al ritiro, cede così la leadership della gara a Hill che si aggiudica il GP davanti a Schumacher e Berger.



Damon Hill - Williams FW18 - Renault RS8 3.0 V10 - Monaco F1 Grand Prix 1996


A Montecarlo è nuovamente Scumacher a partire dalla pole ma la sua gara dura solo 40 secondi poiché il tedesco sbaglia traiettoria e sale su un cordolo fradicio d'acqua la conseguente incotrollabilità della monoposto lo indirizza verso il muretto tra la curva Loews e la curva Portier, l'impatto è inevitabile, la sospensione è andata.... per la rossa è l'ennesimo ritiro. Il ferrarista non è l'unico a sbagliare ansi a concludere prima la loro gara sono: Hill costretto al ritiro a causa del motore, Villeneuve coinvolto in un incidente al via; e molti molti altri.... la vittoria andrà Olivier Panis che con la Ligier precede Coluthard e Herbert.


La gara successiva si corre in Spagna sul circuito di Barcellona: la pole è di Villeneuve, ma il giorno della gara piove a dirotto..... Schumacher, irraggiungibile sul bagnato, dopo una brutta partenza, si impone: recupera posizioni su posizioni e guadagna la testa della gara, resterà primo sino alla bandiera a scacchi. E' la prima vittoria della Ferrari nella stagione 1996, a trionfare però non sono state le prestazioni della monoposto, bensì l'abilità di un pilota che in quelle circostanze è riusicto a fare la differenza..... Schumacher sul podio, non a caso, precede un altro re del bagnato cioè Alesi al volante di una Benetton in netta crisi tecnologica. La Williams ottiene i 4 punti del terzo posto con Villeneuve.
Inizia l'era di Schumacher -Ferrari
 

Si passa al GP del Canada, Hill firma un'altra vittoria davanti al compagno di squadra Villeneuve; Schumacher è costretto al ritiro. Il copione si ripete in Francia dove Hill giunge primo, Villeneuve secondo, Alesi, terzo e Berger quarto, la Renault piazza così quattro dei suoi motori nelle prime quattro posizioni, un buon risultato nella gara di casa.
In Inghilterra è Villeneuve a tagliare il traguardo per primo mentre Hill, nel G.P. di casa, è costretto al ritiro; dietro il canadese giungeranno Hakkinen, ormai ripresosi completamente dall'incidente e Berger. Quando mancano sei gare al termine del mondiale, la classifica vede primo Hill con 15 punti in più rispetto al suo compagno di squadra. In Germania è nuovamente Hill ad ottenere la pole ma sbaglia la partenza e viene superato da Beger che giuda la gara fino a tre giri dal termine, quando un problema al motore della sua Benetton, lo costringe a rallentare e cedere la posizione a Hill che vince la gara davanti all'austriaco, Villeneuve giungerà, invece, terzo. In Ungheria, però, è il canadese a spuntarla aggiudicandosi la gara davanti al suo compagno di scuderia; la Williams con i 16 punti così ottenuti vince il titolo mondiale costruttori. In Belgio Villeneuve ottiene la pole ma, nella pista preferita di Schumacher, il tedesco riesce a fare la differenza raggiunge il comando della gara a 11 giri dalla fine e ci resta fino alla bandiera a scacchi, il ferrarista si impone davanti a Villeneuve. E' il momento del G.P. d'Italia: Damon Hlill ottiene la pole davanti a Villeneue; in gara i due della Williams finiscono fuori pista e al comando passa Alesi, seguito da Schumacher, il tedesco grazie ad un rapidissimo pit-stop, riesce a superare ai box il pilota francese e ad aggiudicarsi la gara. Durante il week-end italiano la Williams annuncia che nella stagione 1997 al posto di Hill è stato ingaggiato Heinz Harald Frentzen mentre Hill passerà in forza alla Arrows

In Portogallo Hill ottiene la pole, ma in gara il protagonista è Villneuve che partito male sprofonda dalla seconda alla quarta posizione ma rimonta benissimo, al 16° giro sorpassa con una stupenda manovra Schmacher:
Villeneuve affianca la Ferrari del tedesco all'esterno nella curva prima del traguardo, in una zona dove si viaggia a 220 km\h e in cui l'accelerazione laterale rischia di spezzarti il collo, il canadese tiene giù il piede e supera Michael. Nei giri successivi riesce a superare Alesi e Hill finendo così al primo posto. Quando manca una sola gara al termine della stagione,il gap che divide Villenuve dalla leadership di Hill è di 9 punti. GP di Suzuka. Villeneuve ottiene la pole ma al via l'ennesima brutta partenza lo fa scivolare al sesto posto, mentre è in rimonta, dopo il pit-stop, la ruota posteriore sinistra vola via dalla sua monoposto il ritiro è immediato. A salire sul gradino più alto del podio è ancora Hill che diventa per la prima volta campione del mondo,
dopo i due titoli vinti da papà Graham.



jacques villeneuve
1997 - Williams FW19
VILLENEUVE Jacques
- 1997 -
MAGGIO
Tony Blair è il nuovo primo ministro inglese

AGOSTO
La principessa Diana perde la vita per un incidente d'auto in un tunnel di Parigi. Anche 
il suo compagno Al-Fayed e l'autista Henry Paul muoino nell'incidente




Flag   Canada (St-Jean-sur-Richelieu)

Sito ufficiale Casco Auto

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 09 Apr 1971

Dal - al :

1996 - 2006

   

Presenze :

165
Vittorie : 11

Podio :

12
Pole - Positions : 13 Prima fila : 23
Giri veloci : 9 Mondiali : 1997
1997 - Jacques fa meglio di papà Gilles!!

Nel 1997 avviene il debutto di due nuove scuderie legate a campioni del passato, stiamo parlando della Stewart del tre volte campione del mondo Jacky Stewart e della Prost del quattro volte campione del mondo Alain Prost. Per quanto riguarda i piloti, in casa Jordan fa il suo debutto il fratello minore di Schumacher, Ralf; mentre come pilota italiano, inizia la sua carriera in F1 Jarno Trulli. Nel campionato '97 si aggiunge alla Goodyear, per la fornitura di pneumatici, la giapponese Bridgestone.
La McLaren si presenta sotto un altro aspetto, ottenuti i motori Mecedes, la monoposto perde la tradizionale tinta bianco-rossa del suo ex sponsor, Marlboro e assume una livrea grigio argento, colore ufficiale della casa motoristica di Stoccarda.
Il mondiale inizia il 9 marzo in Australia a dominare è la nuova McLaren: Villeneuve con la Williams ottiene la pole, ma in gara è costretto al ritiro per un impatto causato da una manovra azzardata di Irvine, al comando passa, così, Coulthrad che vi rimane sino alla bandiera a scacchi; alle spalle dello scozzese giungono, nell'ordine, M. Schumacher e Hakkinen. Pessimo l'esordio di Frentzen in casa Williams, il tedesco è costretto al ritiro a causa della rottura dei freni. In Brasile Villeneuve parte in pole ma al via M. Schumacher lo sopravanza, alla prima curva lo stesso canadese è autore di un'escursione fuori pista, inevitabile a causa della monoposto di Barrichello bloccatasi nel bel mezzo della pista, la partenza viene ripetuta. Nella seconda partenza, Villeneuve stenta nuovamente, ma questa volta limita i danni perdendo solo qualche posizione, alla fine del primo giro è già al comando della gara e ci resterà fino in fondo. Sul podio salgono anche Berger e Panis.






In Argentina, è ancora Villeneuve ad ottenere la pole portando a 100 le pole ottenute dalla Williams: Al via Villeneuve va in fuga, Schumacher è invece costretto ad uscire alla prima curva a causa di un contatto con Panis e Barrichello; l'altra Ferrari, quella di Irvine, si piazza alle spalle di Villeneuve pur non preoccupando il canadese, la gara dell pilota irlandese, criticato a causa della poca competitività, è ineccepibile, Eddie riesece a mantenere il passo di Jacques, concluderà la gara al secondo posto e porterà punti preziosi al suo tem. Al terzo posto giunge Ralf Schumacher, che per la prima volta sale sul podio. A Imola, Villeneuve ottiene la quarta pole consecutiva in quattro gare, in gara, è però costretto al ritiro a causa del cedimento del cambio, al comando passerà l'altra Williams, quella di Frentzen, che si aggiudichera il suo primo G.P.; alle spalle del tedesco giungeranno M.Schumacher e Irvine. A Montecarlo è Frentzen a partire per primo, mentre Villeneuve ottiene solo il quarto tempo alle spalle di M. Schumacher e di un sorprendente Fisichella. Poco prima della gara inizia a piovere, tutti decidono di montare gomme intermedie, mentre i piloti Williams mantengono le gomme da asciutto, la scelta si rivelerà essere decisamente sbagliata: i due piloti entrano subito in crisi, ad approfittarne è M. Schumacher che supera Frentzen e si porta al comando della gara, il ferrarista manterrà la leadership della gara sino alla bandiera a scacchi, alle sue spalle giungeranno, nell'oridne, Barrichello e Irvine. Con i punti ottenuti la Ferrari si porta, dopo anni di assenza, in testa al mondiale costruttori.

In Spagna, Villeneuve vince la gara davanti a Panis e Alesì. In Canada, invece, Jacques esce di scena già dal secondo giro, finendo contro il muretto all'inizio del rettilineo box. al comando della gara vola M. Schumacher che si aggiudica così il GP d'oltre oceano, a 15 giri dal termine la gara è comunque sospesa, Panis è infatti vittima di un pauroso incidente e i commissari decidono prudentemente di sospendere la corsa per consentire ai soccorritori un intervento più rapido, il pilota riuscirà a cavarsela miracolosamente con la "sola" frattura di entrambi gli arti inferiori.
In Francia M.Schumacher ottiene prima la pole, poi la vittoria davanti a Frentzen, il tedesco della Ferrari consolida così la sua leadership nella classifica mondiale portando a 14 punti il gap nei confronti del suo diretto inseguitore: Villeneuve.
A Silverstone, M. Schumacher che era in testa alla gara, deve cedere il comando ad Hakkinen ma anche il finlandese è costretto ad un prematuro ritiro causato della rottura del propulsore Mercedes, a condurre la gara è, quindi, Villeneuve che taglierà per primo il traguardo precedendo Alesi e Wurz, quest'ultimo nominato per una momentanea sostituzione di Berger.
Il 27 luglio si corre in Germania , la pole va a Berger appena rientrato dopo qualche mese di assenza dovuta ad un'infezione alle vie respiratorie. In gara è lo stesso Berger a trionfare davanti a Schumacher, mentre Villeneuve finisce fuori pista a causa di un incidente.
In Ungheria, è il campione del mondo in carica a dominare, infatti, Damon Hill resta in testa alla gara fino a due giri dalla conclusione, quando la terza marcia resta bloccata, l'inglese è così superato dal suo ex-compagno e rivale, Villeneuve. M. Schumacher giunge terzo precedendo il fratello Ralf. In Belgio, la pole va a Alesì che precede Villeneuve e Schumacher; mezz'ora prima della gara piove e la partenza viene effettuata sotto regime di Safety Car, mentre Schumacher monta gomme intermedie, Villeneuve opta per i pneumatici da bagnato; ma in queste condizioni è il tedesco ad essere avvantaggiato. Micheal riesce superare agevolmente Villeneuve portandosi, così, in testa alla gara. Alle spalle di M. Schumacher si piazza Fisichella; mentre Villeneuve arranca in 18 posizione, ma dopo aver cambiato gomme, il canadese si esibisce in una brillante rimonta che comunque non potrà consentirli di andar oltre la sesta posizione.
A Monza è Alesì a partire in pole, ma in gara la sfortuna lo perseguita, il francese si deve accontentare del secondo posto alle spalle di Coulthard, mentre Villeneuve giunge quinto davanti a M. Schumacher.


A causa di un problema durante il giro di formazione, Berger è costretto a prendere il via dall'ultima posizione. Alla partenza scatta molto bene Häkkinen, che conquista la prima posizione; Jacques Villeneuve, parte malissimo e viene superato da Trulli e Rubens Barrichello.

Il pilota abruzzese conquista la testa della corsa già nel corso del primo passaggio, quando Häkkinen deve ritirarsi a causa dell'ennesima rottura del motore Mercedes che dimostra ancora una volta i limiti tecnici del propulsore del costruttore tedesco. Il pilota della Prost è seguito da Barrichello, Villeneuve, Magnussen, Frentzen, Michael Schumacher, Coulthard, Hill e Ralf Schumacher.Mentre Trulli aumenta il vantaggio girando più veloce di tutti, Irvine arriva lungo e viene passato da Alesi e Fisichella. Al 17º giro Trulli guida con 6"3 di vantaggio su Barrichello e Villeneuve, segue Magnussen a 16" poi un gruppetto di cinque piloti molto vicini tra loro. 

Dopo vari tentativi, al 24º giro Villeneuve conquista la seconda piazza su Barrichello. Liberatosi del brasiliano il pilota della Williams si mette a caccia di Trulli stabilendo il giro più veloce; nel frattempo Irvine, sempre più in crisi, viene passato da Diniz e Morbidelli.

Cominciano i rifornimenti: i primi a fermarsi sono i due piloti della Stewart. Al 38º giro Irvine cerca di ripassare Alesi; la manovra pare riuscire, ma il pilota francese chiude la traiettoria e i due vengono a contatto, dovendosi poi ritirare. Arrivando nel luogo dell'impatto, Michael Schumacher non vede le bandiere gialle ed infila Frentzen. La manovra viene punita con uno stop & go ed il tedesco, che era riuscito a recuperare diverse posizioni, si dovrà nuovamente fermare. Al 40º passaggio Villeneuve, dopo aver effettuato il proprio rifornimento, torna in pista al comando davanti a Trulli, Fisichella (partito per un solo pit stop), Michael Schumacher, Barrichello, Magnussen, Coulthard, Frentzen e Ralf Schumacher. Mentre rifornisce anche Fisichella, Schumacher sconta la sua penalità, ripartendo al nono posto. Le Stewart usurano troppo le gomme e si devono fermare nuovamente ai box. Coulthard, che è nettamente più veloce dei battistrada, è ormai in scia a Trulli.

Nel corso della 57ª tornata, sulla Prost di Nakano cede il motore; un giro più tardi, anche Trulli è costretto al ritiro con il propulsore ko. Anche il motore Ford della Stewart di Magnussen cede quasi in contemporanea. Villeneuve continua a condurre davanti a Coulthard, Frentzen e Fisichella; più indietro comincia un aspro duello fra Ralf Schumacher, Hill, Barrichello e Michael Schumacher per le posizioni dalla quinta in poi. Al 66º giro, cercando di resistere a Schumacher, Barrichello esce di strada, ritirandosi; il ferrarista conquista poi l'ultimo punto disponibile superando Hill nel corso dell'ultimo giro. Villeneuve ottiene la sua sesta vittoria stagionale davanti a Coulthard, Frentzen, Fisichella, Ralf e Michael Schumacher; il pilota canadese riapre la lotta per il Titolo Mondiale, portandosi a solo un punto di distacco dal tedesco della Ferrari. Nel Campionato Costruttori, invece, la Williams sale in prima posizione, con ben dodici punti di vantaggio sulla Ferrari.



In Austria è M. Schumacher a condurre la la gara, ma al 37° giro commette un errore: sorpassa una monoposto in regime bandiere gialle, la sanzione dello "stop and go" è immediata, il tedesco sprofonda al nono posto, riuscirà poi a recuperare sino alla sesta posizione. In Germania si disputa il G.P. del Lussemburgo e in pole va per la prima volta Mika Hakkinen, al volante della McLaren Mercedes.
In Giappone Villeneuve ignora la bandiera gialla durante le prove, dato che questo tipo di violazione era stata già commessa dal pilota durante un precedente Gran Premio, i commissari decidono squalificare il canadese per una gara, ma il team Williams si appella e Villeneuve, viene comunque ammesso alla gara in attesa di verdetto. La gara è vinta, comunque da M. Schumacher che si avvale del consistente aiuto del compagno di scuderia. Irvine. Infatti, dopo aver superato Villeneuve ed aver condotto parte della gara in testa, cede la sua posizione a Michael. Villeneuve giunge quinto ma i punti non saranno assegnati al canadese poichè il tribunale confermerà la squalifica, emessa dai commissari prima del Gp di Giappone.


1997 Jacques Villeneuve / Williams FW19

Motore: Renault RS9, V10 (71°) aspirato
Trasmissione: cambio Williams/Komatsu trasversale a 6 marce semi-automatico

 Titolo Piloti e Costruttori


L'ultima gara in programmazione è il 26 ottobre a Jerez: In prova sono tre i piloti per la prima volta in cinquant'anni di F1, ottengono la pole, cioè a far fermare il cronometro esattamente sullo stesso tempo, sono: Villeneuve, Schumacher e Frentzen. Per regolamento la pole deve essere assegnata al primo pilota che ha fatto registrare quel tempo, nel caso specifico si tratta del canadese della Williams. In gara Schumacher scatta meglio del suo avversario ed alla prima curva è in testa, conduce la gara fino al 46° giro, ma qualcosa negli ultimi giri non va... le gomme sono in crisi, Villeneuve rimonta portandosi a soli 0"385 di distacco dal ferrarista. Al 48° giro il canadese sfrutta un errore di Schumacher che ha lasciato troppo spazio e si tuffa all'interno della Dry Sec, il tedesco accortosi dell'errore tenta una manovra disperata nel tentativo di rimettersi in traiettoria, ma sperona la Williams di Villeneuve che comunque riesce a proseguire, per Micheal invece il ritiro è immediato. Villeneuve continua la sua corsa e si lascia superare, a fine gara, da Hakkinen e Coulthrad gli è sufficiente infatti un solo punto per aggiudicarsi il titolo. Il pilota canadese diventa così campione del mondo, compiendo un'impresa sfuggita a papà Gilles. L'11 novembre il consiglio mondiale piloti omette Schumacher dalla classifica, per il gesto poco sportivo commesso ai danni di Villeneuve.




1998 - McLaren MP4/13
HAKKINEN Mika
- 1998 -

MAGGIO
L'attore e cantante americano Frank Sinatra muore a 82 anni a Los Angeles

LUGLIO
La Francia vince per la prima volta il campionato del mondo di calcio battendo in finale il brasile per 3-0

OTTOBRE
Mick Doohan vince il mondiale di motociclismo classe 500
  per la quinta volta consecutiva


Flag  Finlandia (Helsinki)

Casco


Auto

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 28 Set 1968

Dal - al :

1991 - 2001

   

G.P. iniziati

162
Vittorie : 20

Podio :

31
Pole - Positions : 26 Prima fila : 39
Giri veloci : 25 Mondiali : 1998 - 1999
1998 - Hakkinen secondo finlandese campione del mondo!
Nel 1998 il regolamento prevede radicali modifiche riguardanti gli pneumatici, infatti, viene imposto l'uso di gomme scanalate
al posto delle tradizionali slick, a tutto vantaggio della sicurezza, dato che le scanalature sulle gomme oltre a rallentare
 le vetture consentono una maggiore stabilità.




Il mondiale si inaugura con il G.P. d'Australia e subito si mettono in evidenza le "frecce d'argento" con Hakkinen seguito da Coulthard. I due piloti della McLaren dominano incontrastati lle loro spalle c'è solo il vuoto...., Villeneuve diretto inseguitore della coppia di testa dopo 15 giri ha già accumulato 50 secondi di distacco. Schumacher, invece, è costretto al ritiro dopo appena cinque giri a causa del cedimento del propulsore. Al 36° giro, Hakkinen entra ai box passa davanti ai suoi meccanici e non si ferma.., rientra in gara alle spalle del compagno di squadra, la causa di, questo episodio alquanto singolare, è dovuto ad un errore di comunicazione verificatosi tra il pilota ed i box, Ron Dennis conviene che sia giusto restituire al finlandese la testa della gara, e così ordina a Coulthard di lasciare strada ad Hakkinen, quest'utlimo si aggiudica così la gara.
In Brasile è di nuovo Hakkinen ad ottenere la pole; in gara è il sorprendente finlandese a dominare dall'inizio alla fine, dietro di lui giungeranno Coulthard e Schumacher quest'ultimo con un ritardo superiore al minuto. In Argentina è Coulthard ad ottenere la pole, mentre Hakkinen è terzo dietro Schumacher, al via Mika riesce a sopravanzare il tedesco ma Micheal, non ci sta, tallona il pilota Mclaren e dopo qualche giro gli è nuovamente davanti, stessa sorte toccherà al pilota scozzese. Michael può così vincere la sua prima gara stagionale davanti al finlandese ed all'altro ferrarista: Irvine.

A San Marino, Coulthard ottiene la pole; in gara Hakkinen è costretto al ritiro per un problema alla trasmissione e così la vittoria va al suo compagno di squadra David Coulthard che precede le due Ferrari. In Spagna, Hakkinen vince la gara mentre il suo rivale giunge terzo. A Montecarlo il finlandese si ripete, mentre Schumacher a causa di un sorpasso azzardato entra in collisione con Wurz, la sua monoposto non è ingrado di proseguire. Dopo la doppietta di Hakkinen, è la volta della tripletta di Schumacher, che ridurrà a soli due punti in classifica generale il gap dal finlandese: In Canada Hakkinen esce subito di scena per noie al cambio, Coulthard, lo imiterà qualche giro dopo a causa dell'acceleratore; in testa passa così Fisichella che non è, però, ingrado di contenere un irresistibile M. Schumacher, che dopo aver tallonato il pilota italiano per pochi giri lo sopravanza aggiudicandosi la gara.In Francia, è Hakkinen a partire in pole ma al via le due Ferrari scattano meglio di tutti e si portano in testa alla corsa, ci resteranno sino alla bandiera a scacchi, siglando una eccezionale doppietta; al terzo posto giunge Hakkinen.


Al G.P. di Gran Bretagna, Hakkinen guida la corsa ma a causa di un improvvisa pioggia non riesce a mantenere il controllo della sua monoposto, uscendo per qualche attimo di pista, l'"attimo" è più che sufficiente per consentire a M. Schumacher di guadagnare la leadership della gara, il pilota tedesco viene successivamente penalizzato per aver superato in regime di bandiera gialla, ma la penalità viene comunicata al pilota solo a 2 giri dal termine della gara. La Ferrari fa, così, scontare ingegnosamente la penalità solo all'ultimo giro: il pilota della Ferrari ha così la possibilità di tagliare il traguardo dalla corsia dei box. La McLaren tenta un ricorso accusando la Ferrari di comportamento scorretto, ma l'accusa Mclaren viene respinta: il team di Maranello ha, infatti, rispettato il regolamento facendo entrare il propio pilota ai box entro tre giri dalla comunicazione dei commissari, a sbagliare secondo la FIA sono stati propio quest'ultimi assegnando la sanzione con troppo ritardo.
Con questa vittoria Schumacher si assicura anche il rinnovo del contratto fino al 2002, con un compenso a 60 miliardi delle vecchie lire, a stagione. Oltre al ferrari, un'altra, scuderia smuove il mercato piloti: Villeneuve annuncia che nella stagione 1999 correrà per la BAR (British American Racing), la nuova scuderia che rileverà la Tyrrell, di cui sia lui che il suo manager Greg Pollock, sono azionisti.


In Austria, Fisichella ottiene la sua prima pole in carriera, ma la sua monoposto non è ingrado di competere in gara con i due top-team: McLaren e Ferrari: Al via passa subito al comando Hakkinen che resiste agli attacchi del tedesco della Ferrari. Michael Schumacher nel tentativo di sorpassare il finlandese finisce fuori pista, Al suo rientro è 16° ma grazie all'ingegnosa strategia Ferrari, nonché al suo compagno di team, Michael giunge, a fine gara, in terza posizione subito dietro ai due piloti della McLaren. In Germania, Hakkinen ottiene un'altra vittoria portando a 16 i punti di vantaggio, in classifica generale, su Michael. In Ungheria, è invece Schumacher a salire sul gradino più alto, Hakkinen a causa di problemi al cambio giungerà solo sesto.

E' la volta del G.P. del Belgio, in prova Villeneuve, fa rabbrividire i tifosi schiantandosi a 290 km/h all'Eau Rouge, per fortuna l'incidente è privo di alcuna conseguenza; in gara alla prima curva una carambola innescata dal testacoda di Coulthard mette fuori gioco ben 13 monoposto, i commissari decidono di sospendere la gara e ripetere la partenza. Alla nuova partenza è Hakkinen a girarsi, Herbert non riesce ad evitare l'impatto, entrambi sono costretti al ritiro. Viene fatta entrare la Safety Car con lo scopo di recuperare i detriti lasciati a seguito dell'incidente al via; al comando della gara c'è Hill ma non appena la Safety Car rientra, Schumacher supera Damon portandosi in testa alla gara.

La pioggia comincia a cadere sul circuito belga, in queste condizioni, sulla pista che preferisce, il tedesco della ferrari è irraggiungibile doppia tutti, al 25° giro mentre il ferrarista è intento nel doppiare Coulthard, questi rallenta di colpo, l'impatto è inevitabile Schumacher è costretto a ritirarsi, da una gara praticamente... vinta. Tornato ai box, l'irruento tedesco si scaglia contro Coulthard accusandolo di aver innescato l'incidente di proposito; dopo diversi giorni i due piloti si riappaficherano discutendo dell'accaduato, a quattr'occhi, nel motorhome della Williams (zona ritenuta neutrale). A Monza, Schumacher parte dalla pole ma le due McLaren scattano meglio e sopravanzano il ferrarista, il pilota tedesco è costretto ad una straordinaria rimonta, al termine della gara sarà primo davanti a milioni di tifosi "rossi"...... la spettacolo è esaltante...la vittoria di Monza consente al tedesco di raggiungere Hakkinene in testa alla classfica.
Nel G.P. del Lussemburgo, le due Ferrari partono davanti a tutti con Irvine che ha il compito di "coprire" Schumacher dagli attacchi di Hakkinen, attacchi che non tardano ad arrivare e così al 14° giro, Hakkinen supera Irvine e si avvicina Schumacher. Dopo il primo pit-stop, Hakkinen è in testa alla gara, posizione che non lascerà fino al traguardo vincendo la gara e portandosi a quattro punti dal suo diretto rivale.




L'ultima gara è in programma il 1° novembre a Suzuka. Durante le prove è Schumacher a dominare, ma nel momento più importante, la sua Ferrari viene meno: prima del giro di ricognizione la monoposto di Schumacher si spegne ; il tedesco è costretto, così, a partire dall'ultima posizione. In gara è Hakkinen il leader della corsa, mentre Schumacher che era riuscito a risalire sino al terzo posto, è costretto al ritiro a causa dello decappamento di una gomma. Mika vince la gara davanti a Irvine e Coulthard.
Hakkinen è il nuovo campione del mondo, e dopo Keke Rosberg, è il secondo finlandese ad aggiudicarsi il titolo.




1999 - McLaren MP4/14
HAKKINEN Mika
- 1999 -

GIUGNO
La Jugoslavia mette fine alle operazioni in Kosovo dopo intensi attacchi aerei
da parte delle forze della NATO


Flag  Finlandia (Helsinki)

Casco




Auto

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 28 Set 1968

Dal - al :

1991 - 2001

   

G.P. iniziati

162
Vittorie : 20

Podio :

31
Pole - Positions : 26 Prima fila : 39
Giri veloci : 25 Mondiali : 1998 - 1999
1999 - Hakkinen concede il bis!

La stagione 1999 include nel suo calendario un nuovo G.P., infatti per la prima volta si corre in Malesia, in un circuito nuovissimo realizzato appositamente per ospitare la F1. Dopo 34 anni, la Goodyear si ritira dalla F1, così la Bridgestone detiene il monopolio della fornitura dei pneumatici. Il 1999 vede il debutto della BAR (British American Racing) nata dalla ex Tyrrell dove correrà Villeneuve mentre al suo posto in Williams giungerà Alessandro Zanardi, fresco campione della Kart americana.
Il mondiale inizia il 7 marzo a Melbourne ed in pole va subito Hakkinen. Il mondiale inizia come era finito: nel giro di ricognizione la Ferrari di Schumacher non parte ed il pilota è costretto a retrocedere in ultima fila. Le due McLaren vanno subito in fuga, ma prima Coulthard e poi Hakkinen devono ritirarsi. In testa alla gara passa Irvine che conserva la posizione sino alla bandiera a scacchi; l'irlandese vince così la sua prima gara in F1. In Brasile, è Rubens Barrichello a guidare la corsa dopo che Hakkinen si ritrova con il cambio in tilt per una decina di secondi quando era in testa. Risolto il problema il finlandese si riprende la sua posizione e si aggiudica il GP.
A San Marino, Hakkinen conduce la gara fino al 17° giro quando finisce contro il muretto di fronte ai box, così al comando passa il suo compagno di squadra finchè Schumacher non lo supera salendo sul gradino più alto del podio seguito da Coulthard e Barrichello. A Montecarlo, Hakkinen parte in pole ma al via Schumacher scatta meglio e si aggiudica la leadership, posizione che manterrà fino alla bandiera a scacchi, mentre al sue spalle giungeranno, nell'ordine Irvine e Hakkinen. La Ferrari ottiene così la sua prima doppietta sul circuito del Principato; dopo Montecarlo la Ferrari è in testa sia alla classifica team che in quella piloti con Schumacher primo e Irvine secondo.
In Spagna, Hakkinen vince davanti al suo compagno di squadra e a Schumacher, Irvine giunge quarto. In Canada, Schumacher parte in pole ma la sua gara finisce al 29° giro quando perde il controllo della monoposto all'uscita della chicane che immette nel rettilineo dei box e batte violentemente contro il muretto. Hakkinen ne approfitta portandosi al comando della gara e riducendo, così, il suo distacco, in classifica mondiale, di altri 10 punti, alle sue spalle giungeranno Fisichella, autore di una gara formidabile e Irvine.


Quindici giorni dopo si disputa il GP di Francia, sotto la pioggia, è Barrichello con la Stewart a partire in pole mentre Hakkinen è 12° ma dopo 5 giri il finlandese è già settimo alle spalle di Schumacher. Al 10° giro il finlandese attacca e supera Michael Schumacher; diluvia, in pista fa il suo ingresso la Safety Car, intanto Hakkinen, nel tentativo di sopravanzare Barrichello incorre in un errore e termina fuori pista, è costretto a ricominciare dalle retrovie. Schumacher, invece, guidando senza commettere la benchè minima "sbavatura", si porta in testa alla gara, ma dei problemi tecnici lo costringono ad una ulteriore ed imprevista sosta. Il finlandese continua la sua forsennata rimonta e si porta nuovamente alle spalle di Barrichello, leader della gara, questa volta, però, il sorpasso ai danni del brasliano è da..... manuale. 
Quando mancano pochi giri alla fine del GP la McLaren e la Stewart rientrano per effettuare l'ultimo pit-stop, la Jordan, invece, ha puntato su una diversa strategia: caricando le monoposto con molta benzina, per il team inglese è sufficiente un unica sosta, così, Frentzen, pilota di punta del team, si porta al comando della gara e ci resta sino alla bandiera a scacchi seguono Hakkinen, Barrichello e M.Schumacher.


A Silverstone, Hakkinen parte in pole al suo fianco c'è M. Schumacher, Coulthard partirà dalla terza posizione. Al via il tedesco della Ferrari mantiene la posizione, ma alla prima curva, qualcosa non va nell'impianto frenante della sua monoposto..... Micheal prosegue diritto ad una velocità spropositata, la sua Ferrari urta violentemente contro il muro di gomme allestito all'esterno della curva Stowe.... Schumacher tenta di uscire dall'abitacolo della monoposto ma, solo adesso, avverte degli insistenti dolori agli arti inferiori, i soccorritori aiutano il pilota a sollevarsi, Micheal non è in grado di camminare, l'ambulanza provvede a trasportarlo al più vicino ospedale. Per fortuna del due volte campione del mondo, il telaio della monoposto ha resistito adeguatamente all'impatto, riporterà "solo" la frattura di tibia e perone della gamba destra che lo costringeranno, comunque, a saltare alcuni G.P. La corsa interrotta per l'improvvisa sosta in pista delle due BAR, avvenuta pochi secondi prima dell'incidente di Schumi, riparte, è Hakkinen a condurre ma il finlandese è costretto al ritiro a causa del cattivo montaggio di un pneumatico, così la lotta per la vittoria si disputa tra Coulthard ed Irvine, a spuntarla sarà lo scozzese.
Nel successivo G.P., in sostituzione a Michael Schumacher la Ferrari ingaggia Mika Salo, che subito dimostra uno straordinario affiatamento con la "rossa". In Austria le due McLaren si eliminano quando i due piloti alla seconda curva si toccano e finiscono entrambi fuori pista, la vittoria va ad Eddie Irvine. In Germania, le due McLaren escono nuovamente fuori dai giochi: Coulthard danneggia la sua monoposto nel tentativo di superare Salo; Hakkinen esce a causa del decappamnento dello pneumatico posteriore destro. In testa passa Salo che però cede la posizione ad Irvine, impegnato nella lotta per il mondiale.


In Ungheria, Hakkinen parte in pole e rimane in testa fino alla fine della gara alle sue spalle giungeranno, nell'ordine, Coulthard e Irvine. In Belgio è lotta in casa McLaren, infatti, i due piloti dopo essersi toccati alla prima curva mantengono le loro posizioni con Coulthard davanti ad Hakkinen sino alla fine della gara; il finlandese deve, così, accontentarsi di "soli" 6 punti, mentre Irvine, in crisi con la sua Ferrari, chiuderà al quarto posto.


Nel G.P. d'Europa, la pole è ottenuta da Frentzen che domina la gara fino al 30° giro quando un problema elettrico alla sua Jordan, lo costringe al ritiro; Hakkinen è nelle retrovie a causa di una scelta errata di gomme, Coulthard, Ralf Schumacher e Fisichella sono invece costretti al ritiro quando erano al comando della gara. A salire sul gradino più alto del podio sarà Herbert con la Stewart davanti a Trulli e Barrichello. Hakkinen riusicrà a recuperare qualche punto, chiudendo, quinto davanti alla Minardi di Gene. Irvine giungerà settimo. Episodio curioso alla gara del Nurburgring è quello accaduto ai box Ferrari. Infatti, Irvine rientrando per il cambio gomme resta fermo per ben 48 secondi su tre ruote perchè la quarta era andata smarrita.



Nel G.P. di Monza, Hakkinen conduce la gara fino al 30° giro, quando compie un errore da dilettante, inserendo una marcia sbagliata, la sua monoposto si pianterà nel bel mezzo di una chicane, per il finlandese il ritiro è beffardo; in testa passa Frentzen che vince davanti a Ralf Schumacher e Salo, Irvine chiude al sesto posto portandosi, in classifica generale, a parità di punti con Hakkinen, a meno di tre gare dal termine della stagione.
Si corre per la prima volta In Malesia, la data del GP coincide con quella del rientro di M.Schumacher in pista; su un circuito favorevole alla Ferrari il pilota tedesco ottiene la pole mentre in gara cede la leadership ad Irvine, quest'ultimo è infatti, in lotta per il mondiale.
Così ad una gara dal termine della stagione il secondo ferrarista conduce la classifica con 4 punti di vantaggio su Hakkinen. In Giappone, Schumacher parte in pole ma alla partenza a scattare meglio di tutti è il finlandese della McLaren che si porta al comando della gara vincendo l'ultimo G.P. della stagione. Irvine giungerà solo terzo.



Con i dieci punti della vittoria Hakkinen diviene campione del mondo per la seconda volta,
mentre la Ferrari deve "accontentarsi" del titolo costruttori che mancava a Maranello da ben sedici anni.




Link: Pagina precedente




Inizio pagina




Questo è un sito-blog personale non a scopo di lucro.

Si propone di rivivere alcuni frammenti storici della F1:
 quella dove la guida delle monoposto apparteneva ai piloti,
su piste che oggi giudicheremmo assurde, circuiti disegnati
 dal computer piuttosto che dal cuore.
 Riproduzione Vietata