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 Formula 1 nel Tempo.....


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Campioni del Mondo Anni 80

Alan Jones - Nelson Piquet -  Keke Rosberg  - Niki Lauda  
 Alain Prost - Ayrton Senna






1980 - Williams FW07B
JONES Alan

  - 1980 -

     APRILE
          Muore Alfred Hitchcock, grande regista cinematografico britannico

        NOVEMBRE
            Ronald Regan diventa presidente degli Stati Uniti

        DICEMBRE
John Lennon muore assassinato da uno squilibrato nei pressi
 del suo appartamento a Manhattan




Flag  Australia (Melbourne)
 1980 - La prima di Williams!

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 02 Nov 1946

Dal - al :

1975 - 1986

   

G.P. iniziati

116
Vittorie : 12

Podio :

24
Pole - Positions : 6 Prima fila : 13
Giri veloci : 13 Mondiali : 1980
l

Il 1980 è l'anno della svolta: la F1 tende sempre più a trasformarsi da uno sport per pochi appassionati ad un business multimiliardario; molti piloti di rilievo come Fittialdi e Scheckter decidono di attaccare il casco al chiodo, al loro posto si affacceranno sulla scena....degli individui allora sconosciuti, tra i quali spiccano due figure quella di Alain Prost e quella di Nigel Mansel




Il 13 gennaio inizia la stagione 1980 sul circuito di Buonos Aires il dominio della Williams comincia a farsi sentire, Alan Jones sul circuito argentino ottiene prima la pole e poi la vittoria con la sua Williams motorizzata Ford. In declino è invece la Ferrari che incappa in uno decisamente......No.
A duellare con la Williams di Jones per la vittoria del mondiale ci sarà il brasiliano Nelson Piquet con la sua Brabham motorizzata Ford-Cosworth. Dopo le due vittorie consecutive di Arnoux con la Renault turbo in Brasile e in Sudafrica, sarà proprio il pilota brasiliano ad aggiudicarsi la quarta gara della stagione quella del G.P. degli Stati Uniti Ovest a Long Beach. I due piloti Williams e Piquet si dividono le vittorie nelle diverse gare: A Montecarlo è il secondo pilota Williams, cioè Reutemann ad aggiudicarsi la vittoria ma Jones si aggiudica le due gare successive cioè Francia e Inghilterra.


La Williams decise di montare pneumatici da 15 pollici sulla vettura di Alan Jones, in luogo dei tradizionali pneumatici da 13 pollici. L'Osella poté prendere il via noleggiando un motore Ford Cosworth DFV dall'Ensign, che non si era qualificata.

Jacques Laffite prese la testa al via, seguito da René Arnoux, Didier Pironi, Alan Jones, Carlos Reutemann, Nelson Piquet e Alain Prost. Gilles Villeneuve fu autore di un'ottima partenza che lo portò dalla diciassettesima piazzola di partenza all'ottavo posto. Nel corso del primo giro vi fu un duello tra Pironi e Arnoux: alla chicane prima della curva de L'ècole: Pironi attaccò Arnoux e si porta subito al secondo posto, poi Arnoux, sull'interminabile rettilineo del Mistral, sfruttò appieno la potenza del suo turbo ma Pironi fu capace di risuperarlo.

Laffite iniziò a guadagnare un certo margine sugli avversari mentre nel corso del secondo giro Arnoux passò ancora Pironi; intanto Nelson Piquet aveva passato anche Reutemann ed era quinto dietro Jones. Anche Alain Prost scavalcò Reutemann: vi erano così quattro piloti francesi nei primi sei posti. Jones passò Didier Pironi al giro quattro mentre Prost si ritirò per la rottura dell'avantreno. Al quinto giro, alla chicane, Arnoux si vide affiancare e superare da Pironi e Jones, il pilota della Ligier passò secondo davanti a Jones e Arnoux.

Alan Jones riuscì a passare Pironi all'ottavo giro e, tre giri dopo, anche Nelson Piquet saltò Arnoux. La classifica vedeva ora, dietro a Laffite, Jones, poi Pironi, Piquet, Arnoux, Reutemann e Villeneuve. La gara del canadese della Scuderia Ferrari fu penalizzata da un cambio gomme al giro ventisette: Villeneuve ripartì undicesimo.

Jacques Laffite mantenne il comando fino al 35º giro quando venne passato da Alan Jones alla chicane. Al giro 42 anche Didier Pironi passò Laffite. Gilles Villeneuve, nel frattempo, fu capace di risalire in ottava posizione.

Alan Jones vinse per la settima volta in carriera, precedendo Pironi, Laffite, Piquet, Arnoux e Carlos Reutemann. La scelta tecnica della Williams in merito al diametro delle gomme consentì all'australiano un minore degrado delle stesse, in quanto il calore veniva dissipato su una superficie più ampia dello pneumatico.



Sul circuito di Hockenheim, un altro tragico evento colpisce il mondo della F1, ad esserne vittima questa volta è Patrick Depeiller, è il 1° agosto quando il pilota francese esce di pista alla curva Est, una curva che poche settimane prima, in un sopralluogo, Alan Jones aveva dichiarato essere troppo pericolosa, inutili i soccorsi, per il bel ragazzo francese, non c'è nulla da fare........

Dopo una piccola parentesi durata due G.P. i due contendenti al titolo si dividono le restanti tre gare: Piquet trionfa in Olanda e Italia portandosi, così, in testa di un solo punto rispetto Jones.
Ma sul circuito canadese è il pilota williams a spuntarla; in una delle gare più intense del mondiale, infatti si inserisce prepotentemente nel duello anche Pironi con la sua Ligier, il pilota francese innesca, a causa di una carambola, un incidente in cui vengono coinvolte ben sette vetture; l'evento costringe il direttore di gara a sospendere la corsa. Alla nuova ripartenza Pironi ci riprova e passa in testa; Piquet non si arrende e supera prima Jones e poi lo stesso Pironi ma al 23° giro il motore Ford della sua Brabham non regge ed esplode in una nuvola di fumo, Piquet è costretto al ritiro. Intanto Jones che è secondo è informato della penalizzazione di un minuto che verrà assegnata a Pironi, leader della gara, per partenza anticipata così il pilota williams amministra un distacco tutto sommato ristretto e taglia il traguardo in seconda posizione; consapevole di quanto accadrà a Pironi. Con i nove punti ottenuti Jones si porta a quota 62, ma è campione del mondo, comunque, infatti per regolamento sono validi solo i cinque migliori risultati di ogni metà stagione.

Per Frank Williams è il coronamento di un sogno, dopo otto anni di attività la sua scuderia conquista il mondiale piloti e costruttori, anche se i suoi piloti devono rinunciare allo champagne, brindando con il succo d'arancia, questo perché la Williams ottiene forti sovvenzionamenti economici da sponsor arabi ed il corano vieta esplicitamente ogni bevanda alcolica, un sacrificio che gli uomini williams sono felici di rispettare.




1981 - Brabham BT49C
 PIQUET Nelson
 - 1981 -

   MAGGIO
     Bob Marley, il cantante giamaicano di reggae, muore di cancro a 36 anni

    LUGLIO
 Il principe Carlo e Diana Spen
cer si sposano a Londra è il matrimonio del secolo


Flag  Brasile (Rio de Janeiro) 1981 - La prima volta di Piquet....




Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 17 Ago 1952

Dal - al :

1978 - 1991

   

G.P. iniziati

204
Vittorie : 23

Podio :

60
Pole - Positions : 24 Prima fila : 44
Giri veloci : 23 Mondiali : 1981 - 1983 - 1987


19 gennaio 1981 nell'antica sede della scuderia Ferrari, a Modena, sono riuniti i rappresentanti di tutte le scuderie, il problema principale riguarda il dissidio tra le due dirigenze presenti a capo del circus: la FOCA (organo rappresentativo dei costruttori) e la FIA (organo rappresentativo dei piloti) dopo una lunghissima e "intensa" riunione si giunge finalmente al patto, tuttora noto come "Patto della Concordia" , così chiamato per ricordare l'indirizzo della sede parigina della FISA: si stabilisce di affidare alla FIA il potere sportivo, mentre alla FOCA quello amministrativo che include la stipulazione dei contratti con i vari circuiti e (incassando l'8% dei contratti) la commercializzazione dei diritti televisivi.
La riunione si peroccupa inoltre di variare alcuni parametri fondamentali del regolamento, impone quindi alle vetture un'altezza minima dal suolo e vieta, anche se solo per poche settimane, monoposto a sei ruote, queste infatti con la loro struttura simula un'effetto suolo,
bandito già da diversi anni.

Il campionato inizia il 15 marzo con il G.P. degli Stati Uniti Ovest a Long Beach: Patrese parte in pole-position con la sua Arrows e guida la corsa per 24 giri finché un problema al filtro della benzina lo costringe al ritiro; al comando passa, quindi, Reutemann con la Williams, ma anche egli è costretto al ritiro; la testa della gara è così guadagnata dal suo compagno di scuderia: il campione del mondo Alan Jones.
 

Nel G.P. del Brasile, quindici giorni dopo, Piquet parte in pole con la sua Brabham: il brasiliano, nel tentativo di sorprendere i propri avversari, evita di montare sulla propria monoposto pneumatici d'asciutto, nonostante le precarie condizioni atmosferiche; il brasiliano paga, così, il prezzo della sua incoscienza dopo pochi giri è infatti k.o.
 La gara viene, così, conquistata da Reutemann che guida la gara dal primo all'ultimo giro.
Piquet, rischia nuovamente scegliendo ancora, durante la gara successiva una tipologia di pneumatico sconsigliata, ma stavolta, in Argentina... stupisce davvero tutti: partito in pole il brasiliano si aggiudica una gara guidando sempre al limite del possibile, e evidenziando una sensibilità di guida al di fuori del comune......, segue Reutemann e terzo Prost, al suo primo podio con la Renault turbo. Al rientro in Europa la classifica mondiale vede, così, Reutemann al primo posto con 21 punti, Jones secondo con 18 punti e Piquet a 13 punti.



Nelson Piquet si aggiudicò il primo dei suoi tre titoli dopo un lungo duello con Carlos Reutemann.


Il 3 maggio si corre il G.P. di San Marino e la Ferrari, sino ad allora in crisi, riesce ad ottenere la prima pole stagionale con Villeneuve. Durante la gara l canadese passa subito in testa, e ci resta per per 14 giri, finché non è costretto al ritiro per problemi tecnici, lascia comunque la testa della gara al suo compagno di squadra Pironi, ma quando mancano 14 giri al termine della competizione, anche il francese è costretto a parcheggiare la sua monoposto per problemi. Passa, allora in testa Piquet che mantiene la leadership sino al termine della gara, seguito da Patrese e Reutemann.
Nel GP Belgio, dopo due settimane, si sfiora la tragedia: al via la Arrows di Patrese non parte, un meccanico rientra in pista (il regolamento lo ammetteva) e tenta di riavviare il motore elettricamente, la monoposto subito dietro a quella di Patrese, non riesce prevedere l'incauto gesto dell'uomo del team e lo colpisce......... in pieno, miracolosamente il meccanico se la cava con la "sola" frattura delle gambe.
La gara è invece condotta dalla Ferrari di Pironi che però a 12 giri dal termine è costretto a cedere agli insistenti attacchi del suo diretto inseguitore Reutemann, terzo arriva, invece, Nigel Mansell con la Lotus.
A Montecarlo giunge, dopo lunghe attese, il successo Ferrari è Villeneuve a salire sul gradino più alto del podio: partito in seconda posizione dietro Piquet, Villeneuve applica una tattica d'attesa e cerca di indurre all'errore il brasiliano, al 54° passaggio il canadese riesce nel suo intento, Piquet infatti alla curva del Tabaccaio considera in modo errato il comportamento di Tambay, pilota da doppiare, l'impatto con il guard-rail a Monaco è, così, inevitabile.
Passa al comando Jones che al 67° giro rientra ai box per una sosta imprevista causata da un guasto alla pompa di benzina, al suo rientro il distacco da Villeneuve che è secondo, è di 3 secondi ma nel giro seguente i problemi tornano a farsi sentire, a Villeneuve questo, non passa inosservato il canadese si lancia, così, in una rincorsa disperata riesce a portarsi al comando della gara quasi subito e ci resta sino alla bandiera a scacchi.

Tre settimane dopo in Spagna, il pilota Ferrari concede il bis, guadagna la leadership della gara al 14° giro quando un problema accusato dalla Williams obbliga Jones al ritiro, Villeneuve, pur non essendo molto più veloce degli avversari impedisce a questi il sorpasso, guidando con una tenacia leggendaria; al traguardo tra Villeneuve ed il pilota giunto in quinta posizione c'è appena un secondo e 24 decimi di distacco.



Alain Prost scattò in testa davanti a Carlos Reutemann, René Arnoux, Didier Pironi (col ferrarista che già alla prima chicane passò il pilota della Renault) e Alan Jones. Arnoux fu costretto subito ai box per una foratura, dovuta a un contatto con Piquet.
Già al secondo giro Didier Pironi si ritirò per un guasto elettrico sulla sua monoposto. Tre giri dopo Jones, che al quarto passaggio, aveva fatto segnare il miglior giro del gran premio, passò il compagno di scuderia Reutemann. La classifica era sempre guidata da Prost, seguito dalla due Williams, poi Nelson Piquet, Jacques Laffite, Gilles Villeneuve e Patrick Tambay. Al giro 8 Tambay sopravanzò Villeneuve, mentre Jones attaccava, senza successo Prost. Il duello tra i primi due proseguì per diversi giri: ciò permise l'avvicinamento di Nelson Piquet e di Carlos Reutemann.
Villeneuve scontava dei problemi agli pneumatici mentre l'altro pilota della Brabham, Héctor Rebaque, entrò in zona punti al giro 12, dopo il sorpasso su Tambay. Al quindicesimo giro Reutemann riprese il terzo posto, passando Piquet.
Al ventunesimo passaggio Alan Jones sfruttò, all'interno del Motodrom, un malinteso tra Prost e Arnoux (il primo stava doppiando il secondo), e divenne primo. Al giro 27 Piquet riprese nuovamente la terza piazza a Reutemann, che un giro dopo fu costretto al ritiro col motore fuori uso.
Nella parte centrale di gara furono soggetti a problemi tecnici sia Jones che Prost. Il primo scontava dei guai all'alimentazione mentre il francese aveva un guasto al limitatore del turbo. Tra il 37º e il 39º passaggio Piquet non ebbe difficoltà a passarli entrambi e portarsi al primo posto. Jones resistette fino al giro 42, quando si presentò ai box nel tentativo di far riparare la sua vettura. L'australiano riprese la gara ma ormai era sceso al di fuori della zona dei punti. Nelson Piquet si aggiudicò la gara, davanti a due francesi, Alain Prost e Jacques Laffite. Jean-Pierre Jarier chiuse ottavo con l'Osella, miglior prestazione, fino a quel momento, per la scuderia italiana.



Dopo Montecarlo, Reutemann conduce la classifica con 15 punti in più di Piquet. Nel G.P. di Francia, è Prost ad ottenere la sua prima vittoria in F1; in Germania ritorna, invece, sul gradino più alto del podio Piquet, sia Reutemann che Jones sono costretti al ritiro per problemi accusati dalle proprie Williams. Piquet passa in testa a soli sette giri dal termine e ci resta sino al traguardo.
Dopo aver recuperato altri due punti da Reutemann, Piquet riesce ad raggiungere il pilota argentino, in testa alla classifica mondiale, nel G.P. di Olanda. Prost, partito in pole con la Renault turbo, conduce la gara sino al termine mentre Piquet giunge secondo e Reutemann è ancora k.o.
A tre gare dal termine la classifica generale vede così sia Piquet che Reutemann appaiati a 45 punti.

A Monza, Prost continua a vincere partendo in pole ed aggiudicandosi una gara praticamente dominata dal francese. Nel week-end italiano, Jones annuncia il suo ritiro a fine stagione.
Il 16 settembre, tre giorni dopo il G.P. d'Italia Ron Dennis convince Lauda a rientrare nel mondo delle corse, il suo ritorno in pista è previsto per Donington, l'ingaggio è di 3 milioni e 200 mila dollari, si il tratta del più alto contatto mai stipulato con un pilota. Ron Dennis però non si accontenta e per la sua McLaren-Porsche vuole davvero il top, così tenta anche di ingaggiare l'astro nascente della F1, il giovane Villeneuve ma il canadese rinuncia poiché è già sotto contratto con la Ferrari.
In Canada, Piquet parte in pole al suo fianco c'è Jones, al via a causa della pioggia, Reutemann perde molte posizioni tanto che dopo pochi giri l'argentino è addiritura 16°; vince la gara Laffite davanti a Watson e Villeneuve, splendida la gara di quest'ultimo che arriva al traguardo senza l'alettone anteriore; infatti il canadese dopo aver danneggiato in parte il suo alettone è in una situazione critica, la parte rimasta attaccata alla vettura, infatti gli impedisce di vedere la pista, così onde evitare una probabile squalifica (dovuta ad una estrazione dell'alettone da parte del pilota) e vederci meglio, tocca nuovamente il muretto facendo saltare del tutto l'alettone anteriore, la Ferrari arriva, così, al traguardo senza più i "baffi".
Dopo il Canada tra Reutemann e Piquet c'è un solo punto di differenza e manca solo una gara: quella di Las Vegas.
Sul circuito ricavato nel parcheggio del Caesar's Palace, Reutemann ottiene la pole mentre Piquet parte dalla quarta posizione. Alla partenza Jones vola verso la vittoria e Reutemann perde posizioni, dopo pochi giri è settimo; Piquet riesce a recuperare giungendo quinto ed assicurandosi i due punti necessari per poter conquistare il titolo di campione del mondo.
Il brasiliano giunge al traguardo ormai sfinito per la massacrante gara tanto che non è nemmeno ingrado di uscire dalla sua Brabham, è l'abbraccio di Fittipaldi a sostenerlo ed a permettergli di uscire dall'abitacolo della sua monoposto. Sale sul podio dove Jones, Prost e Giacomelli stanno celebrando i loro piazzamenti.
Il giovanotto che in F3 correva con un'icona di San Giorgio nella tasca a 29 anni è campione del mondo!!







1982 - Williams FW08
ROSBERG Keke

 - 1982 -

  LUGLIO
     L'Italia si aggiudica il Campionato del mondo di Calcio battendo per 3-1
   la G
ermania Occidentale a Madrid



1982 - L'anno maledetto

Flag   Finlandia (Stoccolma, Svezia)


Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 06 Dic 1948

Dal - al :

1978 - 1986

   

G.P. iniziati

114
Vittorie : 5

Podio :

17
Pole - Positions : 5 Prima fila : 10
Giri veloci : 3 Mondiali : 1982


Il 1982 è l'anno delle innovazioni studiate, nella maggiorparte dei casi, per raggirrare il regolamento; si assiste alla trasformazione dei telai da monoscocche a strutture deonominate "sandwich" ed inoltre viene introdotto l'utilizzo della fibra di carbonio, materiale che consente un alleggerimento pari al 40%. La lotta tra motori turbo e quelli aspirati induce i progettisti di quest'ultimi a realizzare vetture estremamente leggere spesso di peso inferiore a quello previsto da regolamento, l'escamotage adottato allora consisteva nel riempire serbatoi in realtà inutili.
L'inizio del mondiale è caratterizzato dallo sciopero dei piloti che si rifiutano categoricamente di partecipare alle prove del giovedì sul circuito sudafricano; il movente dello sciopero è celato dal particolare contratto che lega Lauda alla Mclaren, in pratica questo genere di ingaggio farebbe diventare i piloti "proprietà" delle scuderie, situazione analoga a quella che si verifica attualmente nel mondo del calcio.
Dopo essersi rinchiusi per una notte intera in un alloggio, e minacciando di disertare il GP, si giunge finalmente ad un accordo; ai piloti viene mantenuto il "solito" contratto mentre la superlicenza affidata a Lauda e definita dallo stesso austriaco "schiavistica", viene definitivamente archiviata.
Ha inizio così la prima gara del mondiale: Subito dopo il via, Alain Prost guida la gara con la sua Renault turbo, in pieno rettilineo si fora il pneumatico posteriore sinistro, il francese riesce a controllare straordinariamente la monoposto, e guidando, da vero veterano, rientra ai box dove i meccanici sono pronti per il cambio le gomme. Al suo rientro in pista è doppiato ma in sei giri rimonta eccezionalmente e supera, addirittura, Arnoux leader della gara, il trionfo è così a portata di mano dell'emergente giovane francese!!

In Brasile si disputa il secondo G.P. della stagione: Villeneuve illude i ferraristi finchè Piquet nel tentativo di sorpassarlo lo spinge sul prato per il canadese è praticamente impossibile mantenere il controllo della sua monoposto.....è fuori.
Dopo la seconda gara Carlos Reutemann annuncia il suo ritiro dal mondo della F1.
Il terzo GP si corre a Long Beach dove Andrea de Cesaris ottiene la sua prima pole-position della stagione a bordo dell'Alfa. In gara de Cesaris mantiene la sua posizione per 14 giri dopo deve arrendersi all'assalto di Lauda, che anni dopo aver lasciato la F1
torna sul gradino più alto del podio.

Si giunge così alla seconda edizione del G.P. di San Marino: l'aria è abbastanza tesa, a causa dell'esclusione dal GP di Brasile dei piloti Piquet e Rosberg, le loro monoposto , infatti, a seguito di minuziose verifiche tecniche, sono risultate essere sottopeso. Questo "cavillo" riapre una dura polemica legata alle norme di progettazione dei telai, la gara è, così, disertata da diversi team.
I 14 piloti che partecipano alla gara, danno comunque vita ad un GP entusiasmante, si assiste prima al duello tra Renault e Ferrari e poi, dopo il ritiro di Arnoux, al duello tutto ferrarista tra Pironi e Villeneuve. Al 45° giro, dopo il ritiro di Arnoux, dal muretto Ferrari viene esposto il cartello "Slow +45", cartello dal significato ambiguo che viene interpretato, infatti, diversamente dai due piloti della scuderia: Per Villeneuve, significa mantenere la posizione, mentre per Pironi significa che il suo compagno di squadra, sino ad allora in testa alla gara, gli debba lasciare strada così il francese supera Villeneuve, lo stupore del canadese è evidente, Gilles interpreta il gesto di Pironi come un'affronto, una sorta di sfida aperta......I due danno così vita ad un acceso duello, all'ultimo giro, alla Piratella, Pironi supera definitivamente Villeneuve e si aggiudica il GP. Il canadese è molto risentito del comportamento del compagno... e lascerà trapelare questo "malumore" nella gara successiva.

Villeneuve arriva a Zolder con una solo obiettivo: battere Pironi. Sabato 8 maggio 1982 diviene, così, il giorno più nero della storia Ferrari: Negli ultimi minuti delle qualifiche Villeneuve, nonostante monti pneumatici già abbondantemente usurati, si lancia all'inseguimento di Pironi, che lo precede di due posizioni, nella curva a sinistra prima della Terlamenbocht il canadese non riesce ad evitare la March numero 17 di Jochen Mass, sono le 13:52, la Ferrari di Gilles dopo aver tamponato a 260 km/h la March, si impenna in aria compiendo una serie di terrificanti giravolte, il seggiolino di Gilles strappa le cinture e il pilota viene proiettato in aria finendo contro un paletto a bordo pista; la diagnosi è preoccupante, distacco netto tra la prima e la seconda vertebra cervicale. Alle 21:12 il pilota canadese, che non si è mai risparmiato, che ha frantumato semiassi, cambi, frizioni, freni, che ha sempre dato tutto per vincere, per entusiasmare la folla, il pilota che diceva ai suoi meccanici "datemi una macchina al 60%, al resto penso io" ........ si spegne per sempre.....

Ma, lo spettacolo continua...... quindi giorni dopo è la volta del G.P. del Belgio, la Ferrari decide di non partecipare in segno di lutto; la vittoria va a Watson davanti a Rosberg.


Nel G.P. di Montecarlo la scuderia di Maranello partecipa con un solo pilota dato che Reutemann ha rinunciato alla l proposta di ingaggio da parte del Drake. La gara si conclude sorprendentemente: Prost detentore della leadership sino al 73° giro sui complessivi 76, perde il controllo della sua Renault e finisce contro il guard-rail.

Al comando passa Patrese con la Brabham, mentre le condizioni atmosferiche precipitano rapidamente, l'italiano finisce in testa-coda e perde delle posizioni. Tocca allora a Pironi, ma il francese è tradito dall'alimentazione della sua Ferrari, è costretto a parcheggiare la monoposto sotto il tunnel.

 De Cesaris, che seguiva Pironi, passa al comando, ma circa 200 metri dopo anche la sua Alfa Romeo è k.o. A tagliare il traguardo davanti a tutti è nuovamente Riccardo Patrese con una vettura leggermente accidentata ma comunque capace di camminare.


Il mondiale si trasferisce in America e per la prima volta si corre sul circuito cittadino a Detroit, a vincere la gara è Watson davanti a Pironi, quest'ultimo otterrà anche la pole nel G.P. del Canada a Montreal. Sul circuito canadese si assiste ad una nuova tragedia: la Ferrari di Pironi al via non parte, il francese viene evitato da tutti ad eccezione di Riccardo Paletti, che partito dall'ultima fila, non riesce ad evitarlo: l'impatto sarà fatale per il giovane Paletti; è il 13 giugno.
La gara, per la cronaca, è vinta da Piquet davanti a Patrese e Watson. Al ritorno in Europa, Watson è leader della classifica mondiale mentre la Ferrari ingaggia Tambay a Pironi.
Ritorno in pista vincente per la Ferrari che si aggiudica il GP d'Olanda con Pironi ed arriva seconda e terza in Gran Bretagna,: A Brands Hatch nel giorno della seconda vittoria di Lauda, Pironi arriva secondo e Tambay terzo. Pironi passa così in testa al mondiale piloti.
In Francia Pironi aumenta, ancora, il suo vantaggio nei confronti di Watson, nel G.P. in cui si manifestano in modo evidente le rivalità tra i due piloti Renault, Pironi giunge terzo portando a 9 punti il distacco dal secondo classificato. Quindici giorni dopo sul circuito di Hockenheim piove a dirotto mentre si stanno disputando le prove del G.P., Pironi non vede in tempo la Renault di Prost...l'impatto è inevitabile, il pilota della Ferrari subisce gravi ferite ad entrambi gli arti inferiori, i medici sono certi: il francese non potrà guidare mai più..... finisce così, nel modo più drammatico possibile, la carriera di uno dei piloti emergenti della formula uno.
Il giorno dopo si disputa la gara e, ironia della sorte, è Tambay ad ottenere il suo primo successo in F1 imponendosi davanti a Piquet e Rosberg.
A Zeltweg sale sul gradino più alto del podio un pilota italiano il romano Elio de Angelis che si aggiudica in volata una gara estremamente equilibrata; il distacco da Roseborg, secondo, è di soli 125 millesimi. A Digione nel G.P. di Svizzera il finlandese Keke Rosberg vince la sua unica gara e si porta in testa al mondiale scavalcando Pironi fermo da venti giorni.

A Monza nel G.P. d'Italia la Ferrari ingaggia Mario Andretti che ottiene la pole; la gara è comunque vinta da Arnoux mentre Andretti si classifica terzo dietro a Tambay. Il 25 settembre si corre, l'ultima gara della stagione, a Las Vegas, Rosberg resta in zona punti mentre la gara è vinta da un giovanissimo Michele Alboreto su Tyrrell davanti a Watson. La Ferrari vince il titolo costruttori mentre Keke Rosberg diventa campione del mondo, aggiudicandosi una sola gara ma gareggiando in modo estremamente intelligente.

 

Patrick Tambay diede definitivamente forfait: la Ferrari perciò non schierò nessuna monoposto in gara. Questo Gran Premio risulta quindi l'ultimo, a tutto il 2016, a non vedere alcuna Ferrari al via, cosa che avviene per la 18° ed ultima volta nella storia della Formula 1.
Al via René Arnoux prese il comando seguito da Alain Prost, Riccardo Patrese, Niki Lauda e Keke Rosberg. Già alla fine del primo giro Prost superò Arnoux sul breve rettilineo, mentre Nelson Piquet scavalcò sia Rosberg e Lauda, portandosi al quarto posto.
Il brasiliano, al quarto giro, superò anche il compagno di scuderia Patrese, e si mise all'inseguimento delle due Renault: anche un'uscita di pista non ne condizionò la gara, che poté così proseguire. Si fece avanti anche Rosberg che superò prima Lauda poi lo stesso Patrese, ponendosi così dietro al brasiliano della Brabham.
Nelson Piquet, che sfruttava la strategia del rifornimento in gara, si avvicinò e passò Arnoux al giro 11. Il rifornimento giunse al giro 40: durò 14 secondi, tanto da consentire a Piquet di rientrare al quinto posto, dietro alle due Renault, a Rosberg e a Lauda, ma davanti a Patrese. La McLaren dell'austriaco però soffriva di forti vibrazioni all'anteriore, dovute a un cerchione sbilanciato, che costrinsero Lauda a rinunciare a spingere per superare il finlandese.
Al giro 51 Rosberg sfiorò la collisione al momento del doppiaggio dell'Alfa Romeo di Andrea De Cesaris, che prese parte alla gara in non perfette condizioni fisiche a causa di una tonsillite. Il finlandese, due giri dopo, passò Arnoux, ponendosi secondo. Il francese rientrò poco dopo ai box, ove effettuò un rabbocco di carburante: la sua Renault non disponeva più di un motore performante, col transalpino convinto che ciò dipendesse da una mancanza di benzina. Poco dopo però Arnoux fu costretto all'abbandono per un guasto all'iniezione.
Nel corso degli ultimi giri Keke Rosberg si avvicinò anche al battistrada Prost (che ruppe una minigonna a due giri dal termine), e fu capace di passare al penultimo passaggio. All'arrivo il direttore di corsa non sventolò subito la bandiera a scacchi ma solo dopo un giro e le insistenze della Wiliams.
Per il finlandese fu la prima vittoria valida per il mondiale di Formula 1 (aveva però già vinto il BRDC International Trophy 1978 gara non titolata), primo pilota del suo Paese a compiere l'impresa, e settantaduesimo nella storia del mondiale. Fu la terza gara di fila che veniva vinta da un pilota che mai prima era riuscito ad aggiudicarsi una gara iridata, e fu anche la nona gara di fila in cui vinceva un pilota differente.








1983
Brabham BT52
PIQUET Nelson

- 1983 -


OTTOBRE
A Beirut in seguito ad un attaco suicida muoino sotto le bombe 299 membri 
americani e francesi delle forze di pace


Flag  Brasile (Rio de Janeiro) 1983 - Piquet fa il bis!!!



Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 17 Ago 1952

Dal - al :

1978 - 1991

   

G.P. iniziati

204
Vittorie : 23

Podio :

60
Pole - Positions : 24 Prima fila : 44
Giri veloci : 23 Mondiali : 1981 - 1983 - 1987


Nel 1983 i cambiamenti tecnici continuano ad interessare gran parte della vettura, vengono, così, escluse le cosiddette"minigonne": bandelle laterali che servivano per ottenere un effetto suolo, ma che provocavano forti dolori alla schiena ed al collo dei piloti, sottoposti ad impressionanti sollecitazioni. Si adottano invece, soluzioni come il fondo piatto e l'utilizzo di alettoni più grandi. I motori turbo, daltro canto reggono potenze sempre più elevate, alla soglia dei 900 cavalli... portati a 1200 in prova; In corsa viene inoltre introdotto ed utilizzato da tutte le scuderie il rifornimento ai box, meglio noto come pit-stop.

Il campionato si apre, questa volta senza nessun intoppo, con la gara di Brasile: Piquet giuda la corsa e grazie ai meccanici della sua scuderia, che effettuano il pit-stop in soli 16 secondo (tempo da record...allora), al rientro in pista mantiene la prima posizione. Nel box Williams, invece, durante il rifornimento di Rosberg si levano pericolose lingue di fuoco e il pilota è costretto a ripartire con la spinta dei suoi meccanici, la manovra indurrà la squalifica nei confronti del finlandese. Al traguardo Piquet precede Rosberg (che poi verrà squalificato) e Lauda, poi seguono Laffite, Tambay, mentre Prost giunge settimo.

Quindici giorni dopo si disputa il secondo G.P. della stagione sul circuito di Long Beach: a vincere è il pilota della McLaren Watson davanti al suo compagno di squadra Lauda. I due piloti della McLaren erano partiti dal 22° e 23° posto e con una grande rimonta, complice gli innumerevoli gli errori degli avversari, giungono nelle prime due posizioni. Tambay è in testa per i primi 25 giri poi un contatto con Rosberg mette fine ad ogni speranza di aggiudicarsi la gara; in testa passa, così, Laffite ma anche il francese è tradito dalla sua Williams, tocca quindi a Patrese che finisce lungo poco dopo lasciando così il posto ai due piloti della McLaren.
Al ritorno in Europa la F1 sbarca in Francia, il G.P. è vinto da Prost, al suo primo davanti a Piquet e Cheever, Tambay è quarto e Arnoux, passato alla Ferrari dopo i litigi con Prost in Renault, giunge alla settima posizione.
Il 1° maggio si corre a Imola, Arnoux parte in pole, mantiene la sua posizione per 5 giri, finchè Patrese con la sua Brabham non lo supera; quando la gara sembra ormai nelle sue mani, il padovano esce di pista alle Acque Minerali e Tambay passa in testa alla gara e ci resta fino al traguardo.

A Montecarlo, il campione del mondo Keke Rosberg torna alla vittoria davanti a Piquet e Prost, quest'ultimo grazie alla vittoria del G.P. del Belgio si aggiudica la testa al campionato.
Il 5 giungno si corre il G.P. di Detroit: Arnoux in testa per 22 giri è costretto al ritiro, al comando della gara passa Michele Arboreto, l'italiano guida egregiamente e si aggiudica la gara..... sarà l'ultima vittoria di un motore Ford-Cosworth. Una settimana dopo, nel G.P. del Canada, Arnoux vince davanti a Cheever e Tambay.




Il 16 luglio è la data di esordio della Ferrari 126C3, la prima monoposto realizzata interamente in fibra di carbonio, l'esordio è comunque, deludente: Tambay, dopo essere partito in pole, deve cedere il passa ad un irresistibile Prost.
Il team di Maranello, si rifà, invece, nel G.P. di Germania: Tambay parte in pole, ma a vincere è il compagno di squadra Arnoux, davanti a de Cesaris e Patrese.... mentre Piquet è costretto al ritiro per un principio di incendio della sua Brabham. In Austria, Tambay ottiene nuovamente la pole, ma a guidare la corsa, per 16 giri, è Arnoux, il francese deve lasciare strada a Prost quando si rompe irrimediabilmente, sulla sua Ferrari, la quarta marcia. Il francese ottiene così l'ultima vittoria della Renault, prima del ritorno in pista solo come fornitore di motori, negli anni '90.
Quando mancano 4 gare al termine del mondiale, la situazione in classifica è la seguente: Prost 51 punti; Piquet 37; Arnoux 34 e Tambay 31. Nel G.P. d'Olanda, Arnoux riduce il distacco vincendo la gara dopo che Prost e Piquet si sono eliminati a vicenda alla curva Tarzan. Durante questo GP, Lauda porta all'esordio, la McLaren motorizzata Porsche, motore che darà una seria svolta al team di Ron Dennis.
quindici giorni dopo è la volta del G.P. d'Italia: Patrese dopo una straordinaria pole guida la gara solo per due giri, finchè la sua Brabham non lo abbandona, lasciando, così, la vittoria del G.P. a Piquet che riduce a 5 lunghezze il margine di distacco da Prost rimasto, ancora, senza punti a causa della rottura della sua monoposto. In corsa per il titolo si fa avanti anche Arnoux, che giungendo secondo al traguardo sale a 49 punti, ossia, solo, a due lunghezze da Prost.


Prima del via Riccardo Patrese ebbe un problema al motore della sua Brabham, e decise di partire col muletto, adattato però alle esigenze del suo compagno di team, Nelson Piquet.
Il pilota padovano alla partenza fu più rapido del connazionale Elio De Angelis, e si pose al comando della gara. Anche Nigel Mansell tentò di passare De Angelis alla Druids, ma senza successo; pure Eddie Cheever ebbe un buon spunto al via, ove passò le due Ferrari, e tentò anche di mettersi davanti a Nelson Piquet, che resistette all'attacco. Manfred Winkelhock si pose davanti a René Arnoux, mentre Tambay fu passato anche dall'altro pilota della Renault, Alain Prost. Al termine del primo giro la classifica recitava Patrese, De Angelis, Mansell, Piquet, Cheever, Winkelhock, Arnoux, Prost e Tambay. Al secondo giro Prost passò sia Winkelhock che Arnoux, col tedesco che dovette cedere anche ad Arnoux. Davanti, intanto, Mansell subiva dei problemi nel mettere a temperatura gli pneumatici con Piquet e Cheever che passarono il britannico. Le difficoltà del pilota della Lotus proseguirono anche nel giro successivo, ove fu costretto a cedere anche a Prost e Arnoux.
De Angelis si pose all'attacco di Patrese, così come Prost si avvicinò a Cheever, che passò al nono giro. I primi sei avevano un buon margine sul resto del gruppo, guidato da un lento Mansell. All'undicesimo passaggio ci fu un contatto tra i primi due; la vettura di De Angelis toccò quella di Patrese, in un tentativo di sorpasso: entrambi finirono sull'erba. Patrese ripartì subito, secondo dietro a Nelson Piquet, mentre De Angelis scalò sesto. La gara del pilota romano durò ancora due giri, quando fu costretto al ritiro col motore fuori uso.
Alain Prost si trovò, per qualche giro, dietro a Patrese, che così favoriva la fuga del compagno di team Piquet. Il francese passò il pilota della Brabham al giro 15. Cinque giri dopo René Arnoux terminò in testacoda, fermandosi sui cordoli della curva Stirling. Aiutato dai commissari rientrò in pista, ormai però staccato dalla zona dei punti.
Piquet comandava la gara davanti a Prost, staccato di dieci secondi: si era poi formato un trenino, che vedeva al comando Patrese, seguito da Cheever, Mansell, Tambay, De Cesaris e Winkelhock.
Al ventottesimo giro si ruppe una canalizzazione dell'olio sulla Tyrrell di Danny Sullivan; il pilota statunitense si accorse subito dell'incendio che stava propagandosi alla vettura, e si fermò in una via di fuga, ove i commissari poterono spegnere le fiamme.
Eddie Cheever si fermò per la sosta al giro 35, rientrando undicesimo. Nei giri seguenti si fermarono anche De Cesaris, Winkelhock e Arnoux. Al giro 38 si staccò un alettone anteriore sulla McLaren di John Watson, già danneggiato in precedenza. Il pilota britannico perse il controllo della monoposto, e sbatté contro le barriere.
Al giro 39 una lunga sosta di Patrese ai box, dovuta alle difficoltà dei meccanici a sostituirgli uno pneumatico lo fece scendere in decima posizione. Nei giri seguenti toccò anche a Prost e Mansell fermarsi per cambiare le gomme, senza particolari problemi. Al giro 43 toccò a Patrick Tambay, e al giro 44 al leader Piquet: anche in questo caso alla Brabham vi furono dei problemi nel fissaggio di una ruota, ma il brasiliano rientrò in gara primo. Dietro al brasiliano vi era Alain Prost, poi Patrick Tambay, Nigel Mansell, Eddie Cheever, Andrea De Cesaris, Derek Warwick, Bruno Giacomelli e Riccardo Patrese.
Le possibilità di arrivo ai punti per Cheever sfumarono pochi giri dopo, quando fu costretto a una sosta imprevista per un problema alla visiera del casco, che venne aggiustata con del nastro adesivo dai suoi meccanici. Lo statunitense sprofondò in classifica in quattordicesima posizione.
Prost subiva dei problemi agli pneumatici e non godeva di un motore performante, ciò che gli impedì di attaccare Piquet per il primo posto. Anche René Arnoux fu nuovamente costretto al cambio delle gomme, abbandonando così le speranze residue di marcare punti iridati. Al giro 56 entrò in azione, inavvertitamente, l'estintore sulla vettura di Warwick. Il britannico riuscì a proseguire anche se con problemi di visibilità e di sensibilità al braccio destro. Al sessantesimo giro Mansell ebbe la meglio su Tambay, per il terzo posto alla Paddock Hill; il ferrarista aveva degli pneumatici rovinati e dei freni ormai al limite di rottura. Due giri dopo il francese uscì di pista alla Druids, a causa del bloccaggio di una ruota.
Nelson Piquet conquistò la sua decima vittoria nel mondiale di F1, davanti ad Alain Prost e Nigel Mansell. Prost comandava la classifica del mondiale piloti, con due punti di vantaggio su Piquet


 Il 25 settembre si corre il G.P. d'Europa e Piquet giunge primo al traguardo precedendo Prost mentre Arnoux restando a secco di punti deve rinunciare alla lotta per il mondiale.
L'ultimo G.P. della stagione è in programma in Sudafrica a Kyalami; in classifica mondiale Prost ha due lunghezze in più di Piquet. Sulla griglia di partenza Tambay è in pole seguito da Piquet, Patrese, Arnoux e Prost. Alla partenza Piquet segue la tattica suggeritagli dalla Brabham ovvero puntare tutto sulla partenza, si porta, così, in testa alla corsa. Al 36° giro dai box gli espongono il cartello con la scritta "Prost stop", il pilota francese si è, infatti, fermato tradito dal turbo; Piquet così per non correre rischi inutili, rallenta e cede la vittoria a Patrese.
Nelson Piquet è, ancora, campione del mondo.
Dopo la gara del Sudafrica Prost lascia la Renault per passare alla McLaren affiancando Lauda mentre la Renault al posto di Prost, ingaggia Tambay lasciato libero dalla Ferrari che, a sua volta, affianca a Arnoux il pilota italiano Michele Alboreto.








1984 - McLaren MP4/2 
LAUDA Niki


 - 1984 -


  OTTOBRE
 La premier indiana Indira Gandhi è assassinata a Nuova Delhi

  NOVEMBRE
 A Brighton, quattro persone muoiono per l'esplosione di una bomba dell'IRA



1984 - Lauda firma la sua tripletta!!!!

Flag 

  Austria (Vienna)





Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 22 Feb 1949

Dal - al :

1971 - 1985

   

G.P. iniziati

171
Vittorie : 25

Podio :

54
Pole - Positions : 24 Prima fila : 31
Giri veloci : 24 Mondiali : 1975 - 1977 - 1984


Il 1984 è l'anno dell'ennesimo cambio di regolamento: la federazione impone un consumo massimo di 220 litri di benzina contro i 250 dell'anno precedente e proibisce le soste ai box. La Goodyear affianca la Michelin e la Pirelli nel fornire i pneumatici alle varie scuderie.

Il mondiale inizia con il G.P. del Brasile a Rio il 25 marzo; la pole va a de Angelis che precede Michele Alboreto con la Ferrari. Alboreto va in testa alla gare per 11 giri poi è costretto al ritiro a causa della cedimento dei freni sulla sua monoposto, al comando passa Lauda con la McLaren, ma anche l'austriaco deve cedere il passo, per problemi tecnici, al 37° al neo-compagno di squadra Prost che si aggiudica la vittoria.
Seguono Rosberg e de Angelis; Tambay, passato alla Renault, giunge sesto ma non riesce a tagliare il traguardo poichè resta senza benzina: prima vittima dei nuovi regolamenti.
Nel secondo G.P., Prost compie un'ottima gara, partito dai box con il muletto risale fino al secondo posto davanti a sè c'è solo Lauda; terzo si classifica Warwick, quarto Patrese, quinto de Cesaris e sesto un certo Ayrton Senna: un giovane sconosciuto brasiliano alla sua seconda apparizione con la Toleman.

Il 29 aprile è una data da ricordare per ti gli italiani: si corre il G.P. del Belgio e Michele Alboreto ottiene la pole-position. La domenica il pilota italiano parte in testa e vi rimane per tutta la gara, con un solo brivido al 36° giro, quando con 44 secondi di vantaggio Alboreto è costretto ad una piccola escursione sul prato. Torna a salire sul gradino più alto del podio un ferrarista..... italiano.

Il 6 maggio è la volta di Imola: Piquet ottiene la pole; al via Prost ottiene la testa della gara e vi rimane sino alla fine; alle sue spalle si classificano Arnoux con la Ferrari e de Angelis, quest'ultimo arriva miracolosamente al traguardo senza una goccia di benzina. Grazie a questa vittoria Prost è al comando della classifica mondiale con 24 punti, il suo compagno di squadra ne ha solo 9.
In Francia Lauda riduce il distacco ottenendo 9 punti mentre Prost giunge settimo a causa di un portamozzo che gli fa, quasi, perdere una ruota. Secondo giunge Tambay e terzo Mansell.

Il 3 giugno sul circuito cittadino di Montecarlo brilla una nuova stella il suo nome è... Ayrton Senna. Piove a dirotto e il brasiliano parte dalla 13° posizione: davanti Mansell, dopo aver condotto la gara per 11 giri, finisce la sua corsa contro il guard-rail. Senna , invece, con la sua Toleman comincia ad insidiare Prost riducendo il distacco ad una manciata di secondi, proprio in prossimità dell'ormai evidente sorpasso di Senna ai danni del francese, il direttore di gara Jacky Ickx sospende la gara; sono stati fatti solo 31 giri saranno quindi assegnati punteggi dimezzati. La sospensione suscitera grande disappunto poichè durante la gara le condizioni meteorologiche non erano peggiorate.... quindi la gara si sarebbe potuta sospendere anche all'inizio.....

Il G.P. del Canada vede nuovamente Piquet in pole e questa volta Nelson vince la gara precedendo Prost e Lauda. Lo stesso pilota fa il bis a Detroit precedendo questa volta Brundle, de Angelis.
Nel G.P. di Dallas, la McLaren resta a secco, la vittoria va a Rosberg con la Honda davanti ad Arnoux e a de Angelis: Nigel Mansell partito dalla pole resta al comando per circa metà gara finchè scivola indietro a causa dell'usura delle gomme, all'ultima curva dell'ultimo giro la situazione precipita, il cambio si rompe definitivamente ed il pilota scende dalla macchina e comincia a spingere la sua Lotus....... incoraggiato dal pubblico. Nigel esausto per il caldo e per lo sforzo, sviene.



Il Gran Premio di Gran Bretagna 1984, XXXVII John Player British Grand Prix e decima gara del campionato di Formula 1 del 1984, si è svolto il 22 luglio sul Circuito di Brands Hatch ed è stato vinto
da Niki Lauda su McLaren-TAG Porsche.

Al via Piquet mantiene il comando, seguito da Prost, De Angelis e Lauda. Alla curva Graham Hill Patrese perde il controllo della sua monoposto mettendosi di traverso, per poi recuperare la vettura, dietro Cheever rallenta di colpo e viene centrato Alliot, la RAM del francese si alza da terra e dopo aver colpito anche Johansson si ferma nell'erba, Gartner che si ritrova la strada sbarrata perde il controllo e va a sbattere contro un muro di gomme. La corsa continua con Piquet al comando capace di allungare sul dritto, mentre nel misto si trova a difendersi da Prost. Intanto Lauda supera De Angelis e si porta in 3ª posizione. Al 10º giro Piquet in difficoltà con le gomme viene passato prima da Prost e poi da Lauda. Il brasiliano rientra ai box per cambiare le gomme. Subito dopo Jonathan Palmer esce di pista a causa di un guasto allo sterzo. Il pilota è indenne ma la gara viene sospesa per permettere di sistemare la barriera danneggiata.

Si riparte dopo mezz'ora con le posizioni in base alla classifica di due giri prima dell'esposizione della bandiera rossa. Questo permette a Piquet che nel frattempo aveva cambiato le gomme di ripartire in pole. Al via Prost è più abile e riesce a infilare Piquet. Lauda impiega 7 giri per passare Piquet e ci riesce con il brasiliano in difficoltà. Prost al comando viaggia tranquillo con un buon vantaggio su Lauda quando a poco a poco inizia ad accusare un problema al cambio e si ritira al 37º giro. Lauda adesso si ritrova al comando seguono Warwick, De Angelis e Senna. Il brasiliano della Toleman sembra essere più competitivo di De Angelis e riesce a superarlo. Lauda taglia da vincitore il traguardo seguito da Warwick, Senna, De Angelis, Alboreto ed Arnoux.



Tornati in Europa i due piloti della McLaren si dividono i GP.: Lauda vince in Gran Bretagna davanti a Warwick e Senna; Prost, invece, si aggiudica il GP di Germania davanti a Lauda e Warwick; lo stesso Lauda si ripete Austria precedendo Piquet e Alboreto. In Olanda, tocca a Prost vincere precedendo Lauda.
Con la vittoria in Olanda, la McLaren si aggiudica aritmetica mente il campionato costruttori mentre nella classifica piloti, Lauda è al comando con un punto e mezzo in più di Prost.


Il Gran Premio d'Austria 1984, XXII Holiday Großer Preis von Österreich, e dodicesima gara del campionato di Formula 1 del 1984,
si è svolto il 19 agosto sul circuito dell'Österreichring ed è stato vinto da Niki Lauda su McLaren-TAG Porsche.
La prima partenza viene annullata per via di De Angelis che fa spegnere il motore. Alla seconda partenza Piquet mantiene il comando seguito da Prost, Warwick, De Angelis, Tambay, Warwick, Lauda e Senna. Prost inizia a farsi minaccioso alle spalle di Piquet tuttavia non riesce a superarlo, intanto De Angelis perde posizioni e viene superato dalle due Renault e da Lauda che a sua volta supera Warwick. Al 9º giro alla Panarama Kurve Lauda supera Tambay portandosi al 3º posto. Piquet continua a condurre inseguito dalle due McLaren, al 28º giro De Angelis rompe il motore e lascia dell'olio alla Jochen Rindt Kurve, al passaggio successivo Piquet si accorge dell'olio e rallenta riuscendo a controllare con una leggera sbandata, dietro Prost arriva troppo forte, scivola sull'olio e va a sbattere contro le barriere e si ritira. Lauda sale al secondo posto seguito da lontano da Senna, che al 35º giro è costretto al ritiro per la pressione dell'olio, intanto Lauda rimonta su Piquet e inizia a marcarlo da vicino, cerca di superarlo alla fine del rettilineo dei box ma Piquet resiste, poche curve dopo in accelerazione l'austriaco riesce a passare Piquet. La corsa non rileva cambiamenti, Niki Lauda vince con 23 secondi di vantaggio su Piquet, seguono Alboreto, Fabi, Boutsen e Surer. Da segnalare il 12º posto di Berger al debutto.


A Monza Lauda vince la gara mentre Prost è costretto al ritiro dopo soli 3 giri.
Sul circuito del Nurburgring, si corre il G.P. d'Europa e Prost arriva con un punto in più perchè la federazione ha escluso la Tyrrell dal mondiale distribuendo, così, i punti di Detroit. Prost vince la gara davanti ad Alboreto e Piquet; Lauda è "solo" quarto. Prima dell'ultimo G.P. Lauda è a quota 66, mentre Prost 62,5.


Il Gran Premio d'Italia 1984 è stata la quattordicesima gara del Campionato mondiale di Formula 1 1984. Svoltosi il 9 settembre sul Circuito di Monza, è stato vinto da Niki Lauda su McLaren-TAG, seguito da Michele Alboreto e Riccardo Patrese.




Niki Lauda raggiunge il traguardo dell'Estoril  
laureandosi per la terza volta campione del mondo


L'ultima gara si disputa sul circuito portoghese dell'Estoril; dopo il nono giro Prost è primo mentre Lauda tenta una rimonta dal nono posto. Niki fatica a liberarsi di Johansson che, consapevole di avere gli occhi del mondo addosso, lotta per non perdere la posizione; Niki rischia e riesce a sopravanzarlo e continua la sua marcia d'avvicinamento; ogni due giri supera una vettura finchè dai box non gli mostrano il cartello "terzo": deve arrivare secondo se vuole vincere il mondiale.
Davanti a sè compare la Lotus di Mansell in difficoltà e al 52° giro lo supera diventando, nuovamente... per la terza volta ...campione del mondo. Se a Monaco la gara non fosse stata sospesa, Prost sarebbe arrivato secondo ottenendo 1,5 punti in più e non avrebbe perso il mondiale per mezzo punto.
Per la McLaren e la Tag-Porsche è stato un anno trionfale: 12 vittorie in 16 gare.







1985 - McLaren MP4/2B 
PROST Alain

 - 1985 -


 MARZO
      Mikhail Gorbaciov assume i pieni poteri in Unione Sovietica.


   
Auto






Flag
   Francia (Saint Chamond)
1985 
   Il duello tra Prost
  ed Alboreto

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 24 Feb 1955

Dal - al :

1980 - 1993

   

G.P. iniziati

199
Vittorie : 51

Podio :

106
Pole - Positions : 33 Prima fila : 86
Giri veloci : 41 Mondiali : 1985-1986-1989-1993


Il 1985 inizia con le grandi squadre che mantengono i loro piloti ad eccezione della Williams che affianca Mansell a Rosberg, mentre la Lotus ingaggia Senna.
La Michelin si ritira, lasciando che Goodyear e Pirelli si dividono le forniture dei pneumatici; tra i team fa il suo esordio la Minardi con i Motori Moderni progettati in meno di un anno dall'ingegner Chiti, la monoposto di Faenza è affidata a Pierluigi Martini; l'obiettivo della nuova scuderia è quello di qualificarsi e viene centrato in 15 gare su 16.

La prima pole dell'anno sul circuito di Rio va ad Alboreto con la Ferrari 156/85, la monoposto più in palla in questa fase del mondiale: dopo la partenza la Ferrari di Alboreto resta in testa per soli otto giri, poi incalzato da Prost, i due danno inizio ad un entusiasmante duello che vedrà trionfare il francese, al volante della McLaren MP4-2B, a discapito del ferrarista . In terza posizione si piazza de Angelis, mentre quarto, staccato di due giri giunge il secondo ferrarista Arnoux, quest'ultimo verrà a breve sostituito dallo svedese Stefan Johansson.
Nel secondo G.P. della stagione a salire sul gradino più alto del podio, per la prima volta, è Senna: il brasiliano in partenza occupa la prima posizione, il diluvio incombe sul circuito dell'Estoril, Ayrton conferma, ancora una volta, le sue grandi capacità di guida in condizioni estreme; mentre gli altri piloti finiscono fuori come "birilli", Senna vola sul bagnato finchè il GP non viene interrotto poichè ha ormai superato il tempo massimo di 120 minuti previsto da regolamento. Alle spalle del brasiliano giunge Alboreto che conquista così la leadership della classifica mondiale.
Ad Imola, è Senna ad ottenere nuovamente la pole, il pilota Lotus sembra intenzionato a bissare il trionfo di quindici giorni prima, ma al 56° giro la sua monoposto resta senza benzina, Ayrton è costretto al ritiro; stessa sorte tocca al neo ferrarista Johansson, mentre Alboreto resta in panne per problemi 'elettronici. A vincere è, così, Alain Prost, che però verrà squalificato infatti la sua McLaren è risulta essere sottopeso alle verifiche tecniche, è allora de Angelis ad aggiudicarsi il G.P. di Imola.

A Montecarlo, Senna parte per la terza volta consecutiva dalla prima posizione: a semaforo verde Senna e Alboreto scattano egregiamente mentre Prost adotta una strategia più "tranquilla", al fine di risparmiare i pneumatici e concludere il GP senza effettuare alcuna sosta. Al 13° giro, Senna è costretto al ritiro per la rottura del suo motore Renault, al comando passa Alboreto che quattro giri dopo finisce lungo alla curva Santa Devota, scivolando sull'olio rimasto in pista a seguito dall'incidente tra Patrese e Piquet. Il ferrarista, comunque non perde la testa e da inizio ad una forsennata rimonta che dopo pochi giri lo porta alle spalle di Prost; al 24° giro il ferrarista supera il francese e torna alla testa della gara. Al 32° giro Alboreto entra ai box per sostituire le gomme. Prost torna in testa mentre Alboreto uscito dai box, riprova a guadagnare terreno sul francese, negli ultimi giri è però costretto a rallentare, infatti in pista comincia a piovere e la precaria situazione rende impossibile ogni genere di sorpasso, taglierà per primo il traguardo Prost, seguito a ruota da Alboreto.

Dopo 4 gare la situazione è la seguente: de Angelis 20, Prost e Alboreto 18.
Sul circuito del Principato Niki Lauda, comincia a pensare seriamente ad un ritiro definitivo dalle corse.... ormai il mondo delle corse non ha puo nulla da riservare al pilota austriaco.
Il G.P. del Belgio, in programma il 2 giugno, viene rimandato a causa della pericolosità della pista dovuta al caldo che rende scivolosissimo l'asfalto. Si corre quindi in Canada dove la Ferrari fa bottino pieno aggiudicandosi una strabiliante doppietta che vede Alboreto primo e Johannson secondo, Prost giunge terzo. Il vantaggio di Alboreto, in classifica mondiale, aumenta con la gara di Detroit; Senna ottiene la pole ma a vincere è Rosberg con la sua Williams-Honda mentre Alboreto giunge terzo seguito dal compagno di squadra; Prost che sabato incorre in un incidente accusa forti dolori al polso, domenica è presto costretto al ritiro a causa dell' intenso dolore.

Al ritorno in Europa, si corre sul circuito francese di La Castellet, in pole va Rosberg , ma a vincere è Piquet con la Brabham-Bmw; dietro di lui arrivano, rispettivamente, Rosberg e Prost, mentre Alboreto è costretto al ritiro per la rottura del turbo.
In Inghilterra, la pole è ottenuta da Rosberg ma in gara si assiste ad un leggendario duello tra Prost e Senna: Ayrton guida la corsa, mentre Alain, dopo aver superato Mansell, de Cesaris e Rosberg si porta alle spalle del brasiliano, ad ogni tentativo di Prost, Senna si difende egregiamente riuscendo a tener dietro il francese, benchè quest'ultimo disponga di una vettura piu performante, purtroppo alla Lotus cede qualcosa nel motore, e Prost puo, così, passare agevolmente al comando.
In Germania, tocca ad Alboreto trionfare, l'italiano si aggiudica la gara davanti a Prost: al via, Alboreto, partito dall'ottava posizione, riesce in una partenza straordinaria che consente al ferrarista di piazzarsi, rapidamente, in terza posizione alle spalle di Senna e Rosberg, che si alterneranno al comando della gara per 45 giri, finché il finlandese rallenta e il brasiliano si ritira.

A Zeltweg, il week-end di corse comincia con l'annuncio ufficiale di Niki Lauda di ritirarsi , questa volta definitivamente, dal mondo delle corse. In gara, invece, Alboreto, alla guida del muletto, arriva terzo dietro Senna e Prost, è proprio il francese, in questa occasione, ad aggiudicarsi il G.P.
Dopo 10 gare, la situazione in classifica è di perfetta parità tra Prost e Alboreto, entrambi sono a quota 50.
In Olanda, dopo la pole di Piquet, Prost conduce la gara finché non è costretto a fermarsi ai box per sostituire le gomme, la sosta dura più di venti secondi a causa di un dado incastrato, così Lauda passa in testa e sale per l'ultima volta sul gradino più alto del podio.
Due giorni dopo il G.P. di Olanda, c'è un altro ritiro quello della Renault che resterà in F1 solo come fornitore di motori.




Nel G.P. d'Italia, Prost porta a 12 il suo vantaggio su Alboreto vincendo la gara mentre il ferrarista è costretto al ritiro per un problema al motore.
Il 15 settembre si recupera la gara di Spa (G.P. di Belgio), sotto una pioggia intensa il GP vede come protagonisti, assoluti,i Mansell e Senna è il brasiliano ad imporsi vincendo la gara, mentre Prost giunge solo terzo, ennesimo ritiro per Alboreto.
Nel G.P. d'Europa, Senna parte in pole mentre Prost è sesto ed Alboreto è, addirittura, 15°: al via per evitare l'impatto con Rosberg, impacciato a seguito di una pessima partenza, Prost finisce nell'erba e rientra in 14°posizione mentre, Alboreto è ottavo; Prost tenta una disperata rimonta che consente al francese di raggiungere dopo poche tornate la settima posizione alle spalle di Alboreto; al 9° giro Prost riesce a superare Alboreto; il ferrarista tenta di rispondere alla prestazione del suo diretto rivale ma al 13°, il motore della Ferrari si rompe ancora ed Alboreto è costretto, nuovamente, al ritiro. Prost chiude la gara al quarto posto. Con i tre punti guadagnati Prost è il primo pilota francese a diventare campione del mondo.
Il giorno in cui Prost si laurea campione del mondo Nigel Mansell vince la sua prima gara; Mansell trionferà ancora nel successivo G.P. quello del Sudafrica, disertato da Renault e Ligier che boicottano la gara poichè in contrasto con il regime dell'apartheid.
L'ultima gara del campionato si disputa per la prima volta in Australia sul circuito di Adelaide. Senna ottiene la pole, la settima della stagione, mentre a tagliare per primo il traguardo è Rosberg seguito da Laffite e Phillippe Streiff con le due Ligier-Renault.







1986 - McLaren MP4/2C
PROST Alain

 - 1986 -


 APRILE
  Un reattore della centrale nucleare di Chernobyl rilascia una nube radioattiva che    allarma l'intera europa

 GIUGNO
  L'Argentina vince il campionato del mondo di calcio battendo la Germania Ovest      per 3-1 a città del Messico


1986 - Prost fa il bis! Flag
   Francia (Saint Chamond)




Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 24 Feb 1955

Dal - al :

1980 - 1993

   

G.P. iniziati

199
Vittorie : 51

Podio :

106
Pole - Positions : 33 Prima fila : 86
Giri veloci : 41 Mondiali : 1985-1986-1989-1993


Il 1986 si inaugura nel peggiore dei modi: l'8 marzo sulla strada che collega la pista di La Castellet all'aereoporto di Marsiglia. Frank Williams finisce fuori strada, il costruttore inglese si spezza la colonna vertebrale le condizioni sono precarie.... si pensa addirittura al peggio, ma l'intraprendente costruttore riesce a riprendersi e ricomincia a vivere....... una nuova vita, è infatti costretto all'utilizzo di una sedia a rotelle.
Due mesi dopo l'incidente di Williams a Marsiglia, muore Elio de Angelis, fatale è stata l'uscita di pista a La Castellet, mentre provava la nuova Brabham-Bmw, la sua BT55 perde un alettone e vola fuori pista a 300 km/h ribaltandosi e prendendo fuoco, inutili i soccorsi, il corpo che giace nella monoposto è ormai...privo di vita. Il pilota gentiluomo, così denominato dagli altri piloti per i suoi eleganti modi, muore alle 17 del 15 maggio.
Sul piano dei regolamenti, questi impongono un consumo massimo di 195 litri di carburante diminuendo di altri 15 litri il limite previsto nelle passate stagioni. Per quanto riguarda i team, l'Alfa Romeo sospende l'attività, la Benetton rileva la Toleman dando vita ad un proprio team e affidando le sue monoposto a Fabi e Gerhard Berger; la Minardi ingaggia de Cesaris e Nannini e la Ligier ingaggia Arnoux tornato alle corse dopo il divorzio con il team Ferrari.

Il mondiale inizia il 23 marzo in Brasile, in pole c'è Senna, in gara la sua fuga dura solo 4 giri, al comando passa, così, Prost ma il francese è costretto al ritiro alla trentesima tornata, tocca così a Piquet e Senna duellare per conquistare la leadrship.... a spuntarla sarà Piquet che riuscirà a restare davanti a Senna e Laffite.
Il 13 aprile, dopo undici anni, torna in calendario il G.P. di Spagna, sul nuovo circuito di Jerez de la Frontera. La pole è di Senna, in gara il brasiliano e Mansell si equivalgono, la differenza tra i due è pressochè minima... la sfida è più appassionante che mai..... a tagliare per primo il traguardo sarà comunque Ayrton che precederà di soli 14 millesimi di secondo l'inglese, circa 93 cm. Prost giunge terzo, mentre ottengono punti anche le due Benetton con Teo Fabi quinto, e Berger sesto.
A Imola è il francese targato Mclaren a vincere, fortuita la vittoria di Alain, infatti non appena taglia il traguardo il motore della sua monoposto si spegne poichè privo di benzina. Prost concede il bis a Montecarlo, quindici giorni dopo, ottenendo pole, giro veloce e vittoria. Il 25 maggio si corre in Belgio è Mansell ad aggiudicarsi la gara, mentre Prost è solo sesto, l'inglese si ripete anche a Montreal ma questa volta il pilota Mclaren giunge alle spalle del vincitore.
Prima del ritorno in Europa, si corre sul circuito di Detroit dove Senna giunge primo davanti a Laffite e Prost.

Nel primo G.P. dopo la parentesi americana, quello di Francia, la vittoria spetta a Mansell, l'inglese si ripete a Brands Hatch, dove torna a far capolino ai box l'intramontabile Frank Williams tornato per la prima volta in pista dopo l' incidente.
Nella prima partenza al via c'è un violenta bagarre... l'impatto è quasi inevitabile, a farne le spese, questa volta, è il pilota francese Jacques Laffite, il quale riporta numerosissime fratture alle gambe, talloni, caviglie e bacino..... per lui, malgrado lo stentato ottimismo dei medici.... questo decreterà la fine definitiva della carriera.
Mansell, che nella prima partenza aveva subito la rottura il cambio, ne approfitta per salire sul muletto per il secondo via.
Prima del G.P. di Germania, diversi avvenimenti animano i box: Rosberg e l'Alfa Romeo annunciano il ritiro a fine stagione; la Honda prolunga il rapporto di collaborazione con la Williams e si avallerà della fornitura motori anche per il team la Lotus.
nel week-en di gara è lo stesso Rosberg ad ottenere la pole, ma la vittoria va a Piquet davanti a Senna e Mansell, mentre, rimasto senza benzina Prost, a poche centinaia di metri dal traguardo, è costretto a spingere la sua McLaren.
Dopo 10 gare, la situazione mondiale è la seguente: Mansell 51 punti, Prost 44 e Piquet 38.

Il 10 agosto la F1 sbarca per la prima volta in Europa dell'Est con il G.P. d'Ungheria sul nuovissimo circuito dell'Hungaroring. In pole parte Senna, in gara Prost tampona la Ligier di Arnoux concludendo anzitempo la sua gara, in testa passa Piquet e ci resta fino alla bandiera a scacchi; seguono Senna e Mansell.
In Austria tornano a "farsi vedere" le due Ferrari, dopo i ritiri iniziali per una serie di problemi, le Ferrari ottengono un buon piazzamento: Al via, le due Benetton con Fabi in pole seguito da Berger, prendono il largo ma ,dopo pochi giri, entrambi i piloti sono costretti al ritiro; passa al comando Mansell che dopo qualche giro è costretto a parcheggiare la sua monoposto per la rottura del semiasse, a vincere è Prost precedendo le due Ferrari di Alboreto e Johansson.
A Monza la Benetton di Teo Fabi parte, ancora dalla pole ma durante il giro di ricognizione il motore si spegne, il pilota benetton è così costretto a rinunciare alla partenza "dal palo". A vincere è Piquet davanti a Mansell e Berger mentre Prost è costretto al ritiro per la rottura del motore. In Portogallo, Senna parte dalla pole ma non riesce a vincere poichè resta a secco, sale sul gradino più alto Mansell davanti a Prost e Piquet.
A due gare dal termine, Mansell guida la classifica mondiale con 11 punti di vantaggio su Prost e 10 su Piquet.
La F1 si trasferisce in Messico, Berger vince la sua prima gara, davanti a Prost e Senna. Mansell tradito, al via, dalla frizione, è costretto a partire dall'ultima posizione, finisce comunque quinto. Prima dell'ultima gara la classifica vede Mansell a 70 punti, Prost 65 e Piquet 63.



Nell' ultima gara della stagione 1986, Mansell parte in pole davanti a Piquet, Senna e Prost. Al 63° giro in testa c'è Rosberg, ma l'esplosione di un pneumatico lo costringe al ritiro; il giro successivo lo imita Mansell, la gomma posteriore sinistra della sua Williams cede, l'inglese è costretto al ritiro. Alain Prost, si aggiudica, così il GP ed il titolo di campione del mondo per la seconda volta. Il francese dopo aver perso due mondiali all'ultima gara ne conquista altri due sempre all'ultimo G.P.




 


1987 - Williams FW11B
PIQUET Nelson

 - 1987 -


     GIUGNO
       Muore Fred Astaire il grande attore e ballerino americano




1987 - Tris per Piquet
Flag
   Brasile (Rio de Janeiro)




Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 17 Ago 1952

Dal - al :

1978 - 1991

   

G.P. iniziati

204
Vittorie : 23

Podio :

60
Pole - Positions : 24 Prima fila : 44
Giri veloci : 23 Mondiali : 1981 - 1983 - 1987


Il 1987 si apre con le innovazioni tecnologiche apportate in casa Lotus, passata dal nero-oro al giallo del suo nuovo sponsor, la Camel, la monoposto monta per la prima volta le sospensioni attive o intelligenti, niente più molle e ammortizzatori, ma un sofisticato sistema di microprocessori che curva dopo curva stabiliscono il miglior assetto per la vettura. La Pirelli si ritira dal mondo della F1 e quindi la Goodyear è l'unica fornitrice di pneumatici. Si inizia il 12 aprile in Brasile, in pole c'è Mansell, ma a causa dell'eccessivo consumo delle sue gomme, perde la testa della corsa e a vincere sarà Prost davanti a Piquet e Johansson passato alla McLaren, al posto di Rosberg; mentre in Ferrari ad affiancare Alboreto, ci sarà, un giovanissimo, Berger.



 
L'incidente di Nelson Piquet nel GP di San Marino 1987


A Imola brivido per Piquet che esce a 280 km/h alla curva di Tamburello, fortunatamente al brasiliano l'incidente provocherà solo lievi dolori ad un piede, la scuderia preferirà, comunque, non farlo correre. In gara la pole è di Senna, ma a salire sul gradino più alto del podio sarà Mansell seguito dal brasiliano e da Alboreto. Nei giorni successivi al G.P. di San Marino,in Ferrari, avviene il clamoroso divorzio tra l'ingegner Forghieri e la casa di Maranello: la polemica è innescata dall'ingaggio, a fine della precedente stagione di John Barnard, a seguito del quale la Ferrari affida a Forghieri il compito di ricerca sviluppo.....l'intraprentende ingegnere non si sente appagato di questo ruolo e decide di trasferirsi alla Lamborghini dove gli è stato riservato un posto come direttore del reparto competizioni.

In Belgio, Prost vince per la 27° volta davanti a Johansson e de Cesaris, mentre Piquet esce di gara già al 9° giro analoga sorte tocca a Mansell, che dopo una collisione al primo giro con Senna è fuori. Infuriato con il giovane brasiliano, Nigel si avventa su Ayrton dando inizio ad una specie di "match-box". Il 31 maggio si corre il G.P. di Montecarlo, Mansell partito in pole conduce la gara per 29 giri finchè è costretto al ritiro per un problema allo scarico; al comando passa Senna che trovandosi a suo agio sui circuiti cittadini si aggiudica la vittoria precedendo Piquet, Alboreto e Berger. Ayrton concede il bis a Detroit e si porta, così, in testa al campionato mondiale.
Le successive gare in Francia ed Inghilterra sono vinte da Mansell, l'inglese compie un autentico capolavoro: alla partenza Prost è primo, ma prima della fine del primo giro le due Williams lo sopravanzano con Piquet davanti a Mansell; l'inglese comincia a sentire delle intense vibrazioni alle ruote tanto da indurlo a rientrare anticipatamente ai box per sostituire le gomme; al suo rientro in pista, Nigel rimonta, recuperando su Piquet e guidando in modo impeccabile. A dieci giri dalla fine i secondi di distacco sono 7, al 59° giro Mansell è praticamente incollato a Piquet all'Hangar Straight, la velocità sale a 320 km/h, Mansell finge l'attacco all'interno, Piquet chiude, Nigel va verso l'esterno e Piquet chiude commettendo l'errore che Mansell aspettava, l'inglese si tuffa all'interno della curva Stowe ed esce in testa, manterrà la posizione fino alla bandiera a scacchi.
In Germania, Piquet ottiene la sua prima vittoria stagionale e subito concede il bis nel G.P. di Ungheria: Berger ottiene la pole ma alla partenza è Mansell ad andare in testa, seguito proprio dal ferrarista che dopo 13 giri è costretto al ritiro per la rottura di un giunto; al comando passa, allora, Mansell, ma l'inglese dopo aver mantenuto la testa della gara per 70 sui 76 giri previsti, deve parcheggiare la sua monoposto a causa del cedimento del bullone della ruota posteriore destra. Piquet passa al comando si aggiudica la vittoria, con punti conquistati nelle ultime gare il brasiliano si porta solo al comando della classifica mondiale con un vantaggio di 18 punti su Mansell. In Austria, Mansell torna a vincere precedendo il suo compagno di squadra, superato a circa metà gara.






A Monza, invece, è Piquet a vincere davanti a Senna ed allo stesso Mansell. In questo G.P., la Williams monta per la prima volta le sospensioni attive, ma solo sulla monoposto del brasiliano.
In Portogallo, anche la vettura di Mansell è dotata di sospensioni attive, ma l'inglese è costretto al ritiro per un problema al motore, nel bel mezzo di un duello con Berger in lotta per la prima posizione.
 La gara prosegue con il ferrarista in testa, ma Berger, incappa in un testacoda a soli tre giri dalla conclusione viene così superato da Prost che si aggiudica la gara; Berger giungerà secondo davanti a Piquet.
Mansell ottiene la sua seconda doppietta nei G.P. di Spagna e Messico, ridurrà così il suo svantaggio nei confronti di Piquet,
 a soli 12 punti. Dopo il Messico il circus si sposta in Giappone, il venerdì Mansell sbaglia e si schianta, a quasi 230 km/h, contro le gomme di protezione l'impatto è violento, la monoposto carambola in aria e ricade pesantemente sul prato; l' incidente costringe Mansell, vivo per miracolo, a rimanere in ospedale; non potrà quindi disputare la gara. Finiscono quì le speranze per l'inglese di potersi aggiudicare il mondiale, che sarà vinto per la terza volta da Piquet. La trasferta in Giappone vede il ritorno di una Ferrari sul gradino più alto del podio con Berger che domina la gara dall'inizio alla fine. In Australia si corre l'ultimo G.P. della stagione, in gara dopo la fuga di Piquet; Berger, Alboreto e Senna, danno vita ad un entusiasmante duello, a spuntarla sarà Berger seguito da Senna e quindi Alboreto; Piquet, vincitore della gara, sarà poi squalificato poichè dalle verifiche risulteranno delle prese d'aria dei freni 2,5 cm più grandi di quelle previste da regolamento.
 La Ferrari firma, così, la sua 30° doppietta.

 CURIOSITA' - Austria 1987: dai boschi intorno al circuito di Zeltweg, all'improvviso durante le prove libere del venerdì, un capriolo riuscì a saltare le reti e ad entrare in pista, ignorato dai commissari. L'animale attraversò il tracciato mentre sopraggiungeva la McLaren di Stefan Johansson che, sul dosso cieco che introduce alla curva Rindt, non riuscì ad evitare l'impatto e riportò alcune contusioni. L'incidente, ripreso dalle televisioni, fu cruento e raccapricciante: irreparabili i danni alla scocca della McLaren








1988 - McLaren MP4/4 
SENNA Ayrton

- 1988 -


   SETTEMBRE
     Steffi Graf vince l'Open di tennis degli Stati Uniti, aggiudicandosi
così il grande Slam

   OTTOBRE
Il velocista canadese Ben Johnson risulta positivo al controllo antidoping; perde la medaglia d'oro ai giochi Olimpici
ed il record del mondo



Sito ufficiale 1988 - Inizia l'era di Senna



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Flag  Brasile (San Paolo)



Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 21 Mar 1960

Dal - al :

1984 - 1994

Morto : 01 Mag 1994

Presenze :

162
Anni : 34 01 10

G.P. iniziati

161
Vittorie : 41

Podio :

39
Pole - Positions : 65 Prima fila : 87
Giri veloci : 19 Mondiali : 1988 - 1990 - 1991


Il 1988 è l'ultimo anno dei motori turbo, infatti, il regolamento ha ridotto a 150 litri la capacità del serbatoio, considerando i consumi dei propulsori turbo è quasi impossibile concludere una gara senza ricorrere ad almeno tre-quatttro lunghe soste, questo genere di strategia è evidentemente insostenibile.
In McLaren al fianco di Prost viene ingaggiato Ayrton Senna,tra i due si scatenera una forte rivalità, che spesso si rivelerà essere fortemente sconveniente. La prima gara è in programma il 3 aprile in Brasile: Senna ottiene la sua prima pole con la McLaren, ma al via il cambio della sua monoposto da forfait, il brasiliano è così costretto ad utilizzare la vettura di riserva, quando ormai tutto il gruppo è già sfilato. Ayrton non demorde ed Inizia una forsennata rimonta, dopo 20 giri è secondo poi un problema ai box lo fa retrocedere in sesta posizione; verso le ultime tornate un commissario di pista gli espone la bandiera nera per, il brasiliano ha violato il regolamento cambiando la monoposto a partenza avvenuta. La vittoria va, così, a Prost davanti a Berger e Piquet.




A San Marino, Senna partito in pole domina la gara dal primo all'ultimo giro, doppiando tutti ad eccezione del compagno di squadra che arriverà alle sue spalle. Senna tenta di ripetersi nel G.P. di Montecarlo solo che questa volta quando ha ormai la vittoria in pugno, urta contro il guard-rail alla curva Portier durante il 66° giro, la gara è così vinta da Prost...... è sempre il francese a ripetersi nel successivo G.P. quello del Messico davanti alle due Ferrari giunte rispettivamente seconda con Berger e terza con Alboreto. Si corre sul G.P. del Canada Senna ottiene la sua seconda vittoria stagionale.
 

Gran Premio di Francia 3 luglio1988

 Paul Ricard
Al via Prost mantenne il comando davanti a Senna; il brasiliano sopravanzò il compagno di squadra durante i cambi gomme a metà gara, ma poi iniziò ad essere rallentato da problemi al cambio, consentendo a Prost di riavvicinarglisi. Il francese superò il rivale nel corso del 61º giro, con una mossa memorabile: i due raggiunsero un gruppo di doppiati e Prost si staccò volontariamente da Senna. Quando questi, all'uscita da Signes, fu rallentato da Piquet, Prost lo attaccò per il delirio del suo pubblico. Nonostante l'avaria al cambio, Senna riuscì a giungere al traguardo in seconda posizione. I piloti della Ferrari si contesero a lungo l'ultimo posto sul podio, conquistato alla fine da Alboreto; quinto giunse Piquet, autore di una gara solitaria, mentre Nannini chiuse in sesta posizione.


Al rientro in Europa, la classifica vede Prost al comando con 45 punti seguito da Senna a 33 punti. Prost corre in casa, il francese davanti al suo pubblico si scatena ed ottiene prima la pole stagionale, il giorno successivo vince la gara precedendo Senna e Alboreto. Il brasiliano si rifà, però, abbondantemente vincendo i quattro gran premi successivi: Silverstone, Germania Ungheria e Belgio, alle sue spalle c'è sempre il compagno di squadra francese. Con i punti conquisitati in questi gp, Senna strappa la leadership, della classifica mondiale, al compagno.
Prima del G.P. d'Italia, viene meno al meraviglioso mondo della formula uno: Enzo Ferrari, il commendatore si spegne... in silenzio, nella sua casa modenese all'eta di 90 anni.... l'Italia perde così, l'uomo che più di ogni altro, ha saputo rivelare al mondo la meravigliosa tecnologia "made in italy"; le sue vetture sono le più richieste sul mercato "vip", il simbolo del cavallino ormai è sinonimo di avanguardia motoristica.....muore, così, l'uomo che ha saputo trasformare la propria passione in.........leggenda!!!!
A settembre, Monza regala all'ormai defunto Ferrari una splendida doppietta: Senna partito in pole nel tentativo di doppiare Schlesser lo tocca, e finisce fuori pista, al comando passano, allora, le due monoposto Ferrari con Berger e Alboreto, i due mantengono la testa della gara sino alla bandiera a scacchi. Prost che in Italia era stato costretto al ritiro per la rottura del motore, ottiene la vittoria all' Estoril, seguito da un emergente pilota italiano: Capelli, al volante della March.
Prima degli ultimi due G.P. della stagione il francese si riporta, così, al comando della classifica mondiale.
Il penultimo G.P. si corre in Giappone, qui Senna ottiene la pole ma in partenza la sua McLaren avanza singhiozzando, si ferma qualche metro dopo; mentre Senna agita le braccia per segnalare a chi giunge il problema, tutti lo sfilano.... la monoposto, comunque, non è completamente ferma e, complice una partenza in lieve pendenza, il brasiliano riesce a riavviare la vettura... la sua rimonta può ora avere inizio: dopo la prima curva è 14°, al quarto giro è quarto, al decimo giro è terzo alle spalle di Prost e Capelli impegnati in duello dopo qualche tornata il motore di Capelli cede, Prost ha così via libera, ma alle sue spalle il brasiliano lo tallona.. la situazione si capovolge completamente quando cadono in pista le prime goccie di pioggia.... Senna sul bagnato, è praticamente unico, il sorpasso è inevitabile, Senna manitiene il primo posto sino alla fine.
In Australia la vittoria va a Prost davanti a Senna; mentre Senna ha 90 punti in classifica generale, il francese ne ha 105 punti, ma per regolamento sono validi solo i migliori 11 piazzamenti che consentono a Senna di vincere il suo primo titolo mondiale.
La McLaren Mp4/4 progettata da Nichols Aatley, seguito a John Bernard, è la monoposto che ha dominato la stagione vincendo 15 gare su 16 ed ottenendo 119 punti contro i 65 della Ferrari, sua diretta inseguitrice.







1989 - McLaren MP4/5 1989
PROST Alain

 - 1989 -


     NOVEMBRE
     Con la caduta del muro di Berlino, comincia una nuova era per l'Europa



1989 - E' lotta tra Prost e Senna! Flag   Francia (Saint Chamond)

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 24 Feb 1955

Dal - al :

1980 - 1993

   

G.P. iniziati

199
Vittorie : 51

Podio :

106
Pole - Positions : 33 Prima fila : 86
Giri veloci : 41 Mondiali : 1985-1986-1989-1993


Il 1989 è l'anno in cui si disputa il mondiale F1 con propulsori aspirati, cioè privi di turbo. i team iscritti sono 20 con 39 piloti, per non affollare troppo la pista, si ricorre alle pre-qualifiche che riducono partecipanti 30 piloti.
In casa Ferrari, Berger viene affiancato da Mansell, mentre Bernard mette in pista la Ferrari 640 denominata "papera", dotata di un rivoluzionario cambio semiautomatico azionabile da due levette poste dietro il volante; si inaugura così un sistema che verrà utilizzato di li a poco da tutti i team. Al mondiale partecipa anche un'altra casa italiana la Lamborghini con il 12 cilindri progettato dall'ingegner Forghieri.
Il mondiale inizia il 26 marzo in Brasile. Al via un incidente coinvolge Patrese, Senna e Berger, così Mansell passa al comando e conquista la vittoria del primo G.P. stagionale.

Nel primo G.P. si mette subito in evidenza un giovanissimo Johnny Herbert con la sua Benetton, un pilota che nel paddok cammina con le stampelle a causa di un brutto incidente in F3000, ma che in pista dimostra tutto il suo valore, l'inglese si classifica quarto ottenendo i suoi primi tre punti in F1. La gara successiva si corre a San Marino: Ad Imola è Senna ad ottenere la pole e sul circuito il brasiliano duella incessantemente con Prost, al terzo giro, intanto, si sfiora la tragedia: la Ferrari di Berger perde un pezzo dell'ala anteriore l'austriaco finisce fuori pista alla curva del Tamburello, la monoposto va in fiamme ed il pilota resta intrappolato nell'abitacolo...l'intervento dei "leoni della Cea" è tempestivo ed efficace...grazie a loro, il pilota avrà salva la vita riportando solo la frattura della scapola e di una costola.


   Nel G.P. di Montecarlo, Senna ottiene l'ennesima pole-position e al via mantiene la sua posizione fino al traguardo; dietro il brasiliano si piazzeranno rispettivamente Prost e Stefano Modena. Non ancora soddisfatto il brasiliano mette a segno una cospicua tripletta conquistando la gara delMessico:

È il 28 maggio dietro al brasiliano si piazzeranno tre piloti italiani: Patrese, Alboreto, passato alla Tyrrell e Nannini.
ll G.P. degli Stati Uniti si corre quest'anno a Phonix e Senna ottiene la sua quinta pole consecutiva. Il brasiliano sembra essere in grado di dominare anche la gara ma al 33° giro è costretto al ritiro per una noia elettrica, la leadeship della gara passa allora a Prost, che conclude davanti a Patrese
e Cheever.
Riccardo Patrese seguito da Cheever - Phoenix 1989


Prima del G.P. di Francia, la Tyrrell appieda Alboreto per far posto all'esordiente Jean Alesì, ma i colpi di scena non finiscono qui: Prost annuncia il suo divorzio ufficiale dalla McLaren. In gara il francese ottiene, comunque, pole e gara precedendo Mansell e Patrese, invece Senna è costretto, nuovamente, al ritiro per la rottura del differenziale. Ancora un ritiro per il brasiliano che a Silverstone, qunidici giorni dopo, è costretto a parcheggiare la sua monoposto a causa di problemi al cambio, mentre Prost si aggiudica la gara davanti alla Ferrari di Mansell e alla Benetton di Nannini.
In Germania, Senna torna al successo davanti al compagno di squadra ed al ferrarista Mansell. Il 13 agosto si corre in Ungheria, Patrese conquista la pole davanti a Senna. Mansell che sulla griglia di partenza è 12° dà inizio ad una forsennata rimonta , al 58° giro, è al comando della gara , ci resterà fino alla bandiera a scacchi; secondo giunge Senna e terzo Boutsen.


In Belgio, Senna ottiene la pole e vince anche la gara davanti a Prost e a Mansell. Nigel Mansell a Spa-Francorchamps, 1989.
La gara, caratterizzata da una forte pioggia, fu conquistata da Senna.
 Il Leone finisce molto vicino al duo McLaren con un terzo posto, dietro a Prost. Stagione discreta, non un rilancio come si aspettava,
 al suo primo anno in Ferrari. 

Nel G.P. d'Italia, Senna ottiene la pole e dopo la partenza resta al comando della gara finchè al 44° giro il suo motore Honda lo tradisce, Prost si aggiudica così il gran premio e porta 20 punti il vantaggio su Senna.
Sul circuito dell'Estoril è ancora Senna ad ottenere la pole. Durante la gara, Mansell rientra ai box, ma arriva lungo ed è costretto a mettere la retromarcia per poter effettuare il cambio gomme, il pilota incorre così facendo nella squalifica, ma l'inglese ignora la bandiera nera e prosegue il GP. Dopo pochi giri è ancora Mansell il protagonista, infatti un "casuale" impatto tra la sua Ferrari e la Mclaren di Senna mette fuori gioco il brasiliano che lascia, così, via libera all'altra Ferrari quella di Berger. La Ferrari trionfa; ma la McLaren ricorre al tribunale della Federazione che pur mantenendo i punti di Berger squalifica Mansell per una gara. A Jerez, la Ferrari si presenta dunque dimezzata; Senna ottiene la pole e vince la gara, mentre Prost giunge terzo.


In Giappone si corre la penultima gara della stagione e Senna rifila più di un secondo in qualifica al compagno di squadra, ma in gara Prost riesce a sopravanzare il brasiliano che, a sua volta, tenta il sorpasso al 47° giro: Senna tenta l'attacco alla chicane prima del curvane dei box ma Prost si difende egregiamente "chiudendo" tutte le porte al brasiliano; Senna è comunque troppo vicino per evitare il contatto così le due McLaren si incastrano all'interno della chicane; Prost esce dalla sua monoposto sicuro ormai di aver vinto il mondiale, mentre Senna riparte facendosi spingere dai commissari, dopo aver cambiato il musetto ai box, il campione del mondo in carica rimonta portandosi in testa alla gara. Il brasiliano verrà però squalificato per il contatto con Prost la vittoria sarà così attribuita Nannini, che otterà la sua unica vittoria in F1.
La McLaren fa ricorso comunque al tribunale d'appello della FIA per ottenere il riconoscimento della vittoria, ma il tribunale è irremovibile. Per Prost, questo, è il terzo titolo mondiale.


L'ultima gara si disputa in Australia è il 5 novembre e sotto la pioggia Senna, finisce addosso alla monoposto di Brundle. Prost, invece, si ritira dopo il giro di ricognizione. La vittoria è di Boutsen seguito da Nannini e Patrese; la McLaren conquista un altro titolo mondiale con 141 punti.

 CURIOSITA' - San Marino 1989: nacque un caso su una sostituzione delle gomme avvenuta tra la prima e la seconda partenza (dopo il grave incidente di Berger al Tamburello con la Ferrari), operazione non consentta dal regolamento. Thierry Boutsen (Williams) e Alex Caffi (Dallara) vennero inizialmente squalificati, poi reintegrati dalla Federazione sammarinese perchè l'operazione era stata autorizzata dal direttore di gara. Ma la FISA annullò quel provvedimento dichiarando giuridicamente competente la federazione del Paese nel cui territorio si è corso e dunque la CSAI, emanazione sportiva dell'ACI. L'organo italiano sancì il definitivo reintegro dei due piloti nella classifica del gran premio. Squalificato invece Oliver Grouillard (Ligier) per sostituzione non autorizzata.




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Si propone di rivivere alcuni frammenti storici della F1:
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su piste che oggi giudicheremmo assurde, circuiti disegnati
 dal computer piuttosto che dal cuore.
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